Cari giovani,
Non sono venuto qui per pronunciare delle parole poetiche o mistiche; sono venuto per lanciare un grido di “guerra” e trovare in risposta i volontari egli eroi che voglio “combattere” sul fronte di Cristo e della Chiesa per la salvezza e il bene delle nostre anime.
Siamo tutti più o meno sconvolti da quello che sta accadendo nel mondo. Si può dire che il sorriso è scomparso dalle nostre labbra. Anche voi ragazzi, miei giovani dell’Università, dove insegno da circa quarant’anni – da quando ero giovane come voi – anche voi avete perduto il sorriso e la gioia. Non cantate più, non scherzate più, non ridete più. Urlate, gridate, rovinate, vi danneggiate gli uni con gli altri e perdete gli anni più belli che sono quelli della giovinezza. E allora voi dovete rispondere a questa chiamata: ridestiamoci, è l’ora della risurrezione!...
Ci sono dei falsi profeti che vanno gridando la morte di Dio, ci sono degli insegnanti, professori che vanno parlando contro Dio in nome della scienza, nel momento in cui il fulgore della Sua sapienza infinita penetra nella mente dell’uomo attraverso la scintillante verità delle più profonde cose e misteri della fiica, della chimica,dell’astronautica e dell’astronomia.
Bene, il mio primo pensiero è questo:
GIOVANI, NOI CREDIAMO!
Noi crediamo con tutte le forze, con tutta l’anima, con tutto il cuore, con tutta la mente. Crediamo a TUTTO! E basta con le fantasie dovute alla superbia che rende idioti gli uomini e li fa balbettanti di inutili sciocchezze.
Quante parole vuote e vane andiamo sentendo dappertutto!
Sono qui davanti ad un altare, sono un padre di famiglia, non ho nessuna veste; non sono un consacrato né un sacerdote, non faccio penitenza e dico tanto male – senza voler dir male – le mie preghiere. Sono come voi, come tutti voi e allora mi permetto come prima cosa di dire a voi, consacrati della Chiesa, a voi, servi di Dio, a voi Sacerdoti … ricordatevi che noi, poveri laici, papà, mamme, ragazzi, giovani e bambini, vogliamo vedere innanzitutto il sacedote santo, il sacerdote saggio, il sacerdote semplice, il sacerdote crocifisso ogni giorno per amore delle anime e per ardore dei cuori.
Tu sei la nostra fede, Tu sei la nostra luce e guai se la fiaccola si spegne, e guia se il sale della terra perde il suo sapore!
Quindi questa sera, dovendo parlare dei giovani d’oggi, il mio primo pensiero, o dolce Madonna dei Pirenei, va ai tuoi sacerdoti, perché il sacerdote è il giovane di Dio, il sacerdote è l’astronauta di Dio.
Ricordati o servo del Signore, che tu non sei un uomo come gli altri; il giorno in cui lo Spirito Santo ha inciso sopra di te un carattere eterno, hai cessato di essere un uomo comune.
Se tu o sacerdote sei santo, sei grande, sei umile, sacrificato, moribondo di giorno in giorno, consumato dal Divino Spirito e dall’incanto di Maria, la gioventù sarà salva, avremo vocazioni, avremo amore di sacrificio, avremo dedizione e la gioventù troverà la strada della luce …
Il mondo oggi va in rovina, al massacro, alla morte perché rinnegando Dio ha perduto la speranza nella vita.
Giovani che siete all’Università, studenti di fisica, di chimica o di qualunque altra materia, non date retta – mi perdoni la Madonna le parolacce – non date retta a quei delinquenti dello spirito, agli “omicidi dell’anima”. Mostri che distruggono nei nostri giovani la realtà della fede!
E vengono a dirci che la scienza ha dichiarato che Dio non c’è.
Ma come! Ti vediamo, o signore, palpitare nella luce elle stelle, noi che raccogliamo nei nostri telescopi, nei nostri radioscopi, le vibrazioni delle lontane gaslassie a cento, duecento milioni, a un miliardo, due miliardi di anni luce e di distanza e troviamo che le leggi degli atomi, dei protoni e dei neuroni che sono lassù, sono identiche alle leggi dei protoni e dei neutroni di questo microfono, che compongono queste mie mani, che fanno di quel tappeto o di questo arco un’opera d’arte; noi che vediamo tutto questo ne dobbiamo concludere: se siete uguali c’è un’unica mano che uguali vi ha fatto, perché l’un l’altro non vi conoscete … e nbi questa Mano, questa Sapiuenza, questa Potenza, da un capo all’altro dell’universo, la adoriamo in ginocchio con gioia, con festa. Dio mio, Signore mio!
QUESTA E’ LA NOSTRA FEDE!
Questa è la nostra fede e questa mia povera parola, il vostro battere delle mani, o fratelli di Prato, è la testimonianza del nostro Dio…
O Madonna di Lourdes, o grotta di Massabielle, o piccola bimba che scavi l terra arida per scaturirne la fontana della vita, questo è il nostro colloquio: dentro di me io sento, io vivo, io palpito, la materia si piega al volere dello spirito e voi battete le mani, o piangete o applaudite o rinnegate.
Non c’è miracolo più grande nell’Universo, come quello che avviene questa sera, in questo momento, qui, fra noi!...
La materia non capisce nulla, la materia non ragiona! Oggi qui è la mia anima che parla a voi. E il vostro cuore che con il mio cuore palpita: è lo Spirito immortale che trionfa sulla materia e sale verso i cieli!
Questa è la nostra fede!
E proviamo a dimostrare qualcosa in contrario! Cos’hanno da dire i materialisti?
Verrà il giorno – non lontano, nel secolo futuro e nella storia – che considereranno la nostra generazione come la più barbara, perché abbiamo scoperto i transistor, le resine sintetiche, abbiamo posto piede sulla Luna, ci siamo esaltati per aver mandato cinque quintali di acciaio sul nostro satellite … e non ci siamo accorti che … Qualcuno aveva messo il satellite là dove sta, quello che noi chiamiamo Luna.
Questo è veramente il ridicolo delle condizioni di oggi. Biologi, che scoprono le meraviglie dei cromosomi, del messaggio della vita trasmesso di generazione in generazione in micromolecole di centinaia di atomi, con una perfezione assoluta: in pochi millimetri cubi è contenuta la storia di tutte le generazioni che mi hanno preceduto e di quelle che verranno, dai miei figli ai figli dei miei figli; progettazione perfetta, esatta, precisa e questi idioti dell’iniquità dicono che è il caso.
Il caso è soltanto la loro testa e il loro cervello; è l’unico caso ammissibile.
Quindi da una parte proclamano la progettazione completa, meravigliosa, fantastica, stupenda … e poi dicono la parola più idiota che l’uomo possa pronunciare: “il caso”.
Nulla avviene per caso.
Il caso non esiste!
E gli uomini ancora confondono il cuore dei giovani con queste false e stolte parole!
Ragazzi, io mi sento giovane come voi … Conservate la vostra giovinezza, non turbate la vostra mente, studiate! Ogni ora che viene perduta non ritorna più!
E’ prezioso il cuore dei giovani …
Papà, mamme, voi che guidate questi giovani, ve ne supplico, per pietà, non perdete queste vite, non togliete ai ragazzi il senso della Verità e della Fede.
Tu, sacerdote, nella scuola di religione insegna ai ragazzi, ai giovani le cose vere, le cose chiare, le cose assolute, le verità logiche, la razionalità dei princìpi. Non andar dietro ai libri che vengono dalle tenebre, da certe boscaglie spirituali, nelle quali è impossibile cogliere il sole che illumina la nostra vita e la nostra fede.
Non vi andate a confondere in certi discorsi complicati, afferrate le cose nella sostanza e, vi prego giovani, imparate a meditare!