IN CAMMINO VERSO LA SANTITA’
Testimonianza di franco Lo Forte (Comunità di Catania)
Dopo vari anni di esperienze, nei gruppi religiosi, ho sperimentato l’amore del Signore, che non ho mai abbandonato, anche quando per alcune persone negative, decisi di non farne più parte. Dopo un intervallo di sette anni nel deserto, tra sofferenze dei nostri figli e vicissitudini, più o meno gravi, ma sempre viva la presenza del Signore, una immagine dell’Amore Misericordioso, forse la mia curiosità o la determinazione di Mariella, ci ha portato al Santuario.
Arrivammo la mattina, poco prima delle ore 6, per non disturbare le suore alla Casa del Pellegrino, ci dirigemmo al Santuario, dove stava per iniziare la Celebrazione; entrammo in silenzio e fui colpito dal Crocifisso; mi guardava come per dirmi che mi aspettava. Il Signore aveva chiamato la pecorella smarrita, mai mi aveva lasciato.
Quanta grazia, sentirsi amato; come dice Madre Speranza: come un Padre buono e una tenera Madre. Mi sentivo leggero, avevo lasciato i pesi al Signore, provavo una gioia strana, mi sentivo accolto, dall’immenso amore che il Santuario sprigionava, dall’accoglienza delle suore e dai sacerdoti. Una cosa mi è rimasta impressa: entrando nel confessionale il sacerdote, tendendomi le mani, mi disse: ti stavo aspettando, figlio mio! Meravigliato il mio cuore si aprì.
Ora, fa o Signore, che si compia sempre la Tua volontà, anche se a volte non riesco a frenare i miei impulsi nervosi. E’ mio desiderio, Signore, farti conoscere a tutti coloro che incontro, attraverso Madre Speranza, che con amore instancabile si adoperava, con tutti i mezzi a confortare, aiutare i poveri, ma sicura nel Tuo intervento. Una forza che solo Tu potevi donarle.
Grazie Signore che mi hai fatto conoscere il Tuo Santuario, Madre Speranza, per poter attingere la forza e la sapienza per raccontare le meraviglie del Tuo amore. Grazie per aver cambiato il mio “io” in “Tu, Signore”, di avermi donato un cuore più umile, un cuore accogliente e generoso verso i bisognosi.
Testimonianza di Mariella Colombo (Comunità di Catania)
Ma quando meno te lo aspetti si annida il male; la coordinatrice, per vana gloria, sostenuta da altri fratelli, voleva liberarsi del sacerdote. Ho tanto sofferto, da sola sostenni quel santo sacerdote con tutte le mie forze, combattendo contro tutti. Vivemmo ancora un’altra esperienza negativa; stanchi, scoraggiati, sfiduciati, non volevamo più sentir parlare di gruppi. Ebbi varie volte, in parrocchia, richieste di servizio quale catechista o animare un gruppo di preghiera, ormai ero delusa, ma non da DIO.
Tanti anni di deserto,… ma un’opportunità che ha rafforzato la nostra preghiera di coppia: la preghiera in famiglia. Ma dopo un periodo che chiude un’esperienza, se ne apre una positiva.
L’Amore Misericordioso ci aspettava da anni al Santuario.
Siamo stati benedetti dal dono di una possibilità di ricominciare il cammino nella grande Famiglia dell’Amore Misericordioso. Nel 2007 iniziammo i nostri pellegrinaggi al Santuario, era la nostra meta preferita; con gioia sempre nuovi fratelli, desiderosi di conoscere la grande realtà, partecipavano anche loro.
Madre Speranza aveva un progetto su di noi, e per grazia, abbiamo conosciuto Suor Rifugio; lei illuminata dall’Amore Misericordioso, ci ha preso per mano e continua a condurci a Lui con spirito di abnegazione; così ha fatto Maria, così ha fatto Madre Speranza, così suor Rifugio ci guida a fare anche noi.
Ecco che, la nostra vita, la nostra casa, è un cenacolo di preghiera e per grazia riesco a perdonare, non solo il male rivolto a me, ma ancora di più verso i miei cari.
Perdono, preghiera, pazienza, saper attendere i tempi del Signore. Abbraccio con tutta la forza che ho nel corpo, perché c’è ancora molto da fare e scoprire nuove opportunità. Gesù sarà con noi per sostenerci e assicurarci la perseveranza.