E' RISORTO!
Canto eucaristico: Todo por amor
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
· Gesù risorto, fonte della nostra speranza, iniziamo
questo nostro incontro con Te, presente nell'Eucaristia, dono
mistico che ha anticipato il tuo dono cruento sulla croce, chiedendo
al Padre per tuo mezzo e allo Spirito che vi unisce, una speranza
certa. Oggi, Gesù, tutto concorre a farci pensare che certe
situazioni non si possono rimediare, che la preghiera è
vana, che il cielo è chiuso
., ma noi sappiamo che
questa è una tentazione, la più terribile. Gesù
buono, prendi in mano il nostro cuore e consolidalo nella certezza
che a Te nulla è impossibile, che le tue parole sono infallibili,
che tu ci ami e non ci abbandoni in balia degli eventi. Anche
la guerra, che sembrava così carica di incubi negativi,
potrebbe anche risolversi in un'occasione di liberazione e di
risurrezione per quel popolo; ci sono migliaia di vittime innocenti
che contribuiscono ad ottenere questo risultato, e Tu ne tieni
conto. Gesù, facci capire che tutto quello che è
messo nelle Tue mani con una preghiera fiduciosa, può essere
trasformato in occasione di grazia. Dio nostro e nostro Salvatore,
aumenta la nostra fede e la nostra speranza, metti nel nostro
cuore un amore fermo e incrollabile verso di Te. Amen.
ATTO PENITENZIALE
· Padre Santo, abbiamo bisogno di sperare, perché
i mali del nostro mondo, delle nostre famiglie, della Chiesa stessa
ci angosciano. Sappiamo che l'angoscia non è un sentimento
che rivela fiducia in Te. Perdonaci, Padre, se non sappiamo essere
figli semplici e innocenti, perdonaci se non sappiamo usare le
grazie e i favori che Tu metti a nostra disposizione. Facci capire,
Padre Santo, che a Te nulla è impossibile e chi ha Te non
manca di nulla. Lo stesso peccato non ci può colpire in
maniera devastante, perché il tuo perdono ci rigenera ad
ogni istante.
· Padre Santo, donaci la grazia di saper sperare.
· Gesù, nel Tuo mistero pasquale abbiamo assistito
all'ascesa vertiginosa del Tuo amore che ha sconfitto ogni forma
di negatività, rimanendo saldo e fermo nonostante le nostre
ingratitudini, i nostri tradimenti, i nostri rinnegamenti, le
nostre vigliaccherie, le nostre ipocrisie, le nostre leggerezze,
le nostre mancanze di generosità. Dacci un amore simile
al Tuo, Gesù, e perdonaci ancora, perdonaci sempre, perdona
a noi e a tutte le persone che amiamo, perdona anche a chi ci
ha fatto del male, come hai fatto Tu sulla croce.
· Gesù, perdonaci le nostre infedeltà e donaci
la forza del Tuo amore.
· Spirito d'Amore, tienici sotto la Tua azione potente,
perché la nostra mente non sia attraversata da nessun pensiero
negativo, non sia ingannata dal tentatore, non condiscenda al
male che vuole farlo sua preda. Perdonaci per tutte le volte che
abbiamo ceduto, contristandoti e costringendoti a restare inoperoso
alla porta del mio cuore. Tieni sotto la Tua protezione tutti
i nostri cari, in particolare i giovani, così sedotti dalla
cosiddetta modernità, così schiavi di formule propagandate
come civiltà, ma che sono veri attentati alla loro gioia,
alla loro pace, alla loro crescita nell'amore vero. Non lasciarti
sfuggire, queste nuove generazioni, non hanno colpa se sono nati
in un momento di valori bassi, di disinteresse religioso, se non
sono stati educati alla fede, se non sanno amare. Pietà
di noi e di loro, Spirito Santo!
· Spirito Santo, abbi pietà di noi e delle nuove
generazioni!
(Chi vuole si porta all'altare e si segna con l'acqua benedetta
in segno di purificazione)
Intanto si canta: Ai tuoi piedi
INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO
Spirito di Dio, scendi su di noi (bis)
Vieni Santo Spirito, vieni nei cieli sconfinati, vieni nei cuori
del piccoli,
vieni là dove si nasce e si muore, vieni là dove
si prega e si pecca, vieni là dove ognuno vive.
Spirito di Dio, scendi su di noi (bis)
Vieni, Spirito d'amore, trasformaci, vieni nel nostro ondeggiare
insicuro e debole,
sulla nostra fede incerta e timorosa, sulla nostra incostanza,
sulla nostra ipocrisia,
sulla nostra presunzione, sulla nostra viltà.
Spirito di Dio, scendi su di noi (bis)
Vieni, Spirito, trasformaci
Tu sei preghiera, Tu sei forza,
Tu sei potenza, Tu sei grazia,
Tu sei salvezza, Tu sei avvocato e protettore, Tu sei luce e guida,
Tu sei infinito amore.
Spirito di Dio, scendi su di noi (bis)
Vieni, Spirito, vieni su di noi con forza, con potenza, con maestà,
con impeto.
Penetra nei nostri cuori e nelle nostre menti. Invadi il nostro
corpo e la nostra anima.
Conquista le nostre dimore, le nostre contrade. Illumina le nostre
strade, le larghe e le tortuose.
Spirito di Dio, scendi su di noi (bis)
Vieni, Spirito, trasformaci
Tu, potenza dell'Altissimo,
Tu ombra dell'Altissimo, Tu, Spirito che vivifica e santifica,
Tu, Spirito che dà vita, vieni,
vieni su di noi tutti, come su Maria, finché in noi non
sia formato il Cristo.
Amen. Vieni. (Sac. Nicola Giordano)
ASCOLTIAMO LA PAROLA
Dal vangelo secondo Luca (Lc 24:13-35)
Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per
un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome
Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre
discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si
accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci
di riconoscerlo. Ed egli disse loro: "Che sono questi discorsi
che state facendo fra voi durante il cammino?". Si fermarono,
col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli disse:
"Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non
sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?".
Domandò: "Che cosa?". Gli risposero: "Tutto
ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente
in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come
i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo
condannare a morte e poi l'hanno crocifisso. Noi speravamo che
fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati
tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne,
delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro
e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver
avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli
è vivo. Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno
trovato come avevan detto le donne, ma lui non l'hanno visto".
Ed egli disse loro: "Sciocchi e tardi di cuore nel credere
alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse
queste sofferenze per entrare nella sua gloria?". E cominciando
da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte
le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furon vicini
al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare
più lontano. Ma essi insistettero: "Resta con noi
perché si fa sera e il giorno già volge al declino".
Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con
loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e
lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero.
Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l'un
l'altro: "Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava
con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?".
E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove
trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i
quali dicevano: "Davvero il Signore è risorto ed è
apparso a Simone". Essi poi riferirono ciò che era
accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare
il pane".
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio.
RIFLETTIAMO INSIEME
· Gesù, come i discepoli di Emmaus, mi sento scoraggiato
e vinto dall'evidenza del dissesto sociale, della guerra, della
malattia, del disordine morale. Anch'io, come loro mi ripeto:
speravo che dopo l'Incontro
, speravo che dopo il Reicontro
.,
speravo che dopo il Campo Scuola
, speravo che la mia famiglia
,
speravo che i miei figli
, speravo che la nostra coppia
Ma cosa speravo? Speravo la pace senza pagarne il prezzo, speravo
di deporre le armi, di riposare tranquillo sugli allori conquistati
con tanti anni di cammino di fede
Speravo di non salire
il monte del Calvario
e mi permetto di dire: "Dov'è
Dio se permette queste cose, se lascia che i miei figli imbocchino
strade sbagliate? Se la morte ghermisce creature a me care? Dov'è
se siamo sempre così in bilico tra l'amore e l'odio? Dov'è
se nulla ci soddisfa, se siamo sempre alla ricerca di qualcosa
che possa saziare il nostro cuore?
· Gesù buono, fatti sulla nostra strada, cammina
con noi, spiegaci il senso della vita e della morte,
Facci capire che noi non siamo i proprietari delle creature che
ci vivono accanto, esse non sono nostre, sono Tue, ci possono
essere state affidate perché ce ne prendessimo cura, ma
Tu hai pieno diritto su di loro, non possiamo rivendicare a noi
questo diritto. Riaccendi nei nostri cuori spenti la speranza.
Siamo anche noi stolti e tardi di cuore e non sappiamo riflettere
su quanto ci accade, non sappiamo riconoscere il Tuo passaggio
accanto a noi, non sappiamo ospitarti nella nostra casa. I discepoli
di Emmaus, pur stolti e tardi di cuore, seppero ascoltare con
umiltà il Forestiero che metteva ordine nei loro pensieri,
seppero invitarti a casa loro e prepararono per Te, ospite d'onore,
una cena. Fu questa apertura allo straniero che permise loro di
riconoscerti allo spezzar del pane. Ma noi non solo non sappiamo
aprire le nostre case blindate, ma neanche i nostri cuori all'ascolto
umile. Ci riteniamo sempre nel giusto, non sappiamo ascoltare
neanche il nostro coniuge. Quanto siamo meschini, Signore, quanto
siamo poveri d'amore, quanto siamo diffidenti! Come potremo averti
ospite nella nostra casa e riconoscerti allo spezzar del Pane?
(Facciamo qualche momento di riflessione silenziosa)
CONTINUIAMO A RIFLETTERE CON MADRE SPERANZA
Gesù appare ai discepoli di Emmaus. (Dal libro della Passione
di Madre Speranza)
Ai due discepoli che, forse per timore dei giudei, uscivano da
Gerusalemme diretti ad Emmaus, mentre tristi e sbandati parlavano
di cose sante, ap-parve Gesù per consolarli e riunirli
agli altri. Apparve loro vestito da viandante. Non lo riconobbero
perché la tristezza non permetteva loro di accorgersi che
era il Signore. Poco a poco doveva-no essere guidati a riconoscerlo.
Per mettere allo scoperto la radice della loro infedeltà,
Gesù chiese che co-sa fosse successo, ed essi gli risposero:
"Tu solo sei così forestiero in Ge-rusalemme da non
sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?",
e, cre-dendolo un viandante gli parlarono di Gesù con alte
espressioni di elogio: profeta potente in opere e parole davanti
a Dio e a tutto il popolo. Dimo-strarono però di avere
un limitato concetto della sua divinità: "Noi spera-vamo
che avrebbe salvato Israele".
Gesù li chiamò sciocchi e tardi di cuore, preso
non da indignazione ma da compassione, e per liberarli dalla loro
ignoranza camminando spiegò il senso delle scritture, illuminò
la loro intelligenza e infiammò di amore il loro cuore.
-Come ascoltavano attoniti la parola di Gesù, mentre con
la sua guida an-davano comprendendo l'altissimo mistero della
redenzione e sperimentan-do nell'intimo del loro cuore un grande
fervore!
Non ardevano forse anche i nostri cuori, figlie mie, quando Gesù
ci venne incontro nel cammino della vita per chiamarci a stare
con lui, donandoci la vocazione religiosa! ?
Giunti a Emmaus, Gesù fece come se volesse andare oltre
ed essi, che già si sentivano infiammati d'amore verso
quel pellegrino, lo invitarono a fer-marsi dicendo: "Rimani
con noi, Signore, perché si fa sera e il giorno già
volge al declino". Egli si fece un poco pregare pur volendo
restare con lo-ro, per insegnarci che, nonostante sia suo desiderio,
non rimane se noi non lo invitiamo con insistenza.
Seduto a mensa, Gesù prese il pane, lo benedisse, lo spezzò
e lo diede ai discepoli. Essi allora lo riconobbero per la devozione
e la carità con cui compì quei gesti.
-Ma il Signore improvvisamente disparve, per mostrarci che le
sue visite durante questa vita mortale sono solo un passaggio.
-Figlie mie, quale forza acquistò l'amore dei due discepoli
quando riconob-bero Gesù nell'atto di spezzare il pane!
Se Gesù non si fosse sottratto alla loro vista nello stesso
istante in cui si fece riconoscere, chissà cosa sarebbe
accaduto! Quali trasporti ed effusioni d'amore provarono questi
due discepoli! Essi corsero a Gerusalemme a divulgare la notizia
della presenza del loro adorato Maestro - vincitore della morte
- e trasmisero in tutte le anime il fuoco che ardeva nel loro
petto.
Anche noi, Ancelle dell'Amore Misericordioso, faremmo lo stesso
se ve-ramente amassimo il nostro divino Maestro. Accenderemmo
questo fuoco d'amore nelle anime e correremmo a cercare gli sventurati
che non lo co-noscono e non lo amano.
Ma come potremo correre ad infiammare d'amore gli altri se in
noi non esiste questa fiamma? Quale pena, figlie mie!
E tuttavia qualcuna di voi oserà dire che se lei avesse
avuto la fortuna di vedere Gesù e di ascoltare la sua dolce
voce, lo amerebbe ben diversamente e con ben altro ardore correrebbe
ad infiammare gli altri. Povera figlia! Chi parla così
non si rende conto che noi siamo molto più fortunate dei
discepoli di Emmaus, perché abbiamo la grazia di possedere
continuamente il buon Gesù.
-Egli non si allontana da noi un solo istante, né mai lascia
vuoti i nostri ta-bernacoli; e tuttavia non ci doniamo totalmente
a lui-.
Ditemi, figlie mie, perché non ci abbandoniamo alla più
viva espressione dell'amore? Perché non siamo persuase
che la santa Eucaristia è la dolce e potente calamita di
quelli che sono illuminati dalla fede. Infatti nella presenza
reale di Gesù sono riunite la verità, la giustizia
e la felicità; tre cose che l'uomo, essere razionale e
mortale, non può non ama-re con tutto l'ardore della sua
natura.
Nell'Eucaristia, figlie mie, è presente la luminosa verità,
il compendio di tutta la rivelazione divina, il Rivelatore stesso.
Colui che ha detto: "lo sono la verità" è
lì presente con la maestà di un sole che tutto rischiara
con la sua luce.
L'Eucaristia rende cieco l'incredulo e inonda di luce l'anima
fedele; avvi-ciniamoci a Gesù e saremo illuminate.
Nell'Eucaristia risiede la giustizia, cioè la santità.
E' .chiamata "Santissimo" perché contiene il
Santo dei santi.
-Riguardo alla felicità vi posso dire che non esiste maggiore
felicità sulla terra che quella di unirsi al buon Gesù
nell'intimo abbraccio eucaristico.
Come divampano le fiamme dell'amore nella comunione! Figlie mie,
in quel momento l'anima dice al suo Dio: "Troppo tardi ti
ho conosciuto, Amore mio! Troppo tardi e tiepidamente sono arrivata
ad amarti, mio Sposo!"- "Resta con noi, Signore!"
PREGHIERA DI RICHIESTA
· Quando la tristezza non ci permette di riconoscere che
ci cammini accanto
Gesù, aumenta la nostra la speranza
· Quando lo scoraggiamento vuole convincerci che tutto
è finito " " " "
· Quando non sappiamo leggere gli avvenimenti della vita
alla Tua luce " " "
· Quando stentiamo a credere che Tu operi nel presente
e nella nostra esistenza " "
· Quando non sappiamo riconoscere il nostro limite e pretendiamo
misurarti con il nostro metro
· Quando non sappiamo utilizzare il tempo ascoltando chi
ci cammina accanto " "
· Quando abbiamo paura di aprire le nostre case al Forestiero
" " "
· Quando ci accostiamo con freddezza alla mensa eucaristica
" " "
· Quando non sappiamo riconoscerti allo spezzar del pane
" " "
· Quando l'Eucaristia non alimenta il nostro impegno cristiano
" " "
·
..(invocazioni libere)
IMPEGNO CONCRETO
(In un momento di silenzio adorante e di riflessione, pensiamo
ad un'azione concreta che porti Gesù nella nostra casa:
una persona bisognosa di sostegno - un incontro di preghiera -
una riunione familiare in cui affrontare i problemi della fede
insieme ai figli - altro
.)
· Raccogliamo i nostri propositi e affidiamoli al Padre
con la preghiera di Gesù: Padre nostro
Canto eucaristico: Pane del cielo
· Dio sia benedetto.
· Benedetta la sua Parola.
· Benedetto Gesù, che si è offerto per noi
sulla croce.
· Benedetto il Padre che, ce lo ha donato come riscatto
per noi.
· Benedetto lo Spirito, che lo ha assistito nell'ora tremenda
della prova.
· Benedetta Maria, che ha atteso nella fede la risurrezione
di Gesù.
· Benedetti gli apostoli, che ci hanno raccontato le loro
debolezze.
· Benedetti i discepoli di Emmaus, che seppero ascoltare
il Viandante divino.
· Benedetta la Parola santa di Gesù, che riaccese
nei loro cuori la speranza.
· Benedetta quella casa, che si aprì ad ospitare
il Viandante sconosciuto.
· Benedetta l'insistenza dei discepoli, che costrinse l'Ospite
a fermarsi.
· Benedetto Gesù, che mise nuovo ardore nei loro
cuori spenti.
· Benedetto Gesù, che si fece riconoscere allo spezzar
del pane.
· Benedetto Gesù che, è rimasto con noi per
rincuorarci ed istruirci.
· Benedetti noi, se sapremo imitare i discepoli nell'ascolto
e nell'aperture del cuore.
· Benedetti noi, se sapremo nutrirci del Pane di vita eterna.
· Benedetti noi, se sapremo risorgere con Cristo da ogni
infedeltà e da ogni debolezza.
· Benedetti noi, se sapremo caricarci di santo zelo e diventare
testimoni della risurrezione.
· Benedetto noi, se non risparmieremo fatica e tempo per
portare i fratelli al Risorto.
Canto finale: Resta con noi, Signore la sera