“TI BENEDICO, PADRE…”
Canto: Ti benedico, Padre
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Gesù, credo che Tu sei presente nell'Ostia consacrata; Ti ringrazio, Ti adoro, Ti lodo, Ti benedico, Ti presento la mia anima, la mia mente, il mio cuore perché Tu li purifichi e li santifichi con il Tuo sorriso. Metto davanti a Te tutti i bambini del mondo, perché con la loro innocenza confortino il Tuo Cuore. Metto davanti a Te tutte le persone umili e pie, che sanno accettare le prove della vita con pazienza e bontà. Ma metto davanti a Te anche tutti i giovani che si corrompono nel male, perché nessuno si prende realmente cura della loro anima, tutti sfruttano le loro debolezze per trarne vantaggio economico o piacere. Metto davanti al fuoco divorante del Tuo Cuore tutti i peccatori, quelli che fanno del peccato la loro fonte di guadagno, ma anche quelli che, travolti dal male, non riescono a riemergere. Gesù, Ti chiedo di liberare dal male e dal maligno tante tante anime, per il trionfo del tuo Amore Misericordioso. Amen.
ATTO PENITENZIALE
Gesù, Tu benedici il Padre, contemplando gli umili e i poveri, i deboli, gli indifesi, i piccoli dal cuore puro…. Ma io non sono tra queste categorie: vanto diritti su tutti e anche su Dio, temo la povertà e mi lamento anche se non manco di nulla; faccio vedere la mia forza a chi mi umilia; mi sento troppo grande per mettermi davanti a Te con la mano tesa come la serva davanti alla sua padrona… Abbi misericordia di me, Gesù, Tu che sei venuto a portarci il perdono.
Abbi misericordia di noi, Gesù, Tu che sei venuto a portarci il perdono.
Padre buono, Tu ti compiaci del Figlio tuo diletto e di tutti quelli che lo imitano spogliandosi di ogni privilegio e presentandosi a Te piccoli, poveri e indifesi. Io, invece, mi vanto di cose vane, prendo la mia gloria dagli uomini fragili e incoerenti come me. Ma Gesù ci ha detto che solo Lui conosce Te, Padre Santo, Lui solo ci dice la verità. Dio immenso, Tu che sei Padre misericordioso, abbi compassiono della mia vanagloria; come una tenera madre compatisce il suo bambino quando vola sulle ali della fantasia, non prendere in considerazione la mia vanità.
Dio immenso, Padre misericordioso, come una tenera Madre, muoviti a compassione dei tuoi figli.
Spirito consolatore, Tu che consoli il Padre e il Figlio presentando loro i capolavori che compi nelle piccole anime che si lasciano modellare da Te, lavora il mio cuore indurito per le avversità della vita, rendilo docile, umile, semplice, puro, perché possa attirare su di me lo sguardo compiacente di Gesù e del Padre celeste.
Spirito Santo, lavora il nostro cuore indurito e rendilo docile, umile e semplice.
Canto: Abbà, Padre
INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO
Spirito di Dio, scendi su di noi, Spirito di Dio, scendi su di noi.
Spirito d'amore che sei sempre all'opera nei nostri cuori, effondi la tua forza su di noi perché, vinta ogni resistenza, possiamo essere graditi al Padre.
Spirito di Dio, scendi su di noi, Spirito di Dio, scendi su di noi.
Rugiada divina, scendi ad irrigare tutte le pieghe aride del nostro cuore, perché possano spuntare i germi di fede, di speranza e d'amore che il Padre vi ha messo il giorno del Battesimo.
Spirito di Dio, scendi su di noi, Spirito di Dio, scendi su di noi.
Fiamma santa, che bruci e non consumi, riscalda i cuori freddi, infiamma i cuori tiepidi, rendi ardenti i cuori generosi e santi.
Spirito di Dio, scendi su di noi, Spirito di Dio, scendi su di noi.
Consolatore perfetto, scendi nei cuori disperati, tristi, scoraggiati, ossessionati da fantasmi inesistenti; porta la luce della gioia in quanti sono angosciati, sfiduciati, stanchi.
Spirito di Dio, scendi su di noi, Spirito di Dio, scendi su di noi.
Ospite dolce dell'anima, fa' sentire la tua presenza a chi è solo, disprezzato, umiliato; porta la grazia del perdono nei cuori accartocciati nel rancore; allontana da tutti ogni pensiero di vendetta.
Spirito di Dio, scendi su di noi, Spirito di Dio, scendi su di noi.
ASCOLTANDO LA PAROLA
“ In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.
Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero ». (Mt 11,25-30)
MEDITANDO LA PAROLA
Padre Santo, come vorrei essere io tra quelle creature che Gesù ti presenta per consolarti di tanto disamore che ricevi dagli uomini! Come vorrei entrare in perfetta sintonia con Te e, sotto l'azione del tuo Spirito, modellarmi a Tua immagine: pensare come Tu pensi, volere ciò che Tu vuoi, scegliere ciò che Tu preferisci, fare “tutto per amore” vero, senza lasciarmi condizionare dall'egoismo.
In questo momento di grazia, io mi sento povero e piccolo davanti a Te. Tendo le mani come il bimbo che ha fame, che ha sete, che vuole sentirsi avvolto dalla tenerezza materna, che vuole sentirsi sicuro fra le braccia di suo padre. I miei occhi cercano i tuoi occhi per leggervi i sentimenti del tuo Cuore. Non so se, guardandomi, Tu provi soddisfazione o dispiacere, ma sento ugualmente il bisogno di presentarti il mio cuore, perché Tu lo purifichi con il fuoco del tuo amore da ogni egoismo, da ogni rancore, da ogni risentimento, da ogni grettezza. Donami l'umiltà, la semplicità, la purezza dei “piccoli” che tanto fanno giubilare il tuo Cuore. Gesù ci ha detto che Tu ami le tue piccole creature e sei disposto a soccorrerle, ad accoglierle nel tuo amplesso paterno. Io voglio dare gioia al Tuo Cuore, io voglio essere una creatura teneramente amata da Te, non respingermi per le mie ambiguità, ma salvami per la tua misericordia.
E Tu, Gesù, umiliato nell'Ostia Santa, proprio per poterti fare cibo della mia anima, brucia la mia umanità nel fuoco del tuo Amore e ripeti per me e per tutti i miei fratelli: “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno”.
Quando il maligno ci assale,
noi non sappiamo quello che facciamo.
Quando il mondo ci seduce con i suoi falsi bsagliori,
noi non sappiamo quello che facciamo.
Quando la sete di felicità, ci spinge ad abbeverarci a pantani fangosi,
noi non sappiamo quello che facciamo.
Quando un insaziabile desiderio ci rende famelici delle povere cose di questo mondo,
noi non sappiamo quello che facciamo.
Quando, per un'ora di gloria vana, barattiamo la nostra dignità, il nostro pudore, il Regno di Dio e la felicità eterna,
noi non sappiamo quello che facciamo.
Invoca su di noi, Gesù, il Tuo Spirito, perché con cesello divino lavori la nostra anima e la renda gradita a Te. Tu solo conosci ciò che è gradito al Padre tuo, ciò che vale ai suoi occhi, ciò che lo fa giubilare. Vogliamo darti questa gioia, Gesù e vogliamo darla al Padre nostro e alla nostra anima.
Amen.
Canto: Benedici il Signore
RIFLETTIAMO CON MADRE SPERANZA
Oggi, Novembre 1927, mi sono distratta, ossia ho passato parte della notte fuori di me e molto unita al Buon Gesù. Lui mi diceva che debbo farlo conoscere agli uomini, non come un Padre offeso dalle ingratitudini dei suoi figli, ma come un Padre buono, che cerca con tutti i mezzi il modo di confortare, aiutare e rendere felici i suoi figli e li segue e cerca con amore instancabile, come se non potesse essere felice senza di loro.
18 dicembre 1927. Questa notte mi sono distratta e il Buon Gesù mi ha detto, che non debbo desiderare altro se non amarlo, soffrire in riparazione delle offese che riceve dal suo amato clero e fare in modo che tutti coloro che mi avvicinano sentano questo desiderio di soffrire e offrirsi vittima di espiazione per i peccati che commettono i sacerdoti del mondo intero. Debbo sforzarmi di cercare solo la sua gloria, anche se ciò comporterà il disprezzo di me stessa. Che vorrà dirmi il Buon Gesù, Padre mio?
24 dicembre 1927: Questa notte mi sono distratta e solo il Gesù può apprezzare quanto ho goduto con il Bambino Gesù!. Che emozione si prova alla presenza e alla dignità del Bambino Gesù! Quanto ho goduto! Il Bambino Divino mi ha chiesto di sforzarmi di pensare di più a Lui, per arrivare a far sì che il mio cuore e la mia mente siano fissi in Lui, al punto che niente e nessuno mi distolga da Lui. Come farò, Padre mio?
2 gennaio 1928. Ho trascorso questa notte “distratta” e il buon Gesù mi ha detto che vuole servirsi di me per realizzare grandi cose . Padre mio, gli ho risposto che con il suo aiuto e la sua grazia sono disposta a fare tutto quello che vuole, ma ho aggiunto che mi sento inutile e molto e incapace di fare qualcosa di buono.
Lui mi ha risposto che è vero, ma vuole servirsi della mia nullità perché meglio risalti che è Lui a compiere meraviglie, sia per il bene della chiesa come per quello delle anime . Cosa vorrà da me il Buon Gesù, Padre mio? Il Padre mi ha risposto che non debbo preoccuparmi d'altro se non fare la volontà del Buon Gesù e che questa si compia in me, se anche mi costa molto e non la capisco.
5 gennaio 1928. Questa notte il Buon Gesù mi ha chiesto, quasi oserei dirle, mi ha imposto l'obbligo di aspirare ad una maggiore perfezione, perché possa chiedermi quello che tanto desidera da me; per conseguire ciò, aggiunge, devo usare tutti i mezzi. La prima cosa è incoraggiarmi a fare per lui grandi cose, costi quello che costi.
La supplico, padre mio, mi aiuti e non si stanchi di lavorare con questa povera creatura che, se è vero che non do al Buon Gesù quanto mi chiede e a lei la soddisfazione di avanzare nella perfezione alla quale sono chiamata, tuttavia è pur vero che per me, già da molto tempo, non esiste altro desiderio se non quello di compiere la volontà del Buon Gesù; naturalmente sempre dopo averla comunicata a lei e averne ottenuto il permesso.
23 gennaio 1928. Questa notte mi sono distratta e ho sperimentato, come sempre, quale Padre è il Buon Gesù! Mi ha detto nuovamente che desidera non abbia altra ambizione se non quella di amarlo e soffrire; per conseguire ciò, Gesù mi farà gustare più a lungo le dolcezze del suo amore; mi ha ordinato di chiederle di non scrivere in questo quaderno questi colloqui d'amore, perché lei, secondo il Buon Gesù, non potrà usare questo quaderno.
7 febbraio 1928. Questa notte il Buon Gesù mi ha detto che lavoro poco per far conoscere il suo Amore Misericordioso per gli uomini e ciò perché ancora non compio pienamente la sua volontà, ma al contrario ho perso molto tempo a fare castelli in aria, da quando ho saputo che fallirà la devozione al suo Amore Misericordioso. Presa da ciò che accadrà e da ciò che gli altri diranno di me, sto perdendo miseramente i giorni e parte delle notti, vergognandomi del fallimento. Che vergogna ho provato per tale rimprovero paterno, Padre mio! Mi aiuti ad ottenere, ancora una volta il perdono di Gesù. (Dal Diario di Madre Speranza)
Il demonio è nemico di Gesù e il principale tentatore delle anime consacrate. Egli peccò di orgoglio non riconoscendo che doveva alla generosità di Dio la sua situazione di creatura privilegiata. Gesù per rimettere a posto le cose rispose agli insulti di satana umiliandosi.
Ammiriamo l'atteggiamento di Gesù che per umiliarsi non ebbe orrore del presepio, della croce, del sepolcro, delle specie eucaristiche, né delle nostre anime che scelse come sua abitazione e dalle quali tante volte si rassegna anche ad essere scacciato. Che pena!
Sforziamoci di vivere unite a Gesù. Pensiamo che per essere unito a Lui ogni uomo deve essere umile e caritatevole. A niente serve essere intelligenti e intraprendenti, né è sufficiente avere buona volontà o un buon carattere, ma occorre essere discepoli di colui che ha detto: “Imparate da me che sono mite ed umile di cuore e troverete ristoro per le vostre anime”.
Il rimedio alle malattie sopraindicate è la fede. Chi ha la grazia di avere questo spirito corre e vola, sembra un carro di fuoco. Non la rattristano le umiliazioni, non la turbano le prove, non la fermano le tribolazioni, l'obbedienza non le pesa, né la fa soffrire la povertà. Queste anime si buttano a compiere il proprio dovere senza paura del sacrificio, della sofferenza, né del lavoro.
Lo spirito di fede produce nell'anima questa trasformazione. Ricordiamo che la malattia della cecità, della sordità o la paralisi, nelle anime religiose cominciano quasi sempre dopo alcuni anni di vita consacrata, poiché si abituano a vivere per abitudine, fanno l'abitudine alle cose anche più sante, il cui valore già non apprezzano più e invece di camminare per i sentieri sublimi e salutari della fede, la religiosa cade in una vita di consuetudini e la principale preoccupazione è accontentare le sue inclinazioni naturali.
Vivere di fede vuol dire essere convinti e permeati delle verità cristiane. Tali convinzioni intime e profonde si devono riflettere nella nostra vita, nei desideri ed aspirazioni. Ricordiamo che ogni nostro gesto è mosso da un'idea da cui prende la sua ragione di essere e il suo valore morale.
Esaminiamo i nostri gesti nei loro particolari e vedremo che essi sono mossi o dalla fede o dalle passioni da cui derivano i due cammini completamente opposti: l'uno di tenebre e l'altro di luce, la vita soprannaturale o quella naturale. (da “Consigli pratici” di Madre Speranza)
APRIAMO IL CUORE A DIO
Ad ogni invocazione ripetiamo: Ti benedico, Padre.
(preghiere spontanee)
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PREGHIERA LITANICA
Per tutti i bambini innocenti, Ti benedico, Padre.
Per i fanciulli che si aprono fiduciosi alla vita, “ “
Per i giovani che lottano per custodire la perla preziosa della castità, “ “
Per i giovani che accolgono con generosità la chiamata alla consacrazione, “ “
Per i fidanzati che si preparano con serietà al matrimonio cristiano, “ “
Per le coppie che accolgono con gioia il dono della vita, “ “
Per i genitori che con trepida fiducia educano i loro figli alla fede, “ “
Per le persone impegnate ad evangelizzare e santificare il lavoro, “ “
Per gli educatori che assolvono il loro compito come una missione, “ “
Per i sacerdoti che spendono con generosità la loro vita nel dare il “sacro”, “ “
Per i religiosi che si fanno servi degli umili e dei poveri, “ “
Per gli anziani che, come Mosé, pregano con la mani alzate per trattenere la giustizia divina, “
Per la nostra Mamma celeste, che continuamente si fa mediatrice di misericordia, “
Per i nostri Angeli custodi, che ci trattengono sulla via del bene, “ “
Per tutti i santi del cielo, che intercedono per noi, “ “
Padre buono, Gesù nostro fratello, Spirito d'Amore, a voi la lode e la gloria per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Canto; Resta qui con noi.
Nel mese del Rosario, recitiamo una decina, meditando la gioia di Maria, primo tabernacolo vivente, nel contemplare l'Eucaristia e nel nutrirsi del suo Gesù.
Pater…, 10 Ave…, Gloria…
Signor mio e Dio mio, la ta misericordia ci salvi, il tuo Amore Misericordioso ci liberi da ogni male.
L'eterno riposo….
Regina della pace, prega per noi e per il mondo intero.
Madre Speranza, intercedi per noi.
Canto eucaristico: T'adoriam, ostia divina
BENEDIZIONE
(Se c'è il sacerdote si fa la benedizione eucaristica )
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
Amen.
PREGHIERA DI RINGRAZIAMENTO
Gesù, in quest'ora trascorsa con Te, ho sentito rivolte a me le parole: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e stanchi ed io vi ristorerò”. Ed io sono venuto a Te e Tu hai illumninato la mia mente, hai confortato il mio cuore, hai ristorato la mia anima. Grazie, Gesù.
Voglio prendere su di me il tuo giogo con amore, mi sembrerà più leggero. Tu rendi la mia vita sempre interessante, sempre spendibile perché densa di significato. Ti amerò, Gesù, e Tu ti compiacerai aanche di me e mi presenterai al Padre per dargli conforto, per fargli capire che non è tutto finito l'Amore sulla terra e per attirare su questa nostra umanità la sua misericordia. Grazie, Gesù.
Canto finale: Ti ringrazio o mio Signore