MOMENTI VISSUTI:
Cosa dire del mese di marzo? Una sorpresa inattesa! Si chiama “CORONAVIRUS"! Già a fine febbraio se ne parlava, ma stava in Cina, abbastanza lontano, nessuno di noi aveva intenzione di andare in Cina … non ci riguardava.
E invece no! Ci è venuto a trovare lui, all’improvviso e ci ha messi tutti in casa, senza uscire, senza toccarci, senza abbracciarci, ci ha fatto lezioni di igiene, insomma un bel prepotente!
E quindi tutto rinviato a tempo indeterminato: riunioni, preghiere, progetti, nuove esperienze.
Ci resta da valorizzare la Chiesa domestica. Sicuramente in questi giorni in tutte le nostre case si prega quasi continuamente: è la paura? È la pena che ti prende dentro quando vedi persone che muoiono senza l’assistenza dei familiari? E’ la situazione critica degli ospedali che, improvvisamente si sono visti subissati da un numero abnorme di richieste? Saranno pure le ambulanze che passano e fanno immaginare povere creature in difficoltà? Insomma … questa città stranamente più silenziosa, questo divieto di affacciarsi anche alla porta, ci mette in una situazione psicologica strana, insolita, quasi che il tempo si fosse fermato e ora siamo senza programmi … per noi, piccole creature non c’è niente di più deprimente della mancanza di programmi.
Comunque per non illanguidirci nella tristezza abbiamo reagito: “Questo è il tempo di usare i mezzi di comunicazione sociale!”
E Allora perché non vederci in videoconferenza? Qualcuno più bravo in questo ci ha svelato qualche piccolo segreto ed ecco che siamo tutti sullo schermo del nostro computer, una grande euforia, siamo nelle case di tutti, vediamo tavole, letti, salotti molto vissuti, bimbi che gridano, che si affacciano e scappano via… e beh, che dire? È una nuova esperienza che ha i suoi vantaggi: persone che non avrebbero raggiunto con facilità la sede degli incontri, sono state le prime che si sono affacciate sullo schermo, soddisfatte di poterci essere anche loro, nonostante la distanza.
E dopo i saluti cosa abbiamo fatto? Tutto: preghiere, riflessioni, ritiri spirituali, condivisioni, programmi per i dopo.
Anche i bambini o meglio i figli, per fasce di età hanno avuto le loro videoconferenze ed è stata forse la cosa più bella. Da quanto tempo si pensava di fare incontri con i “Piccoli Raggi dell’Amore Misericordioso” ma come poterli avere tutti nello stesso orario? I compiti, lo sport, la distanza … Il Coronavirus è riuscito a fare anche questo! C’è da dire che è potente!
Sicuramente è un grande assassino, ma, girando la medaglia dall’altra parte si può dire anche che è un grande benefattore, un grande rovistatore di coscienze, un grande stimolatore di nostalgie di purezza infantile. Se si fa un po’ di pulizia interiore ci si sente un po’ più sereni, ci sentiamo più protetti ... e abbiamo tanto bisogno di sentirci protetti.
E allora, che questo “Coronavirus” non passi invano, il tempo ce l’ha dato, gli impegni li ha tutti rimandati, quindi: Preghiera, riflessione, revisione di vita, possibilmente confessione o perlomeno confessione spirituale, cioè profonda revisione di vita davanti a Dio, ripromettendosi di fare la confessione sacramentale appena sarà possibile. Lo stesso si deve fare per l’Eucaristia: proibito partecipare alla liturgia eucaristica, quindi niente comunione sacramentale, solo comunione spirituale. Pensavamo di poter disertare la Messa, tanto, ci vado la prossima volta, sicuri che ci sarebbe stata sempre una prossima volta. E invece il carissimo “Coronavirus” Ci dice. “La prossima volta non dipende da te ma da me o da qualcun altro come me”. Riflettiamo.
A TUTTI BUONE E SANTE VACANZE