L’ACCOGLIENZA
ATTO DI FEDE NELLA PRESENZA DI GESU’
Canto eucaristico; Ai tuoi piedi
- Signore, in questa primavere che riaccende la speranza, Tu riaccendi, con la tua presenza, una nuova primavera nei nostri cuori. Tu, nostro sole, ci dici: “Di amore eterno ti ho amato, perciò ti ho attirato a me pieno di misericordia.
- La liturgia invita i fiori, i prati, le fonti, i ruscelli a lodarti e benedirti, ma la lode che tu vuoi è quella del nostro cuore riconoscente. Gesù, vieni nella nostra casa e rimani con noi.
- Gli uccelli volano liberi nel cielo primaverile cinguettando beati, anche il nostro cuore desidera volare a Te, beato di staccarsi da tutte le pesantezze di questo mondo.
- Tu, Gesù, nascosto nel silenzio dei tabernacoli, parli ai nostri cuori di tenerezza, di altruismo, di generosità, di’amore. Grazie per questo dono che desta in noi la gioia di vivere.
- Riplasma il nostro cuore, Gesù, perché noi possiamo donare un amore meno povero ed indegno
ASCOLTIAMO LA PAROLA
Dal libro della Genesi (Gn 18,1-10)
Il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno.2Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: “Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo”. Quelli dissero: “Fa’ pure come hai detto”.
Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: “Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne focacce”. All’armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l’albero, quelli mangiarono.
Poi gli dissero: “Dov’è Sara, tua moglie?”. Rispose: “È là nella tenda”. Riprese: “Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio”.
RIFLETTIAMO INSIEME
- Signore, Tu sei sempre il primo a venirci incontro, vuoi restare con noi. Vuoi ascoltare le nostre richieste, vuoi soccorrere le nostre povertà, vuoi rallegrare i nostri cuori.
- Così facesti alla Quercia di Mamre. Abramo, aggrappato alla speranza, ascoltava i suoi soliloqui, lottando col dubbio che faceva capolino tra le pieghe dei suoi pensieri
- Ma, al rumore dei tuoi passi alzò gli occhi ed ecco: tre uomini avanzavano sotto il sole. S’immedesimò nella situazione, ebbe compassione: “Sicuramente hanno i piedi infuocati ed hanno fame; li invita a sostenere, a prendere un ristoro”.
- I Tre accettano e nel corso della conversazione conviviale si rivelano e confermano la promessa: ”Entro l’anno avrai un figlio!” Abramo esulta, Sara sorride dietro la tenda, compiacendosi dell’incredibile notizia.
- Le probabilità umane sono tutte superate, il tempo ha cancellato la speranza, ma Dio riapre i giochi, l’inverno della vita regredisce, torna la primavera: nel suo grembo germoglierà la vita! “Tutto posso in Colui che mi dà la vita”, dirà S. Paolo.
- E l’ospitalità crea l’amicizia, incoraggia la confidenza. Dove vai, Signore? Ti accompagno, faccio un po’ di strada con te”. “Vado a punire le due città corrotte, Sodoma e Gomorra”.
- E inizi la preghiera di intercessione: “Ma se ci fossero 100 persone fedeli ai comandamenti,, distruggeresti le città? E se fossero 90, 80, 70, 50, 10 … “Non le distruggerei”.
- Abramo non osa scendere ancora, ma in quella città c’era solo Lot e la sua famiglia fedele al Signore e le due città vengono distrutte dal fuoco!
- Che grande cosa è accaduta ad Abramo per aver avuto compassione e aver accolto i famosi tre passanti nella sua tenda! E’ stato confermato nella promessa antica, ogni dubbio è stato fugato, la speranza è tornata viva e dinamica.
Canto: Abbà, Padre
PREGHIERA LITANICA PER LA CHIESA
- Signore, ti preghiamo per la tua Chiesa, soffre per le persecuzioni esterne e per i tradimenti interni. Non permettere che il male nascosto nel cuore dei tuoi figli, prevalga sul bene. Tu lo hai detto: “Non prevarranno”, noi crediamo che il tuo Amore misericordioso vincerà. Per questo ti preghiamo:
- Signore, santifica e preserva la tua Chiesa da ogni male.
- Signore, ti preghiamo per il Papa, Signore, fa’ che gli scandali dei tuoi figli infedeli non offuschi la santità della sua persona e non banalizzi la sua dottrina di carità e fraternità universale.
- Signore, santifica e preserva il tuo rappresentante in terra e liberalo da ogni male.
- Signore, ti preghiamo per i Cardinali e i Vescovi, che hanno il compito di governare la Chiesa; purifica il loro cuore, illumina la loro mente, sostienili nella lotta, manda loro il tuo Spirito, perché possano sempre fare un giusto discernimento e prendere le decisioni conformi al tuo volere.
- Signore, proteggi i Cardinali e i Vescovi della tua Chiesa, perché esprimano sempre la tua volontà in ogni decisione.
- Signore, ti preghiamo per i sacerdoti, sono essi i chiamati alla cura diretta delle anime. Accendi nei loro cuori la fiamma viva del tuo Amore, perché possano mettersi al servizio disinteressato e appassionato delle anime. Preghiamo.
- Signore, proteggi i tuoi ministri, liberali da ogni calunnia, da ogni insidia, rendili modelli vivi del tuo Amore Misericordioso.
- Signore, ti preghiamo per i diaconi e i catechisti, libera i loro cuori da ogni forma di vanità e di protagonismo, rendili umili come il sale che si scioglie per dar sapore, come lievito che scompare per fermentare la massa.
- Signore, benedici e santifica tutte le persone di buona volontà, che si mettono al servizio del Vangelo, riscalda sempre i loro cuori con il fuoco del tuo amore.
- Signore, ti preghiamo per i religiosi e le religiose, consacrali a Te per alimentare nella tua Chiesa, con la preghiera, il sacrificio, l’offerta vittimale e la parola la santità del popolo di Dio; che la tiepidezza non li renda strumenti inutile e inefficaci, fa’che non entrino in un ritualismo automatico che li renderebbe inutili cembali tintinnanti.
- Signore, tieni viva nella tua Chiesa la presenza dei tuoi consacrati, rendili fermento vivo di santità.
- Signore, ti preghiamo infine per i tuoi laici impegnati nell’accoglienza, nella cura, nell’educazione delle nuove generazioni e nelle attività richieste dalla nostra società complessa e sempre più sofisticata. Fa’ che non perdano il senso dell’onestà nella famiglia, nel lavoro, nella gestione della cosa pubblica.
- Signore, benedici e santifica tutte le persone di buona volontà, che dedicano le loro premura ai loro figli, ai loro congiunti, ai loro anziani, fa’ che facciano tutto per amore, perché Tu possa ricompensare le loro fatiche con la vita beata in Paradiso.
PREGHIERA DEL PERDONO
- Gesù, nostro Salvatore,dall’alto della croce, nei momenti più terribili e dolorosi, quando la tua vita era giunta alla fine, hai pronunciato le parole sublimi:
“Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno”.
- Un testamento d’amore e di misericordia, quasi un nuovo comandamento con cui ci insegnavi che dobbiamo perdonare qualunque cosa a tutti.
- Perdonare per essere anche noi perdonati quando c’incontreremo con Te ( … rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori … recitiamo nel Padre nostro).
- Ecco cosa hai voluto insegnarci, ma è anche la cosa che più di ogni altra ci riesce difficile. Allora, Gesù, dilata il nostro cuore e, con l’aiuto di Maria, Madre tua e nostra, aiutaci a ricordare il nostro passato e, scrutando nelle pieghe più nascoste della nostra anima, dove sono le ferite più dolorose, aiutaci a perdonare coloro che ci hanno ferito, umiliato, offeso. Aiutaci a perdonare e fa’ che anche noi chiediamo umilmente perdono delle nostre mancanze.
- Vogliamo perdonare i nostri avi, se le loro colpe sono ricadute anche su di noi.
- Vogliamo perdonare i nostri genitori per gli inevitabili errori che hanno commesso con noi quando eravamo bambini. Quando adolescenti ci affacciavamo alla vita e le loro mancanze ci hanno segnato nel carattere e nell’anima con ferite che ancora sanguinano; quando hanno fatto preferenze, o scelte sbagliate nell’educarci; quando non ci siamo sentiti desiderati e amati.
- Vogliamo perdonare i fratelli e le sorelle, con i quali siamo entrati in competizione, per le inevitabili incomprensioni che ci hanno divisi e allontanati; per le gelosie e le invidie che ci hanno amareggiati; per le mancanze d’amore e sostegno reciproco.
- Vogliamo perdonare il nostro coniuge e farci perdonare per l’egoismo, l’insensibilità e la mancanza di delicatezza; per l’uso e l’abuso del nostro corpo contrario all’ordine Divino, per le sopraffazioni, le imposizioni, per le amarezze con cui ci siamo avvelenati la vita; le incomprensioni, i mutismi, la mancanza di vero amore alimentato da Te, Dio dell’amore.
- Vogliamo perdonare e chiedere perdono ai figli per le carezze e l’amore non dato; per gli errori commessi nell’educarli; per le imposizioni dettate dai nostri egoismi, per il tempo rubato a loro e speso per il nostro piacere e per il lavoro; per il nervosismo con cui scaricavamo su di loro le nostre delusioni e fallimenti; per l’esempio non dato di amore reciproco fra coniugi; per la serenità negata alla loro fanciullezza; per averli caricati di pesi che erano nostri e invece abbiamo fatto portare a loro; per non averli protetti con l’amore a Dio e in Dio.
- Vogliamo perdonare i parenti e farci perdonare, per le incomprensioni che ci hanno separati; per le invidie, le maldicenze, i giudizi avventati; l’indifferenza e la lontananza non colmata; per non esserci sentiti famiglia unita nell’amore.
- Vogliamo perdonare gli amici che si sono allontanati e sono mancati nei momenti forti della vita, e chiediamo perdono per averlo fatto noi stessi con superficialità e scarso amore.
- Vogliamo chiedere perdono a Te, Dio di Misericordia, perché nella misura in cui noi perdoniamo, Tu ci perdonerai e non vorremmo avere a patire nella Vita eterna, lontani da Te, dalla Tua Divina luce per non aver saputo perdonare né chiedere perdono.
- Abbi pietà di noi, Signore, e donaci il Tuo Perdono. Amen (Pater, Ave, Gloria)
Canto: Purificami o Signore
LA MADRE SPERANZA IN PREGHIERA
Signore, non benessere ma soffrire tutto quello che Tu credi! Io voglio vivere soffrendo e amarti soffrendo. E’ così, Gesù mio, non desidero altro.
Fa’, Gesù mio, che le figlie e i figli si santifichino e vivano come Tu vuoi. Aiutali, Gesù mio, perché ho paura che qualcuna si levi in superbia pensando che ha fatto chissà che.
Io, Gesù mio, non voglio altro che quello che Tu vuoi, ma soprattutto desidero che i figli e le figlie siamo uniti, alla tua destra e alla tua sinistra facendo il bene, dando soddisfazioni a Te con grande tranquillità e facendo per amore quello che Tu vuoi, che sia soffrire, che sia amarti, che sia piangere per cose che amareggiano un po’ … tutto, Gesù mio!
Gesù, aiuta quelli che soffrono e se vuoi, te lo dico di cuore, te l’ho già detto l’altro giorno e te lo ripeto tante volte: se Tu vuoi, dà a me quello che Tu dovresti soffrire per loro. Io credo, Gesù mio che Tu metterai un rimedio se io non sono abbastanza forte, però te lo assicuro che, aiutata da Te, ti posso aiutare a portare la sofferenza, però che i figli e le figlie diano questa consolazione alla Tua Chiesa.
Concedi a tutti i figli di vivere per Te, per darti gloria e che possano aiutare gli altri a santificarsi. Fallo, Gesù mio, Tu puoi farlo.
Io vedo che Tu sei un Padre che ti prendi cura di tutti e quando io vengo a dirti qualcosa Tu già la sapevi ma mi stavi aspettando da tanto tempo. Gesù mio, aiutaci. Aiuta i figli e le figlie e ricorda che è facile tendere a quello che è più piacevole e non ripugna e vivere senza dolore è più gradevole al corpo e al cuore ma questo per me no, Gesù mio, io voglio solo vivere per amarti e amarti per soffrire, perché non voglio che Tu soffra, Gesù mio, voglio soffrire io perché Ti già soffri abbastanza Gesù mio! Non te ne andare, Gesù! |
Canto: Resta con noi, Signore la sera
SPAZIO PER LA PREGHIERA PERSONALE
- Ad ogni invocazione diciamo: Resta con noi, Signore
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- Concludiamo con una preghiera di S. Pedro Claver
O Dio, con il dono di una carità e pazienza eroica hai reso forte nel servizio degli infelici san Pietro Claver, fattosi schiavo degli schiavi; concedi anche a noi, per sua intercessione, di cercare Gesù Cristo nel nostro prossimo amandolo coi fatti e nella verità.
Canto eucaristica. Pane del cielo
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
- Sia Benedetto Dio, che ha fatto di Abramo il padre della fede.
- Sia benedetto Gesù, che ha accettato la sua missione di sommo ed eterno Sacerdote.
- Sia benedetto lo Spirito Santo, che ha mosso il cuore di Abramo all’accoglienza generosa.
- Sia benedetta Sara, che ha riso di gioia all’annuncio della maternità miracolosa.
- Siano benedetti tutti gli angeli del cielo, che servono Dio con amore.
- Benedetta la nostra beata Madre Speranza,, che ha imparato a vivere la sofferenza riparatrice.
- Benedetti tutti gli operatori di pace in terra e in cielo.
- Benedetti i sacerdoti santi che donano Gesù al popolo cristiano.
- Benedette tutte le anime vittime che offrono le loro sofferenze per la salvezza del mondo.
- Benedetti tutti noi se sapremo amare Dio e il prossimo come c’insegna Gesù.
Canto finale: Il cantico della Vergine
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