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GIUGNO 2008

 

 

GESU’ ANNUNZIA L’ANNO DI MISERICORDIA

 

Canto eucaristico: Laudate omnes gentes, laudate Dominum! (bis. ripetere 3 volte intervallate dalla musica) p.38

 

ATTO DI FEDE NELLA PRESENZA DI GESU’

 

  • Gesù, Tu ami il deserto più del chiasso del mondo. Lì ti porta lo Spirito dopo il Battesimo, lì te ne stai per 40 giorni, in comunione col Padre, prima di portarti tra gli uomini.
  • E oggi rimani nel deserto delle nostre chiese, chiuso nel tabernacolo, in offerta silenziosa, in attesa paziente che qualcuno si ricordi di Te e venga a farti visita.
  • Oggi noi siamo qui anche a nome di tutti i fratelli e sorelle del mondo, che corrono affannati nelle cose di quaggiù, senza pensare a Te.
  • Invitiamo i loro angeli custodi a lodarti, benedirti, ringraziarti per loro, a chiederti forza e determinazione per vincere le tentazioni, per resistere alle seduzioni di questa vita.
  • Invitiamo qui tutte le anime del Purgatorio, specialmente i nostri parenti, le anime dei sacerdoti e dei religiosi che si trovano nel luogo di purificazione, perché adorando Te, Dio nascosto, siano rivestire del tuo splendore e possano venire a Te, fonte della gioia, a lodarti e benedirti in eterno.
  • Invitiamo accanto a noi i santi tutti del cielo e in particolare Maria, Regina degli Angeli e dei Santi, perché adorandoti con adorazione perfetta, possano ottenere il risveglio dei nostri cuori sonnecchianti come Pietro, Giacomo e Giovanni nell’Orto degli Ulivi.
  • Signore Gesù, accetta anche la nostra preghiera debole ma vera. Accetta le nostre suppliche per tutte le nazioni. Ottieni la conversione e il perdono a quelli che proclamano un mondo senza Dio. Sai bene che non sanno quello che fanno.
  • Guarda, Ti preghiamo, a tutti i giovani spensierati, che respirano l’aria infetta di questo mondo e ne restano intossicati. Non permettere che subiscano le conseguenze di questa società senza valori.

(Momento di silenzio adorante, intervallato dall’invocazione: Adoramus Te, Domine) p.3

 

ASCOLTIAMO LA PAROLA

 

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 4:14-30)

 

            Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi.

            Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere.  Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:
                                   Lo Spirito del Signore è sopra di me;

                             per questo mi ha consacrato con l'unzione,

                            e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio,

                             per proclamare ai prigionieri la liberazione

                             e ai ciechi la vista;

                             per rimettere in libertà gli oppressi,

                             e predicare un anno di grazia del Signore.

            Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi». Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose: «Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fàllo anche qui, nella tua patria!» Poi aggiunse: «Nessun profeta è bene accetto in patria. Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone. C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro».

            All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.

 

PARLIAMO CON GESU’

 

  • Gesù, dopo aver vinto la tua battaglia con Satana, inizi quella con gli uomini, resa molto più difficile dal tuo amore misericordioso per loro.
  • Gesù, ma chi sei? Ma perché ti nascondi? Neanche gli abitanti di Nazareth ti hanno riconosciuto! Ti sei nascosto tanto nella nostra umanità povera che essi ti trattano alla pari e se Tu affermi verità eterne, si scandalizzano e addirittura vogliono toglierti di mezzo come un essere infame che vuol farsi Dio! “Non è il figlio del falegname Giuseppe? Chi crede di essere?”
  • Neanche le tue opere convincono i benpensanti: “Da Nazareth non può uscire niente di buono”. Quindi: è un indemoniato! Il pregiudizio funziona come un teorema, chi può contraddirlo?
  • Ma Tu non rinunci ad essere uomo, a incarnare la tua divinità in una normale umanità. Se non fossi uomo, come potresti affrontare il peccato in tutte le sue forme e redimerlo sconfiggendolo con il tuo Amore? E se non fossi Dio, come potresti dare valore eterno alle tue azioni?
  • Ma Gesù, entrare nel tuo mistero non è facile! Certo, questo non giustifica la volontà omicida dei Nazareni: se anche Tu fossi stato un esaltato, sarebbe stato un motivo sufficiente per gettare dalla rupe un uomo?
  • Eppure quanta gente oggi come ieri è gettata dalla rupe della diffamazione. Oggi non occorre spingere il malcapitato sul ciglio della rupe, basta essere un feto, un embrione, basta far apparire sullo schermo televisivo un presunto nemico e dipingerlo da delinquente e tutti ripeteranno: “Sia crocefisso!” “Ma che male ha fatto?”, dirà qualche “Pilato” di turno, ma essi insisteranno: “Sia crocefisso!”
  • E così abbiamo la schiera dei martiri conosciuti e sconosciuti del 20° secolo. Non hanno l’eroicità dei primi martiri cristiani, che andavano incontro alle belve del circo cantando, sono eliminati da processi infamanti, da finti incidenti stradali, da agguati tramati con inganno… Chi può conoscere la verità? Solo Tu, Gesù, che scruti i cuori e i reni degli uomini.

 

(Silenzio adorante, intervallato dall’invocazione)

 

Spirito santo, vieni nel mio cuore, del tuo amore infiammalo. p.67

 

PREGHIERA LITANICA

 

Ad ogni invocazione ripetiamo:                Gesù, aiutaci ad astenerci da ogni giudizio.

  • Per gli uomini di fede, accusati di gravi oscenità,             “        “        “          “
  • Per gli uomini politici, fatti oggetto di diffamazione,        “          “          “          “
  • Per gli uomini di cultura, incapaci di imporsi al mondo con veri valori,   “          “
  • Per i genitori, accusati di tutti gli errori dei loro figli,       “          “          “          “
  • Per le persone di carità, accusate dalle stesse persone beneficate,        “          “
  • Per gli uomini dello spettacolo, che non usano le ribalte per promuovere la fraternità,         “
  • Per gli sfruttatori e i profittatori dei poveri,            “          “          “          “
  • Per i parenti che non sanno amare e seminano zizzania,       “                                                                                                                                                 

Insieme. Ti preghiamo, Gesù, avvolgici tutti nella tua carità misericordiosa: Risana ciò che è malato, cura le ferite, consola quanti sono vittime di ingiustizie, con l’esempio che Tu stesso hai dato a Nazareth e sul Calvario. Chiedilo al Padre per i tuoi meriti. Amen.

 

ATTIRACI DIETRO A TE CON IL TUO FASCINO

 

  • Eppure, Gesù, il tuo fascino è grande, ne restano avvinti Giovanni e Andrea, i primi apostoli conquistati dal tuo amore, e dopo di loro, la schiera innumerevole delle anime, che ti hanno seguito e ti seguono, con cuore indiviso. Ti preghiamo, Gesù, cammina anche oggi sulle strade del nostro mondo e attira con l’armonia che emana dalla tua persona, le creature distratte, ma profondamente deluse dalla cultura attuale.
  • Tanti non ti amano perché non ti hanno mai incontrato. Mostrati risorto e vittorioso ai nostri cuori e ai cuori dei nostri giovani, perché conquistati da Te, possiamo seguirti e servirti da richiamo per altri fratelli.
  • Guarda con bontà le ferite profonde, le debolezze estreme, le indecisioni snervanti, le ostinazioni nel male… Solo Tu puoi curare, fasciare con delicatezza, guarire nel profondo, cambiare i cuori.
  • Fallo, Gesù, per i meriti della tua passione dolorosa, del tuo annientamento, delle tue inaudite sofferenze, della tua morte ignominiosa, della tua santa e gloriosa risurrezione. Facci risorgere con te, facci cantare il canto della vittoria sulle nostre passioni disordinate. Amen

 

LE BENEDIZIONI DI DIO

 

Dal libro del Deuteronomio (Deut 28:1-46)

            Se tu obbedirai fedelmente alla voce del Signore tuo Dio, preoccupandoti di mettere in pratica tutti i suoi comandi che io ti prescrivo, il Signore tuo Dio ti metterà sopra tutte le nazioni della terra; perché tu avrai ascoltato la voce del Signore tuo Dio, verranno su di te e ti raggiungeranno tutte queste benedizioni:

            Sarai benedetto nella città e benedetto nella campagna.

            Benedetto sarà il frutto del tuo seno, il frutto del tuo suolo e il frutto del tuo bestiame; benedetti i parti delle tue vacche e i nati delle tue pecore.

            Benedette saranno la tua cesta e la tua madia.

            Sarai benedetto quando entri e benedetto quando esci.

            Il Signore lascerà sconfiggere davanti a te i tuoi nemici, che insorgeranno contro di te: per una sola via verranno contro di te e per sette vie fuggiranno davanti a te.

            Il Signore ordinerà alla benedizione di essere con te nei tuoi granai e in tutto ciò a cui metterai mano;

             ti benedirà nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti.

            Il Signore ti renderà popolo a lui consacrato, come ti ha giurato, se osserverai i comandi del Signore tuo Dio e se camminerai per le sue vie;

            tutti i popoli della terra vedranno che porti il nome del Signore e ti temeranno.

            Il Signore tuo Dio ti concederà abbondanza di beni, quanto al frutto del tuo grembo, al frutto del tuo bestiame e al frutto del tuo suolo, nel paese che il Signore ha giurato ai tuoi padri di darti.

            Il Signore aprirà per te il suo benefico tesoro, il cielo, per dare alla tua terra la pioggia a suo tempo e per benedire tutto il lavoro delle tue mani;

             così presterai a molte nazioni, mentre tu non domanderai prestiti.

            Il Signore ti metterà in testa e non in coda e sarai sempre in alto e mai in basso, se obbedirai ai comandi del Signore tuo Dio, che oggi io ti prescrivo, perché tu li osservi e li metta in pratica, e se non devierai né a destra né a sinistra da alcuna delle cose che oggi vi comando, per seguire altri dèi e servirli.

 

IMPEGNO A OSSERVARE I COMANDAMENTI DI DIO

 

  • Sappiamo, Gesù, che alle benedizioni fanno seguito le maledizioni, cioè l’elenco di ciò che Dio non può approvare, perché ci danneggia e allora, come un Padre e una tenera Madre, dopo averci detto ciò che Lui approva e benedice, ci dice anche ciò che Lui non approva e non può benedire. Noi non vogliamo prendere in esame le maledizioni, perché vogliamo accogliere le Tue benedizioni e farne norma della nostra vita.
  • C’impegniamo perciò a obbedire fedelmente alla voce del Signore nostro Dio, decidendoci a mettere in pratica tutti i suoi comandi.
  • Ripetiamo, insieme al popolo che si trovava ai piedi del Sinai:

“Tutto ciò che il Signore ha detto, noi lo faremo!”

  • Non vogliamo però che questa nostra promessa sia un semplice modo per finire la preghiera, ma desideriamo che sia un vero impegno che prendiamo davanti a Te, realmente presente nel SS. Sacramento dell’altare. Se ci dovessi vedere in pericolo per la salvezza dell’anima, ti chiediamo con Madre Speranza, con Domenico Savio e con tutti i santi che hanno terminato la loro corsa e hanno conquistato la corona della gloria: la morte ma non il peccato.

“La morte ma non il peccato”.

  • Manda su di noi il tuo Spirito, Signore, perché possiamo essere coerenti con gli impegni presi.

 

Canto: Spirito di Dio, scendi su di noi

 

PREGHIAMO CON MADRE SPERANZA

 

  • Gesù mio, fa’ che non dimentichi che l’umiltà e la carità sono il fondamento della santità e che solo con il tuo amore la potrò raggiungere. So, Gesù mio, che non riuscirò mai ad amarti come meriti, ma ho un grande desiderio di amarti e di comunicare con Te, affinché Tu comunichi con me. Aiutami, Gesù, perché attraverso la conoscenza del mio Dio possa attrarre a me Dio stesso e mi abbandoni interamente a Lui nell’amore.
  • Gesù mio, ho un grande desiderio di santificarmi a tutti i costi, solo per darti gloria; e vedo che il cammino della perfezione è arduo, ci vuole uno sforzo non comune ed energico; e questo mi spaventa molto, soprattutto quando dimentico che Tu mi precedi e mi aiuti. Oggi, Gesù, con il tuo aiuto ti prometto, ancora una volta, di camminare per questa via aspra e difficile, guardando sempre avanti senza voltarmi indietro.
  • Aiutami, Gesù mio, perché viva sempre unita alla croce: con l’umiltà sincera reprima il desiderio di essere onorata e con la mortificazione l’amore al piacere. Fa’ che il mio cuore e la mia mente siano continuamente fissi in Te e che possa dire con sincerità: “Vivo, ma non sono io che vivo: sei Tu che vivi in me”.

 

SPAZIO PER LA PREGHIERA PERSONALE

 

  • Ad ogni invocazione diciamo: Donaci, Signore, la tua benedizione.

 

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PROPOSITO MENSILE

 

Chiedere al Signore, per i nostri parenti e per tutte le persone che incontreremo

in questo mese, la grazia della salvezza dell’anima.

Chiediamo in particolare, per il sacerdote che il Signore ci ha affidato, la santificazione

e tanto zelo per la gloria di Dio e la salvezza delle anime.

 

Canto. Su ali d’aquila

 

BENEDIZIONE EUCARISTICA

 

  • Benedetto sia Dio, che ha creato tutto con amore.
  • Benedetto Gesù, che ci ha mostrato il volto del Padre misericordioso.
  • Benedetto lo Spirito Santo, che ci ama e ci unisce a Dio.
  • Benedetta Maria, la Vergine Madre, che intercede per noi e ci chiama a conversione.
  • Benedetti i nostri angeli, che ci proteggono dal male e ci aiutano nelle difficoltà.
  • Benedetto S. Giuseppe modello di umiltà e di fedeltà a Dio.
  • Benedette tutte le creature che meritano la compiacenza divina.
  • Benedette tutte le anime vittime, che ottengono il ritorno a Dio di tanti fratelli.
  • Benedetta la Madre Speranza, che ci ha lasciato un esempio di dono perfetto.
  • Benedetti tutti gli angeli e santi del cielo, che lodano e benedicono Dio per noi.

 

Canto finale: Andrò a vederla un dì

 

 

 

 


 
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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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