Testimonianza di Luigina Panzardi
Era il 2010, cercavo un cammino di fede. Una mia amica, Manuela, mi presentò Suor Rifugio come una suora dell’Amore Misericordioso, che organizzava riunioni il venerdì sera, una suora semplice che mi sarebbe sicuramente piaciuta.
Macché, mi stava pure un po’ antipatica, però quello che diceva mi mandava in estasi e, nonostante la difficoltà di seguire le catechesi da sola, perché c’erano altre coppie, il venerdì, come un appuntamento irrevocabile, mi dirigevo alla casa di Madre Speranza, dove a mia suorina parlava e riusciva a farmi stare bene per tutta la settimana. Piano pianino Gesù, tramite le parole di Suor Rifugio mi faceva avere forza e coraggio per iniziare a mettere a posto la mia vita, che non aveva nessun progetto entusiasmante. Ho persino avuto il coraggio, per iniziare a mettere a posto la mia vita, che non aveva nessun progetto entusiasmante. Ho persino avuto il coraggio di invitare Alessandro con cui ero fidanzata da 12 anni, ma, che cosa strana, io e lui a sentire le catechesi insieme, santa e benedetta pizza di Corrado.
Nonostante le nostre catechesi, noi eravamo ancora fidanzatissimi, forse volevamo festeggiare il cinquantesimo anno di fidanzamento, fino a che, grazie a una crisi, uno sconforto, un’illuminazione, non saprei come chiamarla, decisi di lasciarlo, non dicendo nulla a nessuno.
Elisabetta, un’amica di comunità, aveva i radar, si accorse, non so come, di questo mio stato emotivo, mise in moto Loredana, Suor Rifugio ed eccoci: era la Pasqua del 2012, dopo aver parlato con la nostra suorina, lei ci fissò la data del matrimonio, ci saremmo sposati il 29 settembre 2012 e così avvenne la data di nascita di Madre Speranza e cadeva pure di sabato. Da quel giorno le nostre difficoltà risultavano inesistenti, qualsiasi cosa e problema era risolvibile, non era importante, non aveva neppure un lavoro fisso, una casa, nulla, tutto era possibile, eravamo avvolti dalla grazia dell’Amore Misericordioso, che la nostra suorina non perdeva un attimo per ribadirlo, dicendoci di chiedere qualsiasi cosa e il Signore ce l’avrebbe concessa, addirittura chiedevo il parcheggio sotto casa e lo trovavo … Ed ecco, non più due ma tre!.
Testimonianza di Pina Roberti (Comunità di Mantova)
All’inizio del mio cammino nei LAM (1996) mi sono appuntata questa frase della Madre “.I Re magi si dedicavano alla contemplazione del cielo e Dio che spesso negli inviti che ci rivolge si adatta alla nostra condizione, per meglio aiutarli, invio loro una stella che li guidasse alla grotta….”. Ecco ho sempre compreso che questa “stella “ per me è stata Madre Speranza. La contemplazione del crocifisso di Collevalenza mi ha portato ha rivedere a ritroso la mia vita e comprendere quasi come un flash con quanta misericordia, amore, il Signore mi aveva sempre seguito e “salvato” in tante circostanze… Innamorarmi di quel Crocifisso e sentirmi “figlia” di Madre Speranza è stato automatico…. Poi certo nella vita ci sono alti e bassi, più cerco di avvicinarmi all’Amore più comprendo e sperimento quanto mi manca ….però so di avere una “stella” che con “prontezza gioia e fedeltà ha vissuto per dare gloria a Dio.
A lei chiedo sempre di aiutarmi a seguire i suoi passi, con prontezza gioia e fedeltà perché comprendo sempre di più che sono passi che donano VITA VERA!
Ringrazio il Signore di tanta grazia; la mia esperienza è sicuramente quella di tanti miei fratelli laici , e oggi insieme a loro gioisco e lodo la potenza Dio Padre per quanto ha fatto per tutti noi Madre Speranza!