IL PROGETTO DI DIO
Canto eucaristico: Pane del cielo
ATTO DI FEDE NELLA PRESENZA EUCARISTICA
- Gesù, sei presente in mezzo a noi, nell’Ostia candida e nella comunione fraterna. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo nel mistero eucaristico e nel mistero ancora più profondo dei fratelli.
- Tu hai detto: “Dove due o più sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro … Ma dove, Signore? Nel mistero profondo del loro essere di creature vivificate dal tuo Spirito divino, dal tuo alito, dalla tua vita.
- Se ci penso ho timore di me: Dio vive in me e io lo coinvolgo nelle mie piccole diatribe quotidiane, nei miei confronti irrispettosi e irriverenti con i fratelli e le sorelle, a volte lo disprezzo in loro … e non mi accorgo che offendo Lui, che mi distanzio da Lui, distanziandomi da loro.
- Perdonami, Gesù, e dammi occhi per vedere oltre il visibile, di entrare nel mistero profondo del fratello, dove tu vivi e soffri, aspetti il mio amore e mi vedi indifferente e superbo, assiso bene sul trono della mia presunzione, del mio perbenismo narcisistico ed idolatra.
- Signore, voglio permetterti di incontrare i fratelli e di formare con loro un cuor solo e un’anima sola.
- «Siamo stati creati gli uni per gli altri e viviamo gli uni negli altri perché in noi c’è qualcosa degli altri e negli altri qualcosa di nostro. Questo qualcosa degli altri che c’è in noi è la loro vita, e quel qualcosa di nostro che c’è in loro è la nostra vita. Le nostre esistenze si compenetrano scambievolmente e si identificano più o meno secondo quel che riceve e si dà … Dio mio! Ti ringraziamo perché ci hai uniti così per l’eternità e perché fin d’ora ci fai vivere gli uni negli altri e tutti uniti a Te» (Le Ancelle dell'Amore Misericordioso 1943, n. 167)
IL PIANO DI DIO SULLA FAMIGLIA
E il Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda». Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma per l’uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse.
Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. Allora l’uomo disse: «Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne. La si chiamerà donna, perché dall’uomo è stata tolta». Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne.
(Gen 2,18-24).
RIFLETTIAMO INSIEME
- Il piano di Dio sulla famiglia è un meraviglioso progetto di santità matrimoniale. L’uomo fatto a sua immagine, doveva riprodurre la sua relazione trinitaria in versione umana: qui un Padre e un Figlio che si amano di amore perfetto e sostanziale, tanto da generare lo Spirito Santo che è Signore come il Padre e il Figlio e dà la vita, perché solo l’amore perfetto è in grado di dare la vita, lì un uomo e una donna attirati dalle lodo diversità che li rendono complementari, che si amano di amore perfetto, coinvolgendo in questo amore lo spirito, la psiche e il corpo e da questo amore nasce la vita nuova, i figli a cui Dio s’incarica di dare il suo alito di vita e che popolano e popoleranno la terra.
- Amare è bello e rende la vita soddisfacente. Inoltre le novità che nascono dall’amore ordinato sono le uniche capaci di farci assaporare in embrione quell’amore perfetto a cui aneliamo nell’intimo di noi stessi. Eppure tra i coniugi c’è tanta infelicità. Perché avviene questo?
- Gli ostacoli che la coppia può incontrare sono soprattutto dentro ognuno dei due. Questi problemi sono o possono essere problemi personali non risolti, che si proiettano sull’altro. Per ovviare a questo motivo di disarmonia è necessario fare un cammino di fede e di crescita spirituale e psicologica. Questo cammino deve essere condiviso e nessuno dei due deve essere trainato come fosse un vagone aggiunto. In questo caso il cammino non darebbe nessun risultato perché la persona, pur partecipando non sarebbe recettiva e per l’altro membro della coppia diventa un peso trascinare il coniuge.
- La coppia ha bisogno di preghiera più dell’aria per respirare, perché l’armonia è cosa divina, è frutto della nostra resa all’invito di Dio, ma se noi fuggiamo da Dio e non lo preghiamo per il nostro amore, difficilmente si potranno superare gli egoismi e arrendersi all’amore dono.
Canto: Preghiera
ASCOLTIAMO LA PAROLA
- I progetti non sempre si realizzano come auspicato. Gesù ce lo fa capire riflettendo su un episodio che stupì gli apostoli: “Il fico sterile”
"Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: "Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest'albero, ma non ne trovo. Taglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?". Ma quello gli rispose: "Padrone, lascialo ancora quest'anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l'avvenire; se no, lo taglierai"". (Lc 13, 6-9)
- Perché mai quel fico non ha prodotto frutti? la natura di ogni albero è di produrre frutti secondo la loro specie, come disse Dio nel crearli. Perché questa disobbedienza, questo uscire dall’ordine e rendersi pura apparenza sterile?
- Invece di dare noi una risposta, vediamo come la Madre Speranza, rifacendosi a questo brano evangelico, interpreta un avvenimento simile capitato in convento
Conferenza del 17 aprile 1943
Mentre preparavo questa conferenza (mi trovavo nell’orto), contemplavo una pianta di fichi giovane, dalla quale l’anno passato avevo potuto cogliere pochi fichi, l’anno anteriore tanti, mentre quest’anno non ha altro che foglie; ho compreso che questa pianta era maledetta e che avrebbe rappresentato una delle mie figlie. Mentre contemplavo ancora, questa pianta esplose con grande strepito.
Chiamai l’ortolano per sapere cos’era successo ed egli restò meravigliato, perché in un momento si era spaccata dall’alto in basso ed erano cadute tutte le foglie.
Quella pianta, che già l’anno scorso non aveva dato frutti e quest’anno si è spaccata è figura di quelle religiose che non danno frutti ed io vado dicendo a Gesù che le lasci, ma continuando così un giorno esploderanno.
Tra le religiose ci sono delle piante di fico ed io, dato che Gesù piantò la sua vigna per ottenere vino, vi supplico che le piante di fico diano almeno il loro frutto.
Daremo frutto sempre e in ogni momento se il nostro cuore e tutto il nostro essere sarò fisso in Gesù, così Gesù potrà venire a cercare il suo frutto quando gli piace.
Vediamo se in questa casa c’è qualche pianta di fico sterile e concimiamola con l’umiliazione, la mortificazione, la penitenza e così darà frutti graditi.
Gesù ci chiederà frutti quando vorrà, senza nessuna scusa. Gesù chiese frutti al fico quando non era tempo, per insegnarci che Egli chiede quando vuole.
Risorgiamo con Gesù, affinché io non debba sentire che nella casa di Roma c’è una pianta di fichi che si spaccherà.
Aiutami, Gesù mio, a zappare la vigna, per togliere ciò che è cattivo e così produca un buon vino d’amore e Tu possa rallegrarti con la gioia di un padre che dopo tanto cercare vede tornare un figlio che era stato sempre lontano.
- Ecco, nell’albero di cui parla la Madre la causa è da individuare in quel verme che è penetrato nel suo intimo e ha lacerato i canaletti linfatici, che hanno interrotto l’alimentazione della pianta; in altre potrebbe essere un impoverimento del terreno, insufficiente ad alimentare la pianta, un altro motivo ancora potrebbe essere un dramma subito, una tentazione non vinta, che ha spezzato i rami … in noi la sterilità potrebbe derivare da un rapporto insignificante con Dio, da un cattivo esempio seguito senza il giusto discernimento, da una vita condotta nell’apatia, nella tiepidezza; potrebbe derivare da un seguire il mondo e lasciarsi condizionare dalla sua mentalità permissivista, trasgressiva, relativista.
- E Gesù viene ogni mattina nelle nostre case a cercare qualche frutto d’amore, qualche opera buona nei nostri cuori e non li trova!
- Dio, come il padrone di quel campo pensa che sia inutile un albero sterile, che posso essere io, può essere il mio coniuge, i miei figli ma Gesù si pone davanti a Lui con le braccia aperte in croce e gli dice: “Diamogli ancora del tempo, gli manderò tante ispirazioni, busserò al suo cuore e forse si riprenderà.
- Nella vita famigliare ognuno si deve mettere con le braccia aperte di fronte al Padre, come Gesù, perché i nostri cari siano salvati dalla loro stoltezza e si decidano finalmente a seguire la via del vero amore. Con la Madre Speranza dobbiamo dire: “Riprenditi la volontà che mi hai dato, se deve essere causa della nostra rovina” E con più difficoltà dovremo anche dire: “Riprenditi la volontà dei nostri cari se deve essere causa della loro rovina eterna”
Canto: Donaci, Signore, un cuore nuovo
PREGHIERA LITANICA
- Signore, ci sono fratelli che, come alberi sterili, non producono frutti, perché nessuno li ha lavorati.
- Abbi pietà di loro e salvali.
- Signore, ci sono fratelli che, dopo un’infanzia benedetta, sedotti dal mondo, si sono persi nei meandri oscuro del pensiero stolto.
- Abbi pietà di loro e salvali.
- Signore, ci sono fratelli che, dotati da Te di intelligenza e capacità di orientarsi nel mondo, hanno usato i tuoi doni per confondere i deboli e portarli all’esasperazione.
- Abbi pietà di loro e salvali.
- Signore, ci sono fratelli che, dopo aver consacrato il loro amore all’altare, per intolleranza reciproca hanno tradito il loro patto d’amore e hanno profanato il loro cuore con l’adulterio.
- Abbi pietà di loro e salvali.
- Signore, ci sono fratelli che, posti da Te al governo dei popoli, sono scesi a compromessi per ricavarne un profitto personale.
- Abbi pietà di loro e salvali.
- Signore, ci sono fratelli che oppressi e depressi da tante calamità, non riescono ad affrontare la vita e la gestione della famiglia con dignità.
- Abbi pietà di loro e salvali.
- Signore, ci sono tanti fratelli che vivono in Paesi tormentati dalla guerra e dall’oppressione religiosa e tutti i giorni sono chiamati a sfidare le avversità e i pericoli.
- Abbi pietà di loro e salvali.
- Signore, ci siamo anche noi, piccole creature alle prese con le difficoltà quotidiane, che non riusciamo ad apprezzare quello che abbiamo e ci lasciamo prendere dal timore per il futuro.
- Abbi pietà di noi e salvaci.
Canto: Resta con noi, Signore la sera
RECITIAMO INSIEME IL SALMO 99
Acclamate al Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.
Riconoscete che il Signore è Dio;
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.
Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome;
poiché buono è il Signore,
eterna la sua misericordia,
la sua fedeltà per ogni generazione.
SPAZIO PER LA PREGHIERA PERSONALE
- Ad ogni invocazione diciamo: Signore, donaci la tua benedizione.
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- Concludiamo con una preghiera di riparazione
Gesù, Tu ci hai uniti in matrimonio con il tuo giogo soave, perché fossimo un cuor solo e un’anima sola. Ti ingraziamo perché non hai permesso che le nostre debolezze e infedeltà ci dividessero. Ti chiediamo perdono per aver sciupato tanti momenti d’amore, trasformandoli in momenti di scontro orgoglioso. Oggi vogliamo riparare i nostri peccati e quelli del coniuge e ti offriamo a questo scopo tutte le nostre debolezze fisiche e morali, tutti i sacrifici richiesti dalla gestione della famiglia, tutte le mortificazioni che ci umilieranno, perché riparando i nostri peccati qui in terra, possiamo godere insieme la beatitudine eterna nel tuo Regno. Amen
BENEDIZIONE EUCARISTICA
Canto: Pane del cielo.
Dio sia benedetto …
Canto finale: In cielo sei splendente