MOMEMTI VISSUTI:
Dicembre è stato tutto impregnato nel clima dell’Avvento, tempo di attesa, tempo di speranza. Tutto quello che viene dal cielo è bello, è sereno, conforta il cuore ma cozza con l’attualità terrena, piena di contraddizione, di inganni, di sofferenze, di indirizzi sbagliati, di confusione. In questo caos Lui si presenta piccolo, povero, bisognoso di noi per poterci dare tutto: l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, il cibo che mangiamo, la terra in cui viviamo e il cielo dove siamo diretti. Gesù buono, quando ti capiremo?
Vieni, Gesù, vieni a portarci chiarezza di obiettivi, semplicità di modi, purezza di cuore. Sono queste le cose di cui abbiamo bisogno per compiere felicemente il viaggio dalla terra al cielo con fiducia e speranza.
“La terra ha dato il suo frutto”, ci dice la liturgia e questo frutto sei Tu, piccolo Bambino nato in un rudere abbandonato, al freddo e al gelo. Il mondo non ti capisce, sei davvero l’alternativa sconcertante! Ma perché vogliamo complicarci la vita con i nostri farraginosi progetti quando nell’amore tutto si semplifica?
Tu hai avuto freddo, fame, sei un “senza fissa dimora”, hai bisogno di noi per sopravvivere, e mi chiedo: “Perché hai fatto questo? Perché hai bisogno di me?” E Tu, silenzioso e sorridente mi fai capire: “Perché solo se mi dai le tue piccole cose, io ti potrò arricchire dei miei tesori”.
… E dalla cattedra del presepio ci hai dato già la prima lezione sull’amore! Se il nostro cuore si apre al dono, Lui può entrare per metterci i suoi tesori. Impariamo la lezione.
E poi ci hai insegnato il grande valore dell’umiltà: La vera grandezza non ha bisogno di mettersi in mostra, è autorevole in sé. E’ obbediente, perché l’obbedienza ad un comando divino è saggezza.
Infine, Gesù, quale immagine migliore di quella di un Bambino potevi scegliere? Ti sei chiuso in un utero materno per ben nove mesi, per ripercorrere e risantificare tutto il percorso della creatura umana, uscita dal cuore del Padre, vita profanata dal peccato, dal concepimento alla morte.
Quando ti capiremo Gesù? Quando ti imiteremo?
Per prepararci al grande evento dell’Incarnazione e nascita del Figlio di Dio, abbiamo fatto piccoli gesti; “Il Natale dei poveri”, “La tombolata di beneficenza”. Abbiamo aperto il nostro cuore, ora Tu riempilo del tuo amore!
MOMENTI DA VIVERE
Il nuovo anno si è aperto con la Tombolata di beneficenza a cui ha fatto seguito la giornata formative domenica 13, la Giornata Eucaristica Sacerdotale il giorno 18 gennaio, seguito dal Convegno per animatori dei gruppi ALAM nei giorni 18,19,20.
L’ultimo fine settimana di gennaio, dal 25 al 27 gennaio ci sarà l’Incontro Coniugale.
Quest’anno speriamo di poter fare anche un Reincontro Coniugale dal 22 al 24 febbraio.
Il nuovo anno si apre all’insegna dell’impegno cristiano, per diffondere l’amore di Dio tra i fratelli e promuovere la santità coniugale e familiare, che è l’impegno specifico del nostro gruppo. Ognuno cerchi di dare la propria collaborazione secondo le sue possibilità, con l’impegno concreto ad animare questi momenti di grazia, in tutti i modi che ci fanno sentire vivi nella Chiesa e nel gruppo e soprattutto fecondandoli con la preghiera e il sacrificio, offerto perché tante famiglie ritrovino armonia e pace.
IL 2019 SIA UN ANNO DI SANTITA’ PER TUTTI.