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GENNAIO 2015

     

 

 

IL DONO DEL TEMPO

Canto eucaristico: I cieli narrano

  • Gesù, siamo qui riuniti davanti all’Ostia Santa, piccole creature incapaci di elevare i nostri cuori oltre il sensibile; il rapporto con Te si riduce a parole, a richieste non sempre esaudibili. Come bambini chiediamo i giocattoli e trascuriamo i doni utili, perché non ne conosciamo il valore: ti chiediamo la salute, il benessere, una vita senza difficoltà e rifiutiamo il dolore con il suo carico di sapienza, rifiutiamo le difficoltà che ci permetterebbero di uscire dal nostro egoismo per diventare amore.
  • Ma Tu sai ciò che è veramente utile per noi, perciò ti chiediamo: Insegnaci a pregare, insegnaci a fare la tua volontà anche se non la capiamo, anche se non la riteniamo opportuna, anche se ci umilia e ci fa abbassare il capo superbo.
  • Gesù, Tu che sei qui in mezzo a noi, doma la nostra natura ribelle e sottomettila al Tuo volere, costi quel che costi.

ASCOLTIAMO LA PAROLA

            Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo». (Mc 1:14-15)

 

            Gesù si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:

Lo Spirito del Signore è sopra di me;

per questo mi ha consacrato con l'unzione,

e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio,

per proclamare ai prigionieri la liberazione

e ai ciechi la vista;

per rimettere in libertà gli oppressi,

                           e predicare un anno di grazia del Signore.

            Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi». Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose: «Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fàllo anche qui, nella tua patria!». Poi aggiunse: «Nessun profeta è bene accetto in patria. Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone. C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro».

            All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò. (Lc 4:16-30)

 

RIFLETTIAMO INSIEME

 

  • Gesù, per Te il tempo era giunto ed era giunto anche per chi da millenni attendeva la realizzazione della promessa fatta di Dio ai nostri progenitori nell’Eden, ma mentre Tu eri pronto a fare la volontà del Padre tuo, gli uomini non hanno saputo accogliere il modo, scelto da Dio, per realizzare la promessa. Noi uomini abbiamo una gerarchia di valori diversa dalla Tua: noi siamo illusi dal luccichio delle cose, dall’appariscente, dalla forza, Tu invece hai scelto la debolezza di un Bambino, la fragilità di un piccolo artigiano di Nazareth, per presentarti a noi. Noi immaginiamo i palazzi sontuosi dei grandi, oziosi e viziosi, impaludati nei loro abiti per darsi un contegno, Tu guardi i cuori e lì vedi la vera grandezza.
  • Tu hai voluto rettificare il modo di pensare dei tuoi concittadini, ma loro hanno pensato invece, alla soluzione più comoda e spicciativa: buttarti giù dalla rupe e tutto sarebbe finito: avrebbero continuato ad attendere il loro Salvatore, così come se l’erano immaginato.
  • Ma noi non possiamo giudicare i nazareni, non siamo migliori di loro, non siamo meno confusi di loro, non siamo meno fatui di loro. Anche noi aspettiamo sempre un altro Salvatore e non sappiamo valorizzare il Salvatore mandatoci dal Padre, Te, Gesù.
  • Come avesti pietà di loro, abbi pietà anche di noi, ma mentre da loro ti allontanasti per poter continuare la tua missione, resta con noi e coinvolgici nella tua missione, rendici testimoni della Verità.

 

Canto: Resta qui con noi

 

 

RIFLETTIAMO SUL TEMPO

 

  • Gesù, tra i doni che Tu ci hai dato, come talenti da spendere per conquistare il cielo, c’è il tempo. Un labile dono che fugge e che noi dobbiamo fermare. C’è un solo modo per fermarlo e renderlo eternità, cioè per farlo entrare nell’eterno presente ed è riempirlo d’amore per Te e per i fratelli.
  • L’amore ha la forza di rendere eterno l’attimo che passa. Questa è l’unica nostra possibilità per scegliere Dio e il Suo Regno: riempire il tempo che passa di amore che non passa e l’attimo diventerà eterno.
  • Per valorizzare tutto il tempo occorre vivere l’attimo, senza lasciarcelo rubare dalla preoccupazione del futuro. Quante volte questa preoccupazione ci angoscia, ci tormenta, facendoci vedere spettri di fame e di impotenza. E il tentatore, sempre attento ai nostri umori, ce li ingigantisce e ci fa perdere la fiducia in Dio, ci fa chiudere nel vittimismo, ci fa giungere, se lo lasciamo fare, fino al suicidio.
  • Ma il cristiano sa che Dio, che provvede agli uccelli del cielo e veste i gigli dei campi, si prenderà cura anche di noi, sue creature teneramente amate. Se fino ad oggi “la crisi” ci ha permesso di mangiare, perché pensare che domani, se un domani ci sarà, Dio non ci provvederà di mamma celeste, se necessario e di acqua scaturita dalla rupe se tutte le sorgenti si seccassero? Non l’ha fatto già con gli Ebrei nel deserto? Perché non dovrebbe farlo per noi?
  • Fiducia, fiducia, fiducia e allegria: abbiamo dalla nostra parte Dio! I governi possono rubarci il benessere, i malvagi possono cercare di fare leggi ingiuste e trasgressive, addirittura oscene, ma se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?
  • Se dovremo reagire per rimanere fedeli al nostro Dio, Lui ci darà la forza, viviamo in una città purificata e santificata dal sangue dei martiri, non saremo capaci noi del terzo millennio di dare testimonianza della nostra fede e del nostro amore?
  • Questo nuovo anno sia l’anno della decisione coraggiosa di aggrapparci a Cristo e di non lasciare la presa neanche se tutto l’inferno lottasse per strapparcelo.
  • A chi tra noi è chiamato a santificarsi in coppia: guardatevi in faccia e decidete, insieme, di impegnarvi a scegliere la santità. Costi quel che costi, con coraggio, sicuri che Dio renderà possibile l’impossibile. Tutto è possibile a Dio, anche di trasformare i nostri cuori di pietra in cuori di carne, palpitanti d’amore. Crediamoci e mettiamo questi nostri cuori pavidi nella fornace ardente del Cuore di Cristo, perché li infiammi del Suo amore.
  • Gesù, concedici il dono della fiducia, dell’abbandono totale, libera i nostri cuori da tutte le angosce inutili, che rivelano un amore fragile verso Te e non ci fa apprezzare la Tua Provvidenza divina, che non lascia nessun figlio senza il necessario.

 

Canto: Todo por amor

 

 

ASCOLTIAMO MADRE SPERANZA

 

            Questa lettera la nostra beata Madre Speranza la scrisse alle sue figlie di Spagna il 6 marzo del 1944, quando, costretta dalla denuncia al Sant’uffizio a restare a Roma, con il cuore oppresso le invitava al cambiamento.

 

            Carissime figlie, suppongo che tutte vi stiate preparando per trascorrere questo tempo di Quaresima molto unite al Buon Gesù e che farete seri propositi di dargli consolazione in tutto e di comportarvi per l’avvenire come vere Ancelle dell’Amore Misericordioso e che in questi giorni raddoppierete le vostre mortificazioni e penitenze.

            Anche io mi preparerò insieme a voi: farò penitenza, piangerò i miei peccati, le mie ingratitudini, le mancanze di carità e il tempo che ho perso e che mi fu concesso per lavorare nell’esercizio della carità e per la mia santificazione. E chiederò al nostro Buon Padre che sia Lui il nostro Giudice ma anche il nostro Padre e Avvocato e piena di fede, amore e confidenza, dirò: “Castigaci, Signore, per le nostre iniquità ma salvaci per la tua misericordia e amore e fa’, Gesù mio, che tutte le mie figlie progrediscano nella virtù e sii Tu, Gesù mio, la loro guida nel pellegrinaggio terreno, perché non siano turbate e non sbaglino il cammino che le conduce a Te. Liberale, Gesù mio, da tutto ciò che le impedisce di arrivare a Te e fa’ che ti amino con tutto il cuore, che giungano a morire a se stesse e a vivere solo per Te.

            “Grande è il mio dolore, Gesù mio, al vedere le mie povere figlie tanto sole e perseguitate e perciò ti prego ancora una volta che mi conceda la grazia che si rendano conto che quanto più dura è la prova a cui Tu le sottoponi, più gloriosa è la corona della virtù tribolata”.

            Vi chiedo, pregate tutte perché questa vostra madre non abbia altro desiderio di quello che si compia in me la volontà del Nostro Dio e che mai ambisca altra cosa se non soffrire e amare.

                                                                       Madre Speranza di Gesù E.A.M.

 

Dal libro della Sapienza (Sp 6:12-219

(A cori alterni: maschi e femmine)

La sapienza è radiosa e indefettibile,

facilmente è contemplata da chi l'ama

e trovata da chiunque la ricerca.

 

Previene, per farsi conoscere, quanti la desiderano.

Chi si leva per essa di buon mattino non faticherà,

la troverà seduta alla sua porta.

 

Riflettere su di essa è perfezione di saggezza,

chi veglia per lei sarà presto senza affanni.

 

Essa medesima va in cerca di quanti sono degni di lei,

appare loro ben disposta per le strade,

va loro incontro con ogni benevolenza.

 

Suo principio assai sincero è il desiderio d'istruzione;

la cura dell'istruzione è amore;

 

l'amore è osservanza delle sue leggi;

il rispetto delle leggi è garanzia di immortalità

e l'immortalità fa stare vicino a Dio.

 

Dunque il desiderio della sapienza conduce al regno.

Se dunque, sovrani dei popoli, vi dilettate di troni e di scettri,

onorate la sapienza, perché possiate regnare sempre.

 

Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia (bis)

Canto per Cristo che ci libererà, quando verrà nella gloria

Quando la vita con Lui rinascerà, alleluia, alleluia!

Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia (bis)

 

Canto: Preghiera

 

 

ESORTAZIONE DI S. PIETRO

 

            Carissimi, la fine di tutte le cose è vicina. Siate dunque moderati e sobri, per dedicarvi alla preghiera. Soprattutto conservate tra voi una grande carità, perché la carità copre una moltitudine di peccati. Praticate l'ospitalità gli uni verso gli altri, senza mormorare. Ciascuno viva secondo la grazia ricevuta, mettendola a servizio degli altri, come buoni amministratori di una multiforme grazia di Dio. Chi parla, lo faccia come con parole di Dio; chi esercita un ufficio, lo compia con l'energia ricevuta da Dio, perché in tutto venga glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, al quale appartiene la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen! (1 Pietro 4,7-11)

 

 

PREGHIERA DI RIPARAZIONE PER IL TEMPO PERDUTO

 

  • Gesù, ti chiediamo: perdona tutti quelli che perdono il tempo in cose vane e trasgressive.

Ascoltaci, Signore.

  • Gesù, ti chiediamo: perdona tutti quelli che pensano più alla carriera che alla loro anima.
  • Gesù, ti chiediamo: perdona tutti quelli che perdono tempo prezioso nel rancore e nell’odio.
  • Gesù, ti chiediamo: perdona tutti quelli che, errando, lavorano per diffondere il male.
  • Gesù, ti chiediamo: perdona tutti gli schiavi dei vizi e dei disordini. Illuminali e salvali.
  • Gesù, ti chiediamo: perdona tutte le vittime delle sette sataniche. Converti i loro cuori.
  • Gesù, ti chiediamo: perdona tutti quelli che si vergognano di Te. Rivelati ai loro cuori.
  • Gesù, ti chiediamo: perdona tutti quelli che perdono tempo prezioso per pigrizia, svegliali.
  • Gesù, anch’io ho perso tanto tempo lontano da Te perché non ti conoscevo. Aiutami a recuperare.
  • Gesù, tanti giovani perdono tempo dietro illusioni vane, falsi idoli, falsi valori. Illuminali.
  • Gesù, tanti anziani perdono tempo perché non sanno accettare la vecchiaia. Convincili.
  • Gesù, tanti uomini e donne perdono tempo vivendo nell’infedeltà. Manda loro il Tuo Spirito.

 

Aggiungiamo altre intenzioni personali:

insieme

            Gesù, ti consacriamo ogni attimo della nostra vita, ogni respiro, ogni palpito del nostro cuore, ogni passo, ogni parola, ogni sguardo, ogni gesto d’amore. Che tutto sia per la tua gloria. Amen.

 

Canto eucaristico: Davanti al Re

 

BENEDIZIONE EUCARISTICA

 

  • Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

 

  • Sia benedetto il Padre che creò il giorno per lavorare e la notte per riposare.
  • Sia benedetto Dio che al settimo giorno si riposò e istituì il giorno festivo.
  • Sia benedetto Gesù che osservò la legge di Dio, santificando il lavoro e il riposo.
  • Sia benedetta Maria, che dedicò il riposo festivo alla preghiera che è riposo dell’anima.
  • Sia benedetto S. Giuseppe, che visse le regole divine nella famiglia di Nazareth
  • Benedetti tutti i uomini pii, che seppero resistere al desiderio di guadagno nel giorno festivo.
  • Benedette tutte le persone di buona volontà che seppero trasformare il lavoro in preghiera.
  • Benedetti noi, se sapremo utilizzare il tempo così come lo ha stabilito Dio.
  • Benedetti gli angeli che lodano Dio ininterrottamente nel giorno eterno.

 

Canto finale: Gioia

 


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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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