UMILTA’
ATTO DI FEDE NELLA PRESENZA DI DIO
Canto eucaristico: Ai tuoi piedi
- Gesù, Tu hai realizzato la promessa di Dio, quella di venire nella povera nostra terra, per indicarci la strada per tornare al Padre.
- E ti sei fatto uomo per percorrerla con noi, davanti a noi, come buon Pastore che precede le pecore per affrontare e togliere i pericoli.
- Ti sei presentato come un piccolo Bambino, un pugnetto di carne palpitante, poi bambino a cui tutti potevano insegnare qualcosa, poi fanciullo responsabile e poi ancora giovane laborioso, infine Maestro sapiente, Redentore Misericordioso!
- Tu non hai esitato a svuotarti della tua divinità, della tua onnipotenza, perché io imparassi da Te l’umiltà.
- Signore, fa’ che io impari la lezione!
ASCOLTIAMO LA PAROLA
Filippesi 2:6-11
“Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce.
Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.
RIFLETTIAMO INSIEME
- Dio … m’inabisso nel tentativo di capire la Tua immensità e percorro gli spazi infiniti senza raggiungerti …
- E mi sento povero, desideroso di una pienezza impossibile … E sperimento la mia povertà creaturale, che anela all’infinito e si scontra con il suo limite.
- Quanti uomini hanno cercato e cercano di annullare questo limite, tentando di porre un limite all’Infinito, stolti nella loro presunta superiorità.
- Ma noi, Gesù, siamo qui intorno a Te e non vogliamo sfidare Te, saremmo ridicoli come il granellino d’arena che volesse contendere con la montagna.
- Noi vogliamo guardare stupiti l’evento dell’incarnazione, la tua sottomissione alla legge del tempo per crescere e, pieni di meraviglia, sentiamo Te, Verbo del Padre, prima balbettare, poi parlare Tu, Verbo del Padre e ti vediamoi fare i primi passi incerti e poi camminare Tu, Via!
- E allora la nostra stessa superbia viene rasa al suolo: Se Dio ha accettato le mie leggi, chi sono io per volerle trasgredire? Che ne è della mia impazienza di fronte alla tua pazienza?
- Io ho fretta, ma per arrivare dove? E protesto, mi ribello, e rifiuto la croce, e giudico … ma per realizzare cosa? Può la creta ribellarsi al Vasaio? Lo può ma per essere scartata e buttata via …
- Dio mio, Tu che sei venuto in terra per rendermi figlio a imitazione di Te Figlio, donami l’umiltà perché sappia accettare il mio limite creaturale e a non pretendere più di quanto mi è stato già dato. Al contrario, aiutami a stupirmi perché mi hai fatto come un prodigio, mi hai fatto a tua immagine, capace di penetrare con l’intelligenza nel tuo mistero e con la volontà mi hai insegnato a rispondere al tuo amore con l’amore.
- Cosa desidero ancora? Intelligenza e volontà sono le potenze dell’anima e con queste potenze la mia anima, alito divino, può rispondere all’amore Tuo divino e vivere fin da questa terra immersa in un mistero d’amore capace di stupire gli angeli.
- Grazie, Gesù, perdona la mia stoltezza ed accoglimi nel Tuo Amore Misericordioso.
Canto; Preghiera
ASCOLTIAMO MADRE SPERANZA
Da “Le circolari”
Care figlie, il Natale è vicino e credo che siate tutte intente a preparare nel vostro cuore una culla al buon Gesù. È Lui, figlie mie, che deve riempire il nostro cuore; per questo dobbiamo vuotarlo di ciò che non gli piace, come l’«IO», l’amor proprio e l’orgoglio, cercando invece di ornarlo con le belle virtù della carità, umiltà, unite al sacrificio e alla mortificazione. Col nostro buon esempio portiamo a Lui i fratelli. Molti vivono lontani da questo Padre buono e noi EAM dobbiamo lavorare perché tali anime lo conoscano e lo amino.
Sarei anche molto grata a Gesù se coloro che sono state elevate in autorità, ricordassero che devono bandire dalle nostre case la parola SUPERIORA per usare quella di Madre, perché se ci fermiamo alla prima difficilmente assolveremo l’incarico che Gesù, per mezzo dei superiori, ci ha proposto, cioè di portare a Lui le anime che ci ha affidate.
Ci sono delle superiore che mettono tutto l’impegno nelle cose temporali trascurando la carità e il progresso spirituale delle anime. Altre, ritenendosi più spirituali o false mistiche, s’impegnano nelle cose spirituali, lasciando da parte quelle materiali e perfino le persone malate; per questo le vediamo agitate per la salute spirituale dimenticando perfino la carità.
C’è anche chi, per falsa umiltà, uccide i doni ricevute da Gesù e non trova mai il momento di parlare o di agire e spesso dicono, quella consorella manca molto alla carità. Ma chi si azzarda a dirle qualche cosa? Ha paura di essere troppo dura. Vede un’altra piena di difetti e pensa: come posso correggerla se ho più difetti di lei? L’altra non fa il suo dovere e non lo fa fare alle altre, però non può dirle nulla perché conosce se stessa e teme di esagerare, di essere troppo dura.
Altre volte dice che sembra le abbiano tarpato le ali e si sente schiacciata da tanta timidezza che non si sa spiegare; la povera figlia non si accorge che questa timidezza nasce da un raffinato amor proprio. Le figlie l’amano, la venerano e per non cessare di essere il loro idolo, si mostra indulgente perfino nelle cose nelle quali dovrebbe essere esigente; per salvare la propria popolarità sacrifica il suo dovere e per essere padrona dei loro cuori apre la porta ad ogni abuso.
L’autentica madre abbraccia tutto, si preoccupa di tutto, vigila e si consuma per le anime delle figlie e dei ricoverati, fortificandoli con l’amore di Gesù. Sa bene che la dignità ricevuta col suo incarico non la trasforma in nuova creatura per cui non smette di essere miserevole, capace di commettere, se Gesù non la sostiene, i peggiori errori; proprio per questo non si scandalizza dei difetti delle figlie; con attenzione materna e con perseveranza segue le figlie e vigila su di loro accorgendosi anche dei minimi dettagli nel loro comportamento.
Per lei è duro rimproverare e vegliare, ma sa anche che tacere può procurare la morte delle anime che le sono state affidate. Non vorrebbe disgustare nessuno, ma vede che ci sono delle persone che occorre riprendere e correggere. Lei sa trattare le figlie con delicatezza e amore, ma fa capire loro che sa anche farsi temere, rispettare ed obbedire senza valutare se le figlie l’ameranno di più o di meno.
La sua unica preoccupazione è che le figlie progrediscano nella perfezione, imparino ad amare Gesù e sappiano che la pietra basilare sulla quale deve poggiare l’edificio della santità non è recitare un numero infinito di preghiere, ma la carità, l’obbedienza, l’osservanza delle Costituzioni, l’abnegazione e il sacrificio; e tali virtù non le possederanno se nei cuori manca la vera umiltà.
Canto: Donaci Signore un cuore nuovo
PREGHIERA LITANICA PER L’ACQUISTO DELLE VIRTU’
- Signore, Tu che hai detto: “Se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile”..
- Ti chiediamo, aumenta la nostra fede.
- Signore, Tu che hai detto: “Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre”.
- Ti preghiamo, aumenta la nostra speranza.
- Signore, Tu che hai detto: “In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me».
- Ti preghiamo, donaci sensibilità misericordiosa, per confortare tutte le sofferenze che bussano al nostro cuore.
- Gesù, Tu che hai detto: “Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe”..
- Ti preghiamo, rendi limpidi i nostri pensieri ma attenti a riconoscere il male e ad evitarlo.
- Gesù, Tu che hai detto: “Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli”.
- Rendici, giusti nei giudizi, nelle relazioni con il prossimo, nell’uso delle cose”.
- Signore, Tu che hai detto: “Senza di me non potete far nulla”.
- Donaci, Ti preghiamo la tua forza, per non cedere alle seduzioni del male.
- Gesù, Tu che nel deserto hai detto: “Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”.
- Rafforza la nostra volontà, perché non siamo schiavo dei nostri desideri disordinati.
- Gesù, Tu che hai detto: “Imparate da me che sono mite ed umile di cuore”.
- Fa’ che sappiamo riconoscere che siamo piccole creature impotenti e se qualcosa di buono c’è in noi è tuo dono.
- Gesù, Tu che hai detto: “Siate misericordioso come è misericordioso il Padre vostro celeste”
- Insegnaci a dilatare il cuore al perdono e a rimanere nell’amore anche quando l’ingratitudine e l’ingiustizia ci ha ferito.
- Gesù, Tu che hai detto «Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore»
-
- Facci comprendere la dignità del nostro cuore e del nostro corpo, per non profanarlo con l’immodestia, l’impudicizia, l’adulterio. Amen
LITANIE DELL’UMILTA’
O Gesù, mite ed umile di cuore Esaudiscimi
Dal desiderio di essere stimato Liberami, Gesù
Dal desiderio di essere amato Liberami, Gesù
Dal desiderio di essere ricercato Liberami, Gesù
Dal desiderio di essere onorato Liberami, Gesù
Dal desiderio di essere lodato Liberami, Gesù
Dal desiderio di essere preferito Liberami, Gesù
Dal desiderio di essere consultato Liberami, Gesù
Dal desiderio di essere approvato Liberami, Gesù
Dal timore di essere umiliato Liberami, Gesù
Dal timore di essere disprezzato Liberami, Gesù
Dal timore di essere rifiutato Liberami, Gesù
Dal timore di essere calunniato Liberami, Gesù
Dal timore di essere dimenticato Liberami, Gesù
Dal timore di essere schernito Liberami, Gesù
Dal timore di essere abbandonato Liberami, Gesù
Che altri siano in tutto a me preferiti,
ed io a tutti posposto Dammi la grazia di volerlo, o Gesù
Che altri siano di me più amati Dammi la grazia di volerlo, o Gesù
Che altri siano adoperati e io messo da parte Dammi la grazia di volerlo, o Gesù
Che altri crescano nell'opinione del mondo ed io
diminuisca Dammi la grazia di volerlo, o Gesù
Che altri siano lodati ed io dimenticato Dammi la grazia di volerlo, o Gesù
Che altri siano amati ed io abbandonato Dammi la grazia di volerlo, o Gesù
Che altri siano consolati ed io con te solo soffra Dammi la grazia di volerlo, o Gesù
Che altri siano di me più santi, purché io lo sia
quanto vuoi tu............ Dammi la grazia di volerlo, o Gesù
La conoscenza e l'amore del mio nulla Concedimi, o Gesù
La perpetua memoria dei miei peccati concedimi o Gesù
La persuasione della mia meschinità concedimi o Gesù
L'aborrimento di ogni vanità concedimi o Gesù
La pura intenzione di servir Dio concedimi o Gesù
La perfetta sottomissione ai voleri di Dio concedimi o Gesù
Il vero spirito di compunzione concedimi o Gesù
L'obbedienza senza riserve ai superiori concedimi o Gesù
L'odio santo di ogni invidia e gelosia concedimi o Gesù
La prontezza del perdono nelle offese concedimi o Gesù
La prudenza di tacere negli affari altrui concedimi o Gesù
La pace e la carità con tutti concedimi o Gesù
L'ardente brama del disprezzo e delle umiliazioni e
di essere trattato come Te la grazia di saper accogliere
questo santamente concedimi o Gesù
O Maria, Regina, Madre, maestra degli umili prega per me.
O giusti tutti, santificati specialmente per lo spirito di umiltà pregate per me.
PREGHIAMO
O Dio, che resisti ai superbi e dai la grazia agli umili: concedi a noi la virtù della vera umiltà, di cui il Tuo Unigenito mostrò ai fedeli l'esempio nella sua persona; affinché non avvenga mai di provocare la Tua indignazione con l'esaltarci nell'orgoglio, ma piuttosto, sottomettendoci umilmente possiamo ricevere i doni della Tua grazia. Così sia.
SPAZIO PER LA PREGHIERA PERSONALE
Ad ogni invocazione diciamo: Gesù, mite ed umile di cuore, rendi il nostro cuore simile al tuo.
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O Gesù, perché sono troppo piccola per salire la dura scala della perfezione. Le tue braccia sono l'ascensore che mi deve innalzare fino al cielo! Per questo io non ho affatto bisogno di diventare grande; bisogna anzi che rimanga piccola, che lo diventi sempre di più. (S. Teresa di Lisieux)
Canto eucaristico: Ai tuoi piedi
Dio sia benedetto. Benedetto il Suo Santo Nome. Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero uomo. Benedetto il nome di Gesù.Benedetto il Suo Sacratissimo Cuore. Benedetto il Suo preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel Santissimo Sacramento dell'altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito Benedetta la gran Madre di Dio Maria Santissima. Benedetta la Sua Santa e Immacolata Concezione Benedetta la Sua gloriosa Assunzione. Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre. Benedetto San Giuseppe Suo castissimo sposo. Benedetto Dio nei Suoi angeli e nei Suoi santi.
Canto; Salve Regina