CON RUT SULLE TRACCE DI DIO
Canto d'inizio: Il Signore è il mio pastore p. 6
ATTO DI FEDE NELLA PRESENZA DI GESU'
Gesù, sappiamo che Tu sei presente in mezzo a noi nella forma eucaristica, vivo e vero come sei in cielo, vivo e vero come eri in terra dopo la tua incarnazione. Ma la nostra fede è debole, perciò con Pietro ti diciamo: “Signore, aumenta la nostra fede!”. Sappiamo che sei qui pieno di desiderio di ascoltarci, di intrattenerti con noi, di trasfonderci il tuo Spirito… Ma noi siamo distratti e poco consapevoli del grande desiderio che Tu hai di concederci le tue grazie. Donacele ugualmente, Gesù, anche se noi siamo indegni e non sappiamo chiederti ciò che veramente giova alla nostra salvezza e a quella dei nostri cari.
Questa sera rifletteremo sulle figure bibliche di Noemi, di Rut, di Booz… figure positive, pallidi segni della bontà divina che Tu ci avresti rivelato. Per questo rivedremo alla Tua luce i nostri legami parentali, che forse hanno bisogno di essere purificati e rinnovati nell'amore misericordioso. Benedicili, Signore, e fa' che sappiamo rafforzare i vincoli di sangue con i vincoli dell'amore misericordioso che perdona, dimentica, non tiene il conto delle sofferenze subite.
Ti presentiamo, Signore, i nostri parenti vivi e defunti e ti chiediamo di avvolgerli nella tua grazia. Forse i defunti hanno ancora bisogno di essere purificati, purificali, Signore e dona loro il tuo Regno. Forse i vivi non camminano per le tue vie, forse sono immersi nel materialismo, forse pregano poco, forse non si ricordano di Te… Ma sappiamo che Tu li ami perché sono tuoi figli e di questo ti ringraziamo. Se il loro cuore è assopito nell'indifferenza, sveglialo come hai fatto e fai con tanti convertiti; se la loro fede è insignificante, metti in essi il fuoco del tuo Spirito, che li renda dinamici e assetati di Te.
Lasciati trovare anche da noi, che siamo qui ai tuoi piedi, ma poi ci lasciamo logorare dall'ansia del domani, dalle preoccupazioni del presente, dalla paura del futuro, senza ringraziarti per i continui miracoli della tua Provvidenza, con cui ci stupisci ad ogni istante.
Gesù, libera i nostri cuori da ogni risentimento, da ogni rancore, da ogni rivendicazione anche se giusta; rendici più grandi di ogni egoismo, più saggi di ogni insipienza, più forti di ogni debolezza, donaci desiderio di pace e rendici capaci di pagare il prezzo della pace familiare, a qualsiasi costo.
ASCOLTIAMO LA PAROLA
Dal libro di Rut (Rut 1:1-22)
Al tempo in cui governavano i giudici, ci fu nel paese una carestia e un uomo di Betlemme di Giuda emigrò nella campagna di Moab, con la moglie e i suoi due figli. Quest'uomo si chiamava Elimèlech, sua moglie Noemi e i suoi due figli Maclon e Chilion; erano Efratei di Betlemme di Giuda. Giunti nella campagna di Moab, vi si stabilirono. Poi Elimèlech, marito di Noemi, morì ed essa rimase con i due figli. Questi sposarono donne di Moab, delle quali una si chiamava Orpa e l'altra Rut. Abitavano in quel luogo da circa dieci anni, quando anche Maclon e Chilion morirono tutti e due e la donna rimase priva dei suoi due figli e del marito.
Allora si alzò con le sue nuore per andarsene dalla campagna di Moab, perché aveva sentito dire che il Signore aveva visitato il suo popolo, dandogli pane. Partì dunque con le due nuore da quel luogo e mentre era in cammino per tornare nel paese di Giuda, Noemi disse alle due nuore: «Andate, tornate ciascuna a casa di vostra madre; il Signore usi bontà con voi, come voi avete fatto con quelli che sono morti e con me! Il Signore conceda a ciascuna di voi di trovare riposo in casa di un marito». Essa le baciò, ma quelle piansero ad alta voce e le dissero: «No, noi verremo con te al tuo popolo». Noemi rispose: «Tornate indietro, figlie mie! Perché verreste con me? Ho io ancora figli in seno, che possano diventare vostri mariti? Tornate indietro, figlie mie, andate! Io sono troppo vecchia per avere un marito. Se dicessi: Ne ho speranza, e se anche avessi un marito questa notte e anche partorissi figli, vorreste voi aspettare che diventino grandi e vi asterreste per questo dal maritarvi? No, figlie mie; io sono troppo infelice per potervi giovare, perché la mano del Signore è stesa contro di me». Allora esse alzarono la voce e piansero di nuovo; Orpa baciò la suocera e partì, ma Rut non si staccò da lei. Allora Noemi le disse: «Ecco, tua cognata è tornata al suo popolo e ai suoi dèi; torna indietro anche tu, come tua cognata». Ma Rut rispose: «Non insistere con me perché ti abbandoni e torni indietro senza di te; perché dove andrai tu andrò anch'io; dove ti fermerai mi fermerò; il tuo popolo sarà il mio popolo e il tuo Dio sarà il mio Dio; dove morirai tu, morirò anch'io e vi sarò sepolta. Il Signore mi punisca come vuole, se altra cosa che la morte mi separerà da te». Quando Noemi la vide così decisa ad accompagnarla, cessò di insistere. Così fecero il viaggio insieme fino a Betlemme. Quando giunsero a Betlemme, tutta la città s'interessò di loro. Le donne dicevano: «È proprio Noemi!». Essa rispondeva: «Non mi chiamate Noemi, chiamatemi Mara, perché l'Onnipotente mi ha tanto amareggiata! Io ero partita piena e il Signore mi fa tornare vuota. Perché chiamarmi Noemi, quando il Signore si è dichiarato contro di me e l'Onnipotente mi ha resa infelice?». Così Noemi tornò con Rut, la Moabita, sua nuora, venuta dalle campagne di Moab. Esse arrivarono a Betlemme quando si cominciava a mietere l'orzo.
RIFLETTIAMO INSIEME
Noemi, provata dalla vita, povera di affetti e di beni, parte per concludere la sua vita nella terra dei padri. Non vuole legare alla sua sorte le due nuore e perciò suggerisce loro di tornare ai loro affetti e ai loro dei.
Noemi è un bell'esempio di generosità e di altruismo: loro, giovani, possono rifarsi una vita, lei, anziana, deve accettare la sua situazione senza acredine, per incresciosa che sia.
Orpa accoglie il consiglio di Noemi, ma Rut, raro esempio di fedeltà all'impegno matrimoniale, che faceva di Noemi la sua mamma di elezione, con l'obbligo anche di assisterla nella vecchiaia, rimane con lei per condividere la sua sorte.
Signore, oggi la fedeltà agli impegni presi e ai legami affettivi acquisiti è fortemente in crisi. Ma noi, chiamati a riflettere su queste figure di donne virtuose, ti preghiamo di rinsaldare anche nei nostri cuori i sentimenti di benevolenza, di altruismo, di fedeltà, di condivisione, di assistenza.
Solo Tu, modello perfetto di condivisione, che ti sei fatto uno di noi, hai preso la nostra carne fragile, hai subito tutte le conseguenze della nostra precarietà, puoi cambiare il nostro cuore e stabilire nel mondo la civiltà dell'amore. Guardando a Te, ogni altra figura acquista la sua dimensione di immagine rispetto alla realtà. Ti chiediamo, perciò, rendici non solo come Noemi e come Rut, ma come Te, Figlio del Dio altissimo, che sei sceso in terra per condividere la nostra sorte e salvarci dalla povertà del peccato, dalla morte infame e ridarci la gioia del ritorno alla casa del Padre.
ATTO PENITENZIALE
Signore, Noemi, Orpa e Rut accettano dalla mano di Dio la vedovanza, la solitudine e la povertà conseguente. Io faccio difficoltà ad accettare le contrarietà della vita, mi lamento, mi chiudo in me stesso, mi scoraggio, mi allontano anche da Te. Perdonami, ti prego, e dammi il coraggio di accettare la sofferenza in spirito di riparazione.
Purificami, o Signore, sarò più bianco della neve.
Signore, Noemi licenzia le due nuore perché si rifacciano una vita; Rut resta vicino alla suocera per provvedere, lei giovane, alla sua vecchiaia. Sono esempi di generosità e di altruismo, che io non sempre so imitare. Perdonami tutte le mie intolleranze verso i parenti, tutti i calcoli interessati, tutte le mancanze di fiducia nella Provvidenza.
Purificami, o Signore, sarò più bianco della neve.
Signore, Booz si mostra misericordioso e benevolo verso Rut. Pratica la misericordia verso la vedova voluta da Te. Io non sempre so farmi carico della povertà altrui, spesso mi limito ad una compassione sterile, che non porta frutti d'amore misericordioso. Dilata il mio cuore alla carità operosa e perdonami i calcoli asfittici, che si basano solo sui miei limiti e non tengono conto del centuplo che Tu dai a chi si dona con gioia.
Purificami, o Signore, sarò più bianco della neve.
(Ci segniamo con l'acqua benedetta in ricordo del Battesimo)
ROSARIO BIBLICO
Primo mistero biblico: Noemi provvede al riscatto di Rut.
Noemi, sua suocera, le disse: «Figlia mia, non devo io cercarti una sistemazione, così che tu sia felice? Ora, Booz, con le cui giovani tu sei stata, non è nostro parente? Ecco, questa sera deve ventilare l'orzo sull'aia. Su dunque, profumati, avvolgiti nel tuo manto e scendi all'aia; ma non ti far riconoscere da lui, prima che egli abbia finito di mangiare e di bere. Quando andrà a dormire, osserva il luogo dove egli dorme; poi và, alzagli la coperta dalla parte dei piedi e mettiti lì a giacere; ti dirà lui ciò che dovrai fare». Rut le rispose: «Farò quanto dici». Scese all'aia e fece quanto la suocera le aveva ordinato. Booz mangiò, bevve e aprì il cuore alla gioia; poi andò a dormire accanto al mucchio d'orzo. Allora essa venne pian piano, gli alzò la coperta dalla parte dei piedi e si coricò.
Tu, Dio purissimo, accetti la legge del riscatto, sia pure espressa in forma primitiva. Tu stesso, poi, riscatterai, sul letto duro della croce, noi che, gementi e piangenti, ci poniamo ai tuoi piedi piagati ed insanguinati. La storia della salvezza è come un'opera d'arte nelle mani dell'artista: imperfetta inizialmente, si va perfezionando lungo i secoli con interventi sempre più efficaci da parte tua. Aiutaci, Maria, a lodare e benedire Dio.
Preghiamo questa decina chiedendo a Maria la grazia di non opporci mai all'opera dell'artista divino. Padre nostro….., Ave Maria… 10 volte, Gloria….
Secondo mistero biblico: Booz prende Rut nella sua protezione.
Verso mezzanotte quell'uomo si svegliò, con un brivido, si guardò attorno ed ecco una donna gli giaceva ai piedi. Le disse: «Chi sei?». Rispose: «Sono Rut, tua serva; stendi il lembo del tuo mantello sulla tua serva, perché tu hai il diritto di riscatto». Le disse: «Sii benedetta dal Signore, figlia mia! Questo tuo secondo atto di bontà è migliore anche del primo, perché non sei andata in cerca di uomini giovani, poveri o ricchi. Ora non temere, figlia mia; io farò per te quanto dici, perché tutti i miei concittadini sanno che sei una donna virtuosa.
Stendi il lembo del tuo mantello su di me, Signore, come Booz lo stese su Rut e riscattami dal principe della morte e dell'umiliazione. Rut aveva a biglietto da visita le sue virtù, io forse non ho neanche quelle, ma Tu sei buono e misericordioso e sai compatire la povertà dei tuoi figli.
Preghiamo questa decina perché il Signore ci riscatti da ogni male e da ogni peccato.
Padre nostro….., Ave Maria… 10 volte, Gloria….
Terzo mistero biblico: Booz provvede alla sua protetta
Ora io sono tuo parente, ma ce n'è un altro che è parente più stretto di me. Passa qui la notte e domani mattina se quegli vorrà sposarti, va bene, ti prenda; ma se non gli piacerà, ti prenderò io, per la vita del Signore! Stà tranquilla fino al mattino». Rimase coricata ai suoi piedi fino alla mattina. Poi Booz si alzò prima che un uomo possa distinguere un altro, perché diceva: «Nessuno sappia che questa donna è venuta sull'aia!». Poi aggiunse: «Apri il mantello che hai addosso e tienilo con le due mani». Essa lo tenne ed egli vi versò dentro sei misure d'orzo e glielo pose sulle spalle. Rut rientrò in città e venne dalla suocera, che le disse: «Come è andata, figlia mia?». Essa le raccontò quanto quell'uomo aveva fatto per lei. Aggiunse: «Mi ha anche dato sei misure di orzo; perché mi ha detto: Non devi tornare da tua suocera a mani vuote». Noemi disse: «Stà quieta, figlia mia, finché tu sappia come la cosa si concluderà; certo quest'uomo non si darà pace finché non abbia concluso oggi stesso questa faccenda».
Signore, Tu ascolti sempre le preghiere dei tuoi figli, che ti pregano con cuore sincero. Booz si alza di buonora per provvedere alla sua protetta. Tu vegli giorno e notte su di me, ma rispetti la mia volontà e le mie scelte anche se sbagliate. Solo se mi arrendo al tuo amore Tu puoi riscattarmi. Aiutami, Signore, dammi la saggezza, perché non rinunci alla tua chiamata alla santità, non rinunci a divenire membro della tua famiglia.
- Preghiamo questa decina perché il Signore stenda su di noi il manto della sua misericordia. Padre nostro….., Ave Maria… 10 volte, Gloria….
Quarto mistero biblico: Booz patteggia il riscatto di Rut
Intanto Booz venne alla porta della città e vi sedette. Ed ecco passare colui che aveva il diritto di riscatto e del quale Booz aveva parlato. Booz gli disse: «Tu, quel tale, vieni e siediti qui!». Quello si avvicinò e sedette. Poi Booz scelse dieci uomini fra gli anziani della città e disse loro: «Sedete qui». Quelli sedettero. Allora Booz disse a colui che aveva il diritto di riscatto: «Il campo che apparteneva al nostro fratello Elimèlech, lo mette in vendita Noemi, che è tornata dalla campagna di Moab. Ho pensato bene di informartene e dirti: Fanne acquisto alla presenza delle persone qui sedute e alla presenza degli anziani del mio popolo. Se vuoi acquistarlo con il diritto di riscatto, acquistalo, ma se non vuoi acquistarlo, dichiaramelo, che io lo sappia; perché nessuno fuori di te ha il diritto di riscatto e dopo di te vengo io». Quegli rispose: «Io intendo acquistarlo». Allora Booz disse: «Quando acquisterai il campo dalla mano di Noemi, nell'atto stesso tu acquisterai anche Rut, la Moabita, moglie del defunto, per assicurare il nome del defunto sulla sua eredità». Colui che aveva il diritto di riscatto rispose: «Io non posso acquistare con il diritto di riscatto, altrimenti danneggerei la mia propria eredità; subentra tu nel mio diritto, perché io non posso valermene». Una volta in Israele esisteva questa usanza relativa al diritto del riscatto o della permuta, per convalidare ogni atto: uno si toglieva il sandalo e lo dava all'altro; era questo il modo di attestare in Israele. Così chi aveva il diritto di riscatto disse a Booz: «Acquista tu il mio diritto di riscatto»; si tolse il sandalo e glielo diede.
Signore, Tu hai pagato il mio riscatto alle porte della città di Gerusalemme; lì mi hai strappato dal grande accusatore, che rivendica giorno e notte il suo diritto a tenermi schiavo delle sue seduzioni. Liberami e non lasciarmi in balia dei suoi capricci.
Preghiamo questa quarta decina, chiedendo, per intercessione di Maria, la conversione dei peccatori. Padre nostro….., Ave Maria… 10 volte, Gloria….
Quinto mistero biblico: Booz sposa Rut alla presenza di tutto il popolo
Allora Booz disse agli anziani e a tutto il popolo: «Voi siete oggi testimoni che io ho acquistato dalle mani di Noemi quanto apparteneva a Elimèlech, a Chilion e a Maclon, e che ho anche preso in moglie Rut, la Moabita, già moglie di Maclon, per assicurare il nome del defunto sulla sua eredità e perché il nome del defunto non scompaia tra i suoi fratelli e alla porta della sua città. Voi ne siete oggi testimoni». Tutto il popolo che si trovava alla porta rispose: «Ne siamo testimoni». Gli anziani aggiunsero: «Il Signore renda la donna, che entra in casa tua, come Rachele e Lia, le due donne che fondarono la casa d'Israele. Procurati ricchezze in Efrata, fatti un nome in Betlemme! La tua casa sia come la casa di Perez, che Tamar partorì a Giuda, grazie alla posterità che il Signore ti darà da questa giovane!». Così Booz prese Rut, che divenne sua moglie. Egli si unì a lei e il Signore le accordò di concepire: essa partorì un figlio. E le donne dicevano a Noemi: «Benedetto il Signore, il quale oggi non ti ha fatto mancare un riscattatore perché il nome del defunto si perpetuasse in Israele! Egli sarà il tuo consolatore e il sostegno della tua vecchiaia; perché lo ha partorito tua nuora che ti ama e che vale per te più di sette figli». Noemi prese il bambino e se lo pose in grembo e gli fu nutrice. E le vicine dissero: «È nato un figlio a Noemi!». Essa lo chiamò Obed: egli fu il padre di Iesse, padre di Davide.
Questa è la discendenza di Perez: Perez generò Chezron; Chezron generò Ram; Ram generò Amminadab; Amminadab generò Nacson; Nacson generò Salmon; Salmon generò Booz; Booz generò Obed; Obed generò Iesse e Iesse generò Davide.
Tu, Signore, vuoi sposare la tua piccola creatura, riscattandola dall'abbandono e dall'umiliazione. Il matrimonio è un atto pubblico, che si contrae davanti a Dio e agli uomini. Questo è il tuo volere. Questo sia anche il nostro volere e perdona tutte le infedeltà. Fa' che rinnovate dalla tua Parola, le famiglie si rinsaldino. Conferma nei buoni propositi tutti gli sposi del mondo. Tieni sotto la tua protezione le nostre famiglie e custodiscici tutti nel tuo Amore.
Preghiamo questa quinta decina, impetrando la salute affettiva e spirituale di tutte le famiglie del mondo. Padre nostro….., Ave Maria… 10 volte, Gloria….
Come le donne benedissero Noemi, noi benediciamo Maria, nostra Mediatrice tra noi e Dio, invocandola con la: Salve Regina….
Madre, che ti prendi cura di tutti i tuoi figli, prega per noi.
Madre, che vegli sempre sui poveri, “ “
Madre, che proteggi le nostre famiglie, “ “
Madre, nostra avvocata presso Dio, “ “
Madre, che ci difendi dagli assalti del maligno, “ “
Madre, che ci consoli nelle afflizioni, “ “
Madre, che ci accogli sul tuo Cuore quando ci smarriamo, “ “
Maria, dolce speranza nostra, “ “
Tu che paghi per i nostri peccati, “ “
Respiro di Dio, “ “
Salute degli infermi, “ “
Dolce presenza nella Chiesa, “ “
Ancora di salvezza per i morenti, “ “
Balsamo di chi è pentito, “ “
Purezza immacolata, “ “
Forza nelle tentazioni, “ “
Coraggio per chi dispera, “ “
Maestra d'amore, “ “
Allegria del cielo, “ “
Delizia degli angeli, “ “
Consolazione di Gesù, “ “
Dono di Dio all'umanità, “ “
(Si possono aggiungere altre invocazioni)…….
Padre del genere umano, abbi misericordia di noi.
Figlio di Dio altissimo, ascoltaci, Signore.
Spirito Santo, Amore Misericordioso, donaci la pace.
Canto eucaristico: Davanti al Re
Benedetto sia Dio, Padre nostro.
Benedetto Gesù, nostro riscattatore.
Benedetto lo Spirito Santo, che suscita modelli di virtù.
Benedetta Maria, che ci ama con cuore di mamma.
Benedetti gli angeli e i santi, che lodano Dio per noi.
Benedetti tutti i patriarchi, i profeti, gli apostoli che hanno servito Dio con amore.
Benedette tutte le famiglie che s'impegnano a custodire l'amore.
Benedetti noi, se sapremo amarci come ci ama Gesù.
Benedetti tutti gli innocenti della terra, che trattengono la giustizia divina.
Benedetti i convertiti, che danno testimonianza della pace ritrovata.
Benedette tutte le persone che sanno santificare il dolore.
Canto finale: Inno a Maria Mediatrice