FURONO PIENI DI SPIRITO SANTO
Canto iniziale: Spirito Santo vieni
ATTO DI FEDE NELLA PRESENZA DI DIO
- Signore, facci sentire il rombo che viene dal cielo, a svegliare le nostre anime intorpidite; scuotici con il tuo vento gagliardo e riempi la nostra Chiesa, la nostra casa, i nostri cuori.
- Spirito Santo, abbiamo bisogno di Te, abbiamo bisogno di rinascere alla vita nuova, abbiamo bisogno di ravvivare la fede, di confermare la nostra speranza, di potenziare il nostro amore.
- Nelle nostre case, negli ambienti di lavoro, nella stessa Chiesa parliamo lo stesso linguaggio ma non ci capiamo; vieni a unificare i nostri pensieri, i nostri valori, le nostre volontà.
- Tu, Gesù, sei presente realmente nel mistero dell’Ostia consacrata, opera, con l’azione potente del tuo Spirito e con lo Spirito del Padre tuo, nei cuori duri, spezzali con la tua misericordia, trasformali in cuori di carne, pieni d’amore per Te e per i fratelli.
ASCOLTIAMO LA PAROLA
Dagli Atti degli Apostoli (Atti 2:1-13)
Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi.
Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: «Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? E com'è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia, della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieri di Roma, Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio». Tutti erano stupiti e perplessi, chiedendosi l'un l'altro: «Che significa questo?». Altri invece li deridevano e dicevano: «Si sono ubriacati di mosto».
RIFLETTIAMO SULLA PAROLA
- Gesù, Tu sei partito, sei tornato al Padre, ma non ci hai lasciati soli, sei sceso su di noi con quel Fuoco divino che penetra nei cuori, che ci fruga dentro, fino a raggiungere l’anima per infiammarla d’amore, per infonderle coraggio e determinazione.
- Così hai fatto con Pietro, con Giovanni, con tutti gli Apostoli, così hai fatto con tutte le anime che si sono rese disponibili alla tua azione potente.
- La Chiesa, nei secoli si è popolata di santi e di anime pie, di pionieri dello Spirito, che non hanno avuto paura di attraversare gli oceani per portare il lieto annuncio ai poveri in attesa.
- Anche oggi la Chiesa ha i suoi santi, i suoi profeti, che tentano di porre resistenza al dilagare del male, che, come violenta inondazione, sconvolge e travolge i cuori, profana innocenze, provoca morte, crea solitudini… Gesù, siamo deboli, il male sembra più forte del bene, vieni in nostro soccorso.
- Tu sei il Potente, Tu puoi allontanare il tentatore, il profanatore dei tuoi figli, con il soffio della tua bocca. Vieni, Gesù, vieni, Santo Spirito, vieni a rinnovare la terra, questo pianeta che è stato toccato dal tuo piede, che è stato impregnato del tuo Sangue redentore, delle tue lacrime, del tuo sudore, vieni, Gesù, torna in mezzo a noi, abbiamo bisogno di Te, abbiamo bisogno di Te.
- Come gli Apostoli sul lago in tempesta diciamo: Gesù, salvaci, altrimenti periamo! Gesù, salvaci, altrimenti periamo!
- Come a Gerusalemme desti il segno della tua presenza e la gente si radunò sbigottita e meravigliata nello stesso tempo, vieni nel nostro mondo incredulo e disorientato e riafferma la tua potenza, la tua bontà misericordiosa, la tua paternità divina, la tua onnipotenza.
Canto: Spirito Santo, vieni!
PREGHIERA LITANICA
- Spirito Santo, scendi sui vecchi cadenti, che stanno per riconsegnare la loro anima.
Vieni, vieni, Santo d’amore ad insegnar le cose di Dio, ….
- Spirito Santo, scendi sugli uomini vigorosi, che pensano di non aver bisogno di Te.
- Spirito Santo, scendi sulle donne custodi della vita, perché ne apprezzino il valore.
- Spirito Santo, scendi sui bimbi innocenti e custodisci il loro candore.
- Spirito Santo, scendi sui sacerdoti e rendili puri ai tuoi occhi, e fedeli ministri della grazia.
- Spirito Santo, scendi sui consacrati, perché la Chiesa risplenda di santità e bellezza.
- Spirito Santo, scendi sulle coppie, perché siano in terra immagine visibile della Trinità Santa.
- Spirito Santo, scendi sui politici, perché prendano a cuore i destini dell’umanità.
- Spirito Santo, scendi sui malati, sui sofferenti, perché siano parafulmini della giustizia divina.
- Spirito Santo, scendi sui poveri, sugli emarginati, perché sperimentino la Provvidenza divina.
- Spirito Santo, scendi sui peccatori, perché si arrendano agli stimoli della grazia e si convertano.
- Spirito Santo, scendi su ognuno di noi e rendici profeti del tuo Amore Misericordioso.
RIFLETTIAMO CON MADRE SPERANZA
Spirito Santo, santificaci
Tante volte vi ho sentito pronunciare questa frase: «Che fare per santificarmi? Dove trovare la santità che ambisco?». Cerchiamola non fuori, ma dentro noi stessi. La santità, infatti, consiste nel vivere in Gesù ed Egli in noi, prima nel desiderio, poi nella realtà.
Spirito Santo, santificaci
Consideriamo quante volte abbiamo sognato la santità o desiderato raggiungerla; ricordiamo il pensiero che ci spinse a diventare LAM. Io credo che non fu l'ansia di godere in questo mondo comodità, onori e benessere, ma piuttosto il desiderio di lavorare per la gloria di Gesù, soccorrere i poveri nelle loro necessità e raggiungere la santità desiderata mediante l'esercizio della carità, l'abnegazione e il lavoro.
Spirito Santo, santificaci
Colui che ci ha chiamato a seguirlo è il Santo dei santi. Egli ci ha insegnato e ci insegnerà ciò che dobbiamo fare. E' il nostro Maestro, nostro Padre, il nostro Tutto. Egli non ha mai negato a suo Padre una gioia o una gloria, anzi al contrario, gli ha dato tutte quelle che ha potuto e ci insegna a fare altrettanto. Ma noi, invece di imitare questi suoi insegnamenti, quante volte lo abbiamo rattristato, perfino nel fare il bene!
Spirito Santo, santificaci
Questo Maestro non ebbe la minima imperfezione, mentre noi non facciamo neppure una sola azione perfetta. Tuttavia, invece di piangere e chiedere perdono a Dio Padre buono, osiamo lamentarci perché non ci ascolta, non ci vuole più bene come prima e sembra non ci sopporti più. Che orrore! Io posso assicurarvi che solo Gesù e sua Madre ci hanno amato e ci amano con tutto il cuore. Nonostante le nostre miserie, essi continuano ad amarci e attendono con ansia il nostro amore. Anzi, lo vanno mendicando.
Spirito Santo, santificaci
E’ ora che eleviamo il cuore a Gesù, ammiriamo la sua generosità e ripetiamo spesso durante il giorno: «Gesù mio, concedimi la grazia di corrispondere meglio a tanti tuoi benefici. Fa', Gesù mio, che il tuo mirabile fervore mi preservi da ogni volontaria negligenza nei pensieri, nel mio amore per Te e nel piccolo servizio che desidero prestarti».
Canto: Preghiera
- Donaci, Signore un cuore nuovo, poni in noi, Signor, uno Spirito nuovo.
- Pensiamo che un'anima, dal momento che si consacra a Gesù, deve sforzarsi di perpetuare sulla terra il Suo sacrificio come vittima immolata. Che meraviglia! Naturalmente al sacrificio va unito l'amore e così realizzeremo la sublime dottrina del Vangelo che dice: «Non può essere mio discepolo chi non prende la sua croce e mi segue. Il mio comandamento è questo: amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato ».
- Donaci, Signore un cuore nuovo, poni in noi, Signor, uno Spirito nuovo.
- Come vedete le parole di Gesù sono perentorie. Il suo comandamento è l'amore e solo chi ama la croce può essere suo discepolo. Neppure può essere utile alla causa del vangelo, cioè di Gesù, chi non ha il coraggio di lasciarsi umiliare come il chicco di grano, che per dar vita a molti altri chicchi, si nasconde nella terra, marcisce e muore.
- Donaci, Signore un cuore nuovo, poni in noi, Signor, uno Spirito nuovo.
- Dobbiamo aspirare alla maggiore perfezione; che il nostro amore sia così puro, intenso e profondo da farci dimenticare noi stessi, obbligandoci a vivere continuamente solleciti della gloria di Gesù, della salvezza e del benessere dei fratelli. Ricordiamo però che mai potremo amare di un amore perfetto senza continue rinunce. Giungeremo alla perfezione dell'amore solo attraverso la pienezza del dolore. Come vedete la cosa più gradita a Gesù è che i nostri cuori siano puri e vivano sempre disposti a sacrificarsi per amore di Dio e dei fratelli. Chiediamo a Gesù che mai entri nei nostri cuori un affetto che Lui non approva e non accetta.
- Donaci, Signore un cuore nuovo, poni in noi, Signor, uno Spirito nuovo.
(Momento di riflessione personale)
I DONI DELLO SPIRITO
Dalla lettera di S. Paolo Apostolo ai Corinzi (1Cor 13,1-13)
Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova.
La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato. Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto. Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!
RIFLETTIAMO SUL DONO DELL’AMORE
- Signore, dopo tanti anni di sequela forse sono ancora bambino, mi spaventa la sofferenza, mi spaventano le contrarietà, mi spaventano le incomprensioni, mi spaventa la lotta… Forse ancora non ho capito che amare è condividere il progetto di vita della persona amata. E per farlo c’è bisogno di connotare l’amore di tutte le sfaccettature di cui parla S. Paolo: pazienza, bontà, altruismo, modestia, umiltà, rispetto, generosità, calma, perdono, giustizia, verità, equilibrio…
- La Madre Speranza ci dice: “Sforziamoci di acquistare la virtù della pazienza con ogni mezzo. La pazienza fa parte della fortezza con la quale saremo capaci di sopportare le più grandi sofferenze per Gesù e per la sua gloria. Essa renderà così ferma la nostra volontà che dovranno toglierci la vita prima di farci commettere la più lieve mancanza.
- La virtù della fortezza deve arrivare a distruggere l'«io». E' necessario essere disposti a soffrire, a dare e fare tutto quanto Gesù ci chiede, sapendo che Egli non è sempre disponibile a chiedere e concedere e meno ancora quando non lo ascoltiamo. Vigiliamo molto perché non si scateni in noi la sensualità. Per ottenere questo non è necessario reprimere la natura, ma sottometterla alla grazia.
- Le passioni sono buone in se stesse, perché provengono dal Creatore e nello stato d'innocenza non avrebbero avuto bisogno di alcun freno, poiché erano perfettamente sottomesse alla ragione. Ma quando la volontà si è ribellata a Dio, le passioni hanno cessato di obbedirle e spesso lottano contro lo spirito; per questo dobbiamo dominarle.
- La vocazione è la voce di Gesù che dice: «Vieni a esercitare la carità, a lavorare per i poveri solo per mio amore. Vieni e donati a me per sempre, senza infantilismi. Dammi tutto il tuo amore, i tuoi desideri e tutto te stesso. Con questa offerta totale arriverai a possedermi, di quel dolcissimo possesso che è suprema felicità». In essa vediamo la bontà di Gesù che ci ha scelti, la sua misericordia che perdona le offese che gli abbiamo fatto e dimentica le ingratitudini, il suo amore che ci arricchisce e che ci ha salvato dai pericoli del mondo. Gesù ci ha tolto dal caos del mondo perché ci doniamo totalmente a Lui, che già si è consegnato a noi.
Canto: Amatevi fratelli
- Gesù, in questo momento di preghiera tu hai parlato al nostro cuore; ci hai detto tante cose, ci hai dato tante indicazioni per proseguire nel cammino di santità a cui ci chiami, ma noi sappiamo di essere sottoposti a tante tentazioni, a volte astute, nascoste, travestite… Ti preghiamo, non permettere che siamo ingannati dal maligno, manda su di noi il tuo Spirito con i suoi sette doni, perché possiamo riconoscere l’inganno e seguire le tue ispirazioni.
INVOCAZIONE DEI SETTE DONI
- Donaci, o Spirito, il dono della Sapienza.
(Per ogni dono si porta all’altare una lampada accesa e intanto si canta.)
Spirito di Dio scendi su di noi, Spirito di Dio, scendi su di noi.
- Donaci, o Spirito, il dono dell’Intelletto.
- Donaci, o Spirito, il dono del Consiglio.
- Donaci, o Spirito, il dono della Fortezza.
- Donaci, o Spirito, il dono della Scienza.
- Donaci, o Spirito, il dono della Pietà.
- Donaci, o Spirito, il dono del Timore di Dio.
(Momento per la preghiera personale)
- Ad ogni invocazione diciamo: Donaci, Signore, la sapienza del cuore.
- Raccogliamo tutte le nostre intenzioni nella preghiera di Gesù: Padre nostro…
Canto eucaristico: Davanti al Re.
BENEDIZIONE EUCARISTICA
- Sia benedetto il Padre che ci dona il suo Spirito.
- Benedetto Gesù che ce lo ha meritato con il suo sacrificio redentore.
- Benedetta Maria, sposa dello Spirito Santo.
- Benedetti gli angeli e i santi che onorano Dio con una lode perfetta.
- Benedette le anime del purgatorio che purificano il loro cuore con il fuoco dello Spirito.
- Benedette le anime vittime che uniscono le loro sofferenze a quelle di Gesù.
- Benedette tutte le persone di buona volontà che pregano e trattengono la giustizia divina.
- Benedetti noi se sapremo amare Dio con cuore puro.
Canto finale: Santa Maria del cammino.
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