IL PARADISO Ricerca a cura di Elisabetta
(Da Il Paradiso di Don Giuseppe Tomaselli)
A principio della trattazione si espone un fatto storico, narrato e comprovato dall'autorità di un grande luminare della Chiesa, San Giovanni Bosco. Nel 1881 il Conte Colle, di Tolone, pregò Don Bosco che andasse a benedire il figlio diciassettenne, Luigi, gravemente infermo. Il Santo si portò dall'ammalato e restò ammirato dell'ingenuità e del candore del giovane; sembrava un altro san Luigi Gonzaga. Dopo circa un mese il Colle ricevette gli ultimi Sacramenti ed il 3 aprile moriva. Prima di spirare, disse ai genitori: Vado in Paradiso; me l'ha detto Don Bosco! Il Santo Educatore scrisse un opuscolo su Luigi Colle, presentandolo quale modello alla gioventù.
Iddio permise che Luigi apparisse una ventina di volte a Don Bosco, facendogli conoscere la felicità che egli godeva in Paradiso, Tutto registrò Don Bosco e tutto oggi è pubblicato. Qui riporto i tratti salienti di qualche apparizione, lasciando la penna a Don Bosco.
"Mi apparve Luigi Colle in un mare di luce, bellissimo nell'aspetto, con vesti bianco-rosate e sul petto ricami d'oro, con una collana a vari colori, bianco, nero e rosso; ma con questi tre ve n'erano infiniti altri, da non potersi descrivere. Gli domandai: Perché vieni, caro Luigi?
- Non è necessario che io venga; non ho bisogno di camminare.
- Sei felice?
- Godo perfetta felicità.
- Non ti manca proprio nulla?
- Soltanto la compagnia del babbo e della mamma.
- Perché non ti fai loro vedere?
- E perché vuol sapere quello che Dio ha riservato a se? Ci vuole la permissione di Dio. Se io parlassi a loro, le mie parole, non otterrebbero il medesimo effetto bisogna che queste passino per lei.
- Cosa devo dire ai tuoi genitori?
- Che si facciano precedere dalla luce, e si procaccino amici nel Cielo.
- Dice Don Bosco: Il volto di Luigi era radioso e di una luminosità che cresceva sino ad abbagliare la vista; i suoi lineamenti erano i medesimi che da vivo.
- Dimmi, Luigi: Tu sei morto o vivo?
- Sono vivo.
- Eppure sei morto!
- Il mio corpo è sepolto; ma io vivo.
- Non è il tuo corpo quello che io vedo?
- Non è il mio corpo.
- È il tuo spirito?
- Non è il mio spirito.
- È la tua anima?
- No!
- Cosa è dunque ciò che io vedo?
- È la mia ombra.
- Ma un'ombra come può parlare?
- Per permissione di Dio.
- E l'anima tua dov'è?
- E' presso Dio, sta in Dio e lei non può vederla.
- E tu in che modo vedi noi?
- In Dio si vedono tutte le cose; il passato, il presente e l'avvenire vi si vedono come in uno specchio.
- Che cosa fai in Cielo?
- Dico: " Gloria a Dio! " A Dio si rendono grazie! Grazie a Colui che ci ha creati, a Colui dal quale tutto ha principio! Grazie! Lodi! Alleluia! ... ".
Continua Don Bosco: Luigi prese a magnificare la grandezza delle opere di Dio, parlando in latino: Se si andasse in treno diretto dalla terra al sole, vi s'impiegherebbe non meno di trecentocinquanta anni. Per arrivare poi all'altra parte del sole, vi sarebbe uguale distanza. Ogni nebulosa è cinquanta milioni di volte maggiore del sole, e la sua luce per giungere alla terra impiega dieci milioni di anni. La luce del sole percorre trecentomila chilometri al secondo...
- Basta, basta! - esclamò Don Bosco. La mia mente non ti può più tener dietro.
- Eppure è soltanto il principio della grandezza delle opere di Dio!...
- Dimmi ancora: Come va che tu sei in Paradiso ed anche qui?
- Più presto della luce e con la rapidità dei pensiero io vengo qui, nella casa dei miei genitori e
altrove.
- Dimmi qualche cosa utile ai giovani!
- Bisogna che i fanciulli si comunichino con frequenza. Devi ammetterli presto alla Santa Comunione. Dio vuole che si nutrano della Santa Eucaristia.
- Ma come si fa a comunicarli, quando sono ancora troppo piccoli?
- Dai quattro ai cinque anni si mostri loro la Santa Ostia e preghino Gesù guardandola. I fanciulli devono essere ben compresi di tre cose: amore di Dio, Comunione frequente e amore ai Sacro Cuore di Gesù.
- Prima di lasciarmi, dammi un'altra spiegazione! I tuoi genitori ed io pregammo perché tu non morissi. Perché non fu esaudita la nostra preghiera?
- Fu meglio che io non guarissi.
- Come mai? Avresti fatto opere buone, avresti dato molte consolazioni ai genitori, ti saresti occupato maggiormente a far glorificare Iddio.
- Ne è lei ben sicuro ? Pronunziò lei stesso la sentenza, amara per me, amara per i miei genitori, ma tuttavia fu per il mio bene. Quando lei domandava il mio ristabilimento in salute, la Santa Vergine diceva a Gesù: Luigi adesso è mio figlio; lo voglio prendere ora che è mio!
- Quando ci dovremo preparare noi per venire in Paradiso?
- In seguito le darò la spiegazione che desidera... - .
L'apparizione cessò.
Quando Don Bosco fece la narrazione di tutto ai Conti Colle, osservò: È' indicibile la bellezza degli ornamenti che rivestivano la persona di Luigi. La sola corona che gli cingeva la fronte, avrebbe richiesto non giorni o mesi, ma anni per esaminarla particolarmente, divenendo sempre più brillante e dilatandosi a misura che la si contemplava.
La Contessa Colle prese appunti sulla narrazione avuta ed aggiunse:
- don Bosco era commosso quando parlava ed i suoi occhi si bagnavano di lacrime.