GESU’ CRISTO INCARNAZIONE DEL PADRE
Canto eucaristico: Davanti al Re
ATTO DI FEDE NELLA PRESENZA EUCARISTICA
- Gesù, Giovanni nei suoi trasporti mistici ti vide nella profondità dei tempi e ti riconobbe Figlio di Dio, membro della Trinità Santa, Dio come il Padre, Luce come Lui, vero Dio e vero uomo, e ti adorò.
- Noi, Ti contempliamo nell’Ostia santa… non siamo capaci di penetrare il mistero ma con la nostra piccola fede ti diciamo: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente, nascosto nell’umile apparenza di una piccola ostia, Tu per il quale tutto è stato creato”.
- Anche noi, Gesù, Ti adoriamo, Ti lodiamo, Ti benediciamo, Ti rendiamo grazie. Sappiamo che hai umiliato la tua divinità per poter entrare in noi come cibo e aver modo di trasformarci in Te, di renderci santi come Te, di ridarci la natura divina.
- O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo amore per questo nulla che siamo noi! Tu sei sorgente d’amore che si espande sulle creature da Te teneramente amate. Continuamente ci generi e ci rigeneri e non dici mai basta.
- Concedici, Signore, di penetrare il mistero che ti avvolge e ti sottrae ai nostri occhi; apri il nostro cuore perché la fede ci renda capaci di aderire alla tua divina volontà e abbandonarci sul tuo Cuore, “come un bambino cieco, sordo e abbandonato”. Amen.
ASCOLTIAMO LA PAROLA
Dal vangelo di S. Giovanni Apostolo (Gv 1,1-18)
In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta.
Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli rende testimonianza e grida: «Ecco l'uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia. Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato.
RIFLETTIAMO INSIEME
- Gesù, Tu sei insieme al Padre dall’eternità, Egli ti genera col suo amore e Tu lo ami con un amore altrettanto grande, profondo, intimo. La vostra sintonia è perfetta. Lui ci ha voluti come figli e Tu ci hai voluto per fratelli. Noi siamo impastati di miseria ma Tu hai accettato di farti uno di noi per condividere la fragilità del nostro corpo fatto di terra.
- Signore buono, ma perchè tanto annientamento per una creature ingrata, spesso blasfema, superficiale, persa nel nulla delle cose transitorie, sempre alla rincorsa di ciò che non può riempire il cuore?
- Il tuo amore per noi ha suscitato l’invidia e la gelosia di Lucifero: la sua intelligenza perfetta non poteva ammettere che Dio si facesse polvere e avvolgesse nel Suo mistero ciò che è effimero, instabile, incostante. E disse: “Non è giusto, non voglio servirti così annientato e umiliato!”.
- E infatti non è giusto quello che Tu hai fatto e fai per noi, ma è misericordioso. Tu hai ritenuto giusto salvarci con la misericordia, hai inventato il perdono vero, quello che dimentica il male ricevuto non appena il fratello torna a Te con cuore sincero, e se dopo il tuo perdono ricade nello stesso peccato, lo perdoni fino a 70 volte 7, senza contare le volte che lo hai già perdonato.
- Questo è il tuo Cuore, Signore, un Cuore che sa solo amare. Tu sei il Figlio amato, il tuo Cuore batte all’unisono con quello del Padre, lo Spirito Santo può portare a perfezione il tuo amore perché Tu, docile alla Sua azione, ti lasci plasmare da Lui nei pensieri, nelle parole, nelle opere.
- Non stancarti di noi, Signore, non consegnarci alla giustizia divina, continua a supplicare il Padre, con le braccia aperte e il Cuore forato, perché si plachi la sua ira, la sua giustizia, il suo rigore. Dolce Gesù della nostra vita, misericordia e perdono.
Canto: Spirito di Dio, scendi su di noi
ATTO DI FEDE NELLO SPIRITO SANTO
(Insieme)
Sono un uomo di speranza non per ragioni umane o per ottimismo naturale,
ma semplicemente perché credo che lo Spirito Santo
è all’opera nella Chiesa e nel mondo, che questi lo sappia o no.
Sono un uomo di speranza perché credo che lo Spirito Santo
è per sempre lo Spirito Creatore, che dà ogni mattina,
a chi lo accoglie, una libertà nuova ed una provvista di gioia e di fiducia.
Sono un uomo di speranza perché
so che la storia della Chiesa è una lunga storia,
tutta piena delle meraviglie dello Spirito Santo.
Pensate ai profeti ed ai santi, che in ore cruciali
sono stati strumenti prodigiosi di grazie,
ed hanno proiettato sulla via un fascio luminoso.
Credo alle sorprese dello Spirito Santo.
(L . J. Suenens)
ASCOLTIAMO MADRE SPERANZA
Fine per il quale siamo stati creati
Dio ci ha creati e ci ha donato il suo spirito, pegno d’immortalità. Questo ci conforta, pur nella consapevolezza che la nostra vita mortale è un pellegrinare lontano da Dio.
In realtà camminiamo nella fede e non per mezzo di una visione chiara, ma, con coraggio e buona volontà, desideriamo liberarci dai condizionamenti del corpo per raggiungere l’unione con Dio.
Questo pellegrinaggio lontano da Dio è il nostro passaggio nel mondo fra le creature delle quali dobbiamo servirci per arrivare a Lui; lasciarle indietro e andare oltre per trovare e unirci solamente a Lui, disprezzando tutto ciò che non è Lui. Se sappiamo vivere servendoci così delle creature, il nostro pellegrinaggio sulla terra si realizzerà secondo la volontà di Dio.
Ma la nostra fragilità è tale che, anziché proseguire il cammino, lo rallentiamo, cambiamo strada e talvolta ci fermiamo; disperdendoci dietro le creature, ci allontaniamo da Dio e ci ripieghiamo su noi stessi e questo crea disordine nella nostra vita, ritarda, smarrisce o ferma il cammino che, in tal modo, non è orientato verso Dio.
C’è disordine quando una parte del nostro essere o del nostro agire non raggiunge, almeno indirettamente, l’unione soprannaturale che Dio desidera stabilire con noi, per la sua gloria e la nostra felicità, e quando qualcosa di noi non è proteso verso il suo fine vero, ultimo ed assoluto. Il disordine è più o meno evidente a seconda della natura e dell’entità dell’errore.
La grandezza del fine al quale siamo chiamati mai ci permetterà di ignorarlo o di non esserne all’altezza. Se lo facciamo, procuriamo un danno alla nostra vita e offendiamo Colui che ne è l’autore e il perfezionatore.
Sappiate che il disordine proviene sempre da un’unica causa: il piacere. Siamo stati creati per essere felici. In tutte le nostre facoltà è insita una grande aspirazione alla felicità. Nel nostro pellegrinaggio terreno – lontani da Dio che non vediamo, perché guidati dalla fede e non da una visione chiara – fra le creature che invece vediamo e che ci attirano, ci lasciamo incantare da esse dimenticando Chi non vediamo.
Invece di alimentare l’entusiasmo del cammino con la gioia che scaturisce dal nostro servizio, vogliamo soddisfarci e adagiarci in essa, così il piacere cessa di essere per noi mezzo e diventa fine delle nostre azioni. Il fascino di questa stoltezza ci fa perdere di vista il bene e la frivolezza delle passioni, altera l’ordine della nostra anima.
Il piacere, che ci dovrebbe aiutare a correre rapidi attraverso la creazione, ci lega e diventa come una vischiosità che ci fa ripiegare in noi stessi e ci attacca disordinatamente alle creature. È molto triste e doloroso vedere che rimaniamo indietro o fuori strada o fermi, a motivo di quelle stesse cose che dovrebbero invece agevolare la rapidità della nostra ascesa.
(Spazio di silenzio per la riflessione personale)
Dalla lettera di S. Paolo ai Filippesi (Fil 2:5-11)
(A cori alterni)
- Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù,
- il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio;
- ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini;
- apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce.
- Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome;
- perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra;
- e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.
Dalla lettera agli Ebrei (Eb 1:1-14)
Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo. Questo Figlio, che è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza e sostiene tutto con la potenza della sua parola, dopo aver compiuto la purificazione dei peccati si è assiso alla destra della maestà nell'alto dei cieli, ed è diventato tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato. Infatti a quale degli angeli Dio ha mai detto:
Tu sei mio figlio; oggi ti ho generato?
E ancora:
Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio?
E di nuovo, quando introduce il primogenito nel mondo, dice:
Lo adorino tutti gli angeli di Dio.
Mentre degli angeli dice: Egli fa i suoi angeli pari ai venti, e i suoi ministri
come fiamma di fuoco,
del Figlio invece afferma:
Il tuo trono, Dio, sta in eterno
e:
Scettro giusto è lo scettro del tuo regno; hai amato la giustizia e odiato l'iniquità,
perciò ti unse Dio, il tuo Dio, con olio di esultanza più dei tuoi compagni.
E ancora:
Tu, Signore, da principio hai fondato la terra e opera delle tue mani sono i cieli.
Essi periranno, ma tu rimani; invecchieranno tutti come un vestito.
Come un mantello li avvolgerai, come un abito e saranno cambiati;
ma tu rimani lo stesso, e gli anni tuoi non avranno fine.
A quale degli angeli poi ha mai detto:
Siedi alla mia destra,finché io non abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi piedi?
Non sono essi tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono ereditare la salvezza?
(Spazio di silenzio per la riflessione personale)
Canto: Adoramus Te, Domine
PREGHIERA LITANICA
- Gesù, Verbo del Padre, manifestazione del Suo Amore,
- donaci di penetrare con Giovanni nel mistero che t’avvolge.
- Gesù, Luce proveniente per generazione dalla Luce,
- illumina i nostri passi perché non deviamo dai tuoi comandamenti.
- Gesù, per il tuo mezzo tutta la creazione ha preso vita,
- rendici voce che loda e ringrazia per tutte le creature.
- Luce che splendi tra le tenebre,
- purifica le acque stagnanti nei nostri cuori.
- Gesù, Tu che hai visto e vedi il volto del Padre,
- fa’ che ci accolga perdonati nel suo Regno.
- Tu, Gesù, che hai la Vita,
- comunicala anche a noi e risuscita le anime morte per il peccato.
- Gesù, la tua gente, il popolo che ti eri scelto e preparato non ti accolse,
- fa’ che noi non ripetiamo lo stesso errore, allontanandoci dalla verità.
- Tu, Gesù, sei venuto ad abitare in mezzo a noi,
- riscalda i nostri cuori, i nostri focolari, le nostre città, la nostra Chiesa.
- Tu, in cui rifulge la gloria del Padre,
- Fa’ che, sedotti dal tuo fascino, ti seguiamo con fedeltà e amore.
SPAZIO PER LA PREGHIERA PERSONALE
- Ad ogni invocazione rispondiamo: Noi ti lodiamo e ti ringraziamo, Signore.
BENEDIZIONE EUCARISTICA
Canto eucaristico: Ai tuoi piedi
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
- Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo e nostro Creatore.
- Sia benedetto Gesù, Figlio diletto del Padre e nostro Salvatore.
- Sia benedetto lo Spirito Santo, nostra guida interiore e nostro santificatore.
- Sia benedetta Maria, umile Ancella del Signore e nostra Mamma celeste.
- Sia benedetto S. Giuseppe, sposo di Maria, custode di Gesù e nostro modello.
- Siano benedetti gli angeli del cielo, che servono Dio e aiutano noi uomini.
- Siano benedetti tutti i santi che ti lodano e intercedono per i fratelli.
- Siano benedette tutte le persone di buona volontà che fanno la volontà di Dio.
Canto finale: Giovane donna