MOMENTI VISSUTI.
Marzo, contrassegnato dalla Pasqua, è stato ricco di iniziative: ci siamo immedesimati con Cristo nel suo mistero di morte e risurrezione attraverso “La via crucis della vita”; abbiamo celebrato la Cena Pasquale in ricordo dell'ultima cena di Gesù e dell'istituzione dell'Eucaristia; abbiamo organizzato e animato La Pasqua dei poveri; abbiamo vissuto con la Chiesa universale le toccanti liturgie della Settimana Santa. Occasioni e iniziative tutte ben riuscite, che hanno suscitato pensieri di riflessione, di gratitudine, di solidarietà e stimoli di conversione nei partecipanti.
Il giorno di Pasquetta, membri della Comunità di Roma ci siamo incontrati nell' Oasi di Betania , con Don Alberto e alcuni vecchi amici di Alvito e dintorni, per un momento di fraternità. E' stato bello e utile per l'anima e per il corpo.
Eravamo impegnati nell' Incontro Coniugale (Salutiamo e accogliamo con gioia: Renzo e Ketty, Giovanni e Patrizia, Roberto e Elena) , quando ci è giunta la notizia del ritorno al Padre di Giovanni Paolo II, proprio nei primi vespri della festa della Divina Misericordia.
Certe coincidenze sembrano provvidenziali… che sia un premio al Papa che ha scritto e consegnato alla Chiesa la “Dives in misericordia” , l'enciclica sull'Amore Misericordioso di Dio, tanto attesa da Madre Speranza, che quando l'ha avuta tra le mani ci ha fatto fare otto giorni di festa perché, diceva, “ La piccola via che Gesù cercava di tracciare attraverso piccole anime, è diventata un'autostrada per la Chiesa universale, dal momento in cui il Papa l'ha espressa e resa dottrina ufficiale della Chiesa” . Noi dell'Amore Misericordioso l'abbiamo pensato e ne abbiamo giubilato.
I giorni a seguire, Roma, pur abituata a vivere da “grande”, ha assistito ad uno spettacolo di fede e di devozione al Vicario di Cristo, mai visto prima: turbe interminabili di fedeli e non fedeli, soprattutto giovani , si sono sottoposte a lunghe ore di fila per passare un istante davanti a quella salma e rivolgere un ultimo saluto al “Papa bois” come l'hanno chiamato. Molti, pur avendo affrontato faticosi viaggi, giunti a Roma, non hanno neanche potuto raggiungere il Vaticano; agli stessi Romani è stato chiesto, ripetutamente, il sacrificio di restare a casa. Tutto questo è bello e ci interroga su ciò che gli uomini del terzo millennio chiedono alla Chiesa e al mondo.
MOMENTI DA VIVERE:
Ora il nostro impegno è quello di accompagnare il Conclave con la preghiera, perché il nuovo Pontefice sia capace di prendere per mano i giovani, già messi in guardia dai falsi miraggi, affinché non abbiano paura di dare vita agli alti ideali ridestati in loro dall'Amico che li ha definiti “Sentinelle del mattino”. In altra pagina del Giornalino è stata riportata una griglia da riempire, per dare vita al Rosario continuo affinché lo Spirito, per intercessione di Maria, scenda abbondante sui Cardinali riuniti in Conclave, e indichi e consacri con l'unzione l'uomo che accoglierà l'eredità di Papa Woityla. L'umanità tutta, che ha accompagnato con la preghiera l'agonia del Papa, saprà fare altrettanto per l'elezione del successore e noi, “Comunità d'Amore” e “Laici dell'Amore Misericordioso” faremo la nostra parte, unendo alla voce che grida a Dio, i piccoli sacrifici fatti in silenzio, per amore, come ci ha insegnato Madre Speranza.
Per il mese della Madonna , come ormai consuetudine, accoglieremo la Madonna nelle nostre case e coinvolgeremo nella preghiera del Rosario anche i condomini, gli amici e i parenti, perché sia forte la supplica che dalle case si levi al Signore e torni in benedizione sulle famiglie stesse che hanno accettato di farsi “Cenacolo di preghiera”.
Prenotatevi per tempo affinché ci si possa organizzare.
Svegliamoci, mettiamoci con impegno nella corrente viva della Chiesa.