CHIUNQUE FA LA VOLONTA' DEL PADRE MIO,
E' PER ME FRATELLO, SORELLA E MADRE”
Canto eucaristico: Ai tuoi piedi p.24
Sia lodato e ringraziato ogni momento il santissimo e divinissimo Sacramento.
Gesù, siamo qui davanti a Te, crediamo che sei realmente presente nell'Ostia santa, ti adoriamo, ti lodiamo, ti benediciamo, ti ringraziamo. Questa sera vogliamo mettere alla tua presenza tutti i nostri parenti vivi e defunti; quelli che ti hanno onorato e ti onorano e quelli che ti hanno ignorato e ti ignorano. I genitori, i nonni, i bisnonni; i fratelli, le sorelle, i cugini, gli zii… il coniuge, i figli, i cognati, i suoceri, i nipoti… Mettiamo alla tua presenza l'intero albero genealogico da cui abbiamo preso vita e da cui abbiamo ereditato virtù e difetti. Benedicili, Signore, perdonali, santificali, tienili tutti nel tuo amore.
Mettiamo anche alla tua presenza tutte le famiglie: quelle che vivono nel tuo amore e quelle che vivono nel disordine morale; quelle agiate e quelle che hanno difficoltà materiali, fisiche e spirituali. Risanale tutte, Signore. Tu sai che il nemico infernale sta sferrando contro la famiglia la sua grande battaglia, proteggile tutte, non permettere che siano soopraffatte dalla sua malvagità e soccombano in mali e sofferenze di ogni genere. Proteggi le famiglie della nostra Comunità d'Amore, le famiglie della nostra città e anche le famiglie religiose. Illuminale, Signore, rendile sante, fa' di ogni casa una piccola chiesa domestica.
ASCOLTIAMO LA PAROLA
“Mentre egli parlava ancora alla folla, sua madre e i suoi fratelli, stando fuori in disparte, cercavano di parlargli. Qualcuno gli disse: «Ecco di fuori tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlarti». Ed egli, rispondendo a chi lo informava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: «Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre ». (Mt 12,46-50)
RIFLETTIAMO INSIEME
Signore, Tu hai pensato alla famiglia in un empito d'amore misericordioso; sapevi che le tue creature avrebbero soggiornato sulla terra, lontano da Te nel tempo della prova e hai pensato di costituirle in famiglie, perché almeno il legame del sangue custodisse nei loro cuori l'amore vicendevole.
La parentela prima che un vincolo di sangue è un vincolo di anime. L'elemento che unisce un gruppo di consanguinei è la Vita e la Vita è alito divino. Sia pure come umili collaboratori, i genitori donano ai figli la Vita; il grembo materno, che si offre per ospitare il nascituro, diventa spazio in cui lo Spirito comunica la Vita. Non è allora il sangue l'elemento più importante che unisce i parenti, l'elemento più importante è Dio. Di generazione in generazione, noi, piccole creature, ci comunichiamo Dio! Che compito grande ci hai affidato, Signore! Tu davvero ci chiami a collaborare alla tua opera creatrice! Eppure noi spesso riduciamo la parentela a semplice travaso di beni materiali e non di rado non sappiamo neanche attendere la morte per prenderne possesso!
Quanti drammi familiari causati dall'avidità dei poveri beni terreni! Quante famiglie vivono in discordia per vere o presunte ingiustizie subite! Quante cause si fanno per ottenere a tutti i costi ciò che la legge umana consente di avere, senza ricordare che Tu hai detto: “A chi ti chiede la tunica, cedi anche il mantello…..”
La verità è che noi consideriamo più importanti i beni materiali che il bene spirituale della pace, della concordia, della generosità, del saper perdere per amore della comunione familiare.
La verità è che noi ci fidiamo più del nostro conto in banca che di Dio, il Quale, sicuramente saprebbe ricompensare con il centuplo qualunque cosa fatta per amore suo, Egli magari ci benedirebbe con la salute, con un lavoro redditizio, con opportunità che altrimenti non avremmo… ma noi preferiamo ricorrere agli avvocati per ottenere ciò che resta, dopo aver pagato le loro parcelle!
Siamo insanabili bambini che non riflettono, che vivono dell'immediato, istintivi e incapaci di autogestire le nostre pulsioni con l'equilibrio e la saggezza evangelica.
E così l' avere distrugge l' essere ! Gesù, abbi misericordia di queste nostre povertà!
Tu, Gesù, non sei andato meglio in fatto di parentele, anche i tuoi cugini temevano che parlando Tu apertamente e denunciando i difetti dei “grandi” del tempo, loro ne avessero ritorsioni e disonore familiare.
Anche a loro interessava più il giudizio degli uomini che quello di Dio, anche loro non ti avevano capito e, pur amandoti, volevano bloccare la tua mssione di Verbo del Padre, di Maestro e Redentore degli uomini.
Senza accorgersi si schieravano dalla parte del tentatore, del tuo nemico per eccellenza. E' lui che cerca alleati negli uomini e sfrutta le loro debolezze per renderli ingiusti e allontanarli dalla via di Dio. Per questo Tu, pur senza rinnegare la parentela umana, hai affermato che la vera parentela è quella spirituale, che ci fa condividere e accettare la volontà di Dio. Maria, tua e nostra Madre, è la prima che non ha rifiutato nulla al Padre e che non ha mai messo i suoi diritti e i suoi affetti di madre, davanti ai diritti di Dio. Maria è per Te, a pieno titolo: “sorella e madre”.
ATTO PENITENZIALE
Ad ogni richiesta di perdono diciamo:
Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
Signore, ti chiediamo perdono per tutte le volte che abbiamo trasformato la nostra casa in luogo di scontro, di violenza, di vendetta, di diffidenza, di pregiudizi, di desiderio di morte invece che in luogo dell'accoglienza della vita in tutte le fasi del suo sviluppo e del suo declinio. Tu pure hai avuto difficoltà con i tuoi parenti ma non li hai mai allontanati da te, anche quando non ti capivano, anche quando ti giudicavano un folle. Abbi pietà di noi, Signore, e aiutaci a saperti imitare.
Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
Signore, Tu ci hai costituiti in famiglie, perché il vincolo di sangue ci stimolasse all'aiuto reciproco, all'impegno educativo, al sostegno nelle difficoltà, alla preghiera scambievole, ma Tu sai che ci sono parenti per i quali proviamo rancore, verso i quali non siamo ben disposti, con i quali abbiamo rotto ogni relazione, per i quali non preghiamo. Cambia il nostro cuore, Signore, insegnaci ad amarci nella buona e nella cattiva sorte, quando siamo corrisposti e quando siamo incompresi, criticati e condannati. Con il cuore contrito, ti preghiamo, Signore.
Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
Padre di bontà e di misericordia, che ci hai creati a tua immagine perché nella relazione d'amore costituissimo un cuor solo e un'anima sola, prenditi cura della nostra coppia e di tutte le coppie del mondo. Tu sai che l'armonia non è perfetta, anzi in alcuni momenti è molto imperfetta, non ci capiamo, non condividiamo le stesse cose, non amiamo le stesse cose, non tendiamo all'unico intento che è quello di formare una famiglia serena, armonizzata, che vive le relazioni parentali come Tu le hai pensate, come le ha vissute il Figlio tuo. Non sappiamo amarci, Signore, non sappiamo rispettarci, non sappiamo condividere gli affetti, siamo poveri di virtù e di buona volontà. Abbi pietà di noi, Padre santo, aiutaci a vivere in armonia con la famiglia di origine e con la famiglia acquisita, ad avere relazioni serene con tutti.
Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
Spirito di conciliazione e di comunione, Tu che crei relazioni d'amore, agisci nella nostra famiglia, soprattutto metti nel cuore dei figli il desiderio di confrontarsi con noi genitori, di ascoltare i nostri consigli, di accettare le regole familiari per il loro stesso bene. Noi spesso non sappiamo dialogare con loro, siamo preoccupati e agitati da tante preoccupazioni, forse non abbiamo neanche una grande fiducia in Te, sicuramente siamo ambiziosi e delusi delle situazioni familiari che viviamo, vorremmo che i nostri figli emergessero in tutto…. Siamo povere creature molto limitate, che vivono l'angoscia del quotidiano sforzo educativo, senza levare lo sguardo a Te, che solo puoi lavorare nell'intimo dei nostri figli e di noi stessi. Aiutaci a lasciarti lavorare senza intralciare la tua opera con le nostre ambizioni umane.
Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
Madre santa di Gesù, tu che hai educato il Figlio di Dio e lo hai accompagnato fino al pieno compimento della sua missione, accettando la volontà del Padre anche se difficile e crocifiggente e rimanendo disposta al perdono anche verso gli uccisori del Figlio tuo, intercedi presso Dio, affinché anche noi sappiamo assolvere alla nostra missione di educatori per difficile che sia, aiutaci a stare accanto ai nostri figli anche quando devono superare momenti difficili, insegnaci ad imitarti quando intorno a noi vediamo solo ingratitudine e sopraffazione, chiedi a Gesù che dilati il nostro cuore alla misericordia, quando saremmo tentati di vendetta o di chiuderci nel nostro rancore.
Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca lla vita eterna. Amen.
(Ci segniamo con l'acqua benedetta e intanto cantiamo: Ecco l'uomo p.16)
PREGHIERA PER L'INVOCAZIONE DELLA GUARIGIONE INTERIORE
Di Padre Emiliano Tardif
Signore, crediamo che Tu sei realmente presente nell'Eucaristia e agisci con la stessa potenza di quando ti portavi tra gli uomini lungo le strade della Palestina. Come i poveri noi t'invochiamo:
Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di noi!
Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di noi!
Padre di bontà, Padre d'amore, ti benediciamo, ti lodiamo, ti ringraziamo perché per amore ci hai dato Gesù.
Grazie, Padre, perché alla luce del tuo Spirito comprendiamo che Lui è la luce, la verità, il Buon Pastore, che è venuto perché noi abbiamo la vita e l'abbiamo in abbondanza. Oggi, Padre, ti vogliamo presentare questi figli:
(ognuno presenta in un momento di silenzio, tutte le persone che hanno bisogno di guarigione interiore)
Tu li conosci per nome, noi te li presentiamo, Signore, perché Tu ponga i tuoi occhi di Padre amoroso sulla loro storia.
Tu conosci il loro cuore e le ferite della loro vita.
Tu conosci tutto quello che avrebbero voluto fare e non hanno fatto.
Tu sai quello che hanno compiuto e il male che hanno ricevuto.
Tu conosci i loro limiti, i loro errori e i loro peccati.
Conosci i traumi e i complessi della loro vita.
Oggi, Padre, ti chiediamo, per l'amore verso il tuo Figlio Gesù Cristo, presente su questo altare, di effondere il tuo Spirito sopra questi fratelli e sorelle, perché il calore del tuo amore salvifico, penetri nel più intimo del loro cuore.
Tu che sani i cuori affranti e fasci le ferite, guarisci questi fratelli e sorelle, o Padre.
Entra nei loro cuori, Signore Gesù, come entrasti in quella casa dove stavano i tuoi discepoli pieni di paura.
Tu apparisti in mezzo a loro e dicesti: “Pace a voi”.
Entra in questi cuori e dona loro la pace.
Riempili d'amore.
Noi sappiamo che l'amore scaccia il timore.
Passa nella loro vita e guarisci il loro cuore.
Sappiamo, o Signore, che Tu fai sempre quello che ti chiediamo e noi te lo stiamo chiedendo con Maria nostra Madre, che era alle nozze di Cana quando non c'era più vino e Tu rispondesti al suo desiderio cambiando l'acqua in vino.
Entra in tutte le nostre case.
Cambia i cuori di quanti le abitano e dona loro un cuore generoso, un cuore affabile, pieno di bontà, un cuore nuovo.
Fa spuntare, Signore, in questi fratelli e sorelle i frutti della tua presenza.
Dona loro i frutti del tuo Spirito che sono pace e gioia.
Che scenda su di loro lo Spirito delle beatitudini, affinché possano gustare e cercare Dio ogni giorno, vivendo senza complessi e traumi, insieme al loro coniuge, alla loro famiglia, ai loro parenti.
(pausa di silenzio adorante in cui ognuno rinnova l'atto di fede nella presenza di Gesù)
Ti rendiamo grazie, Padre, per quello che oggi stai compiendo nella loro vita.
Ti rendiamo grazie con tutto il cuore.
Perché guarisci,
perché liberi,
perché spezzi le nostre catene e ci dai libertà.
Grazie, Signore, perché siamo templi del tuo Spirito e questo tempio non si può distruggere, perché è casa di Dio.
Ti ringraziamo, Signore, per la fede,
per l'amore che hai messo nei nostri cuori.
Come sei grande, Signore!
Che Tu sia benedetto e lodato, Signore!
Canto: Abbà, Padre! p. 24
SPAZIO PER LA PREGHIERA DI INTERCESSIONE
Ad ogni invocazione rispondiamo: Gesù, insegnaci a fare la volontà di Dio
Per gli sposi, perché sappiano amare le loro spose come Cristo ama la Chiesa, con amore, rispetto, spirito di servizio, generosità e gratuità. Preghiamo.
Per le spose, perché sappiano vivere in armonia con il loro sposo, anche se questo dovesse costare rinunce, sacrifici, a volte umiliazioni; imparino a tessere relazioni d'amore misericordioso all'interno della famiglia, contente di pagare di persona il bene grande della pace familiare. Preghiamo.
Per i figli: sappiano vivere l'obbedienza filiale, sappiano accettare la realtà familiare senza pretendere ciò che i genitori non possono dare, diano il loro contributo per il buon andamento della casa, cercando di unire i genitori e non dividerli pur di accantentare le loro voglie. Preghiamo.
Per i suoceri, sappiano vivere il distacco dai loro figli, senza interferire nelle loro decisioni, senza sostituirsi a loro, senza far pesare la loro solitudine affettiva; siano pronti ad aiutare, pronti a rinuciare, eroici nel promuovere l'armonia della coppia costi quel che costi. Preghiamo.
Per i parenti tutti: sappiano astenersi dall'emettere giudizi di parte, critiche gratuite, pettegolezzi inutili e dannosi. Aiutino, al contrario le nuove famiglie con i saggi consigli, con il sostegno nelle difficoltà, con la preghiera. Preghiamo.
Per tutti i nostri parenti che sono già al cospetto di Dio: intercedano per noi che siamo ancora in cammino sulla terra, tra pericoli e rischi di ogni genere. Ci ottengano dalla misericordia di Dio il perdono, la benedizione e la pace familiare. Preghiamo.
Per i nostri parenti che ancora sono nel luogo di purificazione: il Signore sia generoso nel concedere il condono di ogni loro debito, e li ammetta a godere della gloria nel suo Regno, dove, insieme ai beati, possano lodarlo e benedirlo per tutti i secoli. Preghiamo.
(intenzioni personali)
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Canto eucaristico: Pane del cielo p.16
BENEDIZIONE EUCARISTICA
Se non c'è il sacerdote si dice:
Il Signore ci benedica e ci santifichi, ci dia la pace e la serenità familiare e ci conduca tutti alla vita eterna. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
- Benedetto Dio, Trinità santa, famiglia divina.
- Benedetto Gesù, Figlio del Padre e di Maria Vergine.
- Benedetto lo Spirito che unisce in unità il Padre e il Figlio.
- Benedetta la santa Famiglia Di Nazareth, modello di tutte le famiglie umane.
- Benedetti Gioacchino ed Anna, santi genitori di Maria.
- Benedette tutte le famiglie sante che hanno saputo trasmettere ai figli la fede in Dio.
- Benedetti quanti sostengono le famiglie nelle loro difficoltà materiali e spirituali.
- Benedetti i parenti che sanno fomentare la pace nelle loro famiglie.
- Benedetti i genitori che sanno educare i figli al rispetto degli anziani.
- Benedetti i figli che sanno assistere i genitori vecchi e malati.
- Benedetti i genitori, che sanno mettersi da parte quando i figli formano una nuova famiglia.
- Benedette tutte le persone che sanno mettere gli affetti prima degli interessi.
- Benedetto chi si fida più di Dio che del conto in banca.
- Benedetti noi, se sapremo amare sempre e sapremo mettere l'amore al di sopra di tutto.
Canto finale: Salve Regina p. 14