L'AMATO DEL MIO CUORE
Canto eucaristico: Il mio diletto
· Iniziamo questo incontro con Gesù sacramentato
nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
· Sia lodato e ringraziato ogni momento, il santissimo
e divinissimo Sacramento.
· Gesù, Tu ti degni di accoglierci alla tua presenza,
anche se distratti e poco consapevoli della grande opportunità
che ci offri. Siamo creature fragili e superficiali, non sappiamo
andare oltre ciò che vediamo e sentiamo, mentre Tu abiti
gli spazi sconfinati dell'infinito. Concedici, per grazia, di
sentire la tua presenza, per sostare meno indegnamente davanti
a Te e renderci disponibili ad accogliere i Tuoi doni.
(sostiamo per qualche momento in silenzio adorante)
Ripetiamo insieme: Gesù, io credo che Tu sei qui presente
nell'ostia santa.
Gesù, io credo che Tu vuoi parlare al mio cuore.
Gesù, io credo che mi guardi con amore materno e paterno.
Gesù, io credo che vuoi perdonare i miei peccati.
Gesù, io credo che vuoi guarire il mio cuore.
Gesù, io credo che vuoi consolare il mio animo.
Sappi però che anch'io vorrei consolare il tuo Cuore.
Anch'io vorrei togliere qualche spina dalla Tua corona.
Anch'io vorrei togliere i chiodi che ti tengono bloccato alla
croce.
Anch'io vorrei aiutarti a cercare le pecorelle smarrite.
Usami, Signore, rendimi strumento del tuo amore misericordioso.
ATTO PENITENZIALE
· Ma prima di addentrarci, come la Sposa del Cantico dei
Cantici in quel Sacro Speco, riconosciamo la nostra incapacità
di amare.
· Padre Santo, che ci hai dato il Tuo Figlio, pur sapendo
che lo avremmo messo in croce e gli avremmo squarciato il Cuore,
perdona la nostra indifferenza verso tanto dolore e la nostra
incorrispondenza all'amore.
Ass. Signore, pietà.
· Gesù, che ci hai detto: "Imparate da me
che sono mite e umile di cuore", perdona la nostra superbia,
la nostra ribellione alla croce, la nostra insofferenza, il nostro
continuo lamentarci, la nostra paura delle sventure, la nostra
mancanza di fede.
Ass. Cristo, pietà.
· Spirito d'Amore, Tu che sei sempre pronto a inviarci
i tuoi doni, perché producano in noi frutti di amore, gioia,
pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza,
dominio di sé, perdonaci se il nostro cuore resta chiuso
alle tue sollecitazioni amorose e se non è vigilante. Non
permettere che il nemico lo profani.
Ass. Signore, pietà.
Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri
peccati e ci conduca alla vita eterna.
Ass. Amen.
INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO
(Si accende davanti all'altare il cero pasquale e ad ogni invocazione
si accende un cero col nome del dono e del frutto e si pone intorno
al cero)
Ass. Spirito Santo, Spirito Santo, Spirito Santo vieni, vieni
dai quattro venti, Spirito del Signore, Spirito dell'Amore, Spirito
Santo vieni.
· Spirito di Sapienza, che animi l'universo e lo riempi
di vita, disponi i nostri cuori all'accoglienza dell'Amore divino
e donaci la benevolenza perché possiamo amare i fratelli
con libertà di spirito.
Ass. Spirito Santo....
· Spirito di Intelletto, che apri la nostra mente alla
conoscenza della verità che il Padre ci ha rivelato in
Gesù, rendici liberi di esprimere tutta la bontà
che il Padre vuole riflettere nei nostri cuori.
Ass. Spirito Santo....
· Spirito di Consiglio, aiutaci a discernere il bene dal
male, il meglio dal bene, perché possiamo piacerti in tutto
e donaci la gioia di sentirci tra le tue mani divine in ogni circostanza
della vita.
Ass. Spirito Santo....
· Spirito di Fortezza, Tu che porti il dono del Cristo
fino al "Tutto è compiuto", scendi su di noi
e rendici coraggiosi testimoni del tuo Amore Misericordioso, che
nel perdono fa nuove tutte le cose. Concedici la grazia della
fedeltà e della perseveranza finale.
Ass. Spirito Santo....
· Spirito di Scienza, donaci la capacità di penetrare
il mistero, perché conoscendoti possiamo vi-vere nella
pace, che è armonia nell'ordine, nell'attesa paziente che
il tuo piano si realizzi in noi.
Ass. Spirito Santo....
· Spirito di Pietà, amore paterno di Dio per noi,
tu che ci liberi dalla schiavitù del male e ci dai spirito
di figli per cui possiamo gridare "Abbà, Padre",
rendi il nostro cuore mite e umile come quello di Gesù,
Figlio diletto del Padre.
Ass. Spirito Santo....
· Spirito del Santo Timore, concedici di accettare la
volontà di Dio, per crocifiggente che sia, conservando
nel cuore, come Maria, ciò che non capiamo, dacci autocontrollo,
perché con la forza della fede, possiamo affrontare ogni
angoscia, ogni pena, senza smarrirci.
Ass. Spirito Santo....
ASCOLTIAMO LA PAROLA
Dal Cantico dei Cantici (Ct 1,1-17; 2,1-7)
La sposa
Mi baci con i baci della sua bocca! Sì, le tue tenerezze
sono più dolci del vino. Per la fragranza sono inebrianti
i tuoi profumi, profumo olezzante è il tuo nome, per questo
le giovinette ti amano. Attirami dietro a te, corriamo! M'introduca
il re nelle sue stanze: gioiremo e ci rallegreremo per te, ricorderemo
le tue tenerezze più del vino. A ragione ti amano!
Bruna sono ma bella, o figlie di Gerusalemme, come le tende di
Kedar, come i padiglioni di Salma. Non state a guardare che sono
bruna, poiché mi ha abbronzato il sole. I figli di mia
madre si sono sdegnati con me: mi hanno messo a guardia delle
vigne; la mia vigna, la mia, non l'ho custodita. Dimmi, o amore
dell'anima mia, dove vai a pascolare il gregge, dove lo fai riposare
al meriggio, perché io non sia come vagabonda dietro i
greggi dei tuoi compagni.
Il coro
Se non lo sai, o bellissima tra le donne, segui le orme del gregge
e mena a pascolare le tue caprette presso le dimore dei pastori.
Lo sposo
Alla cavalla del cocchio del faraone io ti assomiglio, amica mia.
Belle sono le tue guance fra i pendenti, il tuo collo fra i vezzi
di perle. Faremo per te pendenti d'oro, con grani d'argento.
Duetto
Mentre il re è nel suo recinto, il mio nardo spande il
suo profumo. Il mio diletto è per me un sacchetto di mirra,
riposa sul mio petto. Il mio diletto è per me un grappolo
di cipro nelle vigne di Engàddi. Come sei bella, amica
mia, come sei bella! I tuoi occhi sono colombe. Come sei bello,
mio diletto, quanto grazioso! Anche il nostro letto è verdeggiante.
Le travi della nostra casa sono i cedri, nostro soffitto sono
i cipressi. Io sono un narciso di Saron, un giglio delle valli.
Come un giglio fra i cardi, così la mia amata tra le fanciulle.
Come un melo tra gli alberi del bosco, il mio diletto fra i giovani.
Alla sua ombra, cui anelavo, mi siedo e dolce è il suo
frutto al mio palato. Mi ha introdotto nella cella del vino e
il suo vessillo su di me è amore. Sostenetemi con focacce
d'uva passa, rinfrancatemi con pomi, perché io sono malata
d'amore. La sua sinistra è sotto il mio capo e la sua destra
mi abbraccia. Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, per le gazzelle
o per le cerve dei campi: non destate, non scuotete dal sonno
l'amata, finché essa non lo voglia.
MEDITIAMO
La persona innamorata, infatti, sente di vivere un'esperienza
inebriante. Si capisce che qualcosa è successo perché
l'anima è rimasta folgorata dalla luce divina e la gioia
è esplosa nel cuore. Oggetto di attenzione è lo
Sposo: si desidera stare con Lui in intimità, tutto il
resto non interessa, le tenerezze dello sposo inebriano l'anima.
La sposa si presenta con sincerità: è bruna ma bella,
perché l'amore rende bello anche il volto più scialbo.
E' tanto innamorata da trascurare i suoi doveri e i suoi interessi
(custodire la sua vigna), l'amore infatti espropria. Lei vuole
seguire lo Sposo e chiede informazioni sulle sue abitudini. E'
la situazione di Maria Maddalena, che attratta dalla presenza
di Gesù, trascura di aiutare la sorella a preparare le
mense.
Il coro dà la risposta alla sposa: "Bellissima fra
le donne: (è Maria, è l'anima, è la Chiesa,
sei tu, sono io), segui le orme del suo gregge (Gesù si
identifica nel Buon Pastore, il suo gregge è la Chiesa),
frequenta i luoghi da Lui frequentati, non risparmiare fatica
e incomodo: "Chi vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso,
prenda la sua croce e mi segua".
Lo Sposo fa capire che l'intesa c'è: paragona l'amata alla
cavalla di razza pregiata destinata al cocchio del Faraone; l'accostamento
per noi strano, è l'elogio più grande che può
fare all'amata. La contemplazione pura dell'innamorato divino
è espressa dalle parole: "Le tue guance sono belle
tra i pendenti, il tuo collo tra vezzi di perle". Gli ornamenti
dell'anima sono le virtù e Lui vuole impreziosire queste
virtù con l'oro dell'amore puro, l'argento della sobrietà,
della fedeltà, dell'umiltà.
Ed ecco il duetto del reciproco godimento, della sottolineatura
delle reciproche virtù simboleggiate dal nardo (pace),
dalla mirra (mansuetudine), dal grappolo di cipro (amore)
Il reciproco godimento è espresso dalle frasi: "Quanto
sei bella", "Quanto sei bello": il circuito dell'amore
si attiva nel dono e nell'accoglienza, l'intesa è perfetta.
Lo sposo è attratto dall'occhio puro della sposa. Lei si
sente protetta dal suo amore e vede lo sposo come un giglio tra
i cardi, cioè come la purezza e la delicatezza contrapposta
alla grossolanità; come un melo, dai frutti saporiti, in
mezzo agli alberi del bosco. Lei siede alla sua ombra appagata,
inebriata". La Madre Speranza, parla anche lei dell'innamoramento
mistico come di ubriacatura che fa uscire di testa.
E lo Sposo prega le figlie di Gerusalemme, di non destarla finché
lei non voglia.
DIALOGO D'AMORE
Gesù. Lo Sposo sei Tu, la sposa è la mia anima che
sta qui in contemplazione davanti a Te. Forse non ho i sentimenti
della sposa del Cantico dei cantici, ma Ti amo, desidero vivere
con Te, desidero starti accanto come una piccola creatura che
Ti dà lode e Ti benedice. Vorrei che Tu potessi trovare
in me le stesse virtù della sposa, vorrei darti consolazione
e gioia. Nel nostro mondo sono tanti quelli che non Ti conoscono,
che vivono come se Tu non ci fossi, rendendo inutile il Tuo sacrificio
d'amore. Fatti conoscere, Gesù, da questi fratelli! Essi
vagano senza meta in cerca di ciò che li possa soddisfare,
ma non trovano che false gioie, pozze inquinate, pantani dove
si infangano.
Gesù, questi fratelli Ti cercano e non lo sanno, mostra
loro il Tuo volto ed essi riconosceranno in Te l'Amore e si abbandoneranno
sul Tuo Cuore. L'innamoramento è un fenomeno divino, esso
ci permette di vedere le creature come sono uscite dalla Mentre
creatrice. Oggi, carichi di millenni di storia contaminata dal
peccato, non sappiamo più amare, confondiamo l'amore con
l'egoismo, non sappiamo accettare il sacrificio che richiede il
vero amore. Ma Tu, Gesù, che sulla croce hai portato il
tuo amore fino alla perfezione, insegnaci ad amare.
Tu sei il vero giglio tra i cardi; noi creature siamo cardi spinosi
e grossolani. Comunicaci, Gesù, il tuo candore, purificaci,
donaci la verginità del cuore, perché, possiamo
riprodurre l'unione perfetta descritta nel Cantico dei cantici.
Un'unione capace di superare le prove della vita e di rimanere
più forti che mai, dopo aver fatto passare il nostro povero
amore nel crogiolo purificatore del Tuo Cuore.
PREGHIAMO IL NOSTRO AMORE
· Ad ogni invocazione diciamo: Signore, purifica il nostro
amore
****************
Canto: Mettimi come sigillo
PREGHIERA A MARIA VERA SPOSA DEL CANTICO
· Maria, colomba nascosta tra le crepe della roccia Ave
Maria
· Maria, che hai attirato il cuore dello Sposo con la perla
dell'umiltà " "
· Maria, giardino chiuso, fontana sigillata riservata solo
a Dio " "
· Maria, ornata di tutte le virtù, come la sposa
del Cantico " "
· Maria, forte come esercito schierato a battaglia "
"
· Maria, che, sotto la croce, hai saputo dilatare il tuo
cuore rimanendo nell'amore " "
· Maria, hai continuato a cercare lo Sposo anche quando
la morte te lo aveva strappato "
· Maria, che con la tua fede hai richiamato in vita lo
Sposo " "
· Maria, che canti in cielo il duetto dell'amore fedele
insieme con il tuo Sposo " "
· Maria, Maestra d'amore perfetto, che intercedi per noi
presso Dio " "
· Gloria al Padre
· Signore mio e Dio mio, la tua misericordia ci salvi,
il tuo Amore Misericordioso ci liberi da ogni male.
Canto: Salve Regina
LITANIE A MARIA MADRE DELLA MISERICORDIA
Signore pietà Signore pietà
Cristo pietà Cristo pietà
Signore pietà Signore pietà
Cristo ascoltaci Cristo ascoltaci
Cristo esaudiscici Cristo esaudiscici
Padre del cielo, che sei Dio Abbi pietà di noi
Figlio, redentore del mondo, che sei Dio " "
Spirito Santo, che sei Dio " "
Santa Trinità, unico Dio " "
Madre dell'umanità Prega per noi
Madre del divino Amore " "
Madre della consolazione " "
Madre e maestra dei popoli " "
Madre e Regina delle famiglie " "
Madre della fede " "
Madre della Speranza " "
Madre della gioia " "
Madre della divina Misericordia " "
Madre dell'Incarnazione " "
Madre della Redenzione "
Madre gioiosa della Risurrezione " "
Madre del Secondo Avvento " "
Madre dell'adorazione " "
Madre dei sacerdoti " "
Madre dolce e misericordiosa " "
Madre della santa letizia " "
Madre di tutti i dolori " "
Madre della Nuova Evangelizzazione " "
Madre della fiducia " "
Madre della purezza " "
Madre tutta bella " "
Madre gloriosa " "
Madre vittoriosa " "
Madre dei poveri " "
Madre dei redenti " "
Madre della intercessione " "
Madre della riparazione " "
Madre addolorata " "
Madre di Gesù Sacerdote " "
Madre dell'Eucaristia " "
Splendore del cielo " "
Capolavoro della creazione " "
Madre della Sapienza " "
Porta della divina Misericordia " "
Arca della Nuova Alleanza " "
Immacolata Concezione " "
Donna vestita di sole " "
Profetessa degli ultimi tempi " "
Vergine della Rivelazione " "
Sposa dello Spirito Santo " "
Aurora del nuovo giorno del Signore " "
Fonte della Misericordia " "
Via della Pace " "
Preghiamo: Dio onnipotente, che hai innalzato Maria alla grande
dignità di Madre del tuo Figlio, poiché la maternità
di Maria fu l'inizio della nostra redenzione ed è la perenne
sorgente di sempre nuove grazie, donaci in lei l'abbondanza della
tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen.
PROMESSA DI FEDELTA' AL PROPRIO CONIUGE
(
.nome dello/a sposo/a), come la sposa del Cantico dei Cantici
ti prometto un amore fedele nei momenti di gioia e di comprensione,
ma anche in quelli tristi in cui non ti capirò ed entrerò
in crisi, in cui sentirò la voce del tentatore ripetermi:
"Chi te lo fa fare? Lascialo, non ti merita, non ti capisce,
non ti apprezza, non ti esprime il suo amore
." In quei
momenti voglio aggrapparmi a Te, Gesù, Sposo eterno, e
pregarti di dilatare il mio cuore ad un amore più grande.
Forse la dilatazione sarà dolorosa, ma Tu mi aiuterai,
perché alla fine, come gli sposi del Cantico, possiamo
cantare insieme il duetto dell'amore fedele:
"Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo
braccio;
perché forte come la morte è l'amore, tenace come
gli inferi è la passione:
le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma del Signore!
Le grandi acque non possono spegnere l'amore né i fiumi
travolgerlo.
Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa
in cambio dell'amore, non ne avrebbe che dispregio. (Ct 8:6-7)
Aiutaci, Gesù, ad essere fedeli a questo nostro impegno.
Amen.
Canto eucaristico: Davanti al Re
Canto finale: Risuscitò