Canto d'inizio: Il mio diletto
ATTO DI FEDE NELLA PRESENZA DI GESU' NELL'EUCARISTIA
Signore, questa sera mettiamo davanti a Te la tua sposa, la santa Chiesa. Solo Tu conosci la sua vera situazione e puoi sapere se ti dà gioia o dolore. Sicuramente ha bisogno di essere avvolta nel tuo Amore Misericordioso in tante sue parti doloranti. Guariscila, Signore, risveglia le sue parti atrofizzate nella tiepidezza, conforta il Santo Padre nel suo difficile compito di garante della verità, dagli coraggio e forza per “non avere paura dei lupi”, come lui stesso ha detto nel suo discorso programmatico; risveglia il fervore apostolico nei sacerdoti intiepiditi nel borghesismo, rendi le religiose capaci di dare la vita; guarda con pietà le famiglie: non sanno specchiarsi nella vita del tuo popolo, non hanno fatto esperienza del tuo amore sponsale, conoscono solo la misura umana del matrimonio, non sanno perseverare nel momento della prova, se qualcosa non funziona secondo la logica di mercato del dare e avere, lasciano tutto, abbandonano storie d'amore che aspettavano solo il sigillo della prova per essere scritte nel libro della vita e intraprendono sentieri di solitudine e di rischio, dove più niente sarà come prima. Signore, questa è oggi la tua sposa demotivata e stanca. Forse Osea ed Ezechiele parlavano anche di questi tempi, già scritti nel tuo Cuore e letti dai profeti dell'Amore Sponsale. Signore, aiuta la tua sposa, la santa Chiesa dei battezzati, a capire, a rivedersi, a tornare a Te con tutto il cuore. Amen.
Shema, Israel!
“ Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte”.
Signore, ma questa è una dichiarazione d'amore! Tu, Creatore del cielo e della terra, Tu, Signore della gioia, stai chiedendo amore a me, piccola creatura, e coinvolgi in questo amore tutte le persone a me care: il coniugi e i figli che porto nel cuore!
Il tuo amore è un amore passionale, esclusivo, geloso, un amore che prende testa e cuore tanto da diventare un chiodo fisso. Mi dici di parlarne quando sto seduto in casa mia, ai miei cari, ma anche quando m'intrattengo con gli amici, quando mi corico nella mia stanza nuziale e quando al mattino mi alzo per affrontare il nuovo giorno.
Mi dici addirittura di scrivere questa dichiarazione d'amore e di mettermela al polso e come pendaglio tra gli occhi. Vuoi che il tuo amore, o Dio, sia il nome della mia casa, perché io possa abitare sempre nell'amore, ma soprattutto che questo nome sia scritto alla porta del mio cuore!
Signore, ma non stai davvero perdendo la testa, come diceva Madre Speranza, per me, tua creatura ingrata ma teneramente amata da Te?
Signore, che hanno a che fare con Te gli idoli d'argento e d'oro, che hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, narici e non respirano?
Che hanno a che fare con Te anche gli idoli moderni: il piacere lurido di sensualità, il potere sporco di sangue, l'avere che ingombra senza riempire? Anche questi idoli hanno bocca ma per dire solo cose losche, hanno troni di paglia che crollano al primo tocco, hanno cose, tante cose inutili, vane, che non hanno il potere di soddisfare il cuore….
***** Silenzio adorante ******
RISPOSTA ALLA DICHIARAZIONE DI DIO PER NOI
E allora perché non rispondere a questa dichiarazione d'amore di Dio?
(Nel silenzio adorante, scegliamo un nome da mettere alla porta del nostro cuore e della nostra casa, in base alla virtù che vogliamo che splenda in essi, perché l'Ospite Divino, che ci vuole onorare della sua presenza, si possa deliziare al profumo delle nostre virtù).
Casa dell'Amore Casa della Gioia Casa della Serenità Casa della Pace
Casa della Fedeltà Casa dell'Obbedienza Casa dell'accoglienza Casa dell'Umiltà
Casa della Purezza Casa del Perdono Casa del Silenzio Casa della Perseveranza
Casa della Fortezza Casa dell'Amicizia Casa dell'Equilibrio Casa della Consolazione Casa della Fede Casa della Speranza Casa…..
Scegliamo una di queste virtù dai profumi diversi e invitiamo Gesù a venire per trovare ristoro, conforto, gioia, riposo nei nostri cuori e nelle nostre case, per riparare il disamore che soffre a motivo dei tanti figli distratti dalle cose vane del mondo.
……….Silenzio adorante………
Man mano che ognuno sceglie il nome da dare alla sua casa, può invitare Gesù ad abitarla.
Ad ogni invocazione rispondiamo: Vieni, Signore Gesù, nella mia casa!
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Canto: Preghiera
AMORE CONCRETO
“ Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, fa' conoscere a Gerusalemme tutti i suoi abomini. Dirai loro: Così dice il Signore Dio a Gerusalemme: Tu sei, per origine e nascita, del paese dei Cananei; tuo padre era Amorreo e tua madre Hittita. Alla tua nascita, quando fosti partorita, non ti fu tagliato l'ombelico e non fosti lavata con l'acqua per purificarti; non ti fecero le frizioni di sale, né fosti avvolta in fasce. Occhio pietoso non si volse su di te per farti una sola di queste cose e usarti compassione, ma come oggetto ripugnante fosti gettata via in piena campagna, il giorno della tua nascita.
Passai vicino a te e ti vidi mentre ti dibattevi nel sangue e ti dissi: Vivi nel tuo sangue e cresci come l'erba del campo. Crescesti e ti facesti grande e giungesti al fiore della giovinezza: il tuo petto divenne fiorente ed eri giunta ormai alla pubertà; ma eri nuda e scoperta.
Passai vicino a te e ti vidi; ecco, la tua età era l'età dell'amore; io stesi il lembo del mio mantello su di te e coprii la tua nudità; giurai alleanza con te, dice il Signore Dio, e divenisti mia. Ti lavai con acqua, ti ripulii del sangue e ti unsi con olio; ti vestii di ricami, ti calzai di pelle di tasso, ti cinsi il capo di bisso e ti ricoprii di seta; ti adornai di gioielli: ti misi braccialetti ai polsi e una collana al collo: misi al tuo naso un anello, orecchini agli orecchi e una splendida corona sul tuo capo. Così fosti adorna d'oro e d'argento; le tue vesti eran di bisso, di seta e ricami; fior di farina e miele e olio furono il tuo cibo; diventasti sempre più bella e giungesti fino ad esser regina. La tua fama si diffuse fra le genti per la tua bellezza, che era perfetta, per la gloria che io avevo posta in te, parola del Signore Dio ”. ( Ez. 16:1-14)
RIFLETTIAMO INSIEME
Signore, quando io nacqui alla vita terrena, non ricevetti certo un trattamento così crudele come quello che Ezechiele vede per Gerusalemme, ma so di essere nato come un aborto dinanzi a Te, a motivo del peccato originale. Tu sei passato davvero vicino a me e mi hai detto: “Vivi!”. Mi hai lavato nell'acqua battesimale e mi ha rigenerato.
Io sono cresciuto, ma, come Gerusalemme, sono rimasto nudo di virtù, senza l'abito della santità. Ma Tu, Amore Misericordioso, non ti sei arreso: quando hai visto che era giunto per me il tempo dell'amore, hai stretto con me un'alleanza d'amore, mi hai coperto con il tuo mantello, il mantello della predilezione, mi hai ornato con le tue qualità, mi hai ridato dignità, mi hai lavato e continui a lavarmi ogni giorno con l'acqua della grazia, ad ungermi con l'olio dello Spirito Santo; mi vesti con i preziosi ricami della tua misericordia, che, con il perdono, sa trasformare in pregi anche le mie povertà; dopo tutto questo calzi i miei piedi con lo zelo per la tua gloria, tanto che io stesso mi meraviglio del fatto che Tu ti servi anche di me per raggiungere altri cuori; metti sul mio capo la seta della tua predilezione, mi nutri con fior di frumento, il Corpo e il Sangue tuo, Gesù, mi fai sentire veramente regina del tuo Cuore.
Questo hai fatto con tutti i santi, questo vuoi fare anche con me. Aiutami, Signore, a fidarmi di Te, a lasciarti lavorare nel mio cuore, perché anch'io abbia la mia storia d'amore da raccontare per tutta l'eternità, quando saremo uniti per sempre nel tuo Regno.
Canto: Todo por amor
GESU' RINNOVA LA SUA DICHIARAZIONE D'AMORE PER L'UMANITA'
Dagli Scritti di Madre Speranza
“Dio, Amore Misericordioso, in questi tempi difficili e di lotta per la sua Chiesa, vuole elargire benignamente le ricchezze della sua misericordia e a questo fine fa nascere una pia Famiglia di sacerdoti e fratelli chiamata “Figli dell'Amore Misericordioso”, la quale eserciterà varie opere di carità con molto vantaggio per l'umanità.
Porteranno aiuto e sollievo a molte famiglie bisognose e afflitte, consolazione agli infermi; in essa gli orfani e i bisognosi troveranno la loro famiglia, i giovani la loro guida, i deboli il loro sostegno, i caduti la forza per rialzarsi.
Tutto questo sarà fatto unica ed esclusivamente per amore di nostro Signore Gesù Cristo e per la santificazione dei membri di detta Famiglia Religiosa”
“Tu devi far sapere al mondo intero che Dio non è un padre offeso per le ingratitudini degli uomini, ma è un Padre pieno di bontà che cerca con tutti i mezzi di confortare, aiutare e rendere felici i propri figli; li cerca e li insegue con amore instancabile come se Lui non potesse essere felice senza di loro.
E' un Padre che ama, che non conta, perdona e dimentica…. E' un Padre non un giudice severo…. E' un Padre che sta aspettando il figlio prodigo per abbracciarlo.
Nessuna miseria umana lo arresta, anzi Egli raddoppia il suo Amore nella misura in cui l'uomo diventa più miserabile”
Il Signore si fa mendicante d'amore.
Il giorno 9 aprile del 1952 la Madre Speranza subì un forte attacco da parte del maligno e si spaventò moltissimo, poi si recò in chiesa, andò in estasi e: “ Vidi il Buon Gesù nascosto nel Tabernacolo, aspettando che mi avvicinassi per spandere le sue grazie sopra di me, confortarmi, consolarmi e darmi le grazie di cui ho bisogno per progredire nella perfezione.
Gesù sta lì solo, molto solo, infatti, secondo Lui, anche le anime che ci siamo consacrate a Lui e viviamo nella sua casa, ci ricordiamo poco di Lui e lo lasciamo solo nel tabernacolo. Gesù vuole la nostra santificazione e si lamenta perché, essendo la perfezione opera di lunga durata e che richiede perseveranza, sacrificio e molto amore al nostro Dio, non sentiamo il bisogno di ricorrere a Lui, che è la fonte di tutte le grazie.
Che pena vedere Gesù mendicare amore e come lo conosciamo male! Ed è difficile amarlo, infatti non si può amare Dio senza conoscerlo e quanto più lo si conosce più si ama e il cuore s'infiamma d'amore per Lui. Posso dire che tutto in Lui è degno d'amore, e la sua bellezza, volontà e amore, hanno rapito il mio cuore e hanno acceso in esso il fuoco bruciante del suo amore”.
A TU PER TU CON GESÙ
Gesù, quanto è consolante quello che dici! Io, calcolatore ostinato, mi smarrisco a pensare al tuo Amore così disinteressato, così perdutamente ostinato, che non si lascia smontare neanche dal degrado massimo a cui può essere giunta una creatura, ferendo il tuo Cuore.
Ma poiché quella creatura sono io, mi fa estremamente comodo che Tu sia così, che Tu non guardi all'abisso in cui sono caduto, ma mi vieni a prendere nel mio baratro, senza paura di sporcarti le mani, anzi fai di più: solo che puoi tenermi fra le tue braccia, mi togli con delicatezza le spine che confondono le mie idee e mi fanno perdere la logica evangelica; poi mi togli le spine dal cuore, quelle spine che rendono accese le mie passioni disordinate e mi fanno permanere nell'errore nonostante la mia coscienza gridi la sua disapprovazione; poi mi consegni alla chiesa, perché m'insegni a camminare per le tue vie.
Gesù buono, amante appassionato della tua povera creatura, ma non ti stanchi proprio di me? Arriverà mai il momento in cui mi arrenderò completamente al tuo Amore e mi lascerò amare da Te senza resistenze inutili? Quante volte, nei momenti di luce soprannaturale, penso all'assurdità della mia vita e torno a contare tutti i miei peccati… e magari penso che mi sono precluso la via della salvezza per sempre…. Ma a che serve rimescolare i miei disordini se Tu me li hai perdonati?
Come è difficile per me, Gesù, non solo amare ma anche lasciarmi amare; come è difficile credere ad un amore così incondizionato e liberarmi dall'angoscia, come è difficile credere perdutamente in Te….
+ RISPOSTA DI GESU': AMAMI COME SEI
Conosco la tua miseria, le lotte e le tribolazioni della tua anima, le deficienze e le infermità del tuo corpo; so la tua viltà, i tuoi peccati, e ti dico lo stesso: “Dammi il tuo cuore, amami come sei…”
Se aspetti di essere un angelo per abbandonarti all'amore, non amerai mai. Anche se sei vile nella pratica del dovere e della virtù, se ricadi spesso in quelle colpe che vorresti non commettere più, non ti permetto di non amarmi.
Amami come sei.
In ogni istante e in qualunque situazione tu sia, nel fervore o nell'aridità, nella fedeltà o nella infedeltà, amami…. Come sei…. Voglio l'amore del tuo povero cuore; se aspetti di essere perfetto, non mi amerai mai.
Non potrei forse fare di ogni granello di sabbia un serafino radioso di purezza, di nobiltà e d'amore? Non sono io l'Onnipotente? E se mi piace lasciare nel nulla quegli esseri meravigliosi e preferire il povero amore del tuo cuore, non sono io padrone del mio amore?
Figlio mio, lascia che ti ami, voglio il tuo cuore. Certo, voglio col tempo trasformarti, ma per ora ti amo come sei … e desidero che tu faccia lo stesso; io voglio vedere dai bassifondi della miseria salire l'amore. Amo in te anche la tua debolezza , amo l'amore dei poveri e dei miserabili; voglio che dai cenci salga continuamente un grande grido: “Gesù, ti amo”.
Voglio unicamente il canto del tuo cuore, non ho bisogno né della tua scienza né del tuo talento. Una cosa sola m'importa, di vederti lavorare con amore.
Non sono le tue virtù che desidero; se te ne dessi, sei così debole che alimenteresti il tuo amor proprio; non ti preoccupare di questo. Avrei potuto destinarti a grandi cose; no, sarai il servo inutile; ti prenderò persino il poco che hai…. Perché ti ho creato soltanto per l'amore.
Oggi sto alla porta del tuo cuore come un mendicante, io Re dei Re! Busso, aspetto; affrettati ad aprirmi. Non allegare la tua miseria; se tu conoscessi perfettamente la tua indigenza, moriresti di dolore. Ciò che mi ferirebbe il cuore sarebbe di vederti dubitare di me e mancare di fiducia.
Voglio che tu pensi a me ogni ora del giorno e della notte; voglio che tu faccia anche l'azione più insignificante solo per amore. Conto su di te per darmi gioia….
Non ti preoccupare di non possedere virtù; ti darò le mie.
Quando dovrai soffrire, ti darò la forza. Mi hai dato l'amore, ti darò di saper amare al di là di quanto puoi sognare….
Ma ricordati…. Amami come sei…
Ti ho dato mia Madre; fa passare, fa passare tutto dal suo Cuore così puro.
Qualunque cosa accada, non aspettare di essere santo per abbandonarti all'amore, non mi ameresti mai…. Va…”
(Mons. Lebrun da “Esse Mater Tua”
......Silenzio adorante......
In questo silenzio adorante, lasciamoci avvolgere dall'amore di Gesù, presente nell'Ostia santa.
E facciamo avvolgere dallo stesso amore tutte le persone che portiamo nel cuore,
tutti i peccatori, tutti i moribondi, tutte le persone che ci hanno offeso, tutte le persone che si trovano in stato di peccato e lottano con la disperazione. Chiediamo a Gesù di avvolgerle nel suo Amore Misericordioso, di purificare la loro mente e il loro cuore, di riaccendere nei loro cuori la speranza. Se Dio ci ama e ci accetta come siamo, non abbiamo motivo di temere.
Purifichiamoci con l'acqua benedetta che allontani da noi ogni tentazione.
Canto di pentimento: Ecco l'uomo.
Canto eucaristico: Dov'è carità e amore
Sia benedetto il Padre, che ci ha mandato Gesù a rivelarci il suo amore.
Sia benedetto Gesù, che si umilia alla porta di ogni cuore, per chiederci l'amore.
Sia benedetto lo Spirito, che ci permette di rispondere all'amore di Dio.
Sia benedetta Maria, che accetta di far passare il nostro povero amore nel suo cuore materno, per poterlo presentare al Signore.
Siano benedetti gli angeli, che ci assistono in tutti i momenti della vita e non si allontanano da noi neanche quando siamo travolti dal male.
Siano benedetti tutti i santi, che hanno creduto all'amore di Dio e ce lo ripropongono in questi tempi difficili e di lotta per la Chiesa.
Benedette tutte le creature che si lasciano amare così come sono.
Benedetti quanti consolano Gesù con la fiducia nel suo amore.
Benedetti noi se ci lasceremo rinnovare dall'Amore Misericordioso.
Canto finale: Magnificat