PROCREAZIONE ASSISTITA Antonella
Nella prima metà di giugno saremo chiamati ad esprimere la nostra volontà circa la legge n° 40 sulla procreazione assistita, sottoposta a quattro referendum che ne vogliono abrogare alcune parti fondamentali. Seguo con grande attenzione il dibattito che in queste settimane si sta svolgendo sulla stampa e sugli altri mezzi di comunicazione; la mia prima impressione è che l'informazione su questo argomento sia molto scarsa: molti italiani non hanno quelle conoscenze che permetterebbero loro di esprimere un parere con piena consapevolezza. In ogni caso, anche quando le conoscenze sembrano esserci, il più delle volte sono conoscenze non corrette. Io per prima, quindi, ho cercato di capire, dato che l'argomento in questione è veramente troppo importante perché possiamo accontentarci di nozioni superficiali e/o approssimative. Vorrei ora mettere a disposizione di tutta la comunità quello che ho imparato in questi giorni.
La legge 40 di cui si parla è del febbraio 2004. Dobbiamo quindi anzitutto chiederci:
1 - Quale era la situazione in Italia, a proposito di fecondazione artificiale, prima della legge 40?
Le persone che lo desideravano potevano chiedere di accedere alla fecondazione assistita, in centri privati. Era possibile qualunque genere di fecondazione: il gamete femminile (ovulo) poteva essere fecondato da un gamete maschile (spermatozoo) proveniente dal partner (fecondazione omologa) o da un donatore (fecondazione eterologa). Era possibile anche la donazione dell'ovulo e/o l'impianto dell'embrione nell'utero di un'altra donna (utero in affitto). La tecnica più usata era la cosiddetta FIVET = fecondazione in vitro (= in provetta): la donna veniva sottoposta ad una forte stimolazione ormonale in modo che potesse produrre molti ovuli contemporaneamente (non solo uno o due al mese come avviene di solito). Gli ovuli venivano prelevati e fecondati tutti, dando così vita ad una ventina circa di embrioni: di questi, alcuni (solitamente uno o due) venivano impiantati nell'utero, gli altri venivano congelati. Era possibile esaminare gli embrioni, per verificare che fossero sani ed eliminare quelli che risultavano malati o imperfetti. Se la gravidanza aveva buon esito, gli altri embrioni venivano conservati, per essere eventualmente utilizzati in seguito. Se questo non accadeva, erano disponibili per la ricerca scientifica (= soppressi per motivi di studio) o erano comunque eliminati. In una parola: prima del febbraio 2004 per quanto riguarda la fecondazione artificiale non esistevano regole .
2 - Che cosa dice la legge n° 40 del 19 febbraio 2004?
La legge 40 è nata, non per vietare la fecondazione assistita, ma per regolamentarla e si pone come obiettivo primario la difesa dei diritti dei futuri genitori e del concepito . Consente la fecondazione assistita omologa (= solo all'interno di coppie stabili) alle coppie che siano sterili, purché la loro sterilità sia certificata e solo dopo che tutte le cure possibili siano risultate vane. Consente la fecondazione di soli tre ovuli che devono essere tutti e tre impiantati in utero . Quindi vieta il congelamento degli embrioni . Infatti, poiché la legge si pone come obiettivo anche la difesa dei diritti dell'embrione , è logico che non possa permettere che gli embrioni vengano selezionati, eliminati o conservati per essere usati per esperimenti scientifici. La legge tuttavia permette che gli embrioni possano essere studiati per scoprire eventuali malattie e poter così intervenire per curare il feto in utero.
3 - La legge 40 è una legge cattolica?
NO! Non è una legge cattolica, perché per i cattolici l'unico a poter disporre della vita umana è Dio: di conseguenza, non è consentito il ricorso alla fecondazione artificiale. Tuttavia, i cattolici in parlamento hanno appoggiato questa legge, perché rappresenta il male minore: è un modo per limitare i danni e proteggere l'embrione .
4 - Che cosa si vuole ottenere con i referendum?
Coloro che hanno chiesto i quattro referendum vogliono che siano abrogati (= soppressi) alcuni punti di questa legge in modo da raggiungere soprattutto gli obiettivi di seguito elencati:
- a) eliminare la difesa dei diritti del concepito
- b) consentire la fecondazione eterologa
- c) consentire la fecondazione di molti embrioni e la conservazione di quelli che non sono impiantati in utero
- d) consentire la diagnosi pre-impianto , in modo da scegliere solo gli embrioni sani e perfetti, eliminando gli altri
- e) utilizzare gli embrioni congelati per studiare la possibilità di usare le cellule che li compongono per la cura di malattie
Esaminiamo ora uno per uno gli obiettivi di coloro che hanno voluto i referendum per cercare di capire perché sono obiettivi da respingere.
a) eliminare la difesa dei diritti del concepito
L'embrione è a tutti gli effetti persona: se non si interviene a modificarne la naturale evoluzione, diventerà un feto e poi un/a bambino/a, un uomo o una donna. Ha quindi diritto ad essere difeso. Non difenderlo significherebbe uccidere un essere umano. C'è chi sostiene che l'embrione è solo un agglomerato di cellule che sono sì viventi, ma che la loro non è vita umana: noi sappiamo però (perché gli scienziati ce lo dicono) che il suo DNA è in tutto e per tutto il DNA di un essere umano.
b) consentire la fecondazione eterologa
Ogni individuo ha diritto a conoscere l'identità di chi lo ha generato; non di uno solo dei genitori, ma di entrambi i genitori. Oggi gli psicologi sanno bene quali sono le problematiche cui vanno incontro i cosiddetti figli della provetta, coloro cioè che, nati da una fecondazione eterologa, non sanno chi è il loro padre o la loro madre e per tutta la vita si portano dietro il peso di questa mancanza.
c) consentire la fecondazione di molti embrioni e la conservazione di quelli che non sono impiantati in utero.
Se gli embrioni sono a tutti gli effetti esseri umani, è evidente che non è possibile consentire che siano eliminati se non servono o se i genitori, ormai contenti di avere ottenuto il figlio cui aspiravano, li rifiutano. Gli embrioni congelati, prima o poi, fanno appunto questa fine; vengono eliminati (vedi inoltre il punto e).
d) consentire la diagnosi pre-impianto
La legge 40 consente la diagnosi dell'embrione se questa ha come scopo il riconoscimento e, se possibile, la cura di eventuali malattie (v. punto n° 2), ma chi ha voluto i referendum vorrebbe che fosse consentita la diagnosi pre-impianto allo scopo di eliminare gli embrioni non perfetti: siamo sul terreno scivoloso e molto pericoloso dell' eugenetica . In questo modo, cioè, si vuole selezionare gli esseri umani , impedendo che nascano quelli che non sono perfettamente sani, o che un domani potrebbero sviluppare certe malattie. E' una strada assolutamente impraticabile per un cattolico, ma comunque pericolosa per tutti. In Inghilterra, si discute in questi giorni sulla possibilità di consentire alle coppie che si avvalgono della fecondazione assistita di scegliere il sesso del figlio: buttiamo gli embrioni femmine e salviamo i maschietti? o viceversa?
c) utilizzare gli embrioni congelati per studiare la possibilità di usare le cellule che li compongono per la cura di malattie
Questo è il punto più controverso, quello sul quale vengono messe in circolazione le notizie più distorte, anzi assolutamente errate; in realtà nessun malato è stato mai curato con cellule embrionali, mentre sono ormai molte migliaia i malati che sono stati guariti usando cellule staminali adulte che hanno la possibilità di rigenerare i tessuti ( ad esempio, le cellule staminali dell'epidermide coltivate in vitro, rigenerano la pelle: si possono così preparare in laboratorio lembi anche molto vasti di pelle da utilizzare per riparare i tessuti distrutti da un'ustione). Le cellule embrionali, sono cellule che sono correttamente definite totipotenti perché da esse possono svilupparsi tutti i tessuti e gli organi ; hanno la caratteristica di moltiplicarsi molto rapidamente e spesso, quando sono coltivate in vitro, sono risultate cancerogene . Molte malattie, comprese l'Alzheimer e il Parkinson, possono e sempre più potranno essere curate a partire dalle cellule staminali adulte: non è assolutamente necessario utilizzare gli embrioni (che muoiono quando da essi vengono prelevate delle cellule). Altre cellule staminali utilizzabili per cure e/o ricerche possono essere ricavate dal cordone ombelicale o dalla placenta.
5 - Quale deve essere dunque la posizione di un cattolico nei confronti dei referendum?
L'obiettivo da tenere presente è: la legge n° 40 del 2004, anche se non è quella che i cattolici vorrebbero, deve essere mantenuta com'è perché pone delle regole in un campo delicatissimo, nel quale prima di essa regole non ce n'erano. Pertanto, se si va a votare, bisogna votare “no” (che equivale a dire: non vogliano che si cambi nulla). Tuttavia, la Commissione episcopale italiana, ha invitato i cattolici ad astenersi dal voto . Va detto che l'astensione è assolutamente lecita (diversi gruppi politici, anche di sinistra, se ne sono serviti in altre occasioni, senza che nessuno si scandalizzasse per questo). Secondo la Costituzione italiana, un referendum è valido solo se va a votare almeno la metà più uno degli elettori: l'astensione è quindi una posizione altrettanto valida quanto il voto, perché esprime comunque un giudizio, quanto meno sulla opportunità o meno di sottoporre a referendum argomenti così delicati. Se la maggior parte degli italiani non va a votare il referendum risulterà non valido. Questo risultato farà sì che la situazione resti com'è (e quindi la legge 40 rimarrà immutata e potrà se mai essere migliorata in parlamento).
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Quanto finora ho cercato di dire (spero abbastanza chiaramente) è solo una parte di ciò che chi vuole essere correttamente informato sui quesiti referendari dovrebbe sapere. Vi sono molti altri aspetti della questione che andrebbero esaminati e su cui occorre riflettere a fondo. Dobbiamo decidere di non votare sulla base di una convinzione profonda , frutto di una informazione accurata; dobbiamo essere pronti a rispondere con cognizione di causa alle obiezioni di chi non la pensa come noi. Vorrei ricordare che esiste la possibilità concreta di saperne di più:
il quotidiano AVVENIRE, tre volte alla settimana (martedì, giovedì e sabato) pubblica un supplemento molto ricco interamente dedicato a questi temi, dal titolo “ E' vita” : leggiamolo, studiamolo, segnaliamolo a chi non lo conosce. Dobbiamo difendere ad ogni costo il valore della vita umana. fin dal concepimento. Davanti alla statua della Madonna di Fatima, Giovanni Paolo II ha pregato con forza:
LIBERACI DAI PECCATI CONTRO LA VITA UMANA, FIN DAI SUOI ALBORI!