“MIO CIBO E’ FARE LA VOLONTA’ DEL PADRE MIO”
Canto eucaristico: Pane del cielo
- Gesù, Tu sei rimasto in mezzo a noi come vittima sacrificata alla volontà del Padre; volontà d’amore per noi suoi figli, che, protervi, ci allontaniamo da Lui trafiggendo il suo Cuore e cadendo nella rete oscura del male.
- Per questi figli ingrati non sono piaciute al Padre offerte ed olocausti, ma sei diventato Tu, Gesù, il vero Agnello capace di soddisfare la giustizia divina, sposando l’ingiustizia umana e riparando con il Tuo Amore Misericordioso.
- Grazie, Gesù, e grazie anche a Te, Padre, che non ci hai abbandonati al nostro destino di morte ma a tutti sei venuto incontro, perché quelli che ti cercano ti possano trovare.
- Ora siamo davanti a Te, Agnello immolato e Ti adoriamo, Ti lodiamo, Ti benediciamo per l’immenso amore che hai avuto per noi. La nostra anima canta l’esultanza della risurrezione, evento di salvezza per Te e per noi.
- Gloria e lode a Te, Signore Gesù! Condannato per me, crocifisso per me, morto per me, risorto per me.
- Hai compiuto così la volontà del Padre, motivo dominante di ogni tuo desiderio. Tu sapevi e sai che è volontà d’amore e anch’io lo so, ma Tu l’abbracci “costi quel che costi”, io la conosco, la guardo, la giudico giusta e santa, ma la sofferenza mi spaventa e la respingo. Dammi forza, Signore, nel dolore, perché non sia un vile.
ASCOLTIAMO LA PAROLA
Fratelli, entrando nel mondo, Cristo dice: “Tu non hai voluto né sacrificio, né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: Ecco, io vengo - poiché di me sta scritto nel rotolo del libro – per fare, o Dio, la tua volontà” (Eb 10, 5-7).
Intanto i discepoli lo pregavano: “Rabbì, mangia”. Ma egli rispose: “Ho da mangiare un cibo che voi non conoscete”. E i discepoli si domandavano l’un l’altro. “Qualcuno forse gli ha portato da mangiare?”. Gesù disse loro: “Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera” (Gv 4,31-34).
I NOSTRI MODELLI
- Gesù, Tu hai racchiuso la tua vita tra due parole: “Ecco, io vengo o Dio, per fare la tua volontà” e l’ultima: “Tutto è compiuto. Padre, nelle tue mani affido il mio spirito”.
- L’obbedienza perfetta ha fatto di Te il Figlio perfetto, il modello scomodo dei figli trasgressivi, l’immagine nella quale ognuno trova lo specchio puro col quale confrontarsi. L’immagine dovrebbe essere uguale alla realtà, ma molte volte io scopro in me atteggiamenti ribelli che stridono con il modello.
- Signore, modella il mio cuore sul Tuo, nascondilo magari nel Tuo, perché il Padre possa trovare consolazione e obbedienza anche in me.
- Anche Maria, la nostra Madre Celeste, ha racchiuso la sua esistenza, da quando giocava con gli astri a quando la luce l’ha assorbita, il giorno della sua Assunzione in cielo, nel fiat assoluto alla divina volontà.
- Ha accettato il Figlio che non aspettava, nonostante i problemi che quella maternità presentava, ha fatto silenzio perché i segreti del Re deve rivelarli solo Lui, ha accettato il matrimonio d’anima con Giuseppe, per obbedire alla Legge, ha visto soffrire Giuseppe ed è rimasta in silenzio fino a quando il Signore non ha ritenuto bene comunicare a lui il suo segreto e poi su su fino all’estremo sacrificio ai piedi della croce, per riparare i peccati di Eva e di tutte le Eve.
- Sempre sì a Dio, sempre sì’, costi quel che costi, costi anche sentire i chiodi che penetrano nelle carni verginali della sua Creatura, fino a vederlo nel buio assoluto delle tenebre del venerdì santo, fino a non potergli dare neanche un sorso d’acqua, fino a vederlo spirare, Lui il Signore della vita, privo di vita, appeso ad un patibolo infame.
- Era davvero troppo, eppure Lei ha continuato a dire il suo sì al volere del Padre, che stava portando a perfezione il dono totale del Figlio, in riscatto per tutti i figli.
Canto: Ecco l’uomo
- Anche la nostra Madre Speranza ha saputo dire il suo “fiat” al Signore, costi quel che costi. Umiliata, rifiutata, disprezzata, ingiustamente accusata, ha saputo dilatare il suo cuore nell’abbraccio dei suoi crocifissori e ha saputo chiedere per loro perdono e misericordia:
- «Signore, ricordati che l’apostolo Pietro, che ti amava moltissimo e che era capace di qualunque cosa pur di difenderti, fu il primo a rinnegarti... E Tu lo hai perdonato. Perché oggi – Giovedì Santo, giorno di perdono – non dovresti perdonare anche queste Figlie mie e dimenticarti di tutto? Perché non mi dici che le perdoni e che posso stare tranquilla, in quanto non hai più nulla contro di loro? Guardale, Signore, come hai guardato Pietro: perché se lui ti rinnegò per paura, le mie Figlie lo hanno fatto per essere state addottrinate da un tuo Ministro, il quale – come un Giuda – si è permesso di riempire la loro testa di tante cose che realmente io avrei potuto commettere se Tu non mi avessi assistito e se non fossi Tu a guidare la barca delle due Congregazioni. Signore, questo è il giorno del perdono: e io non ti lascerò in pace fino a quando non mi dici che non ti ricordi più di quanto queste Figlie hanno pensato, detto e fatto. Tu dichiari che perdoni, dimentichi e non tieni in conto: questo è il momento, Signore!... Oggi, giorno del Giovedì Santo, di nuovo te lo ripeto: perdona queste Figlie mie; e perdona questo Ministro tuo, per causa del quale (si è creata) questa situazione». (MADRE SPERANZA ALHAMA, Preghiere in estasi, 15 aprile 1965).
- Questi, Gesù, i nostri modelli, queste le strade della divina volontà che Tu hai tracciato davanti ai nostri occhi… E’ troppo per la nostra povertà? Confermaci nella fede e nell’amore, perché non deludiamo le Tue attese, corroboraci con il tuo Santo Spirito, perché possiamo lasciarci condurre da Te, ovunque Tu voglia portarci. Amen.
PREGHIERA LITANICA
- Quando la vita ci sorride e respiriamo gioia e pace, Padre, sia fatta la tua volontà.
- Quando la malattia ci visita e sconvolge i nostri programmi, “ “ “
- Quando possiamo mettere sul tavolo il pane quotidiano, “ “ “
- Quando facciamo fatica ad arrivare a fine mese, “ “ “
- Quando siamo stimati ed onorati, “ “ “
- Quando siamo umiliati ed incompresi, “ “ “
- Quando vediamo i nostri figli crescere in età, sapienza e grazia, “ “ “
- Quando soffriamo perché li vediamo crescere con difficoltà, “ “ “
- Quando il tempo lascia i segni sul nostro corpo, “ “ “
- Quando il cuore è in tempesta e non vediamo nessuna luce all’orizzonte, “ “
- Quando nella preghiera recuperiamo il coraggio per affrontare la vita, “ “ “
- Quando riusciamo a sentire la voce di Dio che ci conforta, “ “ “
- Quando la morte stende il suo manto sulle persone care, “ “ “
- Quando la fatica di vivere allontana dal cuore la pace, “ “ “
- Quando il male del mondo sembra inghiottire ogni speranza “ “ “
ASCOLTIAMO MADRE SPERANZA
La cosa più difficile in questa impresa che avete cominciato, a mio parere, consiste nel saper resistere a se stessi; poiché un camminare sempre contro corrente è cosa tremenda e saranno tanto poche le volte che potrete concedere ai vostri gusti quello che per natura desiderate; vi vedrete il più delle volte nella necessità di doverci rinunciare. Per cui fate tanta attenzione, in ogni momento, a scegliere di voler dare a Gesù qualunque cosa Lui vi chieda, senza dimenticare che Gesù va in cerca di anime pronte al sacrificio.
È cosa dura per la nostra natura anche il dover sopportare tutte le occasioni che dobbiamo cercare per conseguire di essere umili:
- far tacere il nostro amor proprio e il nostro io,
- far tacere il desiderio di star bene,
- far tacere il desiderio delle cose comode,
- far tacere il desiderio di apparire,
- far tacere il desiderio che gli altri pensino bene di noi,
- che ci vogliano bene,
- che ci abbiano tutti i riguardi dovuti.
Vincere e superare tutti questi ostacoli può diventare un lavoro difficilissimo se nel nostro cuore non arde un sincero amore per Gesù; quando, invece, nel nostro cuore è molto vivo il fuoco dell’amore a Gesù, tutto diventa più facile, più leggero e più soave.
“Aiutami, Signore, perché io sia una vera Ancella del Tuo Amore Misericordioso; aiutami in modo che tutte le persone che potrò avvicinare si sentano trasportate verso di Te, trascinate dal mio buon esempio, dalla mia pazienza, dal mio spirito di sacrificio, dal mio amore per Te e dal mio lavoro”.
Canto: Todo por amor
PREGHIERE DI MADRE SPERANZA
- Fa, Gesù mio, che tutte le mie azioni assomiglino alle tue e rendimi forte nel tuo amore e nella tua pace. Illumina i miei sensi con la luce della tua carità perché sia solo Tu ad insegnarmi, incamminarmi e istruirmi nei sentimenti più intimi del tuo cuore.
- Gesù mio, Tu per me hai sofferto tanto, fino al punto da morire nudo su una croce, calunniato, disprezzato, sconfitto e in mezzo ai peggiori insulti. E io, potrò negarti qualcosa? Non cercherò la tua gloria, costi quel che costi? Non sarò tutto per Te, come Tu sei tutto per me?
- Desidero stare vicino a Te, Gesù mio, e fare tutte le mie opere in unione con Te, perché Tu abiti in me per santificare, non solo me, ma anche tutte le mie opere, e per riempire di Te tutte le mie facoltà.
- Fa, Gesù mio, che la mia anima giunga ad uscire da me per entrare in Te e che, introdotta nel forno del tuo amore divino, sia purificata da ogni scoria, diventi luminosa, incandescente e docile alle tue divine ispirazioni, illuminando sempre, con il vivo splendore del tuo amore e del sacrificio, tutti quelli che mi circondano.
- Tu sai bene, Gesù mio, che provo vergogna e molta pena vedendo quanto poco ho copiato in me i tuoi divini insegnamenti. Eppure Tu, con una pazienza senza limiti, stai aspettando che mi avvicini a Te per riempirmi delle tue grazie, confortarmi, consolarmi e darmi gli aiuti di cui ho bisogno per camminare nella santità che Tu mi chiedi.
SALMO 117
Celebrate il Signore, perché è buono; perché eterna è la sua misericordia.
Dica Israele che egli è buono: eterna è la sua misericordia.
Lo dica la casa di Aronne: eterna è la sua misericordia.
Lo dica chi teme Dio: eterna è la sua misericordia.
Nell'angoscia ho gridato al Signore, mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo.
Il Signore è con me, non ho timore; che cosa può farmi l'uomo?
Il Signore è con me, è mio aiuto, sfiderò i miei nemici.
È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nell'uomo.
È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nei potenti.
Tutti i popoli mi hanno circondato, ma nel nome del Signore li ho sconfitti.
Mi hanno circondato, mi hanno accerchiato, ma nel nome del Signore li ho sconfitti.
Mi hanno circondato come api, come fuoco che divampa tra le spine,
ma nel nome del Signore li ho sconfitti.
Mi avevano spinto con forza per farmi cadere, ma il Signore è stato mio aiuto.
Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria, nelle tende dei giusti: la destra del Signore ha fatto meraviglie,
la destra del Signore si è innalzata, la destra del Signore ha fatto meraviglie.
Non morirò, resterò in vita e annunzierò le opere del Signore.
Il Signore mi ha provato duramente, ma non mi ha consegnato alla morte.
Apritemi le porte della giustizia: voglio entrarvi e rendere grazie al Signore.
È questa la porta del Signore, per essa entrano i giusti.
Ti rendo grazie, perché mi hai esaudito, perché sei stato la mia salvezza.
La pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d'angolo;
ecco l'opera del Signore: una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo in esso.
Dona, Signore, la tua salvezza, dona, Signore, la vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Vi benediciamo dalla casa del Signore;
Dio, il Signore è nostra luce. Ordinate il corteo con rami frondosi fino ai lati dell'altare.
Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, sei il mio Dio e ti esalto.
Celebrate il Signore, perché è buono: perché eterna è la sua misericordia.
SPAZIO PER LA PREGHIERA PERSONALE
Ad ogni invocazione diciamo: Padre, nelle tue mani affido il mio spirito.
***************************
ORAZIONE DI SAN BERNARDO SULLA PIAGA INCOGNITA DELLA SACRA SPALLA DI NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO
† Dilettissimo Signore Gesù Cristo, mansuetissimo Agnello di Dio, io povero peccatore adoro e venero la Santissima Vostra Piaga che riceveste sulla spalla nel portare la pesantissima Croce al calvario e nella quale restarono scoperte tre Vostre Sacratissime ossa, tollerando in essa un immenso dolore: vi supplico in virtù e per i meriti di questa piaga di avere di me misericordia col perdonarmi tutti i peccati, sia mortali che veniali, di assistermi nell'ora della morte e di condurmi al Vostro Regno beato. 3 Pater, 3 Ave, 3 Gloria.
Dilettissimo Signore Gesù Cristo, in virtù e per i meriti della dolorosissima Piaga che adornò la Vostra Sacra Spalla, memore della Vostre sofferenze e delle Vostre promesse, Vi chiedo e confido di averla come già ottenuta, la grazia: .................... †
Canto eucaristico: Resta con noi, Signore la sera
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
Canto finale: Salve Regina
|