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NOVEMBRE 2014

     

 

LAICI, SIATE SANTI

 

Canto eucaristico: Abbà, Padre

 

  • Gesù, siamo più di due e Tu sei in mezzo a noi, Ostia Santa: guardi i nostri cuori, vedi le nostre ansie, le nostre angosce, le nostre aspirazioni. Il tuo sguardo ci rasserena, la tua parola ci conforta, il tuo silenzio ci parla al cuore.
  • Ma ti preghiamo: aumenta la nostra fede, illumina la nostra mente, riscalda il nostro cuore, perché non siamo contagiati dal male del mondo; il nostro povero mondo che s’affatica a cercare altri sensi alla vita che non siano quelli che Tu ci hai rivelato.
  • Tu ci dici: “Figli, siete nati dall’Amore di Dio, vivete per scegliere liberamente: l’immortalità nella gloria dell’unione trinitaria o andare lontano da me, nel fuoco eterno. L’amore è il respiro del cielo: amatemi, amatevi e sarete con me per l’eternità, cittadini del mio Regno.
  • Grazie, Gesù, Tu irradi bontà, amore, pace, gioia… donaci la grazia di saperti seguire.

 

ASCOLTIAMO LA PAROLA

Dal Vangelo di S.Matteo (20:1-16)

«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Accordatosi con loro per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano sulla piazza disoccupati e disse loro: Andate anche voi nella mia vigna; quello che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano là e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi? Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia vigna.

Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama gli operai e dà loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero un denaro per ciascuno. Nel ritirarlo però, mormoravano contro il padrone dicendo: Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo. Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te. Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono? Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi».

 

Canto: Re di gloria

 

 

MEDITIAMO LA PAROLA

 

  • “Andate a lavorare nella mia vigna” E’ grazia lavorare al tuo servizio, Signore, è segno di predilezione. La moneta che ci prometti è l’eternità nella gloria, una ricompensa che ci dà sicurezza per l’eternità. Che altro potremmo desiderare?
  • Tu ci hai chiamati fin dalla prima ora: al Battesimo ci hai messo tra i tuoi operai ma noi, forse, prima di deciderci ad andare a lavorare, abbiamo perso tempo prezioso dietro le chimere terrene: la musica, la danza, lo sport, la bellezza, la ricchezza… tutte cose che dovremo riconsegnare al mondo… ma ora, ti preghiamo, liberaci da queste vanità e concedici di servirti nell’immenso campo del mondo, dove i tuoi figli soffrono la fame, la sete, la povertà materiale e spirituale e soprattutto, senza saperlo, cercano il tuo Amore Misericordioso.
  • Signore Gesù, prima di tutto aiutaci a lavorare il campo del nostro cuore: vogliamo liberarlo dai sassi del peccato, dai rovi delle passioni, dalle durezze della superbia… altrimenti Tu non puoi venire a deliziarti nel tuo possedimento.
  • Vorremmo fare del nostro cuore un giardino come quello di Eden, dove Tu scendevi al tramonto per trattenerti con i tuoi figli e parlavi loro del tuo Regno.
  • Signore, vieni, vieni a visitare la tua vigna, senza di Te la luce del sole si offusca, il suo calore si raffredda, il terreno del nostro cuore diventa di ghiaccio e non prova più sentimenti d’amore. Vieni, Gesù, non tardare, ti desideriamo.
  • Quando verrà la sera e Tu verrai per darci il salario stabilito, te lo promettiamo, non contesteremo perché Tu dai la stessa moneta anche agli operai dell’ultima ora, ma ti ringrazieremo e loderemo il tuo nome perché il tuo Cuore è grande e imitandolo abbiamo imparato a dilatare anche il nostro, bloccato dall’egoismo e finalmente si è aperto ad accogliere ogni miseria, purificandola con il perdono.
  • Gesù buono, ti ringraziamo ancora per averci chiamati a lavorare nella tua vigna; forse abbiamo fatto poco, abbiamo lavorato con poco entusiasmo, abbiamo lasciato, impotenti che le tue pecorelle mangiassero erbe nocive. Signore, non far pesare su di loro la nostra tiepidezza, ma dona loro un raggio della tua luce, perché ti conoscano e finalmente ti amino.
  • Signore, ci sono ancora tanti tanti sfaccendati nel mondo, invitali nell’intimo a lavorare nella tua vigna, illuminati da Te s’impegneranno prima di tutto a lavorare nell’intimo della loro anima e, con il loro esempio, attireranno a Te molti cuori distratti.

 

PREGHIERA LITANICA

 

  • Signore, tanti miei fratelli cercano la felicità in paradisi artificiali.
        • Chiamali a lavorare nella tua vigna.
  • Signore, tanti miei fratelli lavorano nella vigna del maligno, allontanali dal pericolo e
  • Signore, tanti miei fratelli sono avvolti nel fango dell’impudicizia, lavali e
  • Signore, tanti miei fratelli sono abbacinati dall’illusione delle cose che non hanno valore,
  • Signore, tanti miei fratelli percorrono vie di infedeltà, convertili e
  • Signore, tanti miei fratelli sono travolti dall’ira che li fa arrivare alla violenza,
  • Signore, tanti miei fratelli sono pigri ed indolenti, stimolali e
  • Signore, tanti miei fratelli sono caduti nelle trappole delle sette, liberali e
  • Signore, tanti miei fratelli sono illusi dalla smania del potere,

 

ASCOLTIAMO MADRE SPERANZA

 

            Consideriamo la parabola degli operai della vigna.

            Dio premia secondo i meriti. Il regno dei cieli è simile ad un uomo, padre di famiglia (Dio), il quale uscì di buon mattino, poi all’ora sesta e nona, cioè in tutte le età degli uomini a cercare operai per la sua vigna (a mettere ognuno nello stato stabilito per lui). Uscì anche all’ora undicesima e trovò altri che stavano oziosi e disse loro: “perché state tutto il giorno oziosi?” Perché il Signore non vuole che trascorriamo il tempo nell’ozio, dato che nulla è più nostro del tempo nel senso che è in nostro potere valorizzarlo o no; e nulla è meno nostro del tempo, perché viene l’ora che finisce quando meno ce lo aspettiamo. (Essendo troppo tardi dopo la morte).

            Il padre di famiglia disse al procuratore (Cristo nostro Signore, che è quello che ci darà la paga): “Chiama gli operai e dà loro la ricompensa. La ricompensa non si dà agli oziosi ma agli operai, a quelli che avevano lavorato, e diede la stessa paga ai primi come agli ultimi, perché il Signore non premia i giusti sono in vista del tempo che hanno lavorato, ma principalmente per la purezza d’intenzione, per il fervore del cuore e per lo zelo delle opere.

            Gli operai della prima ora mormoravano dicendo: “Noi portiamo il peso dell’intera giornata e del calore, mentre questi ultimi non hanno lavorato altro che un’ora e li ha trattati come noi”. Quelli che parlano così sono i vecchi tiepidi che lodano le loro opere e disprezzano quelle dei giovani, anche se queste sono più perfette, e credono di meritare una ricompensa maggiore, ponendo attenzione solo al tempo che hanno trascorso e non alla perfezione delle opere; senza pensare che Dio ricompensa più il fervore nelle opere, tanto che questo comportamento provocherebbe invidia nei beati e giusti, se questi fossero capaci di tanto.

            Gesù disse: “Molti sono i chiamati e pochi gli eletti” Cioè molti i chiamati alla perfezione e pochi quelli che la ottengono; molti quelli che pare che s’impegnano nella santità e poi sono tiepidi; molti i chiamati alla fede e pochi quelli che non si oppongono.

            Ricordiamo che il merito per guadagnare il salario della salvezza, sta in nostra mano, dipende da come rispondiamo alla chiamata a lavorare nella vigna del regno di nostro Signore, e che la chiamata viene fatta a tutte le ore, perché i raggi del sole di giustizia, Cristo Gesù, cercano sempre di penetrare dalle finestre della nostra anima, ed entrano se noi non le teniamo chiuse. Non dobbiamo dimenticare che il tempo del merito è la vita terrena, mentre siamo viatori, prima della morte e che il premio ci sarà dato per la bontà del nostro Dio, e che il premio dipende più dalla perfezione delle opere che dal numero e durata delle stesse.

            Dio, per il fatto che illumina continuamente l’uomo che non s’impegna a guadagnare il salario eterno, è infinitamente buono e misericordioso, e dandogli la ricompensa secondo la perfezione delle opere, anche se si è deciso all’undicesima ora, è infinitamente giusto. Non dimentichiamo, figli miei, che la pigrizia degli operai oziosi si vince con la diligenza e lo zelo, e che l’invidia degli operai scontenti si vince con la carità.

 

SALMO 144

Ogni 2 strofe cantiamo:

 

Benigno e misericordioso il Signore, lento all’ira e grande nella sua bontà.

 

O Dio, mio re, voglio esaltarti e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.

Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome in eterno e per sempre.

Grande è il Signore e degno di ogni lode, la sua grandezza non si può misurare.

 

Una generazione narra all'altra le tue opere, annunzia le tue meraviglie.

Proclamano lo splendore della tua gloria e raccontano i tuoi prodigi.

Dicono la stupenda tua potenza e parlano della tua grandezza.

 

Benigno e misericordioso il Signore, lento all’ira e grande nella sua bontà.

 

Diffondono il ricordo della tua bontà immensa, acclamano la tua giustizia.

Paziente e misericordioso è il Signore, lento all'ira e ricco di grazia.

Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

 

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli.

Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza,

per manifestare agli uomini i tuoi prodigi e la splendida gloria del tuo regno.

 

Benigno e misericordioso il Signore, lento all’ira e grande nella sua bontà.

 

Il tuo regno è regno di tutti i secoli, il tuo dominio si estende ad ogni generazione.

Il Signore sostiene quelli che vacillano e rialza chiunque è caduto.

Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa e tu provvedi loro il cibo a suo tempo.

 

Tu apri la tua mano e sazi la fame di ogni vivente.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie, santo in tutte le sue opere.

Il Signore è vicino a quanti lo invocano, a quanti lo cercano con cuore sincero.

 

Benigno e misericordioso il Signore, lento all’ira e grande nella sua bontà.

 

Appaga il desiderio di quelli che lo temono, ascolta il loro grido e li salva.

Il Signore protegge quanti lo amano, ma disperde tutti gli empi.

Canti la mia bocca la lode del Signore e ogni vivente benedica il suo nome santo, in eterno e sempre.

 

Gloria…..

Benigno e misericordioso il Signore, lento all’ira e grande nella sua bontà.

 

PREGHIERE DI MADRE SPERANZA

 

1. Gesù mio, fa che non dimentichi che l’umiltà e la carità sono il fondamento della santità e che solo con il tuo amore la potrò raggiungere.

So, Gesù mio, che non riuscirò mai ad amarti come meriti, ma ho un grande desiderio di amarti e di comunicare con Te, affinché Tu comunichi con me. Aiutami, Gesù, perché attraverso la conoscenza del mio Dio possa attrarre a me Dio stesso e mi abbandoni interamente a Lui nell’amore.

2. Gesù mio, ho un gran desiderio di santificarmi a tutti i costi, solo per darti gloria; e vedo che il cammino della perfezione è arduo, ci vuole uno sforzo non comune ed energico; e questo mi spaventa molto, soprattutto quando dimentico che Tu mi precedi e mi aiuti.

Oggi, Gesù, con il tuo aiuto ti prometto, ancora una volta, di camminare per questa via aspra e difficile, guardando sempre avanti senza voltarmi indietro.

3. Aiutami, Gesù mio, perché viva sempre unito alla croce: con l’umiltà sincera reprima il desiderio di essere onorato e con la mortificazione l’amore al piacere.

Fa che il mio cuore e la mia mente siano continuamente fissi in Te e che possa dire con sincerità: "Vivo, ma non sono io che vivo: sei Tu che vivi in me".

 

SPAZIO PER LA PREGHIERA PERSONALE

 

Ad ogni invocazione diciamo: “Signore rendici capaci di lavorare nella tua vigna”

 

Padre nostro…

 

Canto eucaristico. Questo grande sacramento

 

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.

 

  • Sia benedetta la Trinità Santa, Padre, Figlio e Spirito Santo
  • Benedetto il Padre che ci chiama a lavorare nella sua vigna.
  • Benedetto Gesù che ci ha parlato del Padre e ci ha fatto conoscere il suo Cuore.
  • Benedetto lo Spirito Santo sorgente d’Amore anche in noi.
  • Benedetta Maria, Madre del Verbo incarnato che ha fatto sempre la volontà di Dio.
  • Benedetti gli Angeli che sono sempre al servizio di Dio in nostro favore.
  • Benedetti i Santi che hanno preso sul serio la Parola di Dio e l’hanno messa in pratica.
  • Benedetti noi se sapremo imitarli e lavoreremo con amore nella vigna del Signore.

 

Canto finale: Santa Maria del cammino

 


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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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