… E MEMBRO DELLA CHIESA …
Canto eucaristico: Ai tuoi piedi
ATTO DI FEDE NELLA PRESENZA DI GESU’
- Gesù, siamo davanti a Te, vivo nell’ostia santa, fatto per noi cibo di vita eterna, cibo che ci trasforma, che ci divinizza nel mistero eucaristico. Quante cose grandi hai fatto Tu per noi, Gesù, sono cose divine che noi a stento riusciamo a percepire con l’intelligenza.
- Anime fervorose e pie, nel corso dei secoli hanno saputo cogliere il mistero e ti hanno adorato, lodato, servito con amore. Oggi questo mistero interpella noi …
- Ma noi siamo noi capaci di credere e capire che ci troviamo al cospetto del Dio vivo, fatto uomo per amore? E come uomo e come Dio, in corpo, sangue, anima e divinità si è reso cibo perché noi fossimo divinizzati?
- Signore, aumenta la nostra fede, aumenta la nostra capacità di uscire dalla percezione naturale per cogliere il soprannaturale e convinti, piegare la testa e adorarti nostro Dio e nostro Re.
- Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, autori di questo grande prodigio. Amen.
ASCOLTIAMO LA PAROLA
Dalla prima lettera di S. Pietro Apostolo (1 Pt 2, 4-5. 9-10)
Carissimi, stringetevi a Cristo, pietra viva, rifiutata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio. Anche voi venite impiegati, come pietre vive, per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo. Voi siete "la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato, perché proclami le opere meravigliose" di Lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua ammirabile luce; voi, che un tempo "non eravate un popolo", ora invece siete il popolo di Dio; voi, "un tempo esclusi dalla misericordia", ora invece "avete ottenuto misericordia ".
Dalla Prima lettera di S. Paolo Ap. ai Corinti (1 Cor 12,12-14.27-31)
Come infatti il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. 13Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito.
Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra. Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi ci sono i miracoli, quindi il dono delle guarigioni, di assistere, di governare, di parlare varie lingue. Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti fanno miracoli? Tutti possiedono il dono delle guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano? Desiderate invece intensamente i carismi più grandi. E allora, vi mostro la via più sublime.
RIFLETTIAMO INSIEME
- Signore, siamo membra del tuo Corpo, siamo pietre del tuo tempio. Tu, Pietra viva, rifiutata dagli uomini, noi piccole pietre appoggiate a Te. Ma che missione grande ci hai affidato! Se io non mi posiziono bene su di Te, posso compromettere la stabilità dell’edificio!
- Tante pietre, una sopra l’altra, formano un mucchio non un edificio; tante anime che vivono senza il legame intimo d’amore, formano una massa non una Chiesa!
- Gesù, rendici responsabili e capaci di interagire per amore e nell’amore; che sia il nostro amore a legarci con un vincolo indissolubile a Te e ai fratelli. Nessuno può esserci indifferente, non c’è razza, colore, differenza sociale che possa giustificare l’indifferenza; se anche l’altro fosse pieno di difetti e quindi una pietra irregolare, mi dovrei attivare anche di più, perché la sua irregolarità sia compensata dalla mia attenzione previdente e caritatevole.
- Gesù buono, quanto siamo lontani, nella realtà quotidiana da questa consapevolezza! Vediamo, scartiamo, ci difendiamo dagli altri, ci mettiamo comunque su un piedistallo di superiorità immaginaria e inesistente. Perdonaci, Signore, noi continuiamo a straziare il tuo corpo a minare il tuo tempio con le nostre categorie mentali lontane dal vero amore.
- Gesù buono, come vedi, la tua Chiesa, il Tempio che Tu hai fondato perché custodisse il tuo Tesoro: la tua Parola, la tua presenza eucaristica, il tuo sacerdozio santo? Noi non vediamo che alcune conseguenze, quelle che emergono a livello umano … Tu vedi i cuori … Ti preghiamo, vieni a purificarli, a risanarli, a santificarli. Abbiamo bisogno di un nuovo battesimo, di un lavacro purificatore, ma la realtà ci sfugge di mano, tanto è diventata gigantesca.
- Noi, pietre che si sgretolano, che hanno perso la loro compattezza, stiamo distruggendo il tuo Tempio, noi, cristiani tiepidi, ci stiamo adeguando al relativismo snervante del mondo sedotto da Satana.
- Si dirà forse che il male è prevalso sul bene e che Tu, Dio onnipotente hai abbandonato il tuo popolo alla deriva del peccato? No, questo non possiamo crederlo, Tu sei l’Onnipotente, il Santo, sei l’Amore Misericordioso che risana, purifica, perdona, riabilita, rivitalizza i morenti. Vieni in nostro soccorso.
Canto: Benedici il Signore
PREGHIERA LITANICA
- Vieni, Gesù, vieni a riedificare la Chiesa che cade in rovina. Un tempo lo facesti con S. Francesco, oggi forse lo vuoi fare con madre Speranza a cui hai affidato un messaggio di fiducia nel tuo amore Misericordioso.
- Vieni, Signore Gesù!
- Stupiscici, Gesù, con le tue trovate tanto diverse dalle nostre. Tu che da una rovina sai ricavare un tempio. Lo hai fatto con Maria Maddalena, con S. Agostino, con Paolo di Tarso … usa le rovine che tentano di far crollare la tua Chiesa, per farne dei pilastri di stabilità.
- Vieni, Signore Gesù!
- Manda il tuo Spirito sui più grandi peccatori, su quelli che traggono profitto dalle debolezze umane e sostengono strutture di peccato, perché, rinnovati da Te, possano usare le loro energie per riedificare quello che avevano distrutto.
- Vieni, Signore Gesù!
- Dio, Amore Misericordioso, donaci pastori santi che guidino il tuo popolo sulla via del bene, donaci santi religiosi e religiose, che siano fari di luce tra le tenebre e il polverone che alza il peccato, donaci santi coniugi, consapevoli della loro missione, che s’impegnino ad educare con la vita e la parola i loro figli, perché sorga quel mondo nuovo che ci hai promesso e che noi attendiamo
- Vieni, Signore Gesù!
- Signore, se io sono una pietra che si sta sgretolando, mandami il tuo Spirito che genera amore, il vero collante che dà stabilità alla nostra incostanza
- Vieni, Signore Gesù!
- Manda il tuo Spirito a tutti i nostri cari, mandalo ai fratelli della comunità, mandalo ai sacerdoti, ai politici, a tutti quelli che si prendono cura dei tuoi piccoli, dei tuoi malati, dei tuoi anziani. Mandalo sul mondo intero, perché abbia un sussulto e riviva. Amen.
ASCOLTIAMO MADRE SPERANZA
Il fluire dell'acqua e del sangue dalla ferita del costato di Gesù fu un segno, un simbolo meraviglioso di salvezza. L'acqua e il sangue hanno un particolare significato nella vita di Gesù: l'acqua segna l'inizio della sua vita apostolica, il sangue indica la conclusione della sua missione di Messia. Egli ricevette l'acqua col battesimo al Giordano e sparse il sangue sulla croce. La fuoriuscita di sangue ed acqua dal suo santo cadavere è la sintesi della sua attività messianica. Inoltre è una nuova e importante prova della sua morte reale e quindi della sua resurrezione; ed un ulteriore commovente aspetto della Passione.
La ferita del costato è sempre stata per i fedeli cristiani la più sacra di tutte le ferite, che, come nessun'altra parla all'intelligenza e al cuore. È la prova d'amore che più deve commuoverci. Anche senza voce, i labbri insanguinati della ferita, con profonda eloquenza, ci parlano di Gesù vittima d'amore e della straordinaria carità con cui ci ha amato. La ferita al costato è la fenditura della roccia dalla quale come al tocco della verga di Mosè, è scaturita una sorgente inesauribile di grazie.
Il Vangelo non dice colpì o ferì il costato di Cristo, ma «aprì», per indicare che in quel momento fu aperta la porta della vita, da cui fluiscono i sacramenti della Chiesa senza i quali nessuno può raggiungere la vera vita. L'acqua e il sangue sono anche i due elementi principali di cui Gesù si serve per continuare la sua opera redentrice e per comunicare alle anime la grazia e i meriti della sua vita, passione e morte. L'acqua del battesimo riceve dall'acqua della piaga del costato la virtù di redimere le anime e renderle membra del Corpo di Cristo.
(La Passione, nn. 487-492)
Care figlie, non perdiamo mai la fiducia nell'insegnamento della Chiesa nostra Madre e dei suoi Pontefici. Non esitiamo un solo momento a sottometterci alle loro infallibili decisioni in materia di fede e di costumi. Dobbiamo rimanere incondizionatamente unite alla Chiesa e al S. Padre. La parola di Dio, figlie mie, è causa di felicità per gli uomini, come ha affermato lo stesso Salvatore, se non è semplicemente ascoltata, ma osservata scrupolosamente secondo l'interpretazione chiara della Chiesa, e tradotta in buone opere. Sì, figlie mie, dobbiamo riconoscere alla Chiesa una vera autorità materna, suo carattere specifico, e tributarle non una obbedienza qualsiasi, ma quella propria del figlio buono. Figlie mie, insegniamo ai bambini, e pratichiamola noi, una obbedienza cieca ai comandamenti della Chiesa come a quelli di Dio. Abbiamo fede nella parola della Chiesa, basata sulla parola di Colui che, con la pienezza del suo potere, ha trasmesso alla Chiesa il diritto di rappresentarlo sulla terra, dicendo: "Chi ascolta voi, ascolta me; chi disprezza voi, disprezza me".
(Le Ancelle dell'Amore Misericordioso - 1943,
Canto: E’ giunta l’ora
Salmo 5
(A cori alterni: maschi e femmine)
Porgi l'orecchio, Signore, alle mie parole: intendi il mio lamento.
Ascolta la voce del mio grido, o mio re e mio Dio, perché ti prego, Signore.
Al mattino ascolta la mia voce; fin dal mattino t'invoco e sto in attesa.
Tu non sei un Dio che si compiace del male; presso di te il malvagio non trova dimora;
gli stolti non sostengono il tuo sguardo Tu detesti chi fa il male,
fai perire i bugiardi. Il Signore detesta sanguinari e ingannatori.
Ma io per la tua grande misericordia entrerò nella tua casa;
mi prostrerò con timore nel tuo santo tempio.
Signore, guidami con giustizia di fronte ai miei nemici; spianami davanti il tuo cammino.
Gioiscano quanti in te si rifugiano, esultino senza fine.
Tu li proteggi e in te si allieteranno quanti amano il tuo nome.
(Rileggiamo il salmo e sottolineiamo il versetto che più ci colpisce)
RECITIAMO INSIEME LA SEQUENZA PASQUALE
Alla vittima pasquale lodi innalzino i cristiani.
L'Agnello il gregge ha redento: Cristo, l'innocente, i peccatori col Padre riconcilia .
Morte e vita si sono battute in duello impressionante
il Signore della vita, morto, vivo trionfa.
Racconta, Maria, "Che hai visto sulla strada?"
"Il sepolcro del Cristo vivente e la gloria ho visto di lui che risorge:
ho visto i testimoni angelici, le vesti e il sudario!
La mia speranza, Cristo, è risorto: aspetta i suoi amici in Galilea."
Sappiamo che Cristo davvero è risorto dai morti!
Di noi, o Re vincitore, abbi misericordia. Amen. Alleluia!!!
SPAZIO PER LA PREGHIERA PERSONALE
Ad ogni invocazione diciamo: Gesù, facci risorgere con Te.
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Concludiamo la nostra preghiera con l’invocazione a Gesù risorto di Don Tonino Bello:
O Signore risorto, donaci di fare l’esperienza delle donne il mattino di Pasqua.
Esse hanno visto il trionfo del vincitore, ma non hanno sperimentato la sconfitta dell’avversario.
Solo tu puoi assicurare che la morte è stata vinta davvero.
Donaci la certezza che la morte non avrà più presa su di noi.
Che le ingiustizie dei popoli hanno i giorni contati.
Che le lacrime di tutte le vittime della violenza e del dolore saranno prosciugate
come la brina dal sole della primavera.
Strappaci dal volto, ti preghiamo, o dolce Risorto,
il sudario della disperazione e arrotola per sempre,
in un angolo, le bende del nostro peccato.
Donaci un po’ di pace. Preservaci dall’egoismo.
Accresci le nostre riserve di coraggio. Raddoppia le nostre provviste di amore.
Spogliaci, Signore, da ogni ombra di arroganza.
Rivestici dei panni della misericordia, e della dolcezza.
Donaci un futuro pieno di grazia e di luce e di incontenibile amore per la vita.
Aiutaci a spendere per te tutto quello che abbiamo e che siamo
per stabilire sulla terra la civiltà della verità e dell’amore
secondo il desiderio di Dio. Amen.
Canto eucaristico: Pane del Cielo
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
- Sia benedetto Dio che ha lasciato i tesori della sua grazia alla Chiesa.
- Sia benedetto Gesù, che ce li ha guadagnati con la sua offerta vittimale sulla croce.
- Sia benedetta Maria, nostra corredentrice, che ha unito le sue sofferenze a quelle di Gesù.
- Siano benedetti gli angeli che hanno consolato Gesù al Getsemani.
- Siano benedetti gli angeli che sono hanno fatto servizio d’onore al sepolcro di Gesù.
- Siano benedette le pie donne, che per prime hanno visto il sepolcro di Gesù vuoto.
- Benedetta Maria Maddalena che ha cercato Gesù e l’ha visto risorto.
- Benedetti Pietro e Giovanni che hanno creduto alle donne e sono entrati nel sepolcro.
- Benedetto Gesù, che è apparso in mezzo a loro e li ha confortati col saluto di pace.
Canto finale: Risuscitò