VEGLIA DI NATALE – VIENI, SIGNORE GESU'
Canto d'inizio: Tu scendi dalle stelle
ATTO DI FEDE NELLA PRESENZA DI GESU' NELL'EUCARISTIA
Gesù, in questo tempo d'Avvento vogliamo mettere davanti a Te tutte le mamme in attesa, quelle che vivono con gioia l'annuncio di un bimbo e quelle che sono tentate di abortirlo. Vogliamo nascondere nel tuo Cuore tutti i padri irresponsabili, tutte le donne e gli uomini, che hanno ridotto il sesso a mero divertimento. Cambiaci il cuore, Gesù, purifica la nostra mente, riempi di Te i nostri pensieri, insegnaci a venerare i fratelli e le sorelle come templi del tuo Spirito. Converti, in modo particolare, quelli che si dichiarano omosessuali e vivono il disordine del peccato contro natura. Converti e dona il pentimento ai pedofili, che profanano l'innocenza e mettono una forte ipoteca sul futuro di queste giovani vite, a cui viene strappato il dono del breve “paradiso terrestre”, che Tu, Signore, hai voluto per questa giovane età. Abbi pietà, Signore, del nostro povero mondo attraversato dal maligno. Liberaci dal male, rendici degni di stare alla tua presenza senza arrossire di vergogna. Amen.
ASCOLTIAMO LA VOCE DI DIO
Dal libro del profeta Isaia (Is 5:1-7)
Canterò per il mio diletto il mio cantico d'amore per la sua vigna. Il mio diletto possedeva una vigna sopra un fertile colle. Egli l'aveva vangata e sgombrata dai sassi e vi aveva piantato scelte viti; vi aveva costruito in mezzo una torre e scavato anche un tino. Egli aspettò che producesse uva, ma essa fece uva selvatica. Or dunque, abitanti di Gerusalemme e uomini di Giuda, siate voi giudici fra me e la mia vigna. Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna che io non abbia fatto? Perché, mentre attendevo che producesse uva, essa ha fatto uva selvatica?
Ora voglio farvi conoscere ciò che sto per fare alla mia vigna: toglierò la sua siepe e si trasformerà in pascolo; demolirò il suo muro di cinta e verrà calpestata. La renderò un deserto, non sarà potata né vangata e vi cresceranno rovi e pruni; alle nubi comanderò di non mandarvi la pioggia.
Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti è la casa di Israele; gli abitanti di Giuda la sua piantagione preferita. Egli si aspettava giustizia ed ecco spargimento di sangue, attendeva rettitudine ed ecco grida di oppressi.
ATTO PENITENZIALE
Gesù, lo so, stai parlando di me, quella vigna, parte di eredità concessati dal Padre, sono io, tua creatura teneramente amata. Il tuo è un canto d'amore, ma di amore sofferente. Tu mi esprimi i tuoi sentimenti, nascondendo la verità sotto la parabola della vigna.
Tu hai messo me, tua vigna, sul colle della tua Chiesa, colle fertile, illuminato dalla luce dello Spirito, innaffiato dall'acqua della grazia. L'hai vangata e sgombrata dai sassi, con un'educazione cristiana, ricevuta gratuitamente in famiglia, in una nazione cristiana. Vi hai messo una torre di guardia, sulla quale i vari educatori hanno vigilato perché non fossi vittima di usurpatori e devastatori. Vi hai scavato un tino per raccogliere frutti d'amore…. Ma io cosa ti ho dato?.......
Signore, perdonami se non ho corrisposto al tuo Amore, alle tue premure, se ho deluso le tue attese. Ti prometto che m'impegnerò a far fruttificare la mia vigna con la carità operosa e con la preghiera fiduciosa.
Tu, Signore, interpelli la mia coscienza, interpelli gli angeli e i santi del cielo, interpelli i saggi della terra perché siano giudici del tuo operato: “Cosa dovevo fare ancora per la mia vigna che io non abbia fatto?”
Gesù, Tu non potevi fare di più, ma io dovevo fare di più, dovevo essere più riconoscente verso Te, Amore Misericordioso, più degno delle tue premure, impegnandomi a produrre frutti d'amore misericordioso verso i miei fratelli; l'ho fatto ad intermittenza, seguendo un po' Te e un po' il mondo con le sue lusinghe. Perdonami, Gesù, e aiutami a convertire completamente il mio cuore verso di Te.
Tu, Gesù, mi fai capire che, se continuo a vivere nella superficialità, sei costretto a lasciarmi andare per la strada che scelgo, strada di desolazione, non protetta, calpestata da tutti i profanatori, ridotta a strada comune e non a proprietà del Dio vivente.
Ti prego, Signore, non farlo, abbi ancora pazienza con me, m'impegnerò, non darò ascolto alle voci seduttrici del mondo, mi fiderò solo di Te, saprò confidare solo in Te, saprò perdere tutto pur di non perdere Te, bene supremo della mia anima, serenità per la vita terrena e gaudio per la vita eterna. Sostienimi, Signore, in questi buoni propositi e assolvimi da tutti i miei peccati.
ASSOLUZIONE
Dio onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
Amen.
(Ci si segna con l'acqua benedetta mentre si canta: Purificami, o Signore )
VIENI, SIGNORE GESU'
Dal libro del profeta Isaia (Is 11,1-10)
Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore.
Spirito di Dio, scendi su di noi, Spirito di Dio, scendi su di noi
Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese. La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento; con il soffio delle sue labbra ucciderà l'empio.
Spirito di Dio, scendi su di noi, Spirito di Dio, scendi su di noi
Fascia dei suoi lombi sarà la giustizia, cintura dei suoi fianchi la fedeltà.
Spirito di Dio, scendi su di noi, Spirito di Dio, scendi su di noi
Il lupo dimorerà insieme con l'agnello, la pantera si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un fanciullo li guiderà.
Spirito di Dio, scendi su di noi, Spirito di Dio, scendi su di noi
La vacca e l'orsa pascoleranno insieme; si sdraieranno insieme i loro piccoli. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. Il lattante si trastullerà sulla buca dell'aspide; il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi.
Spirito di Dio, scendi su di noi, Spirito di Dio, scendi su di noi
Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la saggezza del Signore riempirà il paese come le acque ricoprono il mare.
Spirito di Dio, scendi su di noi, Spirito di Dio, scendi su di noi
In quel giorno la radice di Iesse si leverà a vessillo per i popoli, le genti la cercheranno con ansia, la sua dimora sarà gloriosa.
Spirito di Dio, scendi su di noi, Spirito di Dio, scendi su di noi
IL BANCHETTO DEGLI ELETTI
Dal libro del profeta Isaia (Is 25,6;26,6)
Preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati. Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre che copriva tutte le genti. Eliminerà la morte per sempre; il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto; la condizione disonorevole del suo popolo farà scomparire da tutto il paese, poiché il Signore ha parlato.
E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio; in lui abbiamo sperato perché ci salvasse; questi è il Signore in cui abbiamo sperato; rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza. Poiché la mano del Signore si poserà su questo monte». Moab invece sarà calpestato al suolo, come si pesta la paglia nella concimaia. Là esso stenderà le mani, come le distende il nuotatore per nuotare; ma il Signore abbasserà la sua superbia, nonostante l'annaspare delle sue mani. L'eccelsa fortezza delle tue mura egli abbatterà e demolirà, la raderà al suolo.
In quel giorno si canterà questo canto nel paese di Giuda: Abbiamo una città forte; egli ha eretto a nostra salvezza mura e baluardo. Aprite le porte: entri il popolo giusto che mantiene la fedeltà. Il suo animo è saldo; tu gli assicurerai la pace, pace perché in te ha fiducia.
Confidate nel Signore sempre, perché il Signore è una roccia eterna; perché egli ha abbattuto coloro che abitavano in alto; la città eccelsa l'ha rovesciata, rovesciata fino a terra, l'ha rasa al suolo. I piedi la calpestano, i piedi degli oppressi, i passi dei poveri.
A TU PER TU CON DIO
Gesù, Tu non ti smentisci, sei proprio una tenera Madre, come hai detto a Madre Speranza, prepari per noi un pranzo di cibi raffinati, non ti accontenti di darci il necessario, ci dai anche il piacevole. Come potremo ringraziarti, Signore?
Come il pellicano, vi do da mangiare la mia carne, vi do da bere il mio sangue, vi offro la mia parola come guida, vi assisto con la mia grazia perché la fatica non vi stanchi troppo.
Gesù, Tu vuoi mostrarti a noi senza veli, vuoi asciugare le nostre lacrime, vuoi eliminare la morte per sempre. Come mostrarti la nostra riconoscenza, Gesù?
Mi basta il vostro amore, non chiedo sacrifici: il dolore, le contrarietà della vita non ve le mando io, è la vostra relazione difettosa che vi procura sofferenza, sono i vostri disordini che creano difficoltà e malattie. Ma io vi sono vicino e vi assisto con la mia presenza, come fate voi con i vostri figli, quando essi stessi si sono procurati delle ferite.
Tu ci prometti di eliminare dal nostro mondo tutto quanto l'affligge, Moab e tutti gli altri idoli moderni: il piacere, il potere, l'avere… Ci dici che abbasserai la superbia dei prepotenti e finalmente potremo tornare in contatto con Te e godere del tuo conforto.
Figli, io fin da ora posso darvi la pace se voi siete capaci di credere alle mie parole, se sapete aprirmi le porte del vostro cuore e della vostra casa.
Gesù, in questo Natale, vinci le nostre resistenze: se abbiamo lasciato la via della giustizia, illuminaci la via della tua misericordia infinita; illuminala a noi e a tanti fratelli e sorelle che vagano senza speranza; illuminala alla tua Chiesa, perché l'additi ai peccatori. Sappiamo che Tu non abbandoni le tue pecorelle alla fame rabbiosa dei lupi. Richiama al tuo Cuore, in questo Natale tante tue pecorelle smarrite.
Io desidero ripetere agli Angeli, ciò che dissi al profeta Isaia: “Aprite le porte del Regno perché entri il popolo giusto, ma anche il popolo dei salvati dal mio Amore Misericordioso e io vi assicuro la pace, se avrete fiducia in me. Vi ripeto: Confidate in me, sempre, perché io sono una roccia eterna e rovescio i potenti dai troni e innalzo gli umili che confidano in me.
Amen, Gesù, alleluia! Noi confidiamo in Te. Vogliamo cantare il nostro magnificat, perché grandi cose Tu compi in noi.
Canto: Magnificat
(Momento per la preghiera personale)
Ad ogni invocazione rispondiamo: Vieni, Signore Gesù a regnare nei nostri cuori
ANNUNCIO DI SPERANZA
Dal libro del profeta Isaia (Is 35,1-10)
Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa. Come fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo. Le è data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saròn. Essi vedranno la gloria del Signore, la magnificenza del nostro Dio.
Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti. Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi». Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso si muterà in sorgenti d'acqua. I luoghi dove si sdraiavano gli sciacalli diventeranno canneti e giuncaie.
Ci sarà una strada appianata e la chiameranno Via santa; nessun impuro la percorrerà e gli stolti non vi si aggireranno. Non ci sarà più il leone, nessuna bestia feroce la percorrerà, vi cammineranno i redenti. Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore e verranno in Sion con giubilo; felicità perenne splenderà sul loro capo; gioia e felicità li seguiranno e fuggiranno tristezza e pianto.
ATTO DI SPERANZA
Il deserto, la terra arida è il mio cuore, Signore; si è inaridito vedendo il dilagare del male e la sua impotenza. Tu, Gesù, inviti questo mio cuore a rifiorire, perché sta arrivando una nuova primavera. Che respiro di sollievo, Gesù!
So che Tu non sei un Dio lontano, so che t'interessi di noi, che nel tuo Cuore trova eco ogni angoscia umana e brami solo di vedere esplodere la gioia sul volto dei tuoi figli.
Siamo davvero come febbricitanti, debilitati dalla malattia; le nostre ginocchia vacillano nello scoraggiamento, ma Tu c'incoraggi, ci dici di non temere, ci tendi le braccia e ci dici: “Ecco, sto arrivando, vengo a salvarvi!”
Le tue parole, Signore, hanno l'effetto di chi si sente scaricare dalle spalle un peso opprimente. Vediamo riapparire la luce della speranza all'orizzonte della nostra vita, ci vieni a dire che la gioia ci appartiene ancora. Grazie, Gesù!
Vieni presto, Gesù, sono tanti gli occhi ciechi che attendono di tornare a vedere la verità, sono tanti gli orecchi sordi che vogliono udire la tua Parola di conforto, troppe sono le gambe paralizzate dall'apatia e dal peccato, che attendono la scossa interiore, che ridia loro il vigore della giovinezza.
Sì, Signore, attendiamo una nuova giovinezza. Anche i cuori pieni di sciacalli di morte, pur non sapendolo, ti attendono per diventare campi traboccanti dei frutti dello Spirito. Le terre bruciate dall'odio, attendono Te, Signore, attendono la pioggia benefica della grazia, per tornare a sperare che anche per loro non tutto è perduto, che le tue braccia di Padre misericordioso, sono aperte anche per loro.
Apri a tutti noi, figli tuoi, pellegrini sulla terra la “Via santa”, che ci hai promesso per bocca di Isaia; togli la ferocia ad ogni leone; rendici fratelli nel tuo amore di Padre, fratelli nel Sangue redentore di Gesù tuo Figlio; illumina con la luce dello Spirito i nostri cuori angosciati; ci hai promesso felicità eterna, metti in fuga, con la tua presenza, la tristezza e il pianto.
Noi crediamo in Te, Gesù, noi speriamo in Te, Gesù, noi amiamo Te, Gesù!
Canto: Santa Maria della speranza
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Momento di riflessione per proporsi un'opera buona per onorare Gesù Bambino nei poveri
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Canto eucaristico: Davanti al Re
Sia benedetto Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, che nel loro Amore Misericordioso hanno realizzato la redenzione.
Sia benedetta Maria, umile Ancella del Signore, che ha saputo credere, sperare e amare.
Sia benedetto Giuseppe, modello esemplare di fede e di adesione alla volontà di Dio.
Siano benedetti gli Angeli, che hanno rallegrato il Figlio di Dio apparso sulla terra.
Siano benedetti i pastori, che hanno confortato la sacra Famiglia a nome di tutte le persone di buona volontà.
Siano benedetti tutti i santi, che nel corso dei secoli hanno celebrato la nascita del Figlio di Dio e hanno lodato Dio per questo immenso dono.
Benedette tutte le persone di buona volontà, che sanno vivere santamente il Natale del Signore.
Benedetti i poveri che, imitando Gesù Bambino, sanno accettare la loro situazione e trovare conforto alla loro vita disagiata.
Benedetta la Madre Speranza , che nella notte di Natale dell'anno '30, fondò la Famiglia dell'Amore Misericordioso nella povertà e nell'umiltà.
Benedetti noi, se sapremo vivere imitando la Sacra Famiglia in tutte le vicissitudini della vita.
Canto finale : Astro del ciel.