LA PERFEZIONE
Canto d’inizio: Re di gloria
- Gesù buono, Gesù mite, Gesù paziente, Gesù perfetto agli occhi del Padre, guardaci dall’Ostia santa ed abbi pietà di noi impazienti, irascibili, pigri, esigenti.
- Tu ti sei accontentato della grotta di Betlemme per nascere, dell’umile casa di Nazareth per vivere, del legno della croce per morire, insegnaci a non ricercare comodità ed onori.
- Tu, Dio eterno, ti sei fatto obbediente al Padre anche nella richiesta più difficile e sofferta e a Lui hai chiesto la forza per non essere travolto dal male, toglici l’orgoglio di pensare di non aver bisogno dell’aiuto di Dio.
- Tu, giglio candido di purezza, sei stato ingiustamente accusato di avere relazioni con le prostitute, non riuscendo a vedere in Te il Buon Pastore, che va alla ricerca della pecorella smarrita, donaci la castità della mente per non emettere giudizi cattivi, la castità del cuore per non venir meno agli impegni presi nel matrimonio, la castità del corpo per poterci accostare meno indegnamente a Te, che ami passeggiare tra i gigli.
ASCOLTIAMO LA PAROLA
Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste. (Mt 5:48)
Il Dio della pace che ha fatto tornare dai morti il Pastore grande delle pecore, in virtù del sangue di un'alleanza eterna, il Signore nostro Gesù, vi renda perfetti in ogni bene, perché possiate compiere la sua volontà, operando in voi ciò che a lui è gradito per mezzo di Gesù Cristo, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen. (Eb 13:20-21)
Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove, sapendo che la prova della vostra fede produce la pazienza. E la pazienza completi l'opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, senza mancare di nulla. Se qualcuno di voi manca di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti generosamente e senza rinfacciare, e gli sarà data. La domandi però con fede, senza esitare, perché chi esita somiglia all'onda del mare mossa e agitata dal vento; e non pensi di ricevere qualcosa dal Signore un uomo che ha l'animo oscillante e instabile in tutte le sue azioni. (Gc 1:2-8)
RIFLETTIAMO INSIEME
- Gesù buono, come possiamo essere perfetti come il Padre se siamo impastati di fango? Vivere la santità presume una volontà ferma e una capacità decisa di resistere ai richiami degli appetiti della mente, del cuore e della carne.
- Liberaci, Signore, dalla superbia della mente, dai traviamenti del cuore, dalle seduzioni della carne.
- La nostra mente orgogliosa, Signore, ama programmare il proprio cammino, fidandosi delle sole sue doti e capacità, senza pensare che tutto è dono: l’intelligenza, le opportunità, il benessere, la salute, i tempi del nascere e del morire, i genitori, la nazione, l’educazione alla fede … come possiamo inorgoglirci, ritenendoci superiori quando tutto ci può essere tolto in un batter d’occhio?
- Liberaci, Signore, dalla superbia della mente, dai traviamenti del cuore, dalle seduzioni della carne.
- Il nostro cuore tende al piacere dell’amicizia, alla condivisione delle idee, ama ricevere riconoscimenti, intrattenere relazioni soddisfacenti e fa difficoltà ad entrare in relazione d’amore e di rispetto con chi non condivide i propri pensieri, i propri sentimenti, i propri modi di agire.
- Liberaci, Signore, dalla superbia della mente, dai traviamenti del cuore, dalle seduzioni della carne.
- La nostra carne tende al piacere nel cibo, nella sessualità, nel vizio e spesso cediamo ai suoi richiami, perché deboli nella volontà e incoerenti nei propositi.
- Liberaci, Signore, dalla superbia della mente, dai traviamenti del cuore, dalle seduzioni della carne.
- Abbiamo bisogno della tua grazia, Signore, per supplire alle nostre deficienze, per essere fortificati nella lotta contro le nostre passioni, le nostre antipatie, la nostra ricerca sfrenata di consensi. Soccorrici, Signore, perché possiamo liberarci dall’involucro penante del nostro orgoglio segreto, della nostra dipendenza affettiva disordinata, dai richiami allettanti della nostra carne.
- Liberaci, Signore, dalla superbia della mente, dai traviamenti del cuore, dalle seduzioni della carne.
- Non ti chiediamo, Signore, di metterci alla prova, siamo sicuramente carenti, ma ti chiediamo di assisterci nella prova, per vincere questa battaglia.
- Liberaci, Signore, dalla superbia della mente, dai traviamenti del cuore, dalle seduzioni della carne.
Canto: Abbà, Padre
ASCOLTIAMO LA NOSTRA MADRE SPERANZA
Per quel che mi riguarda, vi devo dire che la perfezione non è altro che amare il nostro Dio con tutto il cuore e con tutte le nostre forze, dato che se sul serio amiamo il nostro Dio faremo il possibile per procurargli il bene della sua gloria in noi stesse, riferendo alla sua gloria il nostro essere con tutte le sue azioni, non soltanto quelle buone, ma anche quelle indifferenti e, non contente di questo, saremo diligenti e ci sforzeremo di attrarre al suo servizio e al suo amore anche il nostro prossimo con il fine che da tutti e in tutte le cose Dio sia onorato e glorificato. (Le Ancelle dell'Amore Misericordioso 1943, n. 207)
La perfezione non consiste nel sacrificio, ma piuttosto nel porre le cose al loro giusto posto.
È necessario stare molto attente per non essere ingannate dalla nostra aberrazione, infatti è facilissimo l'equivoco su questo punto. Alla prima idea di perfezione che ci viene corriamo al sacrificio, fino al punto di confondere l'idea di perfezione con quella di privazione e sacrificio, e non la comprendiamo in altra forma. Così quando si impossessa del nostro cuore un fervore veemente, ci lanciamo sul cammino delle penitenze e delle privazioni, credendo che poi su di esso incontreremo la perfezione. Non ci rendiamo conto che la perfezione non è su questo cammino e frequentemente accade che quei sacrifici sono esattamente il contrario di quello che dobbiamo fare. Mentre abbracciamo quelle privazioni, infatti, non pensiamo a rendere diritte le nostre vie, ricerchiamo noi stesse e permaniamo nel disordine.
Spesso scegliamo quei sacrifici per ispirazione del nostro capriccio e dei nostri gusti in quel momento e perfino nella scelta ricerchiamo noi stesse.
Quasi sempre i sacrifici scelti da noi hanno l'inconveniente di essere superiori alle nostre forze e di non corrispondere alle necessità presenti della nostra anima. Fintanto che non rettifichiamo le nostre intenzioni, non siamo all'altezza di quei sacrifici e non abbiamo la forza sufficiente per sopportarli. D'altra parte la grazia, che adegua la sua azione ai progressi della nostra anima, non ci è data per quelli e quindi, non producendo detti impeti di generosità i frutti che desideravamo e non possedendo la nostra anima la forza per sopportarli, ci scoraggiamo e ritorniamo a cadere più in basso di prima. Il risultato è che arriviamo a credere impossibile la perfezione. Ci sembra di aver fatto tutto quanto stava in noi, di non esserci tirate indietro davanti al sacrificio e soltanto abbiamo conseguito un "calo".
Non poteva succedere diversamente, figlie mie, dato che abbiamo fatto tutto meno quello che dovevamo fare. Che cosa serve correre se non andiamo per il giusto cammino? Quanto più velocemente corriamo fuori del vero cammino, tanto più ci allontaniamo dalla meta che dobbiamo raggiungere.
Perché ci impegniamo a cercare la perfezione lontano, o meglio dove non c'è, quando l'abbiamo così vicina? Figlie mie, tutto sta che, invece di sacrificare la nostra soddisfazione, la indirizziamo bene, e questo è molto più semplice ed è la perfezione.
Non sarà più perfetto sacrificare la nostra soddisfazione? Prima di aspirare al più perfetto è nell'ordine normale delle cose aspirare al semplicemente perfetto. Infatti, fare sacrifici eccessivi che la perfezione non ci chiede e trascurare quello che essa esige è un grosso errore, una autentica sciocchezza; è il caso di dire che il meglio è nemico del buono. È un inganno del demonio per far perdere le anime di buona volontà. Egli cerca di illuderci, di tirar fuori la questione dal suo giusto equilibrio per sviare la nostra attenzione dal vero fine col pretesto di un bene maggiore, che sa impossibile da realizzare.
È necessario tenere presente che si può godere di soddisfazioni legittime con l'unica condizione, per essere perfette, di porle ordinatamente nel posto che ad esse corrisponde e di rivolgerle, in modo attuale o virtuale ma con vera efficacia, alla gloria del nostro Dio.
(Le Ancelle dell'Amore Misericordioso 1943, n. 212-219)
Canto: Il Signore è la mia salvezza
Recitiamo il Salmo 120 a cori alterni
Maschi) Alzo gli occhi verso i monti:
da dove mi verrà l’aiuto?
Donne) Il mio aiuto viene dal Signore,
he ha fatto cielo e terra.
Maschi) Non lascerà vacillare il tuo piede,
non si addormenterà il tuo custode.
Donne) Non si addormenterà, non prenderà sonno,
il custode d’Israele.
Maschi) Il Signore è il tuo custode,
il Signore è come ombra che ti copre,
e sta alla tua destra.
Donne) Di giorno non ti colpirà il sole,
né la luna di notte.
Maschi) Il Signore ti proteggerà da ogni male,
egli proteggerà la tua vita.
Donne) Il Signore veglierà su di te, quando esci e quando entri,
da ora e per sempre.
(Sottolineiamo il versetto che ci sentiamo più adatto a noi)
Preghiera litanica
- Per i bambini che vengono alla vita in questo nostro mondo confuso e deviato, perché il Signore li protegga dal male e li preservi per i tempi nuovi
- Maria, aurora della nostra speranza e faro che ci orienta a Gesù, preservali dal male.
- Per i fanciulli che si preparano a ricevere Gesù nel mistero d’amore dell’Eucaristia.
- Maria, arca dell’alleanza nuova ed eterna, custodisci in loro la presenza del Figlio tuo e metti nei loro cuori lo stesso amore che c’è nel Tuo.
- Per gli adolescenti che si aprono all’amicizia e alla relazione intima con gli altri.
- Maria, vera amica, madre e sposa di Dio, custodisci nei loro cuori la fedeltà, la trasparenza, la solidarietà e la saggezza.
- Per i giovani che si aprono all’amore e si avviano a realizzare il progetto matrimoniale che Dio ha messo nei loro cuori.
- Maria, Tu che hai amato Dio con tutto il cuore e sei rimasta fedele a Lui anche quando non capivi, aiuta i giovani a scoprire l’amore limpido, puro, sincero, fedele, generoso, perché la loro relazione duri per il tempo e per l’eternità.
- Per gli uomini e le donne impegnati nell’esercizio dell’amore coniugale e genitoriale.
- Maria, fedele ancella del Signore, aiutali ad essere fedeli nella buona e nella cattiva sorte, quando l’amore gratifica e quando crocifigge, per custodire sulla terra il vero amore e la vita.
- Per gli anziani, i nonni che rappresentano la storia che passa e lascia le sue tracce sui volti e sui cuori.
- Maria, fa’ che siano per i loro figli e nipoti modelli di fede tenace, di volontà ferma, di perseveranza e di fedeltà.
- Per tutti gli uomini e le donne di buona volontà.
- Maria, che sei Madre tenera di Gesù e di ogni uomo, guidali e sorreggili nelle difficoltà della vita, sostienili nella prova, preservali da ogni male .
Canto: Il Signore è il mio pastore
Spazio per la preghiera personale
Ad ogni invocazione diciamo: Gesù, purifica la nostra mente, il nostro cuore e i nostri sensi, per divenire perfetti come il Padre nostro.
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Concludiamo con una preghiera di D. Tonino Bello
A Maria, donna senza retorica
- Maria, donna senza retorica, fa' che le nostre labbra rechino il profumo del silenzio.
- Santa Maria, donna senza retorica prega noi inguaribilmente malati di magniloquenza.
- Abili nell'usare la parola per nascondere i pensieri più che per rivelarli, abbiamo perso il gusto della semplicità.
- Convinti che per affermarsi nella vita bisogna saper parlare anche quando non sia nulla da dire, siamo diventati prolissi e incontinenti.
- Esperti nel tessere ragnatele di vocaboli sui crateri del non senso, precipitiamo spesso nelle trappole nere dell'assurdo come mosche nel calamaio.
- Incapaci di andare al centro delle cose, ci siamo creati un'anima barocca che ad opera i vocaboli come fossero stucchi, e aggiriamo i problemi con le volute delle nostre furbizie letterarie.
- Santa Maria, donna senza retorica, prega per noi peccatori, sulle cui labbra la parola si sfarina in un turbine di suoni senza costrutto. Si sfalda in 1000 squame di accenti disperati. Si fa voce, ma senza farsi mai carne.
- Ci riempie la bocca, ma lascia vuoto il grembo. Ci dà l'illusione della comunione, ma non raggiunge neppure la dignità del soliloquio.
- E anche dopo che ne abbiamo pronunciate tante perfino con eleganza e a getto continuo, ci lascia nella pena di una indicibile aridità: come mascheroni di certe fontane che non danno più acqua e sul cui volto era rimasta soltanto la contrazione del ghigno.
- Santa Maria, donna senza retorica, la cui sovrumana grandezza è sospesa al rapidissimo fremito di un fiat, prega per noi peccatori, perennemente esposti, tra convalescenze e ricadute,
- all'intossicazione di parole.
- Proteggi le nostre labbra da gonfiori inutili. Fa che le nostre voci,
- ridotte all'essenziale, partano sempre dai recinti del mistero e rechino il profumo del silenzio.
- Rendici come te, sacramento della trasparenza.
- E aiutaci, finalmente, perché nella brevità di un sì detto a Dio, "ci sia dolce naufragare": come in un mare sterminato.
Canto eucaristico. Pane del cielo
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
- Sia benedetto il Padre, modello di ogni perfezione.
- Sia benedetto Gesù che ci indica di essere perfetti come il Padre nostro celeste.
- Benedetto Gesù nostro Redentore obbediente al Padre fino alla morte di croce per nostro amore.
- Benedetta Maria che ha condiviso con Gesù il supplizio del cuore, rimanendo nell’amore.
- Benedetti gli Angeli che hanno confortato Gesù nel dolore e hanno annunciato la sua risurrezione.
- Benedetto S. Giuseppe, modello per noi di umile servizio, di protezione e di fedeltà a Dio.
- Benedetti i santi, che hanno seguito le orme di Gesù fino al martirio.
- Benedetta la nostra cara Madre Speranza, che continua la sua opera di evangelizzazione dell’Amore Misericordioso anche dal cielo.
- Benedetti anche noi, se sapremo salire con umiltà il nostro Calvario, sicuri che risorgeremo con Lui per dargli gloria eternamente in cielo.
Canto finale: Salve Regina
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