CREDO LA SANTA CHIESA CATTOLICA
LA RISURREZIONE DELLA CARNE
Canto d’inizio: I cieli narrano
- Gesù, mentre gli uomini tramavano di metterti a morte per invidia, Tu cerchi un modo nuovo e più efficace per rimanere con noi: ci dai l’Eucaristia e istituisci il sacerdozio, perché continui la tua opera di salvezza lungo i secoli.
- Come sei meravigliosamente grande, Gesù, come ti dimostri Amore anche nell’ingratitudine più squallida e malvagia, come ti manifesti AMORE MISERICORDIOSO!
- Ed ora te ne stai lì, annichilito in una piccola ostia: un nulla materialmente parlando, un tutto per volere divino: il tutto che abita il nulla, il nulla della piccola particola, il nulla del mio piccolo e meschino cuore.
- Come non esultare, come non lodare e benedire Te, o Dio, che non ci chiedi tutto e ci dai tutto?
- E questo immenso tesoro lo affidi a piccoli uomini fragili, in cui la forza dello Spirito opera perché Tu, o Dio, sei fedele a Te stesso. Benedicili, Signore, questi piccoli uomini chiamati alla grande missione di darci Te; proteggili dalle insidie del maligno, riempi i loro cuori del tuo amore, perché, sedotti dal tuo amore, possano annunziare la bella notizia della salvezza e, angeli in carne, possano darci il Tuo Corpo.
ASCOLTIAMO LA PAROLA
Dal libro dell’Apocalisse (Ap 14:1-5)
Poi guardai ed ecco l'Agnello ritto sul monte Sion e insieme centoquarantaquattromila persone che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo. Udii una voce che veniva dal cielo, come un fragore di grandi acque e come un rimbombo di forte tuono. La voce che udii era come quella di suonatori di arpa che si accompagnano nel canto con le loro arpe. Essi cantavano un cantico nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri viventi e ai vegliardi. E nessuno poteva comprendere quel cantico se non i centoquarantaquattromila, i redenti della terra. Questi non si sono contaminati con donne, sono infatti vergini e seguono l'Agnello dovunque va. Essi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l'Agnello. Non fu trovata menzogna sulla loro bocca; sono senza macchia.
Parola di Dio
Rendiamo grazie a Dio.
MEDITIAMO INSIEME
- Questa descritta dall’Apocalisse è la Chiesa trionfante e i beati abitatori sono quelli che hanno lavato le loro vesti nel Sangue dell’Agnello. Beate creature che hanno saputo credere, che hanno saputo sperare, che hanno saputo amare e, anche se lungo il percorso, nella Chiesa militante, hanno sporcato le loro vesti, hanno saputo lavarle con la contrizione del cuore e la richiesta del perdono, con la riparazione e con l’offerta delle loro sofferenze per la remissione dei loro peccati.
- Gesù, Tu non ti sei accontentato di annunciare al mondo il tuo Regno ma hai creato una solida struttura che continuasse nei secoli la tua azione di Salvatore e hai chiamato i tuoi delegati, i quali, in persona Christi, continuassero, nel mistero, ad assicura la tua continua presenza nella tua Chiesa.
- Per questo compito eccellente hai chiamato i dodici e continui a chiamare quelli che Tu destini a questa nobile missione. Sono uomini i tuoi ministri, ed hanno una missione divina, ma Tu corroborali con la tua grazia che è luce, forza, costanza e disponibilità totale.
- Alla tua Chiesa hai dato un capo in Pietro e oggi, per la legge della morte, ai Pietri che si susseguono nel tempo; ad essi hai assicurato l’infallibilità in fatto di dottrina e hai promesso la tua continua assistenza e li hai assicurati che, le forze del male, per quanto devastanti, “non prevarranno”, Tu assisterai sempre la tua Chiesa e la difenderai dal maligno che vuole distruggerla.
- Oggi, Gesù, più che mai queste insidie sono attive e la barca di Pietro vacilla per i marosi che la scuotono, ma sappiamo che Tu sei lì sulla santa barca, insieme a Pietro e con lui ti diciamo: “Salvaci, Signore, perché periamo!”, non siamo santi come dovremmo per sfidare il male, il male usa tecniche che Tu ci hai detto di non usare: l’insidia nascosta, l’inganno, il sopruso, il potere per costringere i deboli piegarsi ai loro loschi fini… Noi dobbiamo agire nella luce, stimolando le volontà senza costringerle, ma lo smarrimento delle coscienze è generale…
- Sappiamo però che se il male è potente Tu sei onnipotente. Crediamo che la Chiesa, nel suo fondamento non crollerà, ma quanti piccoli cristiani crollano ogni giorno, sedotti dal male e lasciano la tua barca per imbarcarsi su navi che portano verso luoghi di tenebra. Per noi e per loro ti preghiamo: Illumina la loro mente, riscalda il loro cuore, fatti conoscere, comunica loro la forza che hai attinto dalla preghiera nell’Orto degli ulivi, suggerisci anche ai loro cuori la tua determinazione: “Padre, non la mia ma la tua volontà si compia” e manda anche a loro i tuoi angeli per confortarli e renderli stabili nella fede.
- Sappiamo che solo rimanendo nella tua Chiesa, divinizzati dall’Eucaristia, potremo aspirare alla vita immortale nella gloria, a quella vita che non conosciamo, ma sappiamo, perché Tu ce l’hai detto, che non ci farà rimpiangere il breve soggiorno terreno.
Canto: Cieli e terra nuova
ASCOLTIAMO ANCORA LA PAROLA
Dalla prima lettera ai Corinzi (1Cor 15,35-54)
Ma qualcuno dirà: «Come risuscitano i morti? Con quale corpo verranno?». Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore; e quello che semini non è il corpo che nascerà, ma un semplice chicco, di grano per esempio o di altro genere. E Dio gli dà un corpo come ha stabilito, e a ciascun seme il proprio corpo. Non ogni carne è la medesima carne; altra è la carne di uomini e altra quella di animali; altra quella di uccelli e altra quella di pesci. Vi sono corpi celesti e corpi terrestri, ma altro è lo splendore dei corpi celesti, e altro quello dei corpi terrestri. Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna e altro lo splendore delle stelle: ogni stella infatti differisce da un'altra nello splendore. Così anche la risurrezione dei morti: si semina corruttibile e risorge incorruttibile; si semina ignobile e risorge glorioso, si semina debole e risorge pieno di forza; si semina un corpo animale, risorge un corpo spirituale. Se c'è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale, poiché sta scritto che il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l'ultimo Adamo divenne spirito datore di vita. Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale. Il primo uomo tratto dalla terra è di terra, il secondo uomo viene dal cielo. Quale è l'uomo fatto di terra, così sono quelli di terra; ma quale il celeste, così anche i celesti. E come abbiamo portato l'immagine dell'uomo di terra, così porteremo l'immagine dell'uomo celeste. Questo vi dico, o fratelli: la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che è corruttibile può ereditare l'incorruttibilità.
Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, in un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità.
Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura: La morte è stata ingoiata per la vittoria.
MEDITIAMO INSIEME
- S. Paolo ci dice che il nostro corpo è il seme che Dio ha seminato, ma potrà mai il seme immaginare ciò che sarà quando, sepolto nella terra, gonfia, marcisce e muore? Non può immaginarlo, ma proprio dalla sua rovina nasce la radichetta che sprofonda nella terra e da essa germoglia la spiga che s’innalza verso il cielo. E Dio ci stupisce per le sue meraviglie. Egli cambia la storia, Egli crea la storia, la mia, la tua storia: l’amore non può morire, l’Amore è vita e novità continua.
- Noi nasciamo in un corpo corruttibile, come corruttibile è il seme, ma germoglieremo in un corpo glorioso, incorruttibile, sano, santo, se avremo radicato bene il nostro io nell’umiltà della nostra natura creaturale, che tutto riceve da Dio.
- La carne e il sangue non possono ereditare il Regno di Dio. Risorgeremo in un corpo incorruttibile, perché il Regno di Dio è Regno eterno, dove non hanno dimora il dolore, l’ansia, la malattia, la morte. Vedremo la Luce e nella Luce la nostra verità. Tireremo la somma delle nostre scelte, ci vedremo nella libertà di ciò che abbiamo voluto e ben per noi se avremo saputo scegliere sempre Dio e il suo Regno.
- Vedremo, nella luce, non solo la misericordia del nostro Dio verso di noi ma anche la sua giustizia e capiremo che Dio ha rispettato sempre le nostre decisioni libere e ci dà la gloria che abbiamo voluto, anche se nel suo cuore di Padre amoroso avrebbe voluto che noi facessimo scelte di valore superiore.
- Grazie, Padre Santo, per la tua Misericordia e grazie anche per la tua Giustizia, grazie perché ci hai reso capaci di scegliere il nostro destino eterno ma ti preghiamo, se dovessimo usare male la nostra volontà, riprendila, non permettere che ci allontaniamo da Te.
ASCOLTIAMO MADRE SPERANZA
Cari figli, oggi vogliamo considerare la gloria in quanto stato e compagnia dei beati. La gloria, il Paradiso, la beatitudine e lo stato perfetto nel quale sono presenti tutti i beni ed è assente ogni male. I beni della gloria sono eterni come durata, sicuri come possesso, immutabili nella perfezione e pienamente soddisfacenti, senza venir mai a noia, sempre nuovi nel godimento, come nel primo giorno quando esso ebbe inizio; proprietà questa che non possiedono i beni della terra.
Il cielo è il luogo dove Dio si manifesta alle anime sante; luogo chiarissimo di luce celestiale e dolce; infatti Dio stesso con la santissima umanità del buon Gesù è la fonte della gioia dei beati. L’empireo è un luogo sicuro, durevole amenissimo e splendido più di quanto si possa esprimere a parole, e per esso dobbiamo sospirare notte e giorno dicendo: “Quanto sono amabili, Dio mio, le tue dimore; la mia anima le brama e per la violenza del desiderio mi sento venir meno.
Gli abitanti del cielo sono senza numero, molto nobili e sapienti in tutto, conversano con la massima familiarità, sono come gigli senza spine e grano senza paglia, disposti con varietà, in armonia e accordo, pur non avendo tutti la stessa gloria, simili alle stelle del cielo che, quantunque differenti per luminosità e grandezza, sono ordinate con mirabile leggiadria.
Ognuno gode della gloria degli altri come della propria, perché tutti si amano con straordinaria carità. Questa è l’idea che ho della gloria in quanto stato e compagnia dei beati
Se tutti noi amassimo davvero il buon Gesù e seguissimo le sue ispirazioni, se ci amassimo mutuamente e vedessimo nei nostri superiori l’immagine del Signore, se fossimo colmi della carità di Dio, le nostre case sarebbero un’anticamera del cielo, gli abitanti i figli e i genitori gli angeli custodi. Figli miei, sta in nostro potere rendere le nostre case anticamere del cielo e vivere sulla terra come angeli, amando e glorificando Dio, e facendo quello che gli angeli non possono fare, cioè soffrire per Lui e lavorare per i suoi poveri.
IN COMUNIONE CON LA COMUNITA’ CELESTE
- Sentiamoci uniti, in questo momento, alla comunità celeste e, sicuri che la Madre Speranza è qui con noi, chiediamole di adorare e di lodare Gesù con noi, chiediamole di intercedere per la nostra salvezza:
- Madre Speranza, chiedi a Gesù, qui presente sull’altare, di aumentare la nostra fede, perché il nostro cuore sappia esprimere sentimenti puri di adorazione, lode, benedizione, ringraziamento.
- Madre Speranza, intercedi per noi.
- La nostra fede è povera e povero il nostro cuore; facciamo fatica a vedere Dio nei nostri fratelli, critichiamo, giudichiamo, condanniamo senza discernimento, solo perché i fratelli non sono come li vorremmo.
- Madre Speranza, chiedi perdono per noi al Signore.
- Il nostro cuore è ingombro di pensieri inutili per la salvezza, poveri pensieri, che ci fanno razzolare sulla terra alla ricerca di consensi inutili. Con la mente prima, con le parole e le opere poi, escludiamo tutti quelli che si distanziano da noi, come se noi fossimo la misura della perfezione.
- Madre Speranza, chiedi al Signore che ci dia un cuore umile.
Canto: E’ giunta l’ora
PREGHIERA LITANICA
- Signore Tu mi hai seminato sulla terra in un corpo corruttibile,
- fa’ che sappia accogliere i segni di morte sicuro di risorgere in un corpo incorruttibile.
- Padre santo, che mi hai fatto in Adamo un essere vivente,
- concedimi anche di divenire spirito datore di vita.
- Signore, Tu alla nascita mi hai dato un corpo tratto dalla terra ma nel Battesimo mi hai dato la vita divina che mi ha preparato alla vita immortale,
- fa’ che, fedele al mio Battesimo, cresca in santità e grazia per glorificarti per l’eternità.
- Signore, fa’ che al suono dell’ultima tromba io possa vedere questo corpo mortale rivestito d’immortalità,
- e iniziare insieme ai beati l’inno di lode e di gloria che risuona nei cieli.
- Signore, concedimi di fare della mia casa l’anticamera del paradiso, fa’ che noi genitori sappiamo guidare e proteggere i nostri figli come angeli terreni,
- e possiamo ripresentarli a Te come spose adorne per il loro sposo.
- Ti preghiamo per tutti i fratelli che hanno già varcato la soglia della vita terrena e stanno ancora purificando le loro anime.
- Accelera, Signore, la loro liberazione. L’eterno riposo…
Salmo 83 (A cori alterni – maschi e femmine)
Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti!
L'anima mia languisce e brama gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente.
Anche il passero trova la casa, la rondine il nido,
dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari,
Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.
Beato chi abita la tua casa: sempre canta le tue lodi!
Beato chi trova in te la sua forza e decide nel suo cuore il santo viaggio.
Passando per la valle del pianto la cambia in una sorgente,
anche la prima pioggia l'ammanta di benedizioni.
Cresce lungo il cammino il suo vigore, finché compare davanti a Dio in Sion.
Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera, porgi l'orecchio, Dio di Giacobbe.
Vedi, Dio, nostro scudo, guarda il volto del tuo consacrato.
Per me un giorno nei tuoi atri è più che mille altrove,
stare sulla soglia della casa del mio Dio è meglio che abitare nelle tende degli empi.
Poiché sole e scudo è il Signore Dio; il Signore concede grazia e gloria,
non rifiuta il bene a chi cammina con rettitudine.
SPAZIO PER LA PREGHIERA PERSONALE
- Ad ogni invocazione diciamo: Signore, rivestici d’immortalità.
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Padre nostro…
Canto eucaristico: Pane del cielo
BENEDIZIONE EUCARISTICA
- Dio sia benedetto. Benedetto il Suo santo Nome. Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo. Benedetto il Nome di Gesù. Benedetto il Suo sacratissimo Cuore. Benedetto il Suo preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel SS. Sacramento dell’altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito. Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima. Benedetta la Sua santa e Immacolata Concezione. Benedetta la Sua gloriosa Assunzione. Benedetto il Nome di Maria, Vergine e Madre. Benedetto S. Giuseppe, Suo castissimo Sposo. Benedetto Dio nei Suoi Angeli e nei Suoi Santi.
Canto finale: E quando in ciel.
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