La preghiera che eleva. (Comunità di Catania)
Il giorno 29/07/2014 Marisa è ritornata alla Casa del Padre. Marisa ha testimoniato la sua fede fino all’ultimo respiro. Si è spenta dopo un calvario di 9 mesi; passando da un ospedale all’altro, case di cura e ancora ospedali.
Essendo medico conosceva bene il suo stato di salute, ma donava tanta gioia a chi le stava accanto. Il marito, anch’egli medico, è riuscito, con l’aiuto di Dio, ad assisterla fino alla fine con tanta forza.
Nei pochi giorni, anzi ore, che con la sedia a rotelle, riusciva ad essere condotta nella propria casa, ha fatto sì che dopo la sua morte il marito trovasse un manoscritto: “Il mio sogno Signore” trascritto su un foglio del suo ricettario.
Sul retro la preghiera rivolta al Padre Misericordioso letta durante la celebrazione funebre.
Il mio sogno, Signore
La luce del tuo volto nel buio dei miei giorni;
è il faro atteso, l’unico, l’approdo ineluttabile.
Ti amo con il cuore, con la mente
con questo corpo mio affaticato.
Rivedere la luce in cui fui generata
dal tuo amore infinito
e perdermi felice, senza rimpianto,
senza riguardo alcuno.
E’ il mio sogno, Signore.
Padre Misericordioso, nonostante la nostra incapacità a comprendere il tuo disegno… ti ringraziamo per averci donato Marisa.
Oggi è con Te e siamo certi che lei da lassù pregherà incessantemente per tutti i suoi cari, che troveranno l’amore e il conforto di cui hanno bisogno.
In questo momento di dolore, innalziamo un canto di lode, che è miracolo dell’amore, quell’amore per il quale ora, davanti a Gesù Eucaristia, vogliamo tenerci per mano e dare un saluto a Marisa… moglie, mamma, nonna e amica meravigliosa!!!
Quando la vita di una grande donna come Marisa si spegne, avvertiamo un grande vuoto dentro di noi ma la certezza che lei non scomparirà mai dai nostri cuori.
Solo la fede ci fa capire che non scomparirà perché è passata alla vita vera, quella eterna.
Marisa, noi siamo certi che ora tu sei là, dove il dolore e la lunga malattia non ti consumano; dove la luce di Dio è la tua pace.
Hai sopportato un lungo tempo di sofferenza indicibile, con pazienza e dignità rare.
Pur nella consapevolezza, hai nutrito fino all’ultimo la speranza nella medicina, sostenuta però dal grande amore di Giovanni, sempre vicino a te, donandoti forza e serenità.
Marisa, da te abbiamo imparato che la vita è un dono che, fino all’ultimo giorno, ha un valore sacro.
Rimanga in noi tutta la ricchezza di vita di Marisa, sempre affettuosa e disponibile.
Arrivederci, Marisa cara, noi tutti comunicheremo con te nella preghiera.