Una signora si reca con il marito dallo psichiatra e gli spiega:
“Dottore, mio marito crede di essere un parchimetro”.
Il dottore osserva l'uomo, che è seduto accanto alla moglie e domanda:
“E perché non me lo spiega suo marito?”
E la donna risponde:
“Non può. Ha la bocca piena di monete!”
“Dottore! Le nostre galline hanno tutte la febbre altissima!”
“Non si preoccupi, signora, Vuol dire che sostituirete il cartello:
“Qui si vendono uova fresche” con il cartello: “Qui si vendono uova sode”.
Un tizio entra in un negozio di articoli elettrici e chiede al commesso meravigliato tre lampadine dal filamento rotto. Il commesso domanda:
“Ma che cosa vuol farsene?”
Il cliente risponde:
“Ho intenzione di allestirmi una camera oscura!”
Una formica, una cavalletta e un millepiedi sono invitati a casa del topolino per il tè. La formica e la cavalletta, all'ora stabilita, giungono con puntualità, ma il millepiedi è in ritardo. Finalmente arriva ansimando.
“Ma perché sei così in ritardo! chiede la formica.
E il millepiedi risponde:
“Fuori della porta c'era un cartello con scritto: “Per favore pulire le scarpe!”
Massimo, dice la maestra rivolta ad uno degli alunni:
“Dimmi una frase che comincia con “io”.
“Io, è…”
“Stai attento, Massimo! interrompe la maestra, non si dice: “Io è, bensì “Io sono”.
“Va bene… “Io sono un pronome personale!”
Succede in Scozia. Sulla porta di un museo campeggia una scritta: “L'ingresso è gratuito”.
All'uscita, dopo aver fatto il giro dei saloni, il visitatore si trova di fronte un altro cartello: “Per lasciare il museo due sterline”…
A cura di Bruno
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Agnelli Pasquali
Anna Pelle
Nel giorno Santo, i dolci fiori dell'amore
tornano a rifiorire in cuori inariditi,
come i rigogliosi giardini in primavera
aleggiando va il loro profumo nell'etere,
elevano il nostro io sulle cime delle più alte vette;
infondendo serenità in ogni animo.
Le speranze più pure s'innalzano nei limpidi cieli,
sembrano moltitudini d'aquiloni, s'illumina la terra,
il cuore gioisce per la rinnovata rinascita.
Il festoso suono delle campane
rintocca di campanile in campanile,
giunge nelle vallate più remote,
dove ovili vuoti ci esortano a non dimenticare
gli innocenti agnelli sacrificati.