Fulgida l'anima Elena Salvatori Ferrante la mamma di Dominick
Fulgida l'anima
fuoco nel cuore
sprizzan scintille
in fusione d'amore.
Nel turbinio di pulsioni
sfavillan ricordi
vicini e lontani
s'incrociano i giorni
si fondon le gioie,
le angosce, e speranze
riemergon possenti
in fiamma che arde
che consuma, inconsunta.
Senza attrito
si toccano alfa e omega
rantolo e vagito
dolore lacerante
gioia esaltante
nel ventre del cuore
di mamma
che vive
l'essenza del figlio
in estatica fusione
nella storia infinita
della procreazione.
Eco Elena Salvatori Ferrante la mamma di Dominick
Arenata all’ultima spiaggia
preda innocente dell’onda selvaggia
struggente sirena la tua giovinezza
canta le perdute stagioni del cuore.
Imprigionati in granelli di sabbia
i sospiri dei tuoi sogni infranti
vibrano sulle corde dell’anima.
Note iridate, tremule gocce di vita
soffiata si sfrangiano col vento all’orizzonte
come sussurri di messaggi segreti.
Soave l’eco conchigliesca
risuona tra mesti pensieri
dolcemente accarezza rughe del cuore
teneramente si adagia
come eterno fugace
palpito d’amore.
L’incanto spezzato. Elena Salvatori Ferrante la mamma di Dominick
Arcano l’incontro d’amore
di sguardi lontani.
“il tuo, specchiato nel mio
riflesso di tuo, essenza di noi.”
Crudele, sinistro il ghigno del fato
infrange lo sguardo incrociato
spezzando l’incanto!
Spietato, straziante
affiora il ricordo!
La mamma
08.01.2006
Caro Dominick
Come vedi dalla data, è iniziato un nuovo anno; arido e spoglio perché il vecchio se ne è andato strappandoci tutte le nostre certezze, i nostri sogni. Mi sovvengono alcuni tuoi versi / Cavalcavo sul mondo/ sogni incoscienti, reggevo/ con te la mia sicurezza…/ Poi tu…noi…e il vuoto/.
Cosi, nudi e confusi, camminiamo in salita scivolando continuamente su un terreno reso fangoso da lacrime cocenti sulle nostre macerie. La vista appannata non intravede mete, la mente abbuiata non prefigge traguardi, l’orecchio è stordito da questo tuo assordante silenzio. La tua assenza! Ogni giorno di più assume i contorni di una “presenza” troppo pesante da sopportare, portare avanti. È come vivere nella morsa di una tenaglia che ti strangola sempre di più.
Intanto la vita scorre indifferente davanti a questo supplizio che ci impedisce di cogliere l’essenza delle cose.
Contorni sfocati, colori spenti, dimensioni alterate e le “cose” che non sono più le stesse, che hanno perso il loro giusto senso perché nella scala dei valori non occupano più il posto di prima. Ricordo qui una tua massima –una cosa cambiata di posto, non ha più senso, quel senso- ed è proprio vero!
Che confusione, Dà! Ci si distrae per non pensare, si ride per non piangere, si ciarla, si scherza per coprire o ingannare il silenzio che dentro urla e rode senza posa.
E… a dirla con te _far finta che il vento/ soffi più forte/ per chiudere gli occhi/- per non vedere lo stillicidio di una ferita profonda. La tua esistenza… spezzata …in un istante…e pensarti ora..e sognarti.. albero sempreverde, fiero della tua eterna giovinezza dalle radici profonde, ricche di pensieri e robuste di valori, dal tronco rugoso per la difficoltà dei percorsi, ma dritto per purezza di aspirazioni. Il profumo della tua bontà canta al vento le tue poesie mentre il tuo sguardo rivolto all’infinito si fonde armoniosamente col creato, nell’eternità.
Noi formiche vaganti, continuiamo a testa bassa ad inciampare sulle catene del nostro dolore o a cadere nelle buche dei vuoti interiori.
A te angelo mio, affido il compito di trasformare tutto questo in pizzichi di speranze, in momenti di fede illuminata per riconquistare ciò che eravamo: UNA BELLA FAMIGLIA PER VOLONTA’ DI DIO.
Ti abbraccio forte, forte mio piccolo-grande uomo
Quel desiderio/
d’istinto innato/
di offrirti il seno/
nel calore di un amore sconfinato/
non mi abbandona mai/
E se il mio tempo ha tempo/
per seguire la cometa/
la pupilla spazia/fra le stelle, inebriata/
E nella parabola di luce/
lo sguardo si fa soffio/
comunione carezzevole/
nell’armonia di un mondo/
che ci appartiene.
Signore, che scendi dalle stelle, donami la sapienza del cuore per vivere nella Tua Luce questo dolore.
La mamma di Dominick