‘Na guerra ‘ncapo!
Pubblicato Martedì, 09 Luglio 2013 10:05 | Scritto da Maria Grazia Zagaria
“…Ogni malizia…
Ingiuria è il fine ed ogni fine cotale
o con forza o con frode altrui conquista.
…a perché frode è dell’uom proprio male.
…iù spiace a Dio". (Dante Alighieri).
Attuale come non mai, l’inferno dantesco!
E’ come scoprire l’acqua calda! Qual è il girone dei burocrati?
…di quella tassa occulta che ci costa veramente tanto: la burocrazia!
La Cgia di Mestre, sui dati della Presidenza del Consiglio dei Ministri al 31/12/2012, rivela che la burocrazia costa alle Piccole e Medie Imprese circa 31 miliardi di euro l’anno, un peso economico grande come un macigno!
Spaventoso! E si continua ipocritamente a chiedere sacrifici agli italiani!
Se si pensa all’incidenza dei costi del lavoro e previdenza (9,9 miliardi l’anno!), di quelli per la sicurezza e la formazione (4,6 miliardi di euro!) e degli altri obblighi a cui sono state sottoposte le imprese, si resta attoniti e sconvolti!
Ma come possono le piccole e medie imprese andare avanti in questo mare “nostrum”?
E…il cittadino?
E’ complesso e faticoso liberarsi dai tentacoli di un “polipo” grosso in un mare malato, districarsi fra labirinti dall’uscita a dir poco incerta, fra le mille “carte”, bolli, balzelli, uffici ed interminabili “file d’attesa”!
Ma, il burocrate che volto ha? E’ un soggetto castrato del “libero arbitrio”, programmato alla stregua di un computer, che non conosce, molto spesso, ciò che dirige, in cambio di un riconoscimento dall’alto, che si destreggia con una padronanza che spesso non sottende professionalità, capacità e competenze!
Un saccente mancante di sapienza, che in “certe occasioni” non disdegna le cosiddette “unzioni”!
A chi fa comodo questo “girone dell’inferno dantesco”?
Beh, facile! La complicazione degli affari semplici “rende”! E’ stato sempre l’obiettivo di molti uomini di governo “gli intronati”, che pur di semplificare la vita agli imprenditori e non solo, si sono sforzati di produrre Leggi e Decreti a più non posso, così da ingarbugliare e confondere le idee, da offuscare le menti, da rendere incomprensibili oscuri disegni, noti solo a poche privilegiate menti!
Sta di fatto che il costo della burocrazia è diventato un altro “balzello occulto” dovuto ad una mancanza di trasparenza di legislazioni a dir poco indecifrabili!
E’ scandaloso il solo pensare ai dati dello studio Confartigianato: “…in soli cinque anni si sono avute 288 nuove riforme che hanno innalzato il livello della pressione fiscale al 68,3 % ed un gettito di tasse allo Stato di 1,7 milioni al minuto!” Orribile!
Ma, se solo la burocrazia fosse anche meritocrazia, le cose non sarebbero messe così male!
Il fatto è che, purtroppo, burocrazia e meritocrazia sono due binari paralleli.
In realtà oggi più che mai è valida la “Teoria del Caos”!
Nel Caos, persino la più semplice delle realtà è più complessa di come è rappresentata in qualsiasi schema, e diventa così possibile che alcune parti dell’organizzazione dimentichino persino la direzione originaria per raggiungere l’obiettivo che viene perso di vista dall’intero sistema!
Incredibile, ma vero!
Si pensi al sistema complicato di Leggi, Regolamenti, iter e prassi consolidate che definiscono i processi che mettono in comunicazione i cittadini con la macchina statale.
E… non è infrequente trovare ai posti di responsabilità (per la “legge dei favoritismi”) persone incompetenti come geometri che controllano calcoli elaborati da ingegneri, architetti che gestiscono uffici di collocamento, e, cosa che fa molto male, disoccupati che hanno appeso al muro la laurea o il diploma , che fa da tappezzeria!
Come dire, una vera Torre di Babele della macchina pubblica!
Dov’è finita la professionalità tecnica e la dignità di ruolo che le compete?
Ma, se tutta questa complicazione ci rende le cose così difficili e soprattutto ci costa molto, come fare per semplificarle?
Beh, l’arte della semplicità è un’ arte molto difficile!
Tanto che è diffuso il pregiudizio che la stupidità sia semplice e l’intelligenza sia complicata.
Gerry Mc Govern, osserva che “..la complicazione è una sorta di inquinamento intellettuale che annebbia il pensiero.
La complicazione non è un segno di intelligenza, ma piuttosto il segno di una mente iperattiva affetta da bulimia. Il vero genio e la grande qualità stanno nella capacità di trasformare un complesso problema in una soluzione semplice e concretamente efficace”.
Alla luce di questa autorevole riflessione, si deduce con facilità che “…la stupidità del potere non nasce solo dalla complicazione, ma spesso se ne serve per diventare ancora più stupida, o per confondere le cose, renderle incomprensibili, nascondere la semplice realtà dei fatti dietro una cortina di inestricabili complessità”.
'Na Guerra 'ncapo
Si t’avesse ‘a dicere
ca tutt’ ‘o difficile
addiventa facile,
nunn’avarria
comme fatte capì…
‘stu cuncetto,
pure ‘e meglio filosofi
nun s’ ‘o sanne spiegà!
E’ comme ‘a ‘na matassa
fatta ‘e mille file ‘e cuttone,
‘ntrzzate, ammiscate…
comme dint’ ‘a ‘nu pagliaro!
E’ ‘na guerra ‘ncapo,
‘na Torre ‘e Babele,
‘nu purpo…
ch’affoga dint’ ‘a tiella,
è…
‘ccomme ‘a ‘nu viento ‘e terra!
Inedita di: Maria Grazia Zagaria.