LASCIATEVI RICONCILIARE CON DIO
Canto iniziale: Abbà, Padre
ATTO DI FEDE NELLA PRESENZA DI GESU’
- Gesù Buono, Tu sei qui con noi, in mezzo a noi che siamo riuniti nel tuo nome. Ascolti le nostre preghiere, raccogli i palpiti del nostro cuore, conosci tutti i nostri affanni, le nostre tristezze, soffri con noi, gioisci per le belle sorprese che la vita ci regala e segni tutto il nostro affetto nel tuo Cuore.
- Non lo vediamo, ma tu ci avvolgi nel tuo amore, ci guardi con affetto Tu, vero Padre, Tu tenera Madre. Sarebbe bello per noi poter incontrare i tuoi occhi e leggervi l’amore che hai per noi, ma i nostri sensi non possono tanto, è il tempo della fede per noi … Tu però ci rassicuri, ci dici che tutto è registrato nel tuo cuore e un giorno vedremo il tuo volto e sarà beatitudine piena.
- Gesù, ti preghiamo per tutti i nostri fratelli, per quelli che non ti conoscono o che, confusi da idee malsane non ti cercano. Loro soffrono e non sanno perché, cercano la gioia ma rifiutano di accoglierla da chi può donarla loro. Si stanno facendo male e col loro rifiuto fanno male al tuo Cuore. Gesù, raggiungili con una grazia speciale, come raggiungesti i tanti convertiti che ora ti danno gloria in cielo. Amen.
ASCOLTIAMO LA PAROLA
Marco 2:1-12
In quel tempo Gesù entrò di nuovo a Cafarnao dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola.
Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati».
Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?».
Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate così nei vostri cuori? Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua». Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».
MEDITIAMO LA PAROLA
- Gesù, la compassione che provasti per quel povero uomo paralitico nelle membra, morto nell’anima, ti portò nella mente i tanti morti spirituali che, con il peccato avevano ucciso, uccidevano e avrebbero ucciso la bella anima che lo Spirito Santo aveva infuso in loro nell’atto del concepimento e ti mosse ad istituire il sacramento del perdono, vero sacramento di risurrezione.
- Gesù, Tu medico delle anime e dei corpi con i sacramenti di guarigione: la Riconciliazione e l’Unzione dei malati, ci ridoni salute e vita, ci fortifichi quando il peccato veniale e le imperfezioni ci hanno indebolito, ci risani quando in un momento di esasperazione e di inganno diabolico, ti abbiamo offeso gravemente, ci prepari per l’incontro con Dio quando l’esame della vita volge al termine e la visone di Dio ci rivelerà l’esito finale.
- Gesù buono, Samaritano pietoso, so che Tu non passi indifferente accanto alle nostre miserie e alle nostre malizie, ma ti fermi, ti chini sul nostro dolore, rianimi la nostra fede vacillante, riaccendi la speranza, ci indichi la carità senza limiti. Grazie, Gesù, insegnaci ad essere a nostra volta samaritani pietosi e non giudici severi verso i nostri fratelli, che nello scontro con il brigante infernale, hanno riportato ferite e lesioni.
- Gesù, Tu, nella tua evangelizzazione trovasti molti malcapitati che sprogrammarono le tue giornate, ma la tua passione per le anime e per il Padre a cui volevi riconsegnare quei poveri figli feriti, non ti fece esitare un istante dal fermarti davanti a loro per curarli e restituire loro vita e dignità. Fermati anche accanto a noi ogni volta che ci vedi vacillanti, avviliti e stanchi, senza forza per proseguire il cammino.
- Donaci il perdono e poi donaci il Pane della vita, perché fortificati possiamo proseguire il cammino e concedici di condividere i beni che Tu ci dai con i nostri fratelli, compreso il perdono, la grazia dell’intimità con Te e anche i beni materiali se è necessario. Amen.
Canto: Benedici il Signore
PREGHIERA LITANICA
- Signore Gesù, metto davanti a Te la mia anima perché Tu la guarisca.
- E’ malata di superbia, di criteri umani, di senso critico verso gli altri, di giudizio severo, di disprezzo verso i peccatori ed ha tante altre miserie che Tu, Gesù buono, vedi e che io non vedo per la mia grossolanità. Salvami, Signore dalla mia povertà e guariscimi.
- Signore, metto davanti a Te l’anima di tutte le persone che amo.
- Tu vedi le loro miserie, i loro limiti, quelli che anch’io vedo e mi fanno soffrire e quelli che Tu vedi e ti fanno soffrire. Avvolgili, ti prego, nella Tua misericordia, riscalda il loro cuore perché al fuoco del tuo amore ogni difetto sia consumato e rimanga solo l’oro puro del loro cuore pulito e rinnovato dal tuo amore.
- Signore, metto davanti a Te l’anima di tutti i sacerdoti della terra, dal Papa all’ultimo giovane ordinato di recente.
- Hanno bisogno di un cuore ardente d’amore per Te e per le anime e a volte sono pigri, stanchi, tendenti al quieto vivere, poco zelanti per la santificazione delle pecorelle loro affidate, le lasciano in balia dei lupi rapaci che girano nel mondo. Difendi Tu, Gesù le pecorelle e difendi anche i Pastori dagli attacchi del maligno. Salvaci Tu, Pastore buono.
- Signore, metto davanti a Te l’anima di tutti i coniugi della terra.
- Hanno bisogno di fedeltà, di coerenza, di senso di responsabilità, di onestà, di equilibrio, ma il mondo li trascina nella falsa idea dell’ “usa e getta”, del “mi piace”, del relativismo, del pensiero malato che ritiene buono tutto quello che la moda del momento esalta, senza la capacità di fare un buon discernimento. Aiutali, Signore, hanno assunto impegni con Te, tra di loro e con i figli, fa’ che vivano all’altezza della loro dignità.
- Signore, metto davanti a Te l’anima di tutti i senza tetto del mondo.
- Gesù, Tu che fosti povero, Tu che fosti profugo in Egitto, Tu che dicesti al giovane che ti voleva seguire: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo», abbi pietà dei senza tetto, dei popoli costretti dalle ingiustizie umane a lasciare la loro terra e a chiedere la carità di essere accolti; prepara loro una dimora nel tuo Regno e muovi i nostri cuori a preparare per loro anche una dimora su questa terra.
Canto: Resta con noi, Signore la sera
ASCOLTIAMO LA MADRE SPERANZA
Spesso succede che il demonio scoraggi le anime che hanno avuto la disgrazia di offendere Gesù, insinuando in loro pensieri sciocchi, come per esempio, che ormai non possono più aspirare alla perfezione e inutilmente si illudono che Gesù le ami come prima di averlo offeso. Il demonio fa sì che queste anime non si umilino ricorrendo a Gesù per implorare la sua misericordia. Che pena che queste anime non si accorgano dell'inganno e non si impegnino per essere, non solo fervorose, ma sante, fiduciose che Gesù le aiuterà con la sua grazia e che gli altri religiosi mai rinfacceranno loro di essere state più o meno leggere, di aver o no offeso Gesù perché Egli solo deve giudicare le azioni di ciascuno.
In questi casi la nostra unica riflessione è: «Gesù ha permesso a questo mio fratello di cadere in quella mancanza e di allontanarsi più o meno dalla fedeltà alla vita religiosa perché vuole che diventi un grande santo. e si servirà di questa caduta per radicarlo nell'umiltà, nella diffidenza di sé, nel riconoscimento del suo amore a Gesù. Egli ha voluto che portassimo il prezioso tesoro di grazia in un fragile vaso di argilla affinché si riconosca che quanto di grande c’è in noi è opera sua».
Se qualcuno ha avuto la disgrazia di offendere Gesù, non esiti un istante, corra da Lui per chiedergli perdono perché egli l’accolga come Padre buono, poiché Egli l'attende con grande trepidazione e tenerezza. Allora vedrete come l'Amore Misericordioso vi stringerà a sé con l'infinita dolcezza del suo cuore e vi meraviglierete di costatare che Egli stesso vi ha attirato a sè proprio quando lo credevate adirato e pronto, con la spada in mano, a vendicarsi delle offese ricevute.
E non si ferma qui la sua bontà. Egli promette a questa anima di spalancarle le porte del cielo se d'ora in poi si comporterà come autentica consacrata e amerà con affetto filiale la Santissima Madre, nella quale, dopo Gesù, si deve riporre tutta la fiducia.
Credo che ogni creatura, ma specialmente noi della famiglia dell'Amore Misericordioso, dobbiamo essergli molto riconoscenti e dimostrargli il più possibile questa gratitudine. Sforziamoci di essere molto caritatevoli, pazienti, sacrificati e impegnati ad eliminare ogni imperfezione per imitare tutte le virtù di Dio. Ricordiamoci che Gesù ci chiede di essere non anime comuni, ma sante; che con il buon esempio contribuiamo alla santificazione dei fratelli e che il nostro distintivo sia un cuore materno arricchito delle suddette virtù.
(“Consigli pratici”: 38 – 41)
Canto: Todo por amor
ATTO DI OFFERTA ALL’AMORE MISERICORDIOSO DI DIO
Maria Francesca Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo - rel.carm.ind.
Festa della Santissima Trinità, 9 giugno dell’anno di grazia 1895
- Mio Dio, Trinità Beata, io desidero Amarti e farti Amare, lavorare alla glorificazione della Santa Chiesa salvando le anime che sono sulla terra e liberando quelle che soffrono nel purgatorio. Desidero compiere perfettamente la tua volontà e arrivare al grado di gloria che mi hai preparato nel tuo regno; in una parola, desidero essere Santa, ma sento la mia impotenza e ti domando, o mio Dio, di essere tu stesso la mia Santità!
- Poiché mi hai amata fino a darmi il tuo unico Figlio perché sia il mio Salvatore e il mio Sposo, i tesori infiniti dei suoi meriti sono miei ed io te li offro con gioia, supplicandoti di non guardarmi che attraverso il Volto di Gesù e nel suo Cuore ardente d’Amore.
- Ti offro ancora tutti i meriti dei Santi sia del Cielo che della terra, i loro atti d’Amore e quelli dei Santi Angeli; ti offro infine, o Beata Trinità, l’Amore e i meriti della Santa Vergine, mia Madre diletta. A lei affido la mia offerta pregandola di presentartela.
- Il tuo Figlio divino, mio Amato Sposo, nei giorni della sua vita mortale ci ha detto: « Tutto ciò che domanderete al Padre mio, nel mio nome, ve lo darà»! Sono dunque certa che esaudirai i miei desideri. Lo so, o mio Dio: più vuoi dare, più fai desiderare! Sento nel mio cuore desideri immensi ed è con fiducia che ti chiedo di venire a prendere possesso della mia anima. Ah, non posso ricevere la Santa Comunione tanto spesso come desidero! Ma, Signore, non sei tu Onnipotente?… Resta in me, come nel tabernacolo: non allontanarti mai dalla tua piccola ostia!
- Vorrei consolarti dell’ingratitudine dei cattivi e ti supplico di togliermi la libertà di dispiacerti.
Se qualche volta cado per debolezza, il tuo Sguardo Divino purifichi subito la mia anima consumando tutte le mie imperfezioni, come il fuoco che trasforma ogni cosa in se stesso…
- Ti ringrazio, o mio Dio, di tutte le grazie che mi hai accordate, in particolare di avermi fatta passare attraverso il crogiuolo della sofferenza. Sarà con gioia che ti contemplerò nell’ultimo giorno mentre reggi lo scettro della Croce. Poiché ti sei degnato di darmi in sorte questa Croce tanto preziosa, spero di rassomigliarti nel Cielo e di veder brillare sul mio corpo glorificato le sacre stimmate della tua Passione!
- Dopo l’esilio della terra, spero di venire a goderti nella Patria; ma non voglio ammassare meriti per il Cielo, voglio lavorare per il tuo solo Amore, con l’unico scopo di farti piacere, di consolare il tuo Sacro Cuore e di salvare anime che ti ameranno eternamente.
- Alla sera di questa vita, comparirò davanti a te a mani vuote, perché non ti chiedo, Signore, di contare le mie opere. Ogni nostra giustizia è imperfetta ai tuoi occhi. Voglio dunque rivestirmi della tua propria Giustizia e ricevere dal tuo Amore il possesso eterno di Te stesso. Non voglio altro Trono e altra Corona che Te, o mio Amato!
- Ai tuoi occhi il tempo è nulla: un giorno solo è come mille anni. Tu puoi dunque prepararmi in un istante a comparire davanti a te…
- Allo scopo di vivere in un atto di perfetto Amore, mi offro come vittima d’olocausto al tuo Amore misericordioso, supplicandoti di consumarmi senza posa, lasciando traboccare nella mia anima le onde d’infinita tenerezza che sono racchiuse in te, così che io diventi Martire del tuo Amore, o mio Dio!
- Questo martirio, dopo avermi preparata a comparire davanti a te, mi faccia infine morire e la mia anima si slanci senza ritardo nell’eterno abbraccio del Tuo Amore Misericordioso!
- Voglio, o mio Amato, ad ogni battito del cuore rinnovarti questa offerta un numero infinito di volte, fino a che, svanite le ombre, possa ridirti il mio Amore in un Faccia a Faccia Eterno!
SPAZIO PER LA PREGHIERA PERSONALE
Ad ogni invocazione diciamo: Gesù, sommo ed eterno sacerdote, riconciliaci con il Padre.
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Concludiamo con la preghiera per i sacerdoti di S. Teresa del Bambino Gesù:
O Gesù, sommo ed eterno sacerdote,
custodisci il tuo sacerdote dentro il Tuo Sacro Cuore.
Conserva immacolate le sue mani unte
che toccano ogni giorno il Tuo Sacro Corpo.
Custodisci pure le sue labbra arrossate dal Tuo Prezioso Sangue.
Mantieni puro e celeste il suo cuore
segnato dal Tuo sublime carattere sacerdotale.
Fa' che cresca nella fedeltà e nell'amore per Te
e preservalo dal contagio del mondo.
Col potere di trasformare il pane e il vino
donagli anche quello di trasformare i cuori.
Benedici e rendi fruttuose le sue fatiche
e dagli un giorno la corona della vita eterna.
Canto eucaristico: Ai tuoi piedi
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
Canto finale: Magnifica il Signor anima mia.
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