Un taxista e un parroco muoiono alla stessa ora e si presentano insieme alla porta del Paradiso.
“Tu, dice S. Pietro al taxista, entra pure subito, Tu, invece, dice al parroco, dovrai passare qualche millennio in Purgatorio”
“Non capisco, si lamenta il parroco, io, che sono un uomo di fede, devo aspettare, invece il taxista è entrato immediatamente, perché?
“Te lo spiego subito. Tu, nelle tue prediche, eri talmente noioso che tutti si addormentavano, il taxista, invece, guidava talmente forte che i passeggeri non facevano che pregare”.
Un signore in un bar esclama:
“Offro 20 bicchieri di whisky a chiunque sappia berli uno dopo l'altro, ma se non ci riesce dovrà offrire a me una bottiglia di liquore.
Trascorse mezz'ora e un vecchietto si avvicina al banco: “Signore, sono pronto ad affrontare la prova”.
Il barman piazza i 20 bicchieri sul banco e il vecchietto li trangugia uno dopo l'altro, senza fare una piega.
“Fantastico, dice il signore, pagando il conto, come ha fatto?
“Beh, prima sono andato al bar di fronte a bere 20 whisky per vedere se ci sarei riuscito”.
Durante le vacanze due signori fanno conoscenza sulla spiaggia. Conversando scoprono di lavorare per la stessa multinazionale.
“Io, dice il primo, non ne posso più. Decine di pratiche ogni giorno, sono stanchissimo”.
“Io, invece, dice l'altro, lavoro un paio d'orette, poi leggo il giornale, chiacchiero con gli amici, prendo il caffé”
“Come fa?”
“Semplice. Quando arrivano le pratiche più voluminose, scrivo sulla cartella: “Per Rossi”. Ci sarà pure un Rossi in azienda”
“Certo che c'è, risponde l'altro, sono io!”
PREGHIERA DI UN CARCERATO
Signor, mi dicono che io devo pregare. Ma come posso io pregare se sono tanto infelice? Come posso io parlare con Te nelle condizioni in cui mi trovo? Sono triste, sono sdegnato, alcune volte sono disperato. Avrei voglia di imprecare piuttosto che pregare. Soffro profondamente perché tutti sono contro di me e mi guardano male: perché sono qui, lontano dai miei, tolto dalle mie occupazioni, senza libertà e senza onore. E senza pace: come posso io pregare, o Signore? Ora guardo a Te che fosti in croce. Anche Tu, Signore, fosti nel dolore, sì, e quale dolore!
Lo so, Tu eri buono, Tu eri saggio, Tu eri innocente, e ti hanno calunniato, ti hanno disonorato, ti hanno processato, ti hanno flagellato, ti hanno crocefisso, ti hanno ucciso. Ma perché? Dov'è la giustizia?
E Tu sei stato capace di perdonare a chi ti ha trattato così ingiustamente e così crudelmente? Sei stato capace di pregare per loro?
Anzi mi dicono, che Tu ti sei lasciato ammazzare in quel modo per salvare i tuoi carnefici, per salvare noi uomini peccatori anche per salvare me? Se è così, Signore, è segno che si può essere buoni nel cuore anche quando pesa sulle spalle una condanna dei tribunali degli uomini.
Anch'io, Signore, in fondo al mio animo mi sento migliore di quanto altri mi credano: so anch'io cos'è la giustizia, cos'è l'onestà, cos'è l'onore, cos'è la bontà.
Davanti a Te mi sorgono dentro questi pensieri, Tu li vedi? Vedi che sono disgustato delle mie miserie? Vedi che avrei voglia di gridare e di piangere? Tu mi comprendi, o Signore? E' questa la mia preghiera?
Sì, questa è la mia preghiera dal fondo della mia amarezza io innalzo a Te la mia voce; non la respingere. Almeno Tu che hai patito come me, più di me, per me, almeno Tu, o Signore, ascoltami. Ho tante cose da chiederti!
Dammi, o Signore, la pace del cuore, dammi la coscienza tranquilla; una coscienza nuova, capace di buoni pensieri. Ebbene, Signore, a Te lo dico: se ho mancato, perdonami! Tutti abbiamo bisogno di perdono e di misericordia: io Ti prego per me! E poi, Signore, ti prego per i miei cari, che mi sono ancora tanto cari! Signore, assistili; Signore, consolali; Signore, dì a loro che mi ricordino, che ancora mi vogliano bene! Ho tanto bisogno di sapere che qualcuno ancora pensa a me e mi vuol bene. Ed anche per questi compagni di sventura e di afflizione, associati in questa casa di pena, Signore, abbi misericordia. Misericordia di tutti, sì, anche di quelli che ci fanno soffrire, di tutti; siamo tutti umani di questo mondo infelice. Ma siamo, Signore, tue creature, tuoi simili, tuoi fratelli, o Cristo; abbi pietà di noi.
Alla nostra povera voce aggiungeremo quella dolce e innocente della Madonna, quella di Maria Santissima, che è la tua Madre, e che è anche per noi una madre di intercessione e di consolazione. O Signore, dà a noi la tua pace, dà a noi la tua speranza. E così sia. (Paolo VI)