LA MISERICORDIA OLTRE LA GIUSTIZIA
Atto di fede nella presenza di Gesù
Canto eucaristico: Ai tuoi piedi
Salmi 121 Canto delle ascensioni. Di Davide.
Quale gioia, quando mi dissero: «Andremo alla casa del Signore».
E ora i nostri piedi si fermano alle tue porte, Gerusalemme!
Gerusalemme è costruita come città salda e compatta.
Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore,
secondo la legge di Israele, per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i seggi del giudizio, i seggi della casa di Davide.
Domandate pace per Gerusalemme: sia pace a coloro che ti amano,
sia pace sulle tue mura, sicurezza nei tuoi baluardi.
Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene.
Gloria…
- Il popolo di Dio esultava di gioia quando poteva recarsi nella casa del Signore a Gerusalemme. Ora noi siamo davanti a Te, Gesù, Figlio diletto del Padre, che sei rimasto tra noi in Corpo, Sangue, Anima e Divinità e forse non esprimiamo la stessa gioia. Che mistero! E che umiliazione!
- Più che i miei piedi è il mio cuore che si ferma alle porte del mistero. Il tuo amore per me è saldo e compatto e la mia voce s’innalza con le parole della lode a Te, che siedi sul trono del giudizio.
- Scendi da quel seggio, o Dio, e vienimi incontro con misericordia. Ti chiedo pace per la tua Chiesa, per i tanti tuoi figli che sono perseguitati solo perché onorano Te, unico e vero Dio, per il nostro mondo confuso dalle parole bugiarde di chi nasconde le sue intenzioni omicide dietro le parole: Modernità, progresso, ricerca scientifica…
ASCOLTIAMO LA PAROLA
Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva:
«Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati.
Beati voi che ora piangete, perché riderete.
Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo.
Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli.
Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione.
Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame.
Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete.
Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti. (Lc 6:20-26)
RIFLETTIAMO INSIEME
- Gesù parla ai piccoli che solitamente sono oppressi dai potenti del mondo; li chiama “beati” in vista della ricompensa che Egli, per una giustizia misericordiosa, intende dar loro nei cieli, ma poi vediamo il suo volto contristato e già ci sembra il volto del Giudice supremo quando pronuncia quei tre “Guai.
- Gesù buono, tienici sempre tra i piccoli che Tu farai beati, non vogliamo vedere il tuo volto adirato. Apri i nostri cuori, perché in ogni uomo possiamo vedere un fratello e rendici generosi per donare quello che abbiamo: comprensione, fraternità, sollievo, ascolto, preghiera, aiuto concreto …
- Tu, Gesù, Amore Misericordioso, fai violenza a Te stesso quando sei costretto a pronunciare i “Guai!”, ma la perversione degli uomini ti costringe a pronunciarli.
- Per questa tua sofferenza, concedi, Gesù, la conversione di quanti stanno al potere e non si vergognano di assegnarsi stipendi sproporzionati rispetto a quelli che assegnano ai poveri. Benedici, Signore, i tuoi poveri, stupiscili con la tua Provvidenza, imprevedibile e misericordiosa, perché pur nella povertà possano lodarti e benedirti. Amen.
Canto: Beati voi
PREGHIERA LITANICA
- Gesù, per l’annientamento della tua divinità nell’Incarnazione, ti chiediamo che nessuno, in questo giorno, sia sopraffatto dalla disperazione.
- Gesù, che porti l’amore, abbi pietà dei tuoi figli.
- Gesù, per l’umiliazione di vivere per 9 mesi in un grembo di donna, fa’ che oggi nessuna donna si decida per l’aborto.
- Gesù, per la tua nascita in un rudere abbandonato, fa’ che nessuno si suicida per motivi economici.
- Gesù, per la tua costrizione a fuggire in Egitto come perseguitato politico, fa’ che nessun migrante muoia più in mare.
- Gesù, che fosti costretto a nascondere la tua divinità per 30 anni, fa’ che nessuno oggi sia perseguitato a motivo della sua religione.
- Gesù, che al Giordano ci donasti il modo di risorgere a vita divina, fa’ che nessun genitore neghi al suo bambino il dono del Battesimo.
- Gesù, che nel deserto c’insegnasti a fortificare la nostra volontà con la penitenza, la preghiera e il digiuno, fa’ che nessuno oggi ceda alla droga, all’alcool, al gioco, al sesso come dipendenza.
- Gesù, che nella missione di Maestro trovasti subito l’invidia dei sacerdoti e dei farisei, fa’ che nessuno, chiamato da Te, ceda allo scoraggiamento.
- Gesù, Tu che condannato andasti con coraggio a Gerusalemme incontro alla tua grande ora, fa’ che nessuno oggi ti rinneghi per viltà.
- Gesù, per il dolore del tradimento di Giuda, sostieni il Papa, i vescovi, i sacerdoti e i religiosi nella fedeltà alla loro vocazione.
- Gesù, per il dolore immenso del rinnegamento di Pietro, risana la tua Chiesa dal pensiero malato che l’affligge.
- Gesù, che davanti ai giudici iniqui scegliesti il silenzio, insegnaci a non giustificarci quando il farlo è inutile mentre il perdono, la preghiera e l’offerta sono sicuramente più efficaci.
- Gesù, che prendesti la croce e la portasti con dignità e amore al Calvario, insegnaci a prendere le croce familiari, comunitarie, ecclesiali, politiche e sociali, rimanendo sempre fedeli al Vangelo.
- Gesù, che sulla croce pregasti per i tuoi crocifissori e ti ponesti di fronte al Padre come vittima di espiazione per i nostri peccati, insegnaci ad aggiungere ciò che manca alla tua Passione, senza lamentarci e ad accettare la morte come estremo prezzo del nostro peccato.
- Gesù, che risorgendo hai riacceso la speranza, fa’ che nulla e nessuno riesca a spegnerla ma ogni difficoltà sia invece un soffio che la ravviva.
Canto: Donaci, Signore, un cuore nuovo
ASCOLTIAMO MADRE SPERANZA
Impariamo dall'Amore Misericordioso ad usare misericordia con il prossimo. Quanto più un uomo è debole, povero e miserabile, tanta maggiore attrattiva Gesù sente per lui. Cioè, la sua misericordia è più grande, la sua bontà straordinaria; lo vediamo attendere o bussare alla porta di un'anima tiepida o colpevole. Noi dobbiamo fare onore al buon Gesù amando molto i poveri peccatori, pregando per loro, sacrificandoci e facendo quanto possiamo perché tornino a Gesù. (Consigli pratici, 1933, n. 80)
- Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
Abbiamo bisogno di pregare. Che cosa c'è di più essenziale che fare bene la nostra preghiera? Per farla bene abbiamo bisogno di riflettere continuamente sulle nostre necessità spirituali e corporali, per presentarle a Dio nella meditazione. Ci è assai necessaria l'umiltà, poiché nella preghiera trattiamo con Dio. L'umiltà si deduce dalla natura stessa della preghiera, dato che la grazia è essenzialmente gratuita. Infatti, tutti siamo mendicanti davanti a Dio, e dobbiamo implorare dal suo amore e dalla sua misericordia quanto non possiamo in alcun modo ottenere per giustizia. Pertanto dobbiamo chiedere a Dio nella preghiera tutto ciò di cui abbiamo bisogno, non basandoci sui nostri meriti, sacrifici e virtù, ma sull'amore e la misericordia del buon Gesù, il quale ci compatisce con grande amore, se confessiamo con verità la nostra miseria e nullità. Egli ascolta e soccorre sempre l'anima umile che, fiduciosa nel suo amore, nella sua misericordia e onnipotenza, gli chiede, non beni materiali e superflui, ma la sua grazia e quanto le necessita per avanzare nella virtù e nella santità. (Le Mortificazioni, 1955, n. 158-159)
Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
Cari figli, ricordate quanto è importante e sicuro seguire il criterio insegnato nella dottrina delle beatitudini e vedrete che l’unica felicità positiva in questo mondo è vivere in armonia con le norme delle virtù cristiane, purificare l’anima da ogni macchia di peccato, tenere a freno con severa mortificazione le passioni che ci fanno smarrire, osservare scrupolosamente i divini comandamenti, distaccarci dai beni perituri del mondo e lavorare per conquistare quelli eterni; in una parola, amare Dio su tutte le cose e il nostro prossimo per amore di Dio.
- Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
Come vedete, per essere virtuosi, e quindi essere felici, è necessario prima di tutto purificare l’anima. “Beati i puri di cuore” dice il divino Maestro. Ora, dei numerosi e salutari effetti che la sofferenza produce nelle anime che sanno sopportarla i principali sono quelli di purificarle, illuminarle e innalzarle alla più alla perfezione. Altrimenti, ditemi: come aprirono i loro occhi S. Paolo e il figlio prodigo per vedere e detestare le loro colpe? S. Paolo era cieco quando gli apparve Gesù e lo atterrò sulla strada, ma proprio allora riconobbe i suoi errori e ricorse a Dio. Quando il figlio prodigo si trovò risotto in miseria ed afflitto dalla fame, allora disse: “Andrò e mi getterò ai piedi di mio padre”: Invece, finché era vissuto nella prosperità aveva pensato soltanto a soddisfare i suoi vizi.
- Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
Recitiamo lentamente le Litanie dell’umiltà – di Padre Charles de Foucauld
Signore, liberami dal desiderio di essere stimato,
Signore, liberami dal desiderio di essere amato,
Signore, liberami dal desiderio di essere innalzato,
Signore, liberami dal desiderio di essere apprezzato,
Signore, liberami dal desiderio di essere lodato,
Signore, liberami dal desiderio di essere scelto,
Signore, liberami dal desiderio di essere consultato,
Signore, liberami dal desiderio di essere approvato,
Signore, liberami dal desiderio di essere famoso…
Signore, liberami dalla paura di essere disprezzato,
Signore, liberami dalla paura di essere condannato,
Signore, liberami dalla paura di essere dimenticato,
Signore, liberami dalla paura di essere giudicato male,
Signore, liberami dalla paura di essere deriso,
Signore, liberami dalla paura di essere sospettato…
PREGHIERE PER GLI SPOSI E LA FAMIGLIA
Madre Teresa di Calcutta
Il dono del matrimonio
Signore, il matrimonio è un tuo dono per noi, non qualcosa di ovvio o scontato. Ti chiediamo, quindi, di aiutarci nel nostro rapporto di uomo e donna insieme. Aiutaci a rispettarci l'un l'altro ed a sforzarci di cogliere il punto di vista dell'altro. Fa’ che tra noi ci siano tenerezza ed onestà, comprensione ed un pizzico di umorismo insieme alla capacità di ammettere che ogni tanto possiamo sbagliarci. E renderci disponibili a dividere la nostra felicità con gli altri, aprendo la nostra casa preoccupandoci delle loro gioie e dei loro dolori, come dei nostri. Grazie per averci dato questo dono prezioso. Aiutaci a farne buon uso. Amen
Signore ti ringraziamo d'averci dato l'amore
Ci hai pensato insieme prima del tempo, e fin da allora ci hai amati così, l'uno accanto all'altro.
Il nostro amore è nato dal tuo, immenso, infinito. Che esso resti sempre espressione genuina del tuo, senza che il gusto intenso di sentirsi vicini attenui il sapore della tua presenza fra noi, e senza che il reciproco godimento delle cose belle che sono in noi ci allontani dal fascino della tua amicizia. Se per errore o per un malinteso affetto un giorno ci allontanassimo da te, fa che il vuoto e lo squallore esasperanti della tua assenza ci scuotano profondamente e ci riportino alla ricerca immediata del tuo volto. Signore, che tutto di noi conosci, fà che apprendiamo noi pure l'arte di conoscerci profondamente; donaci il coraggio di comunicarci integralmente le nostre aspirazioni, gli ideali, i limiti stessi del nostro agire.
Che le piccole inevitabili asprezze dell'indole, i fugaci malintesi, gli imprevisti e le indisposizioni non compromettano mai ciò che ci unisce, ma incontrino, invece, una cortese e generosa volontà di comprenderci.
Dona, Signore, a ciascuno di noi gioiosa fantasia per creare ogni giorno nuove espressioni di rispetto e di premurosa tenerezza; e fà che nella vita coniugale, continui quest'arte creatrice d'affetto, che, sola, ci riporterà all'incontro continuo con te che sei l'Amore, da cui il nostro si è staccato come una piccola scintilla. Amen
La vita in due
Grazie Signore, perché ci hai dato l'amore capace di cambiare la sostanza delle cose. Quando un uomo e una donna diventano uno nel matrimonio, non appaiono più come creature terrestri ma sono l'immagine stessa di Dio. Così uniti non hanno paura di niente, con la concordia, l'amore e la pace l'uomo e la donna sono padroni di tutte le bellezze del mondo. Possono vivere tranquilli, protetti dal bene che si vogliono secondo quanto Dio ha stabilito. Grazie Signore, per l'amore che ci hai regalato.
SPAZIO PER LA PREGHIERA PERSONALE
Ad ogni invocazione diciamo: Gesù, Amore Misericordioso, ascoltaci.
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Concludiamo con una preghiera a Gesù Pontefice eterno
O Gesù, Pontefice eterno, divino Sacrificatore, Tu che in uno slancio incomparabile d'amore per gli uomini tuoi fratelli, hai fatto sgorgare dal tuo Sacro Cuore il Sacerdozio cristiano, degnati di continuare a versare nei tuoi Sacerdoti le onde vivificanti dell'Amore Infinito.
Vivi in essi, trasformali in Te, rendili, per mezzo della tua grazia, gli strumenti delle tue misericordie; opera in essi e per essi e fa' che, dopo di essersi rivestiti di Te per mezzo della fedele imitazione delle tue adorabili virtù, essi facciano in tuo nome e per la forza del tuo spirito, le opere che hai compiuto Tu stesso per la salvezza del mondo.
O Divin Redentore delle anime, vedi quanto è grande la moltitudine di quelli che dormono ancora nelle tenebre dell'errore; conta il numero di quelle pecorelle infedeli che camminano sull'orlo del precipizio; considera la folla dei poveri, degli affamati, degli ignoranti e dei deboli che gemono nell'abbandono.
Ritorna a noi per mezzo dei tuoi Sacerdoti; vivi, o buon Gesù, in essi, opera per essi e passa di nuovo in mezzo al mondo insegnando, perdonando, consolando, sacrificando, rannodando i sacri vincoli dell'amore tra il Cuore di Dio e il cuore dell'uomo. Amen
Canto eucaristico: Davanti al Re
BENEDIZIONE EUCARISTICA
Sia benedetto Dio Padre di Gesù e Padre nostro.
Benedetto Gesù sommo ed eterno sacerdote.
Benedetto lo Spirito di Dio, che scende sulla Chiesa e la vivifica.
Benedetta Maria, che intercedi per tutte le mamme del mondo.
Benedetto S. Giuseppe, padre giusto e custode di Gesù, modello di tutti i padri della terra.
Benedetti gli Angeli custodi che proteggono le famiglie e le presentano al Signore.
Benedetti Madre Speranza, Madre Teresa, Padre Pio, Papa Giovanni Paolo II che ci hanno lasciato un esempio di santità
Benedetti tutti i Santi del cielo intercedete presso Dio per il nostro mondo.
Canto: Magnifica il Signor l’anima mia.