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GIUGNO 2014

     

Una festa per Dominick

 Agnone  28-04-2014

1            Presso l'Istituto Comprensivo Statale "G.N. D'Agnillo" di Agnone (IS), la cui biblioteca è intitolata a Dominick , di recente, è stato istituito, in sua memoria, un laboratorio di poesia, per gli alunni delle scuole medie, sicché ogni anno, si festeggia la ricorrenza della sua data di nascita, con la viva partecipazione di alunni, docenti, amici, poeti e scrittori, con canti e musiche, con la lettura delle più belle poesie selezionate nonché la recitazione  di alcune poesie di Dominick che richiamino il tema assegnato.

            Quest'anno, il tema  è stato "l'Amore", una parola che ricorre spesso nella sua poesia.  

            Dominick infatti, immerso nella poesia, come bagno di vita, coglie e canta in versi, i vari spaccati del vivere quotidiano e del mondo che lo circonda. Inneggia la natura e la sua bellezza, grida al suo oltraggio, apre cassetti di cuore,  scomponendo sentimenti d'amore, di sogni, illusioni, delusioni. Con lo sguardo attento e penetrante, scopre "l'altro", il "diverso", e lo "ama" con pulsioni passionali che lo travolgono in un  continuo immedesimarsi come" la parte salda dello stesso punto" e, flauto magico, vibra d'amore, per trovare la scintilla. E' la sua poesia,  la voce del suo profondo immenso che emerge prepotente e picchia insistentemente al pensiero per partorire in versi, il respiro dell'anima, la sua esigenza d'amore, il suo anelito d'immortalità.  

            Il tema dell'Amore, è stato magistralmente affrontato dal prof, F.P.Tanzj a partire dal mito greco e via via fino ai nostri giorni, arricchito con proiezioni fotografiche molto forti, delle varie sventure umane (le guerre, l'olocausto, le dittature etc.) che lui racconta nelle sue toccanti poesie, con una passionalità che incita alla riflessione e all'amore e, voce mistica, suona alta nel  pensiero e nella coscienza dell'uomo, per costruire un mondo di Amore che fraternizzi tutta l'umanità.

            In seguito, ha preso la parola il dott. Fabrizio Meo  un giovane, bravissimo poeta, figlio d'arte, che con linguaggio passionale, colto e cristallino, ha regalato agli alunni con i suoi consigli, delle vere perle di saggezza, per scoprire, crescendo, le proprie inclinazioni, affinandoli con l' impegno serio e volenteroso dello studio e con un esame introspettivo sincero, per poi  metterli in azione,  scegliendo il percorso di vita  più consono con i propri talenti.

            Esperienze di crescita, messaggi di vita, che lasciano sui giovani, orme indelebili, che si possono sempre rintracciare e/o ricalcare quando la vita, come accade spesso,  propone bivi, trivi, etc.. o solo tanta confusione. E in questo, la  poesia è una nobile messaggera. 

 

Dunque, una festa per Dominick

            Non è vero che ci sono partenze senza ritorno.

            Dominick, ci ha lasciati, ma torna sempre per il suo compleanno, non per crescere in età, lui, il sempreverde, ma per continuare a respirare con i suoi versi, in purezza di pensieri,  messaggi che penetrano, illuminano e splendono come nuove  primavere, come siete voi, cari ragazzi, che oggi, con le vostre poesie e i vostri canti, gli avete portato il dono dei vostri cuori.

            Grazie soprattutto, all'impegno amorevole dei vostri insegnanti. che credono fermamente in questo progetto così caldo e così pieno di musica, col colore delle vostre voci sottili, come sottile e invisibile è quel legame che oggi ci unisce a Dominick.

            Per me, tornare qui oggi, in questa terra ricca di affetti sinceri e di ricordi indelebili, è un pò come avere ancora la mia famiglia tutta unita e sentire il cuore, pieno di sogni, battere forte.

            E quando penso a Dominick, mi tornano in mente tanti aneddoti, intravedo tante piccole orme che lui ha sparso ovunque in questo posto, nel suo breve, ma intenso spazio di tempo.   

            E' qui, sotto questo cielo scintillante come diamante, che si è forgiato il suo pensiero.  

            E' qui, che si è plasmato il suo cuore, fermo per sempre sul suo incrocio fuggito, per accarezzare la regalità delle sue vesti, fatte di gente che accoglie con  calore, con quella generosità che contraddistingue le persone operose, sensibili, legate fortemente  alle ataviche radici ancora così vive, come i fuochi di San Michele,  la fiamma ardente delle Ndocce, il suono caldo di antichi mestieri, le scintille bronzee delle sue campane, il profumo penetrante dei suoi vicoletti, dove il sapore intenso dei cibi si mescola e si confonde  col dondolare delle culle e, il canto dolce di ninna nanne, sventola col bucato al vento.

            E' questo, il Luogo d'infanzia di Dominick, il topos della sua anima,  vissuto e serbato con amore nel cuore di un uomo, un incrocio fuggito che si dilata d'amore, in pareti colme di libri, la biblioteca a lui intitolata, dove lui continua a respirare e a fare poesia nella fantasia dei vostri giovanissimi cuori.

                                                                          La mamma di Dominick

2

         Infanzia

Tu mi chiedi i suoni?

Quelli no. Tempo insonoro.

Neanche le voci?

Forse, qualcosa, ma gli odori,

quelli sì, forti, sani,

e ognuno uguale mai.

Soprattutto sani.

Un senso, una meraviglia

che nasce. Senza pianto e

nonostante sana.  

                                                                                              Dominick Ferrante  

                  

PROPOSTA

Carissima Elena,

            ti ringrazio, davvero tanto e di cuore, per quanto mi hai partecipato, compreso il testo di maggio 2014 con le meravigliose frasi su Badolato. Ho letto ed apprezzato e sono sempre più convinto che tutte le pagine del DOLORE ILLUMINATO debbano essere raccolte in un libro pure per dare conforto ad altre madri, ad altri padri, ad altre persone che hanno bisogno di raggiungere lo stesso "dolore illuminato" che hai raggiunto tu molto cristianamente, con l'aiuto di Suor Rifugio. Come forse ti avrò già detto anche i genitori possono essere "orfani" dei propri figli e ce ne stanno tantissimi e tali che la Chiesa dovrebbe istituire un'apposita "pastorale" ... magari intitolata proprio al "dolore luminoso". LA PASTORALE DEL DOLORE LUMINOSO (allargato ovviamente anche ad altri tipi di dolori ed afflizioni). D'altra parte, lo stesso Vangelo (e la medesima più antica saggezza umana) non esorta forse a privilegiare l'aiuto a vedove ed orfani???

            Le tue pagine dovrebbero essere lette in tutte le parrocchie e in tutte le scuole (tramite gli insegnanti di religione e/o di filosofia). Ne possiamo riparlare, se vuoi, per telefono o la prossima volta che sarai in Agnone. Si potrebbe fare un'apposita associazione dei "Genitori orfani" anche per aiutare e confortare chi, come te, ha perso un figlio così tanto amato. Come ti ho detto ieri al telefono, proverò a raccogliere le pagine del tuo "Dolore luminoso" in una apposita cartella e, appena mi sarà possibile, proverò anche a contattare qualche casa editrice cattolica o umanistica che sia disposta a pubblicarti il libro.

            Mi è piaciuta assai pure la pagina dedicata a Tonino Trapaglia e alla madre. Sono tutte belle, profonde e avvincenti le tue pagine, che - raccolte -  potremmo inviare via mail come un "e-book" (libro elettronico) a quante più persone possibili. A costo zero. Ne potremo parlare quando vuoi. Intanto, io e Bambina ti salutiamo fraternamente. Un bacione one one!

Mimmo

 

 

 

 

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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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