MASSIME
O Signore, dacci la pace: la pace del riposo, la pace della festa, la pace senza sera.
(Sant'Agostino)
L'empio continua sempre a volere, il giusto invece presta e mai rifiuta.
(Proverbi 21,26)
Il compito di essere più felici si può svolgere. Studia!
(S. Ceccato)
Ad alcuni uomini le illusioni sulle cose che stanno loro a cuore sono necessarie come la vita stessa.
(N. De Chamfort)
E gli uomini se ne vanno a contemplare le vette delle montagne, i flutti vasti del mare, le ampie correnti dei fiumi, l'immensità dell'oceano, il corso degli astri, e non pensano a se stessi.
(Sant'Agostino)
Nessuno si preoccupa di una vita virtuosa, ma pensa solo a quanto tempo potrà vivere. Tutti possono vivere bene, nessuno ha il potere di vivere a lungo.
(Seneca)
Generalmente ciò che detestiamo negli altri lo detestiamo perché lo sentiamo anche nostro. Non ci danno fastidio i difetti che noi non abbiamo.
(M. De Unamuno)
Chi vuole bene a qualcuno, trova sempre il modo di fare qualcosa per lui.
(Jean Anouilh)
Ricorda: ogni sofferenza giunge alla fine. E qualunque cosa tu soffra veramente, Dio l'ha sofferta per primo.
(Maister Eckhart)
Ricerca a cura di Bruno
Messaggio da Medugorje a Miriana
18 marzo 2005
Cari figli, io vengo a voi come madre, che al di sopra di tutto ama i suoi figli.
Figli miei, desidero insegnare anche a voi ad amare.
Io prego per questo.
Prego affinché riconosciate mio Figlio in ogni vostro prossimo.
La via che porta a mio Figlio, che è vera pace e amore,
passa attraverso l'amore al prossimo.
Figli miei, pregate e digiunate affinché il vostro cuore sia aperto
per questa mia intenzione.
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Risatine
Un borsaiolo uscito da poco di galera e non abituato al traffico delle grandi città, attraversando la strada viene investito da un'automobile. L'investitore si ferma un attimo, scende dalla macchina, guarda quello che ha fatto e, velocemente, risale in macchina e fugge. Arrivano alcuni passanti che soccorrono il borsaiolo.
Ha preso il numero di targa? – domanda uno dei soccorritori.
No… - geme il poveretto.
Peccato. Con la targa sarebbe stato possibile individuare quel delinquente!.-
Non c'è problema. Se guarda nella tasca della mia giacca troverà il suo portafoglio…
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Due appassionati di cavalli magnificano le qualità dei loro quadrupedi:
Il mio – dice il primo – è un animale intelligentissimo. Basta che io dica: “Hop! Hop!” e lui si mette subito a galoppare e salta l'ostacolo….
Il mio - ribatte l'altro - è ancora più intelligente. Basta che dica soltanto “Hip! Hip!” e lui, prima di mettersi a correre, risponde : “Urrah”!
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Il giovane apprendista si rivolge al capufficio:
Signor Rossi, credo che la vogliano al telefono….
Cosa significa “credo”?
Beh, non ne sono proprio certo. Ho risposto al telefono e una voce mi ha detto: “Sei tu, vecchio idiota?”
A cura di Bruno
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Il Papa amico dei bambini
Eravamo in casa il sabato in cui la televisione comunicava al mondo la grande perdita terrena di uno dei più grandi uomini che il pianeta Terra abbia mai conosciuto: Giovanni Paolo II, vicario di Gesù Cristo. La notizia ci lasciò ammutoliti.
Francesco, ottimo osservatore, bambino sensibile, sapute le condizioni critiche del “Papa Papa”, (così lo chiamava lui essendogli divenuto familiare perché l'aveva conosciuto di persona), già prima del decesso, pregava per la sua guarigione. Sentendo che era morto e non l'avrebbe più incontrato, cominciò a chiederci: “E ora va in cielo come Giorgio e io non lo rivedo più? Non è giusto, voglio che rimanga qui! Papà Enzo, dimmelo, perché ci ha lasciato? Io gli ho baciato l'anello e lui mi ha parlato!”….. Era esasperato, agitato, inconsolabile.
Io, cercando di confortarlo, gli dico: “Francesco, il Papa non ti dimenticherà mai, perché i bambini sono stati la cosa più bella che egli ha conosciuto tra le folli e tra questi bambini ci sei tu, lui sarà sempre il tuo protettore, oggi più di ieri pregherà per te dall'alto dei cieli!”
Le mie parole non lo calmavano. Quindi gli dico: “Francesco, ora rivolgiamo a Gesù una preghiera per il tuo amico “Papa Papa”.
Mentre pregavamo i suoi occhi lucidi esprimevano tutto il dolore e la tristezza che provava dentro nel sapere che non avrebbe più rivisto il suo amico. Ci volle del tempo prima che, confortato da mamma Susy e da papà Enzo, nel silenzio della notte riuscisse a prendere sonno.
Un altro angelo lassù veglierà su di lui lungo il cammino della vita che ci riconduce al Padre.
Enzo e Susy