L’ALTARE
Età dai 4 ai 6 anni
Obiettivo: Far capire al bambino l’importanza della mensa eucaristica, come mensa della grande famiglia di Dio, della paternità di Dio, di comunità dei cristiani nella figliolanza divina.
Spiegazione:
- L’altare è la mensa sulla quale si celebra la Santa Messa, che rinnova il sacrificio di Gesù.
- La tovaglia è un lino bianco, pulito e ornato che copre l’altare durante la liturgia.
- Il crocifisso si pone al centro dell’altare durante le celebrazioni in ricordo di Gesù morto sulla croce dopo l’ultima Cena.
- Due candelieri si pongono ai lati del crocifisso. Le candele sono di pura cera d’api; ardono durante la Messa a ricordo della passione e morte che Gesù soffrì, per illuminare gli uomini, con una luce di amore, di perdono e di pace.
- Il calice è un bicchiere preferibilmente di metallo prezioso, all’interno è sempre dorato, che contiene il vino che sarà trasformato in sangue di Cristo. Il calice non si lava mai; il sacerdote lo asciuga con il purificatoio
- La patena è un piattino dorato che accoglierà l’Ostia che diventerà corpo di Cristo.
Esposizione
La presentazione va fatta a voce bassa, lentamente, in un clima di mistero, e quindi non inizia se non quando i piccoli sono calmi e disposti ad ascoltare. Si tralascino tutte quelle notizie puramente eruditive, che potrebbero rovinare l’atmosfera sacra necessaria a chi deve lasciarsi imbevere dalle idee per viverle.
Ci si aggancia al concetto di famiglia e di mensa. Voi tutti avete una famiglia: il suo capo è il papà, la mamma ne è il cuore. A casa trovate tutto ciò di cui avete bisogno perché i genitori vivono per voi, voi siete la loro gioia. E’ bello stare insieme, ma il momento più importante è quello in cui tutta la famiglia è riunita intorno alla mensa. Per questo incontro la mamma stende la tovaglia sul tavolo, vi pone sopra gli accessori e le vivande, accende la luce e solo quando tutto è pronto inizia il pranzo.
Ma c’è un’altra famiglia: la famiglia di Dio. In essa Dio è il padre e i figli soamo tutti noi, i cristiani. E’ una famiglia grande perché i figli sono tanti. Anch’essa si raccoglie intorno ad una mensa che si chiama “Altare”.In questa tavola al posto d’onore c’è Gesù, perciò si prepara con grande cura: vi si stende sopra una tovaglia bianca, bella, pulita, vi si mettono lampade speciali: le candele, si orna con fiori, si prepara un bicchiere di metallo prezioso, che si può usare solo per questa tavola: il calice, anche il piattino è prezioso, esso si chiama patena.
Nota: Sarebbe importante avere questo materiale e presentarlo ai bambini con senso di venerazione. Si può far vedere ai bambini come si prepara l’altare con tutti gli accessori:
- L’ambone è un leggio grande, è posto accanto all’altare per proclamare la Parola di Dio, durante la prima parte della Messa.
- Il Lezionario è il libro delle letture scelte dalla Bibbia, nella quale è scritta la Parola di Dio.
- Il leggio piccolo che si mette sull’altare e serve per mettervi sopra il messale.
- Il messale è il libro santo che contiene il testo della Messa per ciascun giorno dell’anno, composta dal Vangelo, dalle Epistole (lettere degli Apostoli, da una raccolta di Salmi e dalle preghiere della Chiesa.
- Le Ampolle sono di cristallo: una contiene l’acqua, l’altra il vino bianco da consacrare durante la celebrazione della Messa.
- Il Manutergio è un tovagliolo bianco, che serve al sacerdote per asciugarsi le dita dopo il lavabo ed è appoggiato sopra le ampolle.
- Il Purificatoio è un rettangolo di lino bianco, che serve ad asciugare il calice, le labbra e le dita del sacerdote.
- Il Corporale è un quadrato di lino inamidato, che si stende nel centro dell’altare per appoggiarvi sopra il calice e la patena con l’Ostia, si chiama così perché vi poggia sopra il Corpo di Gesù, ossia l’Ostia consacrata.
E’ importante far conoscere ai bambini il corredo dell’Altare per preparasi alla partecipazione al sacrificio eucaristico.
Si spiega loro che a tavola ognuno racconta ai familiari ciò che vive nei momenti di assenza da casa. Anche in Chiesa Dio parla ai suoi figli attraverso le letture che vengono lette, mentre tutti ascoltano seduti, in silenzio.
Solo dopo aver ascoltato anche noi prendiamo la parola per rallegrarci di ciò che Dio ci ha detto, per ringraziarlo, per benedirlo, per raccontargli a nostra volta le nostre gioie e i nostri dolori. Quello che noi diciamo a Dio si può chiamare anche preghiera.
Gli altri arredi servono per la seconda parte della liturgia eucaristica quando si portano all’altare le vivande, pane e vino che lo Spirito trasformerà e diventeranno corpo e sangue di Gesù.
Di questo parleremo nelle prossime lezioni.