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APRILE 2014

     

 

VOGLIO DIVENTARE UNA GRANDE SANTA

 

Canto eucaristico: Anima Christi

 

  • Gesù, in questo momento di grazia, siamo qui davanti a Te, immersi nel tuo mistero. Tu ci chiami amici e noi non ci sentiamo degni neanche di guardare l’Ostia Santa in cui hai nascosto la tua divinità, per non schiacciarci con la Tua onnipotenza.
  • Tu, Signore, vuoi solo amore e in cambio sacrifichi la tua grandezza e nascondi anche il tuo corpo santo col quale ti sei reso presente in mezzo a noi e hai fatto strada con noi, povere creature, illuse dal luccichio delle pur buone ma relative cose terrene.
  • Tutto è dono, Gesù, anche i beni della terra che ci rendono confortevole il soggiorno quaggiù, ma non sono paragonabili con i beni futuri che Tu ci hai promesso solo che noi lo vogliamo, decidendoci a seguire la Tua via.
  • Gesù, Ti diciamo il nostro sì, ma Tu rafforza la nostra instabile volontà, perché non vacilli e defletta. Te la consacriamo, Gesù, la nostra volontà, rendila forte contro ogni tentazione, custodiscila nel Tuo Cuore, perché niente e nessuno ci allontani dalla Tua Santa Volontà. Amen.

 

ASCOLTIAMO LA PAROLA

 

            «Padre, è giunta l’ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te. Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo (…).

            E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò co­noscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro» (Gv 17, 1-3.26).

 

INTERIORIZZIAMO LA PAROLA

 

  • Tu, Gesù, ti rivolgi al Padre: è il tuo interlocutore interiore, il tuo punto di riferimento, l’Essere col quale interagisci, il cui volere orienta la tua vita di Figlio in cielo, di uomo in terra. A Lui confidi la tua trepidazione di uomo che deve affrontare una prova tremenda!
  • Tu, Gesù, chiedi al Padre la gloria… Quale gloria, Gesù? La tua gloria è la Croce, il patibolo infame che, da quando è diventato il tuo patibolo, è diventato anche trono della tua gloria. Trono di Dio crocifisso dalle sue creature teneramente amate! Che mistero! Solo l’Amore vero è capace di creare le vittime e Tu, Gesù, sei l’Amore essenziale, la Vittima per eccellenza!
  • La Madre Speranza ti vede capofila di tutti i crocifissi della terra: “«Chi vuole venire dietro di me, prenda la sua croce e mi segua». Gesù apre il corteo portando la croce più pesante... lo seguono le moltitudini. Tutti portano la propria croce. Croci di ogni genere e tipo. Chi perseguitato dall’odio e dall’invidia; chi dalla crudeltà o dall’ingiustizia; chi scontando i propri peccati; chi quelli degli altri. Croci portate con rassegnazione, in silenzio, con il cuore oppresso; croci portate con amore e serena immolazione. Lui ci precede sempre, aiutando tutti come guida e consolatore”. (Madre Speranza La Passione)
  • Il dolore fa male al cuore e al corpo, ma è la prova più eloquente dell’amore ed è la più grande garanzia della gloria. Tu, Gesù, non sei geloso di questo privilegio e per questo lasci ad ognuno di noi una piccola parte della tua croce, per poter poi condividere con noi anche la tua gloria.
  • Con la nostra Madre Speranza ti diciamo: “sono felice, Gesù mio, di possedere: una libertà per offrirtela, un cuore per amarti, un’intelligenza per occuparmi di Te, una voce per parlare di Te ai miei fratelli, sensi per sacrificarli per Te, un corpo per sottometterlo a tutte le sofferenze che Tu voglia mandarmi, un tempo più o meno lungo per servirti per mezzo dell’esercizio della carità e infine un’eternità per amarti ininterrottamente”.
  • Tu, Gesù, ci riveli il Padre e nel Padre riveli la tua figliolanza divina che è tutta la tua grandezza e la tua gloria. Per farci conoscere il Padre ti sei fatto uomo e hai condiviso con noi la sorte dell’uomo peccatore, Tu innocente, per insegnarci il modo di tornare al Padre tuo, purificati dal tuo Amore Misericordioso e dall’Amore Misericordioso del Padre, che ha sacrificato Te, Figlio diletto, per noi figli ingrati. Che grande mistero d’amore!
  • Spirito Santo, Tu che tessi nel cuore del Padre e del Figlio questi legami sublimi di amore totale, visita anche il nostro cuore e insegnaci ad amare! Amen.

 

Canto: E’ giunta l’ora

E’ GIUNTA L’ORA

 

  • Gesù, nella vita dell’uomo ci sono ore solenni, ore decisive in cui si concretizzano progetti importanti, ore in cui è necessario dare ragione della propria fede. Sono ore che vanno preparate, che vanno attese con santo desiderio, con intensa preghiera.
  • La tua ora, Gesù, era quella del dono perfetto di Te nell’Eucaristia e quella solenne del Calvario, nella quale, levato tra cielo e terra, avresti stretto l’alleanza nuova ed eterna tra il Padre e l’uomo. Un’ora che solo l’Amore perfetto poteva esigere, perché solo l’amore perfetto può chiedere tutto, anche la propria immolazione per la persona amata.
  • E Tu, Figlio diletto del Padre, Amore perfetto come Lui, non hai negato nulla al Padre Tuo Santo né ai tuoi fratelli ingrati e crudeli. Come ringraziarti, Gesù santo?
  • Confusi e umiliati ti diciamo: “Gesù buono, insegnaci ad amare, insegnaci ad affrontare la nostra ora con dignità come Te; il nostro amore non è perfetto, il timore e l’angoscia possono tentarci e frenare l’abbandono fiducioso nelle mani del Padre, non permetterlo, Signore.
  • In quei momenti, manda i tuoi Angeli ad assisterci, perché niente e nessuno ci separi dalla volontà santa del Padre, costi quel che costi. Noi forse non saremo appesi ad un patibolo infame dalla malizia degli uomini, ma dovremo pagare il nostro tributo di sofferenza al peccato che abita in noi e intorno a noi. Aiutaci, Signore, perché riusciamo a dire con Te: “Padre, nelle tue mani affido il mio spirito”. Amen.

 

ASCOLTIAMO MADRE SPERANZA

 

            Gesù mio, fa’ che non dimentichi che l’umiltà e la ca­rità sono il fondamento della santità e che solo con il tuo amore la potrò raggiungere.

            So, Gesù mio, che non riuscirò mai ad amarti come meriti, ma ho un grande desiderio di amarti e di co­municare con Te affinché Tu comunichi con me.

            Aiutami, Gesù, perché attraverso la conoscenza del mio Dio possa attrarre a me Dio stesso e mi abban­doni interamente a Lui nell’amore.

            Gesù mio, ho un grande desiderio di santificarmi a tutti i costi, solo per darti gloria; e vedo che il cam­mino della perfezione è arduo, ci vuole uno sforzo non comune ed energico; e questo mi spaventa mol­to, soprattutto quando dimentico che Tu mi precedi e mi aiuti.

            Oggi, Gesù, con il tuo aiuto ti prometto, ancora una volta, di camminare per questa via aspra e difficile, guardando sempre avanti senza voltarmi indietro.(El Pan 18,587-588; 691-692)

 

PREGHIAMO CON MADRE SPERANZA

 

  • Gesù mio, aiutami con il tuo divino potere perché possa fare ciò che a Te piace ed essere tutto tuo. Guidami con la tua divina sapienza, e con la tua divina bontà fammi secondo il tuo cuore.
  • Dà, Gesù mio, alla mia volontà la forza e costanza di cui ha bisogno continuamente, per non volere né desiderare alcuna cosa fuori di Te.
  • Fa’, Gesù mio, che giammai desideri altro se non che si compia in me la tua Divina Volontà, anche se ci devo soffrire molto, anche se non la comprendo, anche quando non riesco a vederla.
  • Desidero, Gesù mio, che Tu, e solo Tu, sia il movente principale dei miei affetti e della mia vita; che Tu sia per me tutto e tutte le mie cose.
  • Concedimi, Gesù mio, la grazia di non negarti mai niente e, dimenticando me stesso, fa che cerchi sempre la tua gloria.
  • Concedimi, Gesù mio, la grazia di imparare ad elevarmi dalle creature a Te, e vedere il mio Dio in tutte le sue opere, cose, persone e avvenimenti.
  • Sii Tu, Gesù mio, la luce del mio spirito, l’amore e il fuoco del mio cuore, la forza e virtù di tutte le mie facoltà, perché in Te possa conoscere, amare e compiere la Volontà del mio Dio.
  • Dici, Gesù mio, che l’amore se non soffre e non si sacrifica non è amore. Che insegnamento! Ora capisco perché il tuo amore è così forte ed è un fuoco che brucia e consuma: hai sofferto tanto!
  • Fa’, Gesù mio, che il mio cuore sia simile al tuo, e che giammai pretenda di conoscere di Te grandi cose per, poi, farne poche per il mio Dio.
  • Concedimi, Gesù mio, la grazia che le croci che Tu permetti per me mi servano per amarti di più e poter far capire agli altri che la scienza dell’amore si impara nel dolore.

 

Canto: Ecco l’uomo

. Splendore di Gerusalemme (Is 60:1,11)

 

  • Il Profeta Isaia canta la vittoria del bene sul male. Gerusalemme è la nostra anima che, dopo aver superato le prove della vita, come una città in continua guerra, finalmente vede la vittoria e gioisce perché il Signore le ha concesso la vittoria e la ricompensa.

 

(Leggiamo a cori alterni – maschi e femmine)

 

Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce,

la gloria del Signore brilla sopra di te.

 

Poiché, ecco, le tenebre ricoprono la terra, nebbia fitta avvolge le nazioni;

ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te.

 

Cammineranno i popoli alla tua luce,

i re allo splendore del tuo sorgere.

 

Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te.

I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio.

 

A quella vista sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore,

perché le ricchezze del mare si riverseranno su di te, verranno a te i beni dei popoli.

 

Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Madian e di Efa,

tutti verranno da Saba, portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore.

 

Tutti i greggi di Kedàr si raduneranno da te, i montoni dei Nabatei saranno a tuo servizio,

saliranno come offerta gradita sul mio altare; renderò splendido il tempio della mia gloria.

 

Chi sono quelle che volano come nubi

e come colombe verso le loro colombaie?

 

Sono navi che si radunano per me, le navi di Tarsis in prima fila,

per portare i tuoi figli da lontano, con argento e oro,

per il nome del Signore tuo Dio, per il Santo di Israele che ti onora.

 

Stranieri ricostruiranno le tue mura, i loro re saranno al tuo servizio,

perché nella mia ira ti ho colpito, ma nella mia benevolenza ho avuto pietà di te.

 

Le tue porte saranno sempre aperte, non si chiuderanno né di giorno né di notte,

per lasciar introdurre da te le ricchezze dei popoli e i loro re che faranno da guida.

 

IL PARADISO (Madre Speranza)

 

Vediamo ora la gloria propria dell’anima e quella del corpo con i suoi sensi.

 

            La gloria che viene donata all’anima del giusto è la maggiore che si possa dare perché racchiude in sé Dio stesso; l’anima è come rapita in estasi a motivo di un’intima partecipazione di Dio, che si unisce a lei come il fuoco al ferro, la penetra e le comunica le sue proprietà.

            La memoria ha sempre presente il suo Dio e si addentra nell’abisso della Divinità senza poter ricordare altre cose. Quando giungerà per me questa unione tanto desiderata?

            L’intelligenza, assorta nella chiara visione della Divinità e della Trinità, conosce il Padre che generò il Figlio e lo Spirito Santo che dai due procede; vede le divine perfezioni, i misteri che ha creduto nella fede, i segreti della paterna provvidenza con cui Dio ci guida alla salvezza; tutto questo sazia la sua brama inesauribile di conoscenza.

            La volontà è colma di amore per Dio; in unione eterna di carità, ne è inebriata e, immersa nell’infinito godimento del Signore, compie con somma gioia tutti gli atti delle virtù. Questa unione tanto desiderata, figli miei, sarà non di un solo momento, ma di tutta l’eternità.

 

Il corpo glorificato ha quattro doti.

 

            La prima è la luminosità. Esso diventa mirabile per bellezza, risplendente come il sole a somiglianza del corpo di Cristo, e se durante la vita ha ricevuto qualche ferita per amore del suo Dio, questa appare come uno smalto ornato di pietre preziose, la cui vista all’interno e all’esterno è gradevolissima, e la cui armonica composizione produce un grande fulgore.

            Poi l’impassibilità e l’immortalità, per cui il corpo è sempre vigoroso e fresco, non più soggetto alla fame, alla sete, né ad alcun altro dolore.

            Inoltre l’agilità e la leggerezza, l’anima infatti acquista un tale dominio sul corpo che può spostarlo da una parte all’altra con grande rapidità.

            Infine una realtà spirituale; il corpo, non più soggetto al mangiare e al bere, può penetrare nei cieli e attraversare ogni materia senza alcun impedimento.

 

SPAZIO PER LA PREGHIERA PERSONALE

 

Ad ogni invocazione diciamo: Gesù donaci di partecipare alla tua gloria.

 

  • Con Don Tonino Bello preghiamo per la Chiesa:

Spirito di Dio, fa’ della tua chiesa un roveto che arde di amore per gli ultimi. Alimentane il fuoco con il tuo olio, perché l'olio brucia anche. Dà alla tua chiesa tenerezza e coraggio. Lacrime e sorrisi. Rendila spiaggia dolcissima per chi è solo e triste e povero. Disperdi la cenere dei suoi peccati. Fa’ un rogo delle sue cupidigie. E quando, delusa dei suoi amanti, tornerà stanca e pentita a te, coperta di fango e di polvere dopo tanto camminare, credile se ti chiede perdono. Non la rimproverare. Ma ungi teneramente le membra di questa sposa di Cristo con le fragranze del tuo profumo e con l'olio di letizia. E poi introducila, divenuta bellissima senza macchie senza rughe, all'incontro con lui perché possa guardarlo negli occhi senza arrossire, e possa dirgli finalmente: sposa mio. Amen.

 

Canto eucaristico: Ai tuoi piedi

BENEDIZIONE EUCARISTICA

Canto finale: Risuscitò

 

 


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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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