CREDO NELLO SPIRITO SANTO
Canto d’ingresso: Vieni, vieni, Spirito d’amore
ATTO DI FEDE NELLA PRESENZA DI GESU’ NELL’EUCARISTIA.
- Gesù, presente nell’ostia santa, io so che il dono della tua presenza eucaristica è opera dello Spirito Santo, che ha realizzato questo sempre più perfetto annientamento di Te, per poter finalmente vivere in me.
- Grazie, Gesù, perché ti sei annientato per me. Grazie, Gesù, perché hai dato Te stesso nel tremendo supplizio della croce. Grazie, Gesù, perché per rimanere con me, per nutrirmi e divinizzarmi, ti sei reso cibo.
- Per questo mistero di grazia, anch’io posso dire con S. Paolo: “Non sono più io che vivo ma Cristo vive in me.
- E voi, Angeli, che vedete i prodigi dell’amore di Dio, lodatelo, beneditelo, ringraziatelo per me.
ASCOLTIAMO LA PAROLA
Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi.
Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: «Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? E com'è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia, della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieri di Roma, Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio». Tutti erano stupiti e perplessi, chiedendosi l'un l'altro: «Che significa questo?». Altri invece li deridevano e dicevano: «Si sono ubriacati di mosto». (At 2:1-13)
RIFLETTIAMO INSIEME
- Anch’io mi metto in ginocchio nel cenacolo con Maria e gli apostoli. E aspetto con fiducia la realizzazione della tua promessa. Il tempo passa e il dubbio si affaccia alla mente ma guardo Maria, che prega silenziosa, invoca lo Spirito che l’ha resa madre, lo Spirito che l’ha resa sposa, lo Spirito che l’ha resa sede della Sapienza e rimango lì silenzioso anch’io e anch’io sintonizzo la mia preghiera al moto delle sue labbra, dico:
- Vieni Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Quella luce che illumina le menti e i cuori dei tuoi fedeli, quella luce che è l’aurea del Paradiso, quella luce che si chiama Dio.
- Vieni, Santo Spirito!
- Vieni padre dei poveri, vieni datore dei doni, vieni luce dei cuori. Siamo poveri di luce, siamo poveri di buona volontà, siamo poveri di carità, siamo poveri di virtù.
- Vieni, Santo Spirito!
- Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo. Siamo angosciati perché non abbiamo fede, siamo tristi perché non ci arrendiamo alla croce e perché non sappiamo aspettare il terzo giorno, quello della risurrezione.
- Vieni, Santo Spirito!
- Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto. La vita ci affatica perché non sappiamo fare tutto per amore, il caldo del sole ci spossa perché non siamo pazienti, stendi su di noi la tua ombra luminosa, perché tutto sia temperato.
- Vieni, Santo Spirito!
- luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli. Tu che sei Luce, scendi nelle tenebre del mio cuore e illuminale, conoscerò la mia povera realtà ma anche la tua mirabile grandezza.
- Vieni, Santo Spirito!
- Senza la tua forza nulla è nell’uomo, nulla senza colpa. Noi siamo esperti nel peccato, lo sappiamo giustificare in tanti modi, lo sappiamo nascondere e travestire a noi stessi. Vieni a rivelarci il vero volto del peccato perché ne abbiamo orrore e lo teniamo lontano da noi.
- Vieni, Santo Spirito!
- Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina. Vieni a lavare i nostri cuori, vieni ad innaffiare il nostro giardino, perché rallegri con i suoi fiori l’Amato del nostro cuore, vieni a risanare le nostre ferite.
- Vieni, Santo Spirito!
- Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato. E’ certo che non cedo se vengo scoperto in fallo, il mio orgoglio non me lo permette, il cuore mi si agghiaccia se vengo offeso, non è più capace di amare e comincio a camminare sulle vie tortuose del risentimento.
- Vieni, Santo Spirito!
- Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni. Noi vogliamo confidare in Te, vogliamo lasciarci guidare da Te, ma abbiamo bisogno di coerenza, abbiamo bisogno dei tuoi doni, effondili su di noi in abbondanza.
- Vieni, Santo Spirito!
- Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. L’ora della morte si avvicina, il tempo che il Signore ci ha dato diminuisce sempre più, desideriamo una morte santa, desideriamo la gioia eterna, desideriamo vedere il volto di Dio, preparaci a questo importante appuntamento. Amen.
- Vieni, Santo Spirito!
- Dove Tu arrivi, Spirito di Santità, operi meraviglie e lo stupore invade i cuori: cade la “Torre di Babele” e i fratelli si capiscono, parlano la stessa lingua, quella dell’amore, che viene capita anche dal lattante che non conosce nessuna lingua. E riconosce in Te l’Amore che ha dato origine alla terra, l’Amore che ha creato l’aria per i nostri polmoni, l’acqua per la nostra sete, le piante piene di frutti per la nostra fame, gli animali che ci aiutano, ci fanno compagnia e popolano di vita e di allegria, i mari, la terra e il cielo.
(Pausa di silenzio adorante)
CHIEDIAMO ALLO SPIRITO I SUOI SETTE DONI
- Spirito Santo, Spirito Santo, Spirito Santo vieni, vieni dai 4 venti, Spirito del Signore, Spirito dell’amore, Spirito Santo, vieni!
- Donaci la sapienza del cuore per poter capire le tue parole e farle scendere nell’intimo di noi stessi e così poter progredire nella santità.
- Spirito Santo….
- Apri, Spirito Santo, la nostra mente all’intelligenza delle cose divine, perché possiamo staccarci sempre più dalle cose terrene e transitorie e aspirare notte e giorno ai beni eterni.
- Spirito Santo….
- Concedici, Santo Spirito, il dono del consiglio, perché riusciamo a riconoscere il tentatore anche quando si traveste da angelo di luce per ingannarci.
- Spirito Santo….
- Dà forza alla nostra volontà, Spirito Santo, perché dopo aver visto il bene da fare, possiamo impegnarci con decisione a cambiare vita, costi quel che costi.
- Spirito Santo….
- Facci penetrare nei segreti divini. Per innamorarci sempre più di Dio e illumina la nostra vita perchè non inciampiamo e cadiamo nel cammino.
- Spirito Santo….
- Spirito Santo riempi i nostri cuori del fuoco del tuo amore, perché possiamo andare al Padre con cuore di figli, teneramente amati e teneramente amanti.
- Spirito Santo….
- Spirito Santo, metti nei nostri cuori il santo timor di Dio, perché sappiamo fare la volontà divina, anche quando non la capiamo, anche se ci sembra assurda, anche se, per la nostra cecità e la nostra mancanza di fede, ci sembra crudele.
- Spirito Santo….
ASCOLTIAMO MADRE SPERANZA (La Passione nn 8-16)
Mistero dell’Incarnazione
Dio poteva creare un infinito numero di esseri, di differente perfezione e qualità ai quali comunicarsi. Sapendo che il modo migliore di comunicare se stesso era quello di unirsi a qualcuno degli esseri creati, in modo che questi fossero come innestati nella divinità, formando con lei una persona, Egli nella sua infinita bontà scelse questa forma di comunicazione.
Fra tutte le creature alle quali aveva dato vita, l’onnipotenza di Dio scelse la natura umana che in seguito si sarebbe unita efficacemente alla persona del Figlio e ad essa attribuì l’onore incomparabile dell’unione personale con la Maestà divina, perché potesse godere, in modo straordinario, per l’eternità, i tesori della sua gloria infinita.
Dopo aver voluto concedere questa grazia alla santa umanità del Signore, la Provvidenza divina decise anche di più, cioè che la sua bontà non fosse riservata solamente alla persona del Figlio amato ma, per mezzo di Lui, si estendesse ad altre creature. Fra le innumerevoli creature elesse gli uomini e gli angeli che insieme a suo Figlio e partecipando delle sue grazie e della sua gloria, lo adorassero e lodassero eternamente.
Il culmine di tutta la creazione di Dio, il suo coronamento e pienezza è la Chiesa trionfante, cioè la società degli angeli e dei santi uniti nel grande corpo mistico di Gesù Cristo, essendo Egli, Dio e uomo, il capo ed essi soltanto angeli e uomini.
Questo corpo di eletti canterà la grande lode voluta e desiderata dal Creatore. Ognuno degli eletti, angelo o uomo, ha lì il proprio posto e la sua funzione corrispondente alla propria vocazione. Se ciascuno realizzerà il compito assegnatogli si creerà quell’armonia che sarà l’incanto dell’eternità e la beatitudine del cielo.
Ora a questa società siamo incorporati per grazia, mentre nel futuro lo saremo definitivamente per la gloria e avremo nella vita eterna la nostra ricompensa. Perciò è necessario che già sulla terra ci prepariamo ed esercitiamo a realizzare la lode beatifica.
Loderemo Dio con maggiore pienezza e perfezione, quanto più sulla terra avremo cercato di impegnare la nostra vita per Dio, in conformità alla sua volontà. La gloria dell’unione si realizza per Cristo, con Cristo e in Cristo e per Lui sia ogni onore e gloria a Dio Padre nell’unità dello Spirito Santo.
Due progetti divini guidano l’opera della creazione: uno previo ed assoluto, descritto dalla parola gloria di Dio; l’altro specifico affidato alla nostra libertà, realizza il primo in modo particolare ed è espresso dalla parola unione.
Noi, mediante questa speciale unione con Lui in Gesù Cristo, siamo chiamati a dar lode a Dio. In ciò consisterà la nostra felicità. La creatura non può essere considerata fine ma mezzo per proclamare la gloria di Dio; cioè ogni creatura che esiste deve ricercare l’onore divino raggiungendo l’unione con Lui, poiché l’ultima parola del progetto creatore è la gloria di Dio nell’unione con Gesù Cristo.
QUANDO LO SPIRITO ABITA IN NOI
Quando lo Spirito Santo viene ad abitare in un uomo, costui non può più smettere di pregare, perché lo Spirito prega in lui senza sosta. Che egli dorma o che egli vegli, nel suo cuore la preghiera è sempre all'opera. Che egli mangi o che egli beva, che si riposi o che lavori, l'incenso della preghiera sale spontaneamente dal suo cuore. La preghiera in lui non è più legata ad un tempo determinato, essa è ininterrotta. Anche durante il sonno Essa prosegue, ben nascosta. Poiché il silenzio di un uomo divenuto libero è già preghiera in lui. I suoi pensieri sono ispirati da Dio. Il minimo movimento del suo cuore È come una voce che, silenziosa e discreta, canta l'invisibile.
Isacco di Ninive
(Lasciamo che lo Spirito preghi in noi)
SIGNORE, MI HAI AFFERRATO… (Michel Quoist)
- Signore, mi hai afferrato, e non ho potuto resisterTi. Sono corso a lungo, ma Tu m’inseguivi. Prendevo vie traverse, ma tu le conoscevi. Mi hai raggiunto. Mi sono dibattuto. Hai vinto! Eccomi, o Signore, ho detto sì, all’estremo del soffio e della lotta, quasi mio malgrado; ed ero là, tremante come un vinto alla mercé del vincitore, quando su di me hai posato il Tuo sguardo di Amore.
- Ormai è fatto, Signore, non potrò più scordarTi. In un attimo mi hai conquistato, in un attimo mi hai afferrato. I mie dubbi furono spazzati, i miei timori svanirono; perché Ti ho riconosciuto senza vederTi, Ti ho sentito senza toccarTi, Ti ho compreso senza udirTi. Segnato dal fuoco del Tuo Amore, ormai è fatto, Signore, non potrò più scordarTi.
- Ora, Ti so presente, al mio fianco, ed in pace lavoro sotto il Tuo sguardo di Amore. Tuo sguardo. E ci comprendiamo. Tutto è chiaro. Tutto è pace. In certi momenti, grazie o Signore, Tu m’invadi irresistibile, come il mare lentamente inonda la spiaggia; oppure improvvisamente Tu mi afferri, come l’innamorato stringe tra le braccia il suo amore. E non posso più nulla, bisogna che mi fermi. Sedotto, trattengo il respiro; svanisce il mondo, sospendi il tempo.Vorrei che questi minuti durassero ore…
- Quando Ti ritrai, lasciandomi di fuoco e sconvolto da gioia profonda, non ho un’idea di più, ma so che Tu mi possiedi maggiormente. Alcune mie fibre sono più profondamente toccate, la ferita s’è allargata, e sono un po’ più prigioniero del Tuo Amore.
- Signore, Tu crei ancora il vuoto attorno a me, ma in un modo diverso questa volta. Per il fatto che sei troppo grande ed eclissi ogni cosa. Quello che amavo mi sembra inezia, e sotto il fuoco del Tuo Amore si sciolgono i miei desideri umani come cera al sole. Che m’importano le cose! Che m’importa il mio benessere! Che m’importa la mia vita! Non desidero più altro che Te, non voglio più altro che Te.
- Lo so, gli altri lo dicono: “È pazzo!”. Ma, o Signore, lo sono loro.
- SPAZIO PER LA PREGHIERA PERSONALE
Ad ogni invocazione diciamo: Spirito Santo, illumina le nostre menti.
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Padre nostro…
Benedizione eucaristica
Canto: Spirito di Dio consacrami
Canto finale: Resta, resta con noi
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