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MARZO 2015

     

 

MANOGIU’ LE MAMI DAI NOSTRI CONTI CORRENTI !

 

            “…come porci in brago,

            di sè lasciando orribili dispregi.”

                        (Dante Alighieri, Inferno, canto VIII).

 

Alcune soluzioni sono catastrofiche!

Prelevare dal nostro conto corrente (bancario o/e postale) i soldi per poter sanare il debito pubblico!

E’ ciò che hanno proposto gli economisti dell’FMI, diretto da Christine Lagarde, ai Paesi dell’eurozona.

            Un prelievo forzoso una tantum del 10% direttamente dalle tasche dei cittadini!  Assurdo!

            “Come diavoli tentatori che vogliono il bene del prossimo, i tecnici del Fondo Monetario Internazionale sussurrano all’orecchio del risparmiatore:”coraggio, il prelievo lo facciamo una sola volta, dopo il problema del debito e quello del default non ti affliggeranno più.”

            Lo sanno bene i cittadini greci, cosa significa tagliare i propri soldi: come tagliare la terra sotto i piedi…

            E’ ancora caldo il caso di Cipro, che ha generato paura nel mondo intero.

            Ma come si permettono di pensare certe cose?

            L’dea è sconvolgente: pagare il debito pubblico con soldi dei privati cittadini!

            E’ certo che un prelievo forzoso sui depositi di capitali non può che avere come conseguenza, la fuga degli stessi capitali.

            Ma, tecnicamente, un prelievo forzoso del 10% sarebbe possibile?

            Certo che sì!  E’ già accaduto!

            Nella notte fra il 9 ed il 10 luglio del 1992, il Governo Amato pensò bene di prelevare dai conti bancari e postali degli italiani lo 0,6%. Nell’attuale congiuntura economica, gli effetti sarebbero a dir poco devastanti per la tenuta del sistema finanziario, economico e politico:

i capitali fuggirebbero di corsa dall’Italia, in Europa non entrerebbe più nemmeno un centesimo di euro di investimento straniero, Piazza Affari collasserebbe, il rendimento dei BoT e BTp esploderebbe, il costo per il finanziamento sul mercato impennerebbe; con una contrazione sull’economia fortissima.

            Ma, almeno azzereremmo il debito pubblico?

            Macchè!  Lo abbasseremmo appena dell’11%, facendolo scendere dal 130% del PIL a circa il 120%.

            Logicamente, per evitare le fughe di capitali all’estero, il Governo sicuramente introdurrebbe meccanismi di protezionismo, di vera e propria blindatura!

            I risparmi non possono essere toccati perché sono proprio quei risparmi, spesso pochi euro, che specialmente in questo momento di sfavorevole congiuntura economica, suppliscono al sistema del welfare in smantellamento.

            Quando finiranno i risparmi e non ci saranno più ammortizzatori sociali e le banche crolleranno, ci sarà solo la fame!

            A questo punto  sarebbe azzardato dire che l’unico modo per tentare di preservare la propria ricchezza è  quello di vivere in regime di clandestinità fiscale?

            Già! Se si pensa che l’utilizzo del contante sta diventando praticamente fuorilegge; che l’unico modo per effettuare transazioni senza utilizzare il contante è quello di servirsi delle banche, che appena si versa denaro, lo utilizzano come meglio credono, non riconoscendo  alcun interesse al correntista, e….cosa più eclatante che al momento del bisogno viene utilizzato il denaro dello stesso correntista per tappare le falle di bilancio!

            Allora fuggiamo! Ma, dove?

 

            Fujmme!                                              Fuggiamo!

 

 

Currimme ‘na corza                                     Corriamo una corsa

ca nun se sape                                              che non si sa

addò porta…                                               dove ci porta…

 

Cu ‘o sciato affannuse,                                Col fiato in affanno

strignimme ‘mmano nu sordo,                     stringiamo in mano un soldo,

comme ‘a nu ricorde,                                  come fosse un ricordo,

comme ‘a na speranza,                                come fosse una speranza,

‘e chi …                                                      di chi

disperato,                                                    disperato

s’add’  ‘a tenè ‘a mazzata!                          deve tenersi le botte!

 

Fujmmencenne                                            Fuggiamo via

‘ncimme ‘o Vesuvio,                                  in cima al Vesuvio,

‘mmiezz’ ‘o mare,                                      in mezzo al mare,

‘ncoppe ‘a luna!                                          sopra la luna!

 

Chesta Terra                                               Questa Terra

ch’  fine farrà?                                            che fine farà?

 

Ch’ paura!                                                  Che paura!

 

‘Stu viento ‘e tempesta                               Questo vento di tempesta

scioscia forte,                                             soffia forte,

arrubbannace                                              strappandoci

infin’  ‘e pann’ ‘ncuolle!                             persino i panni di dosso!

 

                        Inedita di:Maria Grazia Zagaria.

 

EURO

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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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