“VOI CHI DITE CHE IO SIA?”
Canto Eucaristico: Davanti al Re
Iniziamo quest'incontro con Gesù nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
ATTO DI FEDE E DI AMORE NELLA PRESENZA DI GESU'
Gesù, siamo davanti a Te per adorarti, per ringraziarti, per benedirti. Siamo piccole creature piene di contraddizioni e d'incoerenze, ma sappiamo che Tu ci ami e questo ci consola. Vorremmo che qui, alla tua divina presenza ci fossero tanti altri nostri fratelli e sorelle, ma te li portiamo nel cuore. In particolare, oggi, vogliamo portarti tutti i tuoi ministri: quelli fervorosi e pii e quelli distratti e faccendieri; quelli intelligenti ed eruditi e quelli più fragili e sprovveduti. Sono creature che Tu hai chiamato alla tua sequela ed essi sono venuti, come vennero Pietro, Giovanni, Andrea, Matteo… come loro sono molto diversi l'uno dall'altro per talenti, per fedeltà alla vocazione, per santità… Lavora il loro cuore come lavorasti quello dei primi dodici, che poi furono capaci di dare la vita per Te. Lavora nel cuore di quei sacerdoti che, dopo averti detto il loro sì, sono tornati "alle cipolle d'Egitto", incapaci di soffrire con Te. Abbi misericordia di tutti, Signore.
Guarda con particolare amore il nostro Santo Padre Benedetto XVI, aiutalo nel suo ministero, fa' che non abbia paure dei lupi rapaci, che tentano di strappargli il gregge. Metti al suo fianco collaboratori santi, che sappiano discernere, alla luce dello Spirito, ciò che giova maggiormente alla tua Chiesa e al mondo. Fa' che sul colle Vaticano risplenda sempre la luce della fede, della speranza, dell'amore puro e soprannaturale, che Tu hai annunziato al mondo. Amen.
(In un momento di silenzio adorante, presentiamo a Gesù tutti i sacerdoti che ci hanno guidato nel corso delle vita e ci hanno dato la grazia del buon Gesù e il Suo perdono)
ASCOLTIAMO LA PAROLA
Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
“Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molte cose da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti, degli scribi, ed essere ucciso, e risuscitare il terzo giorno. Pietro, trattolo da parte, cominciò a rimproverarlo, dicendo: «Dio non voglia, Signore! Questo non ti avverrà mai». Ma Gesù, voltatosi, disse a Pietro: «Vattene via da me, Satana! Tu mi sei di scandalo. Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini».( Mt 16:13-23)
(Momento di riflessione silenziosa)
RIFLETTIAMO SULLA PAROLA
Signore, mi accompagno anch'io a Te, nella zona di Cesarea di Filippo, e sento rivolta a me la domanda: “ Tu, che hai conosciuto il mio Amore Misericordioso, chi dici che io sia?” Ed io Ti guardo e vorrei dirti: “Gesù, Tu sei il mio tutto, il motivo fondamentale della mia vita, sei la mia pace, la mia gioia, il polo a cui tendono la mia anima e il mio corpo, Tu sei al primo posto nel mio cuore….”, ma dentro di me sento la voce della coscienza, sempre sincera, sempre giusta, sempre impietosa che mi dice: “Non mentire, tu, come i più, metti tante cose prima di Dio: vi metti le tue faccende, il tuo lavoro, i tuoi interessi, i tuoi amici, i tuoi divertimenti, i tuoi ozii… dici che a queste cose non puoi rinunciare, ma a me puoi rinunciare, io posso aspettare, posso aspettare sempre…. Io non sono al primo posto nel tuo cuore!
E' vero, Gesù, Tu non sei al primo posto nel mio cuore, devo ammetterlo e ti chiedo perdono.
Ma Tu continui a guardarmi e a chiedermi: “ Allora chi sono io per te?”
Gesù, non mi è difficile dirti che sei il Figlio di Dio venuto in terra in carne umana per parlarmi, educarmi all'amore, darmi un modello di vita secondo Dio e poi, per redimermi, hai dato per me la tua vita santa sulla croce tra atroci dolori. Queste verità sante le ho apprese fin dall'infanzia, ma, nonostante abbia ricevuto tante grazie e tanta grazia, non posso dire di aver saputo rispondere al tuo amore con altrettanto amore, non ti ho preso a modello di vita, ti seguo in maniera stanca e imperfetta, non sono capace di gesti coraggiosi, intrisi di sapienza soprannaturale, semmai faccio piccoli gesti asfittici di carità imperfetta….. Ho una certa religiosità, faccio ciò che è comandato, ma non ho il coraggio di “vendere tutto” e seguirti, costi quel che costi. Dovrei vendere le mie idee, infarcite di orgoglio, di egoismo, di desiderio di possesso, dovrei vendere questo “io” tanto invadente, per fidarmi solo di Te, per lasciarmi convincere da Te e non pensare che Tu mi chiedi l'impossibile, che in alcuni ambiti è bene regolarsi secondo criteri umani…. Devo ammettere che nella mia coscienza ci sono zone non redente, non illuminate dalla Tua luce. Che confusione, Gesù, e che delusione per Te! Tanto ti delusero i tuoi Apostoli quando ti tradirono, ti rinnegarono, fuggirono lasciandoti solo; altrettanto ti deludo io, quando seguo questo e quello e Ti lascio solo a difendere i valori che il Padre Ti ha affidato: l'amore fedele, la sacralità della vita, la castità del corpo e dello spirito, la sessualità ordinata, l'intangibilità della vita umana dal suo concepimento fino alla morte naturale….
Ai tuoi Apostoli dicesti: “ Non avete potuto vegliare un'ora con me ?” A me dici: “Neanche tu, che ti dici cristiano impegnato, hai saputo difendere i valori evangelici?” Credi davvero che sarà questo o quello a dare benessere e serenità a te e ai tuoi figli, alla tua città, alla tua nazione? Non sai che solo la mia benedizione può darti la Vita eterna e il centuplo anche in questa vita? Ma tu non ti fidi di me, tu non credi alla mia Parola, credi ai ciarlatani, che riempiono i giornali di parole, alle quali non credono neanche loro; venditori di illusioni! E tu, stolto, li segui incantato. Dove vai, figlio di Dio? Dove mendichi tu che hai per Padre il Creatore dell'universo? Ma pensi davvero che ci sia qualcuno che s'interessi a te e al tuo benessere più del Padre tuo celeste? Se la vita è difficile è perché fate scelte sbagliate, perché non mettete la mia Parola a norma delle vostre leggi e fate leggi sempre più stolte, sempre più miope, sempre più diaboliche. Pensate addirittura di fare opera di amore difendendo il disordine e i disordinati, invece di richiamarli sulla giusta via, con leggi sagge e giuste, con opere di sostegno e di recupero. Poveri figli miei, quanto siete lontani dalla verità, come vi state allontanando dalla luce, come vi state inoltrando nelle tenebre. E' lì che si annida il tentatore, è quello il suo regno di morte. Dove andate? Fermatevi, tornate sui vostri passi, non seguite la scia della folla, che ossessionata grida: “Crocifiggilo!” Non sai che rinnegando la mia Parola torni a crocifiggermi?
“Dimmi, allora, chi sono per te?”
(Rispondi tu, nel profondo del tuo cuore, Egli ti guarda e ti ascolta)
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ATTO DI UMILTA'
Gesù, il tuo Pietro, dopo averti riconosciuto nello Spirito Santo, ricevette anche la rivelazione della sua missione: Tu gli dicesti chi era Pietro per Te. Ma se io non so chi sei per me, come posso sapere chi sono io per Te? Se so che sei il Figlio di Dio, ma non ti seguo in tutte le espressioni della mia vita personale, coniugale, familiare, ecclesiale, sociale, come posso sentirmi dire: “ Beato te, …….figlio mio, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei un Laico del mio Amore Misericordioso di cui io posso fidarmi, perché saprai testimoniarmi nel mondo ateo, corrotto e indifferente. A te e alla tua famiglia assicuro la mia protezione, purché sappia restare fedele alle mie parole, e nulla le accadrà di male ”.
Signore, converti il mio cuore, perdona le mie inconsistenze, le mie ambiguità, abbi ancora pazienza con me e, se permetterai che io sperimenti le conseguenze delle mie scelte terrene, aiutami almeno ad imparare la lezione con umiltà.
Purifica il nostro cuore, Signore, perché Tu possa fidarti di noi.
Pietro, dopo averti riconosciuto, dimostrò di non capirti quando Tu volesti prepararlo ad accettare la tua umiliazione suprema, per poterci redimere. Si scandalizzò, povero Pietro e ti prese in disparte per darti lui, piccolo uomo, lezioni di vita….. Come mi riconosco in lui quando di fronte a certi Tuoi comandi mi dico e cerco di dire anche a Te: “Ma fino a questo punto no! Essere cristiani non significa mettere in discussione anche la vita intima, ci sono campi riservati alla discrezione della coppia; non significa ascoltare il magistero di Pietro anche in campi sociali e politici; non significa fare gli interessi del proprio datore di lavoro; non significa rinunciare ai propri diritti in fatto di eredità…..”
E allora io ti dico: “In che cosa consiste, secondo te, seguirmi?” Significa forse andare a Messa la domenica? Significa affannarti perché i tuoi figli raggiungano i traguardi che tu pensi più vantaggiosi per il loro futuro? Ma tu sai cosa è veramente vantaggioso per i tuoi figli? Ma perché non lasci a me la direzione degli eventi, affinché tutto concorra al maggior bene tuo e dei tuoi figli? Pensi di amarli più di me? Tu non conosci la profondità del mio Cuore e la premura con cui seguo tutte le creature!
Signore, sono lontano dalla verità, sono lontano dalla fede cieca, che si lascia guidare da Dio come fece Abramo, come fece Mosé, come fece Maria, come, dopo aver imparato la lezione, fece anche Pietro, la tua “pietra”, sulla quale poggia ancora la tua Chiesa! Le tue parole non falliscono mai!
Donaci, Signore, una fede cieca, perché Tu possa guidarci sui sentieri della Vita.
IMPEGNO A SEGUIRE GESU' IN TUTTO
Gesù, dopo aver imparato da Pietro la prudenza, ti chiediamo
di plasmarci un cuore nuovo, capace di abbandono totale e fiducioso nelle tue mani sante.
La nostra adesione a Te è incoerente, siamo incapaci di prendere decisioni
a partire dai tuoi criteri di valutazione: sappiamo che essi sono saggi,
sappiamo che la tua Parola è verità, ma poi facciamo molte scelte secondo i criteri umani,
escludendoti da alcune importanti zone della nostra vita.
Non vogliamo perseverare nell'errore, ma la nostra fede è debole,
la nostra speranza è un lumicino fumigante all'orizzonte della nostra vita,
il nostro amore è più languido di quello dei tuoi apostoli,
la nostra preghiera distratta ed incostante.
Ma ti promettiamo di riprendere vigore, perché vogliamo seguirti in tutto,
senza tollerare in noi, zone non illuminate dalla tua luce. Aiutaci, Gesù.
Canto: Simbolum
RIFLETTIAMO CON MADRE SPERANZA
Cari figli, Gesù va a Cesarea di Filippo accompagnato dai suoi discepoli e, strada facendo chiede loro: “Chi dicono gli uomini che sia il Figlio dell'uomo?” Ed essi rispondono: “Chi dice che tu sia Giovanni Battista, chi Elia, chi Geremia o qualcuno dei profeti”. E Gesù chiede ancora: “E voi chi dite che io sia?”. Prendendo la parola Pietro disse: “Tu sei il Cristo o Messia, il Figlio del Dio vivo!”.
Gesù aveva posto la domanda per dare occasione ai discepoli di conoscere la risposta che avrebbe fatto Pietro. Anche noi dobbiamo desiderare di sapere cosa dicono di noi: il male per correggerlo e il bene per custodirlo come un dono di Dio.
Gli Apostoli, con la loro risposta c'insegnano la prudenza e la delicatezza, infatti non riferiscono a Gesù i nomi ignominiosi che gli davano i farisei e gli scribi, ma quelli onorevoli del popolo, che lo chiamava Giovanni Battista, Elia, ecc. Per ciò che riguarda la domanda che Gesù pone ai suoi discepoli, per sapere ciò che essi stessi pensano, vediamo l'obbligo di ogni cristiano di conoscere Gesù, e in modo particolare quelli che lo frequentano di più, soprattutto i religiosi che vivono con Lui nella stessa casa e ricevono continuamente i suoi benefici.
Gesù predice la sua passione dopo la confessione della sua divinità e non prima, perché i discepoli sapendo già che era Dio, comprendessero che se moriva era perché lo voleva e non si scandalizzassero della sua morte; l'annuncia immediatamente dopo la confessione della sua divinità, che era una lode, per insegnarci a mitigare le lodi con l'umiliazione: Gesù predice la sua passione come articolo di fede, per insegnarci che non basta credere in lui come il Cristo, il Dio incarnato, ma è necessario credere anche alla sua passione e morte per salvarci.
Gesù, nel dialogo intercorso con Pietro, c'insegna che solo l'obbedienza a Dio, la mortificazione e la croce ci possono salvare.
San Pietro cominciò a contestare ciò che Gesù aveva appena detto, dicendogli: Non dire una simile cosa, Signore, questo che tu dici non ti accadrà mai”, facendo così un atto di audacia o temerarietà, manifestando un affetto disordinato e la mancanza di premeditazione: colui che aveva appena confessato la sua divinità, avrebbe dovuto accettare senza contestare la sua volontà e non lasciarsi condizionare dall'affetto umano.
Figli miei, ci serva questa mancanza di premeditazione di S. Pietro, per mettere un freno alla nostra lingua.
Gesù riprende aspramente Pietro, insegnandoci il primato dell'amore e dell'obbedienza a Dio: girandosi, guardò i discepoli e disse a Pietro: “Togliti dinanzi a me, Satana, che mi scandalizzi, perché non hai la conoscenza e la sensibilità delle cose di Dio, ma degli uomini!”, manifestava in tal modo l'ansia di patire e morire per l'uomo, e, nonostante avesse appena dichiarato beato Pietro, per la confessione della sua divinità, lo rimprovera aspramente quando lo vede opporsi alla volontà di Dio.
Custodiamo, figli miei, dentro al nostro cuore, il dovere di obbedire in tutto al nostro Dio prima che agli uomini, per giusti e santi che questi siano.
INVOCAZIONE LITANICA
Gesù, Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente. Gesù, Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente
Gesù, Tu sei il Messia promesso. (L'assemblea ripete)
Gesù, Tu sei il nostro Maestro di vita. “ “
Gesù, Tu sei il nostro Redentore. “ “
Gesù, Tu hai sofferto ogni dolore per noi. “ “
Gesù, Tu hai versato tutto il tuo sangue per noi. “ “
Gesù, Tu sei la vittima santa offerta per noi. “ “
Gesù, Tu sei stato obbediente fino alla morte di croce. “ “
Gesù, Tu solo ci puoi benedire e condannare. “ “
Perché Tu sei un solo Dio col Padre e con lo Spirito Santo. “ “
PREGHIERA DI INTERCESSIONE
Gesù, ti preghiamo in modo particolare questa sera per i tuoi sacerdoti. Sono uomini, ma Tu hai dato loro una vocazione santa. Aiutali ad essere fedeli a Te, alla loro vocazione, ai fedeli che hai loro affidato. Fa' che sappiano dare, come Te e come i tuoi Apostoli, la loro vita per salvare le pecorelle smarrite. Preghiamo.
Ascoltaci, Signore,
Gesù, che hai scelto e chiamato alla tua sequela i consacrati, fa' che sappiano imitarti, lasciandosi inchiodare dai tre voti di obbedienza, di castità e di povertà. Libera il loro cuore da ogni attaccamento alle cose terrene, agli onori, ai piaceri del mondo, per essere, con la loro testimonianza, un chiaro richiamo alle cose del cielo. Preghiamo.
Ascoltaci, Signore,
Gesù, ti preghiamo per tutte le creature che hai chiamato a vivere il sacramento del matrimonio; aiutale ad essere immagine sempre più chiara della Trinità Santa. Benedici il vincolo sacro del loro amore, affinché li renda una sola cosa, come Tu e il Padre siete una sola cosa, nello Spirito che vi fonde. Preghiamo
Ascoltaci, Signore,
Ti preghiamo, Gesù, per i giovani che desiderano concretizzare il loro sogno d'amore e la loro missione, ma non riescono per la propria fragilità e per l'inconsistenza della cultura relativista ed edonista che si trovano a respirare, nel periodo storico che stanno vivendo. Rendili forti, perché sappiano andare contro corrente e scegliere ciò che vale ai tuoi occhi. Preghiamo.
Ascoltaci, Signore,
Gesù, ti preghiamo per gli anziani, per le persone sole e abbandonate, per i popoli in guerra, per il grande numero di creature che vivono in situazioni disumane. Fa' che diminuisca l'egoismo dei Paesi ricchi, che i governanti s'impegnino a provvedere a questi fratelli, i mezzi necessari per la loro dignitosa sussistenza. Preghiamo.
Ascoltaci, Signore,
(Spazio per la preghiera personale)
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Canto eucaristico: Pane del cielo
Ci benedica il Padre e ci conservi un cuore puro; ci benedica il Figlio e ci dia un cuore ardente d'amore; ci benedica lo Spirito e ci dia un cuore saggio. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Sia benedetto Dio, che ci ama di amore infinito.
Sia benedetto Gesù, Figlio del Dio vivo.
Sia benedetto lo Spirito, che ci dona la sapienza divina.
Sia benedetta Maria, donna del sì perfetto a Dio.
Sia benedetto Pietro, per la sua perseveranza nel bene e per la sua umiltà.
Sia benedetto ogni uomo che mette Dio al primo posto.
Siano benedetti tutti quelli che sanno andare contro corrente per restare fedeli a Dio.
Siano benedetti gli umili di cuore, che trattengono lo sguardo compiacente di Dio sulla terra.
Benedetti noi, se sapremo convertirci a Dio di vero cuore.
Canto finale: Regina dei cieli rallegrati. Alleluia.
Cristo che hai portato nel grembo, Alleluia.
E' risorto come aveva predetto. Alleluia.
Prega il Signore per noi. Alleluia, alleluia, alleluia!
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