MISERICORDIA, CUORE MPULSANTE DEL VANGELO
ATTO DI FEDE NELLA PRESENZA DI GESU’
Canto eucaristica: Adoro
- Gesù, io credo in Te. Gesù, io spero in Te. Gesù, io amo Te. Cambia la mia fede in certezza, la mia speranza in fiducia piena, il mio amore in predilezione assoluta.
- Nell’Ostia consacrata non ti vedo, ma la mia mente s’illumina di Te e il mio cuore si sente confortato dalla Tua presenza che conforta e dà fiducia.
- Quando l’umano prevale sul divino, e io resto muto davanti al mistero; i miei occhi cercano i tuoi occhi ma tutto è avvolto nella materia opaca di quell’Ostia bianca, è il momento di ripetere l’atto di fede: “Credo in Te, Signore!”
- Credo perché Tu l’hai detto ai tuoi, l’hai scritto nei libri sacri, ce lo ripeti attraverso i tuoi ministri, attraverso i tuoi santi.
- Sappiamo che Tu sei pieno di grazie di sapienza, di consiglio, di fortezza … ma noi ti chiediamo solo grazie di salute, di benessere, di successi terreni. Perdonaci, Gesù, non ti capiamo, abbi misericordia di noi e donaci anche le grazie che non ti chiediamo ma che Tu ritieni più utili per la nostra salvezza e per il bene delle anime. Amen.
ASCOLTIAMO LA PAROLA
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 25,31-46)
Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: «Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi». Allora i giusti gli risponderanno: «Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?». E il re risponderà loro: «In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me». Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: «Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato». Anch'essi allora risponderanno: «Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?». Allora egli risponderà loro: «In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l'avete fatto a me». E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».
RIFLETTIAMO INSIEME
- Gesù, Tu vieni sempre: vieni con la Tua Parola, vieni nell’Ostia santa, vieni con l’ispirazione divina, vieni attraverso i fratelli che ti cercano e vogliono trovarti in me. Grazie, Gesù, per queste tue venute, fa’ che io sia sempre pronto ad accoglierti.
- Ma verrai anche, e questa è Parola Divina, nell’ultimo giorno della Terra, quando radunerai davanti a Te tutte le creature, chi a destra, chi a sinistra: a destra quelli che hanno ascoltato e vissuto l’amore, a sinistra quelli che l’hanno rifiutato.
- Che giorno tremendo e glorioso sarà quello! Sentirò io la tua voce che dice: «Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo?». Potrò io possedere quel Regno che Tu mi hai preparato fin dalla creazione del mondo, quando dicesti: “Sia la luce” e creasti il cielo empireo?.
- Il cielo empireo è la nostra dimora eterna, quella in cui si vivrà l’amore perfetto, quella in cui i Beati conversano affabilmente tra loro e godono del bene degli altri anche se superiore a quello che loro stessi possono godere, perché convinti della giustizia divina che rispetta quello che abbiamo scelto nel periodo di prova sulla terra. Viviamolo fin da questa terra la comunione perfetta e non temeremo di essere esclusi dalla dimora della eterna Luce.
- Questo sei venuto ad insegnarci Tu, Gesù, quando sei sceso tra noi e ci ha detto: “Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle. (Mt 5:38-42)
- Gesù buono, rendici degni cittadini del Tuo Regno.
ASCOLTIAMO PAPA FRANCESCO
La grande regola di comportamento
Nel capitolo 25 del vangelo di Matteo (vv. 31-46), Gesù torna a soffermarsi su una di queste beatitudini, quella che dichiara beati i misericordiosi. Se cerchiamo quella santità che è gradita agli occhi di Dio, in questo testo troviamo proprio una regola di comportamento in base alla quale saremo giudicati: «Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi» (25,35-36).
Per fedeltà al Maestro, Essere santi non significa, pertanto, lustrarsi gli occhi in una presunta estasi. Diceva san Giovanni Paolo II che «se siamo ripartiti davvero dalla contemplazione di Cristo, dovremo saperlo scorgere soprattutto nel volto di coloro con i quali egli stesso ha voluto identificarsi». Il testo di Matteo 25,35-36 «non è un semplice invito alla carità: è una pagina di cristologia, che proietta un fascio di luce sul mistero di Cristo». In questo richiamo a riconoscerlo nei poveri e nei sofferenti si rivela il cuore stesso di Cristo, i suoi sentimenti e le sue scelte più profonde, alle quali ogni santo cerca di conformarsi.
Davanti alla forza di queste richieste di Gesù è mio dovere pregare i cristiani di accettarle e di accoglierle con sincera apertura, “sine glossa”, vale a dire senza commenti, senza elucubrazioni e scuse che tolgano ad esse forza. Il Signore ci ha lasciato ben chiaro che la santità non si può capire né vivere prescindendo da queste sue esigenze, perché la misericordia è il «cuore pulsante del Vangelo». Qualcosa di simile prospetta l’Antico Testamento quando dice: «Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto» (Es 22,20). «Il forestiero dimorante fra voi lo tratterete come colui che è nato fra voi; tu l’amerai come te stesso, perché anche voi siete stati forestieri in terra d’Egitto» (Lv 19,33-34). Pertanto, non si tratta dell’invenzione di un Papa o di un delirio passeggero. Anche noi, nel contesto attuale, siamo chiamati a vivere il cammino di illuminazione spirituale che ci presentava il profeta Isaia quando si domandava che cosa è gradito a Dio: «Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti? Allora la tua luce sorgerà come l’aurora» (58,7-8).
Canto: Dov’è carità e amore
INVOCHIAMO LO SPIRITO SANTO
- Vieni Spirito Santo, vieni su tutta la chiesa, scendi con potenza come vento che si abbatte gagliardo. Vieni su ogni battezzato, vieni ed effonditi sui governi, effonditi nelle carceri ,negli ospedali, effonditi sui Giudici. effonditi sugli avvocati, sui commercialisti, effonditi sui banchieri e sui bancari, effonditi sui capitalisti e sui poveri.
- Vieni, Spirito Santo, con tutta la tua potenza sugli eserciti in guerra, su chi decide le stragi, su chi decide la guerra, su chi decide di creare o di distruggere i posti di lavoro. effonditi sugli ospedali, sui medici sugli infermieri, sui fisioterapisti, effonditi sui tecnici effonditi su malati che non vogliono essere curati e sui medici che non vogliono curare e che trattano i malati come carne da macello...
- Vieni, Spirito Santo, effonditi con Potenza su tutte le case famiglia e su tutte le comunità di recupero, effonditi con Potenza su tutte le parrocchie, su tutti i monasteri, su tutti i conventi, su tutte le comunità. Vieni, Spirito Santo, effonditi con Potenza su tutti i movimenti ecclesiali, su tutti i volontari per la pace e per il sostegno a chi è nel bisogno...
- Vieni, Spirito Santo, con Potenza su tutti i perseguitati e sui persecutori, effonditi con Potenza su tutti i poveri e su tutti i sofferenti. Vieni Spirito Santo con tutta la tua potenza sui moribondi e su chi li assiste, Vieni, Spirito Santo, e rendi vive tutte le assemblee liturgiche, rendi infuocate di carità, gioia e misericordia tutte le omelie...
- Vieni, Spirito Santo, e distruggi ogni indifferenza, ogni ribellione, ogni odio, ogni rancore, ogni ostilità, ogni cattiveria, ogni maldicenza, ogni sevizia, ogni divisione, ogni invidia, ogni gelosia, ogni rivalità, ogni disperazione, ogni superbia, ogni arroganza, ogni violenza e degrado della persona umana.
- Vieni, Spirito Santo, e rinnova la faccia della terra e rinnova tutta la creazione. Vieni, Spirito Santo, e riscalda tutti i cuori, tieni unite e risana tutte le famiglie. Vieni Spirito Santo su tutti i miei Veri e Falsi amici. Vieni, Spirito Santo, su tutti quelli che si ritengono miei nemici. Vieni, Spirito Santo su tutti i miei detrattori e su tutti i detrattori. Vieni, Spirito Santo, e rendi vive ed operanti tutte le strutture ecclesiali, tutti i centri di potere dall'alto del Vaticano fino all'ultimo consiglio parrocchiale e all'ultima equipe dirigente di qualsiasi gruppo e comunità.
- Vieni, Spirito Santo, e distruggi ogni formalismo, ogni rigidità, ogni clericalismo, ogni laicismo, ogni legalismo, ogni rubricismo, Vieni Spirito Santo e distruggi ogni gabbia e ogni dono usato come clava e strumento di tortura e di schiacciamento per i poveri.
- Vieni, Spirito Santo, e distruggi ogni arroganza, ogni autoreferenzialità e ogni pretesa di possedere e di imporre la propria verità e visione della realtà e della persona umana. Vieni,Spirito Santo, e distruggi ogni rifiuto e ogni disprezzo e ogni paura e avversione ai carismi.
- Vieni, Spirito Santo, e riempi tutti della tua tenerezza, della tua delicatezza e rendi chi usa i carismi, persone di preghiera, di umiltà e Misericordia. Amen! Alleluia!
ASCOLTIAMO MADRE SPERANZA
La santità consiste nella perfetta carità. Nessuno più di noi è chiamato a vivere l'amore a Gesù in se stesso e al prossimo per amore di Gesù. Vi ammiro continuante nel vostro amore per i poveri, ma vorrei che in questo atteggiamento mai entrasse il tarlo della vanità.
Questo rovina tutto. Per questo vi prego che nel vostro lavoro ricorriate anche all'orazione chiedendo all'Amore Misericordioso la grazia di aiutarvi in ogni azione. Ricordiamo che la vita terrena di Gesù altro non fu che vita di carità e di sacrificio. (El Pan 5,60-61)
Ricordate che la pietra basilare su cui edificare la nostra santità non è la preghiera, fare novene, né le molte devozioni e le penitenze cercate per noi stesse; ma la carità, la rinuncia, il sacrificio e l'umiltà. Certamente la preghiera ci attira le grazie, ma anche se queste cadessero su di noi come un diluvio, non saremmo mai caritatevoli, mortificate, pazienti ed umili, se non lavoriamo seriamente per dominare noi stesse.
Osserviamo cosa accade alle piante. Dal cielo scende un torrente di pioggia, ma se non si rimuove la terra serve a ben poco. Se invece muoviamo la terra, estirpiamo le erbacce, la pianta cresce e dà abbondanti frutti. (El Pan 5,235-236)
La carità o l'amore al prossimo è veramente cosa buona; infatti è il secondo comandamento, dopo quello di amare Dio, nel quale si compendia tutta la legge divina. È volontà divina che amiamo il prossimo in Dio e per Dio, come Egli ci ha amato. Dobbiamo amare i nostri fratelli perché l'amore a Dio e al prossimo sono inseparabilmente uniti; inoltre Dio ritiene come rivolto a sé l'amore donato ai fratelli. L'unione con il prossimo deve essere come quella delle membra del corpo, che si aiutano scambievolmente nell'agire, nel perfezionarsi e in tutto il resto. (El Pan 1,33-35)
La prima cosa che dobbiamo fare per avanzare nella santità è liberare il nostro cuore da ogni affetto alle creature o alle cose che non sono gradite a Dio, e compiere il nostro dovere, attenti ad agire sempre con amore e fervore. Possiamo infatti realizzare le nostre opere senza attenzione né interesse. Oppure, al contrario, con il buon desiderio di farle solo per amore a Dio e per la sua gloria, impegnando tutta l'energia di cui siamo capaci e mettendo a frutto la grazia attuale che ci è concessa. Nei due casi il risultato sarà diverso. Se le facciamo con disattenzione, senza tenere lo sguardo rivolto a Dio, ne otterremo pochi meriti. Anzi, ci potremo gravare di qualche peccato veniale che, pur non distruggendo completamente il merito, non lo aumenta di certo. Se invece preghiamo, lavoriamo e ci sacrifichiamo con entusiasmo e con tutte le nostre forze solo per Dio, siamo certi che ciascuna delle nostre opere otterrà un grande aumento di grazia abituale. E poiché Dio ricambia con il cento per uno quanto si fa per suo amore, la nostra anima, se è fervorosa, acquisterà ogni giorno molti gradi di grazia. (El Pan 15,79-80)
PREGHIERA LITANICA
- Gesù, grazie per il Tuo Sangue sparso per noi. Ma ancora oggi ci sono figli che fanno sanguinare il Tuo Cuore.
- Perdonali, Signore, perché non sanno il male che si fanno e che Ti fanno.
- Gesù, ci sono gruppi esaltati, che ostentano la loro ribellione con atti osceni e blasfemi.
- Abbi misericordia di loro, Signore, raggiungi i loro cuori intrappolati nel male e salvali.
- Gesù, il Tuo Sangue preziosissimo cade ancora sopra tante vittime della loro dipendenza sessuale, che le porta a profanare il proprio corpo e quello degli altri.
- Liberali, Signore, abbi misericordia della nostra umanità corrotta, torna in mezzo a noi a riportare ordine, bellezza, purezza di cuore, gioia di vivere.
- Gesù, il Tuo Sangue prezioso cade ancora sui tanti nuovi martiri dell’Eucaristia, vittime dell’odio infernale che arma i fratelli contro i fratelli e li rende fratricidi come Caino.
- Signore, il Tuo Cuore, più di quello di Adamo ed Eva, si strugge davanti allo scempio della famiglia umana, che Tu hai voluto fondare sulla terra. Per questo Tuo immenso dolore, fa’ che tutti, carnefici e vittime, possano ritrovarsi convertiti nel Tuo Cuore misericordioso.
SPAZIO PER LA PREGHIERA PERSONALE
Ad ogni invocazione diciamo: Gesù, rendi il nostro cuore simile al Tuo.
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Padre nostro…
Canto eucaristico: Pane del cielo
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
- Sia benedetto il Padre, che ci ha donato quanto occorre alla nostra vita gratuitamente.
- Sia benedetto il Figlio, che ci ha redenti offrendo tutto il suo Sangue per amore.
- Sia benedetto lo Spirito Santo, che vuole renderci fratelli nella carità vicendevole.
- Siano benedetti gli angeli e santi del cielo, che servono Dio con gioia e gratitudine.
Canto finale: Magnificat
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