VITTIMA PER I SACERDOTI DEL MONDO INTERO
La Madre Speranza, fin dagli inizi della sua esperienza mistica,
ha capito che uno dei suoi compiti era quello di aiutare il clero
in questi tempi difficili e di grande lotta spirituale per la
Chiesa. Per questo la sua vita consacrata ebbe un orientamento
profondamente sacerdotale, tanto che lei stessa, sin da giovane,
nel 1927, si "offrì vittima in riparazione delle offese
che commettono i sacerdoti del mondo intero", ebbe sempre
nei confronti dei sacerdoti attenzioni di squisita maternità,
ed invitò anche i figli e le figlie a fare altrettanto.
Anni più tardi, nel Natale del 1941, così scriveva
nel suo diario: "Avendo presente quanto Gesù ha sofferto
e fatto per tutti, l'amore che continuamente ci manifesta, la
scarsa gratitudine che riceve dalle anime consacrate e le offese
che subisce dai suoi sacerdoti, mi sento indotta a rinnovare la
mia offerta come vittima di espiazione, fatta il 24 dicembre 1927,
per riparare le offese dei sacerdoti del mondo intero. E' poco,
Dio mio, quanto ti do per un risarcimento tanto grande, ma Tu,
Gesù mio, uniscila al tuo amore e alla tua misericordia
e tutto sarà compensato".
Da Gesù attingeva la forza per arrivare ad amare come Lui
aveva amato e per offrire le sue angustie e sofferenze per coloro
che Egli più ama. E così pregava: "Aiutami,
Gesù, in queste angosce, sofferenze e dolori, a soffrire
solo per Te, per la Tua gloria e per i sacerdoti di tutto il mondo,
che hanno avuto la disgrazia di offenderti. Dammi la volontà
ferma di non offenderti mai e di non essere trascurata in tutto
quanto riguarda la Tua gloria".
Soffre quando il suo padre spirituale non le permette di fare
penitenza, perché il suo unico desiderio è poter
soffrire per riparare le offese arrecate al buon Gesù dai
suoi ministri. E chiede di accompagnarla nella preghiera perché
il Signore, vinto dalla forza del suo amore, si senta obbligato
a concederle grandi sofferenze e dolori, così che lei possa
offrirli come riparazione. Anche ai suoi figli chiede di pregare
perché la sua offerta divenga sempre più generosa.
Si sentiva madre dei sacerdoti, per questo era pronta a scusarli.
Così racconta uno dei suoi figli: "La Serva di Dio
era animata dallo spirito di riparazione dei peccati propri ed
altrui, specialmente dei sacerdoti. Una volta la sentimmo pregare
per un sacerdote al quale era stata negata l'assoluzione in confessione.
(
.) diceva al Signore che avesse compassione della fragilità
umana e che si ricordasse che il nostro corpo non è come
era il Suo, ma indebolito dal peccato ed aggiungeva che, se proprio
era necessaria una riparazione, c'era lei sempre pronta ad espiare
i peccati dei sacerdoti".
Anche i sacerdoti che venivano a contatto con lei, scoprivano
di essere figli e di poter contare in ogni circostanza sul suo
aiuto e sul suo sostegno morale. Ecco una testimonianza: "Tutti
noi sacerdoti abbiamo sentito la Serva di Dio come una madre forte,
che ci ha amato intensamente, ma non ha evitato i necessari avvertimenti
e rimproveri. A me, più di una volta, ed anche ai miei
confratelli, è accaduto di piangere davanti ad un giusto
rimprovero della Madre. La personalità della Madre era
per noi motivo di completa fiducia e sicurezza nella nostra scelta
della Congregazione religiosa".
Fin dal 1927 le viene preannunciato da Gesù la grande missione
di fondare la Congregazio-ne dei Figli dell'Amore Misericordioso.
Per questa opera pregò e soffrì, aspettando i tempi
del Signore. La realizzazione di questo progetto avvenne nel 1951
a Roma. Questa Congregazione si interessa soprattutto di aiutare
il clero diocesano in difficoltà. Le Case della Congregazione
sono sempre aperte gratuitamente per i sacerdoti che vogliono
passare in esse un periodo di riposo e di riflessione. I Padri
organizzano giornate di ritiro per i sacerdoti, corsi di esercizi
spirituali, convegni, giornate sacerdotali. La Madre voleva che
i sacerdoti accolti si sentissero in casa propria. Lei stessa,
come una madre, preparava le razioni per ogni sacerdote ed erano
abbondanti e buone. I santi misurano con la misura di Dio. Preghiamo
anche noi per i sacerdoti e sosteniamoli.