PREMURA
Canto eucaristico: Pane del cielo
ATTO DI FEDE NELLA PRESENZA DI GESU’
- Gesù, siamo qui riuniti dinanzi a Te; Tu sei con noi; se chiudiamo gli occhi ti vediamo premuroso accanto al nostro cuore che forse sonnecchia.
- Ma eccoci, Gesù, siamo pronti ad ascoltare quello che Tu vorrai dirci, a vedere con i tuoi occhi quello che c’è nel nostro cuore, pronti a riparare se ciò che vediamo alla tua luce, non piace a Te. Ma illuminaci forte, Gesù, perché forse siamo noi i ciechi che Tu dovrai guarire, i sordi a cui Tu dovrai ridare l’udito, i paralitici a cui Tu dovrai ridare il movimento.
- Grazie, Gesù, perché ci vuoi bene, grazie perché ci comunichi le meraviglie del tuo Cuore, grazie perché ci accompagni sempre e scusaci se siamo sempre tanto distratti dalle piccole cose di questo nostro mondo.
ASCOLTIAMO LA PAROLA
Dal vangelo di Giovanni (Gv 2,1-11)
Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno vino. E Gesù le rispose: "Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora". Sua madre disse ai servitori: "Qualsiasi cosa vi dica, fatela".
Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: "Riempite d'acqua le anfore"; e le riempirono fino all'orlo. Disse loro di nuovo: "Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto". Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto - il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l'acqua - chiamò lo sposo e gli disse: "Tutti mettono in tavola il vino buono all'inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora".
Questo, a Cana di Galilea, fu l'inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
RIFLETTIAMO INSIEME
- Signore, il mondo pensa di stare ad una festa di nozze e non si accorge che manca il vino …
- Manca il vino dell’amore, della serenità, della gioia, manca il vino della pace che nasce da relazioni stabili, che permettono di progettare la vita.
- Se nella vita manca il progetto, anche giornaliero, che ci stimola ad alzarci da letto per metterci al servizio, si cade nella depressione, nel non senso e la festa finisce.
- Alle nozze di Cana mancava il vino, un elemento essenziale per la festa, ma loro avevano invitato Maria e Gesù.
- Maria, premurosa, vigila sull’andamento della festa perché gli sposi siano sereni e quando avverte che qualcosa turba i servi, interviene e capisce.
- Vuole risolvere, ma come? Lei ha Gesù, l’unico che può rendere possibile l’impossibile e ricorre a Lui, discretamente, senza creare allarmismi. Il dialogo avviene solo tra loro due, Gesù chiarisce, Lei capisce e dice comunque ai servi: “Fate quello che Gesù vi dirà”.
- Gesù, chiamato in causa, interviene sempre, anche se non è ancora giunta la sua ora. Intervenne allora, interviene oggi: a Cana cambiò l’acqua in vino buono, oggi cambia il non amore in perdono che rigenera, che dilata il cuore ad una dimensione più grande della grandezza dell’offesa ricevuta e la festa più continuare. Solo il perdono permette alle storie d’amore di continuare.
- Maria dice ai servi: “Fate quello che Gesù vi dirà” e ci consegna il suo testamento. Lei ci indirizza a Gesù e ci dice di fare tutto quello che ci dirà.
- Gesù ci dice di riempire le giare di acqua: è il nostro piccolo amore amareggiato e offeso, ma consegnato a Gesù, come le giare piene d’acqua, Lui compie il miracolo di cambiare il nostro cuore, di farvi circolare l’amore che ci riannoda al fratello e salva la relazione.
- Quanti messaggi ci danno le tue Parole, sono davvero come il seme di grano che, se trova il terreno buono, un cuore accogliente, fa germogliare la spiga che può portare anche 100 chicchi!
- Parlaci, Signore, e impareremo la sapienza del cuore.
Salmo 89
(A cori alterni maschi e femmine)
Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.
Prima che nascessero i monti e la terra e il mondo fossero generati,
da sempre e per sempre tu sei, Dio.
Tu fai ritornare l'uomo in polvere e dici: «Ritornate, figli dell'uomo».
Ai tuoi occhi, mille anni sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.
Li annienti: li sommergi nel sonno; sono come l'erba che germoglia al mattino:
al mattino fiorisce, germoglia, alla sera è falciata e dissecca.
Perché siamo distrutti dalla tua ira, siamo atterriti dal tuo furore.
Davanti a te poni le nostre colpe, i nostri peccati occulti alla luce del tuo volto.
Tutti i nostri giorni svaniscono per la tua ira, finiamo i nostri anni come un soffio.
Gli anni della nostra vita sono settanta, ottanta per i più robusti,
ma quasi tutti sono fatica, dolore; passano presto e noi ci dileguiamo.
Chi conosce l'impeto della tua ira, tuo sdegno, con il timore a te dovuto?
Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore.
Volgiti, Signore; fino a quando? Muoviti a pietà dei tuoi servi.
Saziaci al mattino con la tua grazia: esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Rendici la gioia per i giorni di afflizione, per gli anni in cui abbiamo visto la sventura.
Si manifesti ai tuoi servi la tua opera e la tua gloria ai loro figli.
Sia su di noi la bontà del Signore, nostro Dio: rafforza per noi l'opera delle nostre mani,
Canto: Resta con noi Signore la sera
ASCOLTIAMO MADRE SPERANZA
La Madre in questo scritto parla ai religiosi che ricevono l’incarico di guidare le comunità, ma quello che dice si può applicare a chiunque abbia una pur minima autorità sugli altri. Ascoltiamola.
“Il Superiore è un rappresentante del Nostro Dio e depositario della sua autorità; per questo ogni Superiore canonicamente eletto occupa di fronte ai suoi religiosi il posto di Gesù; il Superiore non rappresenta Dio per la sua scienza, per le sue capacità o per le sue virtù, ma solo e unicamente per aver ricevuto dalla Chiesa e dalla Congregazione la missione di governare.
.....Tenere presente che le qualità di un vero padre per guidare e dirigere i figli sono: essere caritatevole, umile, retto, riservato e prudente; e le virtù di cui deve essere dotato in modo particolare sono: la carità senza limiti, la pietà, la regolarità, l’umiltà e il buon esempio Un buon carattere, mitezza, fermezza e costanza. Zelo ardente per la perfezione dei figli a lui affidati e per la gloria del Nostro Dio; come padre deve aver cura dei figli, correggere i loro difetti senza rispetto umano, sostenere il loro spirito e rinsaldarli nella loro vocazione.
Tenete presente che il giudizio retto è una qualità indispensabile per acquisire una virtù salda; difatti la virtù è figlia della ragione e della grazia, a tal punto che senza la prudenza – che è frutto di un criterio retto e di uno spirito sereno – la virtù degenera in vizio. Per questo dovete tenere presente che non può esserci virtù solida dove manca criterio e spirito moderato.
Non siate eccessivamente accondiscendenti e tanto meno negligenti nei vostri doveri; non abbandonate mai la nave in balia delle onde; a somiglianza di cani muti che mai abbaiano, contro i vizi non lasciate correre l’acqua, cioè, non lasciate che si introducano abusi e si manchi alle Costituzioni.
Il Superiore prudente ha la lingua sulla ragione e per questo parla con molta discrezione; invece il Superiore leggero ha il cuore sulla lingua e dice, senza discernimento, tutto quello che gli viene alla mente. Il Superiore discreto … è affabile con quelli di casa; mai parla con gli estranei dei problemi privati della sua Comunità e tanto meno dei difetti dei suoi figli. Un vero padre in questo è estremamente riservato e mette tutto il suo impegno nel nascondere i difetti dei suoi figli; si sforza di conservare il buon nome e la buona reputazione dei suoi figli e della casa.
PREGHIERA LITANICA
- Gesù buono, ti preghiamo per tutte le mamme che, con premura, si dedicano ad assistere i figli fisicamente, psicologicamente e spiritualmente
- Benedicile, Signore, manda i tuoi Angeli a sostenerle nel difficile compito di guidare la crescita dei nuovi figli di Dio, della Chiesa e della società.
- Gesù, ti preghiamo per tutti i papà responsabili che lavorano onestamente per provvedere alle necessità della loro famiglia.
- Dona loro coraggio, costanza, rettitudine, onestà perché santifichino il lavoro e assolvano al compito che fu affidato loro nel paradiso terrestre da Dio
- Signore, io ti prego per il Papa, i Vescovi, i sacerdoti che donano la vita senza risparmio ma anche per quelli che, confusi dal relativismo imperante, si sono adeguati alle idee del mondo.
- Ti preghiamo, Signore, risveglia in tutti l’ardore di servirti e di guidare le Tue pecorelle ai pascoli buoni della vita eterna.
- Signore, ti preghiamo per tutti quelli che sono chiamati a governare le nazioni, per quelli fedeli alle loro responsabilità e per quelli asserviti a poteri occulti.
- Ti preghiamo, Signore, suscita in loro amore e timore: amore per le sorti dei popoli, a partire dai più poveri e tremore per le grandi responsabilità di cui sono investiti.
- Signore, ti preghiamo per quanti sono impegnati a servire le tue creature nella malattia.
- Aiuta, Signore, i medici, gli infermieri e tutti gli ospedalieri a vedere in ogni ammalato Cristo sofferente e a curarli con venerazione e sollecitudine.
- Signore, ti preghiamo per tutti gli impiegati in qualunque servizio pubblico.
- Aiutali, Signore, a lavorare per amore tuo e dei fratelli che hanno bisogno del loro servizio, senza cedere alla pigrizia e al disinteresse.
Canto. Resta qui con noi
INVOCHIAMO LO SPIRITO SANTO SUI NOSTRI SACERDOTI
- Signore, ti ringraziamo perché hai consacrato alcuni uomini che ti rappresentassero sulla terra e ce li hai dati come guide spirituali.
- Manda su di loro il tuo Spirito perché ripieni di Te possano comunicarci il fuoco del tuo amore.
- Signore, ti ringraziamo per tutti i sacerdoti che hai messo sul nostro cammino, da quello che ci ha dato il Battesimo a quello che ci ha preparato alla Prima Comunione e alla Cresima, a quelli che hanno ricevuto le nostre confessioni, a quelli che hanno accolto il nostro matrimonio o la nostra consacrazione.
- Ricolmali del tuo Santo Spirito, Signore, benedicili e orna la loro corona anche con il bene che hanno fatto a noi.
- Signore, ti preghiamo per i sacerdoti a cui hai affidato la cura delle parrocchie, delle diocesi e della Chiesa universale. L‘autorità è un grande peso e una enorme responsabilità,
- Aiutali, Signore, perché ricordino sempre che stanno al servizio di una istituzione divina ed esercitino il loro servizio con amore e timore.
- I sacerdoti santi, come il Santo Curato d'Ars, S. Francesco di Sales, S. Giovanni Bosco e tanti altri, sono divenuti tali, perché le mani delle loro madri sfogliavano il libro della preghiera e stringevano il rosario, la dolce catena che ci rannoda a Dio e che ci unisce agli Angeli. Sulle loro labbra e nel loro cuore non si spegneva mai la preghiera.Vuoi anche tu assomigliare a queste donne eroiche? Implorare da Dio vocazioni sante nel mondo? Pregare per la santificazione di quelli già consacrati ed aiutare soprattutto i sacerdoti penanti nel Purgatorio, perché possano arrivare quanto prima al possesso della loro eterna gloria, attraverso la tua generosa preghiera, la tua sofferenza e la tua immolazione?
- O anima prediletta, che la Divina Bontà invita a sostenere gli Operai della sua Messe, sii anche tu una fiaccola d'amore per Gesù Sacerdote e per i suoi Ministri! Sii l'Angelo Consolatore nelle loro ore di Getsemani. Porgi loro il Calice della tua umile preghiera quando i loro passi vacillano sotto al peso della Croce! Sii come la Veronica, quando le loro mani tremanti per la debolezza umana si stenderanno verso di te per chiedere il lino bianco tessuto dal tuo sacrificio, per asciugare il loro volto sanguinante dalla incomprensione, dall'odio e dall'ingratitudine.
- Satana tenta con maggior invidia e più accanitamente un sacerdote che non cento secolari. Si sforza instancabilmente di levare il «sale» e la «luce» dal mondo, per potere poi immergere le anime nelle tenebre. L'Inferno riecheggia di grido trionfante da un capo all'altro, quando un seguace ed eletto da Cristo commette mancanze gravi. Dopo la morte il sacerdote dovrebbe occupare un posto elevato di gloria; ma, se la santità della sua vita non è stata tale da meritare subito il premio; la divina Giustizia dispone di purificarlo nel Purgatorio. Questi sacerdoti, che, nonostante le loro povertà, hanno sempre dato generosamente, è giusto che ora ricevano per mezzo delle nostre preghiere almeno una stilla del Sangue Divino che li sollievi dell'indicibile dolore provocato dal fuoco della Giustizia Divina.
- Le grazie che perverranno dal Signore a coloro che avranno contribuito alla loro liberazione, saranno tali da migliorare il mondo e ristabilire la pace nei cuori. «Chi aiuta un apostolo avrà la mercede di un apostolo». G. Crux
SPAZIO PER LA PREGHIERA PERSONALE
Ad ogni invocazione diciamo: Gesù, esaudisci le nostre preghiere
Concludiamo la nostra preghiera con la Sequenza dello Spirito Santo in favore dei sacerdoti.
Canto eucaristico: Il Signore è il mio Pastore
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
Dio sia benedetto, Benedetto il Suo Santo Nome. Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero uomo. Benedetto il nome di Gesù.Benedetto il Suo Sacratissimo Cuore. Benedetto il Suo preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel Santissimo Sacramento dell'altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito Benedetta la gran Madre di Dio Maria Santissima. Benedetta la Sua Santa e Immacolata Concezione Benedetta la Sua gloriosa Assunzione. Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre. Benedetto San Giuseppe Suo castissimo sposo. Benedetto Dio nei Suoi angeli e nei Suoi santi.
Salve Regina