DIO TRINITA’ SORGENTE DI COMUNIONE
Canto d’inizio: Te lodiamo Trinità
- Signore, mostraci il Padre. L’invocazione di Filippo oggi la ripetiamo noi. Ti chiediamo, Gesù, di mostrarti a noi nella tua divinità, nella tua comunione trinitaria. Siamo tanto carnali noi creature, tanto attratte dalle cose visibili, che non riusciamo a cogliere il soprannaturale che ci permea e ci avvolge.
- Mostraci il Padre, Gesù, fratello nostro, mostraci lo Spirito che vi salda in unità inscindibile! Noi non sappiamo vivere un amore così grande, così totale da non ammettere divisione alcuna nel volere e nell’agire.
- Tu ci hai fatti a tua immagine e ci vuoi in comunione, ma noi siamo discordi, in contrasto, sempre soverchiati dal nostro “io” invadente, che non lascia spazio né a Te né ai fratelli.
- Toglici il pungolo dell’egoismo, della discordia, del cercare il pelo nell’occhio del fratello e di trascurare la trave che c’è nel nostro.
- Voi, Trinità santa siete un cuor solo e un’anima sola, un solo sentire, un solo volere, un solo agire… Concedeteci la grazia dell’unità nella diversità; infondeteci la buona volontà, dateci la grazia di saper godere nel veder crescere i fratelli e magari noi diminuire e scomparire, come il seme che si svuota per dar vita alla spiga.
(Mettiamo il nostro cuore alla presenza di Gesù)
Invocazione allo Spirito Santo: Spirito Santo vieni
ASCOLTIAMO LA PAROLA
Gli disse Filippo: “Signore, mostraci il Padre e ci basta”. Gli rispose Gesù: “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è in me compie le sue opere. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse… Se mi amate osservate i miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi.” (Gv 14,8-11/15-17)
RIFLETTIAMO INSIEME
- E’ tanto tempo, Gesù, che stiamo con Te, ma non ti conosciamo ancora. Ci sembra impossibile che Tu possa interagire con noi, usando il nostro linguaggio. Ti sentiamo lontano e inaccessibile, mentre Tu ti cali nella nostra realtà, ti fai uno di noi, perché noi possiamo capirti e imitarti.
- Gesù, dopo esserti mostrato a noi col volto umano, col Cuore umano e divino insieme, con i gesti dell’amore, della bontà e della verità, mostraci il Padre, l’origine della vita, la fonte da cui scaturisce la tua e la nostra esistenza.
- Tu sei la manifestazione visibile del Dio invisibile, ma ti chiediamo di toccare i nostri cuori, mostrandoti a noi trasfigurato nella tua divinità, nella comunione perfetta che vi unisce, nell’armonia meravigliosa che vi avvolge.
- Gli Angeli, i Santi splendono della luce che emana da voi, sono solo specchi che riflettono il vostro splendore, sono immagini, ma Voi, Trinità Santa, siete la realtà, la Verità, l’Amore.
- Mostratevi a noi nel dinamismo meraviglioso che vi porta ad agire in favore del nostro nulla; nella misericordia che vi fa tollerare la nostra stoltezza, il nostro orgoglio, la nostra ingratitudine, la nostra indifferenza.
- E Tu, Gesù, tergi con il tuo Sangue prezioso la nostra anima, perché rifletta il tuo Cuore mite e misericordioso, e impari, contemplando l’Amore, a vivere la civiltà dell’Amore, che Tu sei venuto ad inaugurare e ne hai pagato tutto il prezzo, da Betlemme al Calvario.
- Grazie, Padre, di averci dato Gesù. Grazie, Gesù, di averci rivelato il Padre e di averci fatto vedere come si può amare anche nella nostra condizione umana. Grazie, Spirito Santo, che, stringendo con i vincoli dell’amore fedele il Padre e il Figlio in unità, crei il mistero più grande della nostra fede: l’unità e la trinità di Dio.
(Ringraziamo Gesù col nostro cuore)
PREGHIERA LITANICA
- Con l’amore ardente di tuo Figlio Noi ti adoriamo, Padre.
- Con il Cuore fedele di Maria “ “
- Con la perfetta lode che ti rendono gli Angeli “ “
- Con i sentimenti degli umili “ “
- Con la purezza di tutti i casti “ “
- Con la sensibilità pietosa di tutti i misericordiosi “ “
- Con la mitezza dei pacifici “ “
- Con la rettitudine di tutti i giusti “ “
- Con l’ardore di tutti gli Apostoli “ “
- Con la fortezza di tutti i martiri “ “
- Con il fervore di tutti i confessori della fede “ “
- Con il candore di tutti i vergini “ “
- Con la gratitudine di tutti i salvati “ “
- Insieme a tutti gli abitanti del cielo “ “
ASCOLTIAMO MADRE SPERANZA
“Il comandamento di amare il prossimo non è identico a quello che ci chiede di amare il nostro Dio, perché Dio dobbiamo amarlo in se stesso e per se stesso, mentre il prossimo non in se stesso e per se stesso, ma in Dio e per Dio. Gli è però simile in quanto l’uno non si concepisce senza l’altro ed entrambi si riferiscono a Dio, il primo indirettamente, il secondo direttamente. Questo comandamento è molto giusto perché dobbiamo vivere amandoci sulla terra come vivremo uniti in cielo. E’ anche interessato, figli miei, perché Dio, come a noi comanda di amare gli altri, così a ciascuno degli altri comanda di amare noi: mettendolo in pratica siamo sicuri che ci ameremo tutti. La carità, l’amore al nostro prossimo, figli miei, è particolarmente importante; infatti è il secondo comandamento, dopo quello di amare il nostro Dio, al quale si riconduce tutta la legge divina. E’ volontà divina che amiamo il nostro prossimo in Dio e per Dio, come Dio ha amato noi. Siamo obbligati ad amare i nostri fratelli perché questo amore va inseparabilmente unito a quello di Dio: di più, Egli considera per sé l’amore dato al prossimo.
“Siamo stati creati gli uni per gli altri e viviamo gli uni negli altri perché in noi c’è qualcosa degli altri e negli altri qualcosa di nostro. Questo qualcosa degli altri che c’è in noi è la loro vita, e quel qualcosa di nostro che c’è in loro è la nostra vita.
Le nostre esistenze si compenetrano scambievolmente e si identificano più o meno secondo quello che si riceve e che si dà....
Dio mio! Ti ringraziamo perché ci hai uniti così per l’eternità e perché fin d’ora ci ai vivere
gli uni negli altri e tutti uniti a Te”
(Riflettiamo in silenzio sulle parole della Madre Speranza)
CHIEDIAMO A GESU’ IL DESIDERIO DEL CIELO
- Gesù, noi siamo molto attaccati a questa vita, temiamo la malattia, il disagio, la morte. Signore, ma dov’è la nostra fede? Diciamo di amarti, di desiderarti e poi temiamo di incontrarci con Te! Donaci, Gesù, il desiderio del cielo.
- E’ un dono che possiamo ricevere solo da Te. Per la tua bontà, concedicelo. La colpa di Adamo e le nostre colpe ci fanno nascondere da Te, vorremmo che Tu non ci ritrovassi mai… Siamo peccatori, Signore, ma Tu donaci il desiderio dei colli eterni, donaci di saper penetrare con lo spirito nel tuo mistero di luce, di gioia, di beatitudine, perché nulla ci turbi e sappiamo venirti incontro nella gioia.
Con le parole del salmo 62 diciamo:
O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco, di te ha sete l'anima mia,
a te anela la mia carne, come terra deserta, arida, senz'acqua.
Così nel santuario ti ho cercato, per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita, le mie labbra diranno la tua lode.
Così ti benedirò finché io viva, nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito, e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.
Quando nel mio giaciglio di te mi ricordo e penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto, esulto di gioia all'ombra delle tue ali.
A te si stringe l'anima mia e la forza della tua destra mi sostiene.
Preghiamo ancora con il salmo 83
Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti!
L'anima mia languisce e brama gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente.
Anche il passero trova la casa, la rondine il nido, dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.
Beato chi abita la tua casa: sempre canta le tue lodi!
Beato chi trova in te la sua forza e decide nel suo cuore il santo viaggio.
Passando per la valle del pianto la cambia in una sorgente,
anche la prima pioggia l'ammanta di benedizioni.
Cresce lungo il cammino il suo vigore, finché compare davanti a Dio in Sion.
Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera, porgi l'orecchio, Dio di Giacobbe.
Vedi, Dio, nostro scudo, guarda il volto del tuo consacrato.
Per me un giorno nei tuoi atri è più che mille altrove,
stare sulla soglia della casa del mio Dio è meglio che abitare nelle tende degli empi.
Poiché sole e scudo è il Signore Dio; il Signore concede grazia e gloria,
non rifiuta il bene a chi cammina con rettitudine.
Signore degli eserciti, beato l'uomo che in te confida.
(Liberamente leggiamo la parola o la frase che ci ha colpito)
APRIAMOCI AL SIGNORE
- Signore, Tu sei alla porta del mio cuore e bussi. Io ti apro e ti dico: Entra, Signore, e cena con me. Io metto sulla mensa il mio debole amore, tu metti il tuo infinito e totale. Tu ti nutrirai del mio piccolo amore, io mi diletterò del tuo immenso e beatificante.
- Sarà lo Spirito a servirci, Lui che tesse relazioni d’amore tra le creature e Te, nostro Creatore. Dilata, ti prego, il mio cuore, perché possa accogliere l’amore grande del Padre, che nessuno spazio può contenere.
- Questo dono di grazia lo devo a Te, Gesù, che me l’hai meritato con il tuo sacrificio, a Te che ti sei fatto fratello per parlare la mia lingua, per condividere la mia stessa esperienza, per darmi un modello al quale ispirarmi in tutte le circostanze in cui la vita mi pone.
- Quanto amore, Trinità Santa, quanta premurosa attenzione per non perdermi e potermi accogliere nel tuo vortice santo.
- Un’eternità beata nel tuo seno, in una relazione d’amore che appaga ogni desiderio del cuore, che compensa di ogni sacrificio, che giustifica tutto ciò che qui ci sembra incomprensibile.
- Quale dono, Signore, quale prospettiva Tu apri alla mia povera esistenza! E non mi chiedi altro che di lasciarti entrare in me, di aprirti il mio cuore, di accoglierti, di lasciarti agire. Il resto lo farai Tu, Ospite dolce dell’anima. Dolcissimo sollievo!
COMUNIONE SPIRITUALE
- Ecco, Signore Gesù, in questo momento mi apro a Te…. Non potendoti ricevere sacramentalmente, ti chiedo di venire almeno spiritualmente nel mio cuore.
(Silenzio di accoglienza)
Canto: Vieni qui, Gesù
Anima di Cristo, santificami. Corpo di Cristo, salvami.
Sangue di Cristo, inebriami. Acqua del costato di Cristo, lavami.
Passione di Cristo, confortami. O buon Gesù, esaudiscimi.
Dentro le tue piaghe nascondimi. Non permettere che io mi separi da Te.
Dal nemico maligno difendimi. Nell’ora della mia morte, chiamami.
Comanda che io venga a Te a lodarti con i tuoi santi, nei secoli dei secoli. Amen.
RINGRAZIAMENTO PER IL DONO DEI FRATELLI
- Signore, ti ringrazio perché non mi hai lasciato solo sulla terra, ma mi hai dato fratelli e sorelle con cui condividere l’esistenza, a cui servire il mio piccolo amore.
- La famiglia è una fucina di atti d’amore gratuito: da essa ricevo il cibo per il corpo, la compagnia per il cuore, la preghiera per l’anima, il consiglio e la correzione fraterna per purificarmi. C’è poi la comunità che mi offre momenti di riflessione e di ricerca del bene comune per crescere nella spiritualità. Quanto debbo ai miei fratelli, Signore! Perdonami se non sono riconoscente e spesso mi limito a criticare.
- Grazie, Gesù, soprattutto perché hai voluto farti fratello e amico nostro, per non lasciarci soli.
SPAZIO PER LA PREGHIERA PERSONALE
Ad ogni invocazione diciamo: Gesù, fratello nostro, ascoltaci.
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Canto eucaristico: Ai tuoi piedi.
- Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
Canto finale: Santa Maria della Speranza.