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GIUGNO 2011

     

 

“ NE COSTITUI’ 12 PERCHE’ STESSERO CON LUI”

 

Canto eucaristico: Resta con noi, Signore, la sera.

 

ATTO DI FEDE NELLA PRESENZA DI GESU’ NELL’EUCARISTIA

 

  • Gesù, Tu ci chiami a stare con Te, ad abitare con Te, a condividere le tue fatiche instancabile cercatore di pecorelle smarrite, le tue estasi di adoratore del Padre, le tue gioie di Figlio, il tuo amore perfetto per tutti i fratelli.
  • Noi ti ringraziamo, Gesù, per il privilegio che ci accordi, chiamandoci alla tua sequela: apostoli del 21° secolo. Ma come è difficile, Gesù, avvicinare le pecorelle smarrite, esse non piangono tra i rovi del peccato, ma più spesso cercano di trascinarci nel loro vortice con richiami di sirene ammaliatrici, che ingannano i semplici.
  • O Gesù, dona a noi un flauto ammaliatore più efficace del loro, come lo desti alla tua serva la Madre Speranza, che riportò tanti fratelli feriti a Te, Medico divino e risuscitatore delle loro anime morte.
  • Ti preghiamo, Gesù, tienici lontani dalle seduzioni del mondo e preserva i nostri figli dal male. Vieni nel nostro mondo corrotto e stupiscilo con un prodigio della tua misericordia, perché tutti siamo attratti potentemente da Te e possiamo staccarsi dalle strutture di peccato che sono sorte nelle nostre città; aiutaci a ricostruire sulla terra la civiltà dell’amore.

 

ASCOLTIAMO LA PAROLA

 

            In quel tempo Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demòni.

            Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro; poi Giacomo di Zebedèo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè figli del tuono; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananèo e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì. (Mc 3:13-19)

 

(Spazio di riflessione per ripensare alla nostra chiamata)

 

RIFLETTIAMO INSIEME

 

  • Gesù, Tu un giorno hai posato i Tuoi occhi divini anche su ognuno di noi e ci hai chiamati per nome. Forse hai cambiato il nostro nome perché indicasse la missione a cui ci destinavi, come cambiasti il nome di Simone in Pietro, per farne la pietra angolare della tua Chiesa e quello di Giacomo e Giovanni in “figli del tuono”, perché ricordassero che il Regno di Dio non si conquista con la violenza, come cambiasti quello di Josepha in Speranza, perché volevi fare di lei l’apostola del tuo Amore Misericordioso, che riaccende la speranza nei cuori.
  • Gesù, in questo momento di intimità con Te, dimmi, quale nome riceverò quando gli angeli mi daranno quel sassolino bianco in cui è scritto il mio nome nuovo? Fammelo scoprire, perché io possa vivere la missione che mi hai affidato e non mi accada che sia trovato inadempiente nel mio incontro finale con Te.
  • Tu senz’altro hai chiamato tutti noi a costituire con Te la Famiglia del Tuo Amore Misericordioso, che hai voluto come segno nel nostro mondo, in questi tempi difficili e di lotta per la Chiesa. Forse non abbiamo capito il grande privilegio di cui siamo stati fatti oggetto, come non lo capì il “giovane ricco”, che non accettò la tua proposta e preferì i suoi beni a Te, Bene eterno.
  • Gesù, donaci la consapevolezza che la Tua chiamata è privilegio immeritato e inestimabile, rendici generosi nella risposta, orgogliosi di essere stati scelti da Te per far parte della Famiglia nata dal Tuo Cuore, ferito e straziato dal peccato, ma sempre pronto ad accogliere i figli prodighi, che tornano dalle esperienze negative dalla vita.
  • Donaci un cuore come il Tuo, perché questa Famiglia sia santa come Te e rappresenti per il nostro mondo un vero faro di luce, un vero punto di orientamento per i tanti figli prodighi, feriti e stanchi, che Tu vuoi riportare al Tuo Cuore.
  • Concedici le Tue braccia, perché li sappiamo accogliere, le Tue parole, perché li sappiamo confortare, i Tuoi sentimenti, per sentirli fratelli, la Tua passione per le anime, perché li sappiamo accompagnare nel cammino di ricostruzione della loro vita.
  • Fa’ o Gesù, che nelle nostre Comunità si respiri l’atmosfera d’amore che c’è nel cielo; purifica il nostro cuore da ogni forma di giudizio negativo nei riguardi dei fratelli. Donaci i Tuoi occhi per vedere le anime e non le creature imperfette, che ci causano rifiuto.
  • Come Tu affidavi al Padre, nella preghiera, i Tuoi fratelli sfigurati dal male, perché tornasse ad imprimere nella loro anima, attraverso il perdono, la Sua immagine, fa’ che anche noi sappiamo essere creature di intercessione per tutti i fratelli e non giudici senza carità.
  • Gesù, Tu tante volte sei stato deluso dalle persone che avevi chiamato alla tua sequela e che non ti hanno seguito: i tre che avevi portato al Getsemani dormivano mentre Tu soffrivi e lungo la strada del Calvario, solo Giovanni sorretto dalla Mamma Tua, è riuscito a seguirti.
  • Non permettere, Signore, che anche noi ti abbandoniamo, lasciandoti solo nell’ora della prova, e torniamo scoraggiati alla nostra quotidianità insignificante, come i discepoli di Emmaus, perché non riusciamo a capire il Tuo progetto di redenzione.
  • Renditi compagno del nostro cammino e parlaci del piano eterno del Padre, rivelaci i segreti nascosti nelle scritture, riscalda i nostri cuori, resta magari con noi e spezza il pane per noi, perché resi forti da quel Cibo divino, possiamo proseguire il cammino con entusiasmo e perseveranza, fino a spendere tutta la nostra vita nella costruzione del Regno di Dio. Amen.

 

Canto: Ti seguirò

PREGHIERA PER I SACERDOTI

 

  • Signore, ricordati dei preti! Donaci dei preti nuovi plasmati su di Te.
  • Preti adatti al mondo di oggi, che resistano a tutti gli sbandamenti e a tutte le mode.
  • Preti pieni di Spirito Santo, preti innamorati di Te, dell’Eucaristia, della Parola.
  • Preti spezzati alla preghiera.
  • Preti che non guardano l’orologio quando stanno davanti a Te, preti capaci di pregare di giorno e di notte, capaci, come Gesù, di passare anche le notti in preghiera.
  • Preti che insegnano a pregare.
  • Preti appassionati dei giovani, dei poveri, degli ultimi.
  • Preti rotti a tutte le carità, che sanno accogliere il drogato, il carcerato, la ragazza che abortisce, l’omosessuale, la coppia sfasciata; capaci di tenerezza e di misericordia per tutte le disperazioni del mondo di oggi.
  • Signore, mandaci dei preti da battaglia, umili, senza storie per la testa, umili e fedeli alla Chiesa, che insegnano ad amare la Chiesa, che correggono su se stessi i mali della Chiesa, che si puntano il dito addosso, prima di puntarlo sulla Chiesa.
  • Mandaci preti senza storie borghesi, allenati al sacrificio, che sanno parlare ai giovani di sacrificio, che vivono la povertà evangelica, che sanno dividere tutto quello che hanno con il povero.
  • Mandaci preti aggiornati, con una teologia dagli scarponi ferrati, che sa resistere alle mode di pensiero e ai compromessi mondani.
  • Preti che non si aggiogano al carro di chi la sa più lunga dei Vescovi e del Papa.
  • Mandaci preti di punta, preti creativi, dal cuore grande, come il Cuore di Cristo, instancabili nell’insegnare, nel guidare, nel formare.
  • Preti costanti, resistenti, tenaci.
  • Mandaci preti profeti, forti e umili, che non si scandalizzano di nessuna miseria umana.
  • Mandaci preti che si sentano peccatori come noi, fedeli e fieri del loro celibato, preti limpidi, che portino il Vangelo stampato nella loro vita più che nelle loro parole.
  • Signore, donaci il coraggio di chiedere preti santi e di meritarli un poco almeno con la preghiera umile, costante e coraggiosa.
  • Maria, Madre dei preti, Madre della Chiesa, aggiungi Tu quello che manca a questa preghiera e presentala a Cristo per noi. Amen!

 

ASCOLTIAMO MADRE SPERANZA

 

Gesù sceglie i 12 apostoli

 

            Cari figli, meditiamo oggi su Gesù che si ritira sul monte e sceglie tra i suoi discepoli 12 Apostoli e dà loro il potere di predicare, di curare e scacciare i demoni.

            Gesù indica ai suoi Apostoli l’oggetto della predicazione e i mezzi: dice loro che devono predicare il Regno di Dio e non altre cose inutili e estranee a questo fine; dà loro il potere di perdonare i peccati e fare miracoli; e dice loro: “Quello che avete ricevuto gratuitamente, gratuitamente datelo, non cercate le vostre comodità; non portate con voi due tuniche, né denaro, né borsa per le provviste, né bastone per difendervi”. Con questo, figli miei, Gesù intende togliere loro gli ingombri terreni per la missione.

            Gesù insegna ai suoi Apostoli come devono predicare, ma profetizza che avranno persecuzioni: “Io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi: vi porteranno nei loro tribunali, vi percuoteranno e sarete odiati da tutti per causa mia” .

            Li incoraggia a soffrire dicendo loro: “Non c’è discepolo più grande del suo Maestro, né servo più grande del suo padrone”, cioè mostra loro il suo esempio e li incoraggia con la sua gloria, e dice loro: “Non abbiate paura di chi può uccidere il vostro corpo, salverete l’anima e anche il corpo a suo tempo”. Gesù insegna anche a distaccarsi dai parenti dicendo: “Non pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra; non sono venuto a portare la pace ma la spada”.

            Con questo ci dice che è necessario seguire la legge di Dio, piuttosto che gli impulsi della carne e del sangue, e aggiunge: “Io sono venuto a separare l’uomo da suo padre”, insegnando che l’amore di Dio deve stare al di sopra di tutte le cose, cioè, che Lui deve essere il primo nel nostro affetto e per seguirlo l’uomo si dovrà separare dal padre, quando sia incompatibile, cioè quando Gesù ci chiama nello stato religioso.

            “Siate semplici come le colombe e prudenti come i serpenti”, Gesù vuole che risplenda in loro la verità e la sincerità, senza amarezza né fiele, scegliendo con attenzione e discrezione il luogo, il tempo e l’opportunità per predicare il Regno di Dio.

            Gesù ammaestrando i suoi Apostoli include tutti quelli che siamo stati chiamati a lavorare nel campo della sua gloria, della salvezza delle anime, della carità e della gloria di Dio, ci dà le istruzioni per seguirlo e ci segnala anche i castighi per chi non compie la sua missione dicendo: “Chi ama il padre e la madre più di Me, non è degno di Me. E chi non prende la sua croce e mi segue, non è degno di me. Chi vuole salvare la sua vita la perderà, e chi la perde per Me, la conserverà”.

            Gesù c’insegna l’amore di Dio sopra tutte le cose, la mortificazione e la disposizione ad accettare anche il martirio, se è necessario per compiere la nostra missione.

  • Noi come ci siamo comportati fino a questo momento?
  • Abbiamo dato la preferenza alla gloria di Dio, al suo amore, in tutte le nostre parole, desideri e pensieri?
  • Come LAM abbiamo fatto sempre ciò che c’insegna il buon Maestro?

            Se fino a questo momento non l’abbiamo fatto, chiediamo perdono al nostro Dio e con umiltà e contrizione promettiamogli di riparare e disponiamoci a seguire sempre i suoi insegnamenti ed esempi, ricordando che sono beati i poveri, quelli che hanno fame, quelli che piangono e quelli che sono oggetto di rifiuto e di persecuzione per la gloria di Dio; ricordiamo che dobbiamo amare i nostri nemici, quelli che ci disprezzano, benedire quelli che ci maledicono e presentare l’altra guancia a chi ci schiaffeggia, essere misericordiosi con il prossimo, non giudicare per non essere giudicati, non condannare per non essere condannati, dare a chi ci chiede, perdonare le offese e non fare agli altri ciò che non vorremmo fosse fatto a noi.

 

(Riflessione silenziosa)

 

PREGHIERA LITANICA

 

  • A tutti i chiamati al sacerdozio                           manda il tuo Spirito, Signore.
  • Ai sacerdoti che disonorano il loro ministero,     manda il tuo Spirito di conversione, Signore.
  • A tutti i chiamati alla vita matrimoniale,             manda il tuo Spirito di fedeltà, o Signore.
  • A tutti i coniugi infedeli,                                     manda il tuo Spirito di pentimento, Signore.
  • A tutti i figli esasperati dai genitori,                   manda il tuo Spirito di pazienza, Signore.
  • Ai genitori angosciati per i disordini dei figli,    manda il tuo Spirito di preghiera, Signore.
  • Alle persone che non riescono ad realizzarsi,      manda il tuo Spirito di apostolato, Signore.
  • A tutti i chiamati alla consacrazione verginale,   manda il tuo Spirito di santità, Signore.
  • Alle persone chiamate a governare le nazioni,    manda il tuo Spirito di servizio, Signore.
  • Ai chiamati a santificare la sofferenza,               manda il tuo Spirito vittimale, Signore.
  • Agli amministratori della giustizia,                     manda il tuo Spirito di onestà, Signore.
  • Ai chiamati ad educare dei giovani alla fede,     manda il tuo Spirito di zelo, Signore.

 

PREGHIERA COMUNITARIA

 

            Signore, i chiamati oggi siamo noi, a noi Tu dici di vendere tutto il nostro orgoglio, le nostre vanità, le nostre comodità e seguirti sulla via dell’impegno per la costruzione del Regno di Dio. A noi hai rivelato il Tuo Cuore mite, umile e misericordioso e ci hai detto: “Imparate da me”. Noi abbiamo capito il Tuo messaggio e ci siamo incamminati. Ma con gli Apostoli ti chiediamo: “Signore, aumenta la nostra fede”. Sai che siamo tiepidi, abbiamo poco spirito di sacrificio, un piccolo pretesto è sufficiente per farci rinunciare all’impegno che abbiamo preso con Te. Scuotici, Signore, sveglia la nostra anima anemica, dinamizzaci dentro, dà forza alla nostra volontà e se vuoi che lavoriamo per la Tua gloria, rafforza anche il nostro fisico che si stanca, fa fatica a seguire gli impulsi dell’anima.

            Vogliamo portare nel mondo il Tuo Amore Misericordioso, ma non permettere che con i nostri atteggiamenti imperfetti diamo una contro testimonianza. Aiutaci ad essere coerenti appassionati, convinti, decisi a spenderci con generosità al tuo servizio, come ha fatto la Madre Speranza e tutti quelli che si sono lasciati conquistare dal nostro grande carisma. Amen.

 

Canto eucaristico: Davanti al Re.

 

  • Sia benedetto il Padre, che ha dato a Gesù la missione di Redentore.
  • Sia benedetto Gesù, che ha avuto come suo cibo fare la volontà del Padre.
  • Sia benedetto lo Spirito Santo, che ha sostenuto nell’amore per noi il Padre e il Figlio.
  • Sia benedetta Maria, che ha condiviso il martirio della Redenzione.
  • Sia benedetto San Giuseppe, che ha servito con umiltà Gesù e Maria.
  • Siano benedetti tutti gli angeli del cielo, che si fanno messaggeri di pace tra noi e Dio.
  • Siano benedetti gli Apostoli, che hanno testimoniato col martirio la loro missione.
  • Siano benedetti tutti i santi, che sono stati fedeli alla loro chiamata.
  • Siano benedette tutte le creature terrene e celesti, che pregano per la nostra fedeltà.
  • Siano benedetti tutti quelli che s’impegnano a sostenere nella fede i fratelli.
  • Signore, benedici anche i peccatori, i deviati, le vittime dei loro vizi, i disperati. A tutti dona pace, serenità, fede, pazienza, amore per superare degnamente la prova della vita.

 

Canto finale: Santa Maria della Speranza.


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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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