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APRILE 2012

     

IO SONO IL BUON PASTORE

 

Canto: Il Signore è il mio pastore

 

  • Gesù, Pastore buono, Tu sei sceso dal cielo per venirci a prendere. Eravamo come pecore senza pastore, il peccato ci aveva allontanato dal Padre, vagavamo nel mondo persi nel nulla, in cerca di senso, ponendoci tanti perché, senza trovare risposte.
  • Ma Tu sei venuto, Amore Misericordioso, e ti sei chinato sulla nostra povertà, hai avuto compassione di noi e hai messo in gioco Te stesso, hai pensato di riparare Tu il nostro male, hai voluto prendere il nostro debito con la giustizia del Padre e pagare per noi, facendoti figlio dell’uomo, sottoponendoti alla realtà umana che frantuma nel piccolo pensiero egoista, sentimenti, relazioni, verità.
  • E questo massacro ti ha offerto l’esperienza di un bambino perseguitato politico, emigrante, extracomunitario, povero, clandestino… e poi 30 anni di vita nascosta, da vivere nell’anoni-mato perché troppo pericoloso era rivelare la tua vera identità: eri il figlio di Maria e del fabbro Giuseppe, un bel bambino sveglio, intelligente, che cresceva in età, sapienza e grazia, un giovane giudizioso e responsabile, che si guadagnava il pane con il sudore della fronte.
  • Devi arrivare a 30 anni per poter dire: E’ giunta l’ora di rivelarmi. Sapevi che corrispondeva con l’esperienza più cruda della sofferenza in tutte le sue forme… ma eri il Buon Pastore che veniva a salvare le pecorelle smarrite e queste ti stavano a cuore più della tua stessa vita!
  • Gesù, una di quelle pecorelle capricciose e ribelli sono io: tante volte mi sono allontanata da Te per cercare pascoli più allettanti. Ma, nutrendomi di quei cibi luccicanti, mi sono intossicata e sarei morta se Tu non fossi venuto sulla mia strada e non ti fossi preso cura di me.
  • Gesù, Buon Pastore, non permettere che mi allontani ancora da Te. Educa il mio cuore con la tua Parola di pace e di sapienza. Allontana da me ogni tentazione e, se dovessi trovarmi ancora nell’occasione di scegliere vie pericolose, rendimi forte nella fede, per non ricadere nel male.

 

ASCOLTIAMO LA PAROLA

 

            Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore.  Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati.  Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza.

            Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore. Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; egli è un mercenario e non gli importa delle pecore.

            Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore. (Gv 10:7-15)

 

MEDITIAMO LA PAROLA

 

  • Gesù, Tu sei la porta! Che immagine strana usi per darmi un’idea plastica della necessità di passare attraverso Te, se voglio tornare al Padre! Ma contemplandoti sulla croce, con le braccia aperte e il Cuore forato, capisco che Tu sei davvero una porta aperta e sei rimasto così proprio perché io vi potessi entrare anche senza bussare, perché Tu sei sempre lì pronto ad accogliermi.
  • Signore, i ciarlatani di questo mondo sono tanti: quelli che parlano come fossero depositari della verità, mentre danno solo una visione della vita, che si sono costruiti a misura della loro mediocrità. Tu li chiami ladri e briganti, perché rubano dai cuori semplici i valori che Tu vi avevi posto e uccidono le loro anime. Gesù, difendici dalle loro seduzioni, toglici la libertà, se è necessario, ma non permettere che siamo ingannati dal male.
  • Tu, Gesù, sei venuto per difenderci dai lupi rapaci, per riunirci intorno a Te, per prenderti cura di noi. Ci chiami per nome, perché siamo creature teneramente amate da Te. I mercenari di questo mondo ci usano come numeri, che servono per raggiungere il potere e con il potere l’avere e il piacere. Sono povere vittime anche loro. Difendili, Signore, liberali da se stessi per mezzo della conversione del cuore.
  • Il lupo vorace, il demonio, usa tutto e tutti per raggiungere i suoi piani, che sono quelli di impedire l’avvento del Regno di Dio nei cuori, nelle famiglie, nelle società. Signore rendici altrettanto zelanti nel riconoscere le sue trame e fuggire lontano da lui.
  • Signore Gesù, Pastore buono, non ci abbandonare, vieni a prenderci quando, stolti, ci allontaniamo da Te, mettendoci nel pericolo di perdere la vita eterna nella gloria, che Tu vuoi darci anche sacrificando la Tua vita. Grazie, Gesù, per il tuo amore, grazie per il tuo sacrificio, grazie perché mi chiami per nome, grazie perché ti prendi cura di me anche quando io, distratto mi allontano da Te. Grazie perché mi ami da Dio.

 

PREGHIERA LITANICA

 

  • Per tutte le volte che trascurando i tuoi richiami e ho preso vie che mi portavano a pascoli tossici.
  • Signore, perdonami.
  • Per tutte le volte che mi sono scandalizzato dei peccati dei miei fratelli e mi sono allontanato da loro come fossi migliore di loro.
  • Signore, perdonami e donami un cuore misericordioso come il tuo.
  • Per tutte le volte che mi sono vergognato di dire che appartenevo al tuo gregge.
  • Signore, perdona la mia stoltezza e non vergognarti di me davanti ai tuoi angeli.
  • Per tutte le volte che non ho dato ragione con la vita alle parole che pronunciavo con la bocca.
  • Signore, perdonami e rendimi coerente col credo che professo.
  • Per tutte le volte che non ho accolto il dono della santa Croce e l’ho rifiutata con sdegno.
  • Signore, perdonami e dammi tanta generosità e spirito di sacrificio.
  • Per tutte le volte che ho umiliato i fratelli con il mio atteggiamento di superiorità.
  • Signore, perdonami e donami l’umiltà del cuore.
  • Per tutte le volte che non ho pregato con fede e ho preteso il tuo aiuto.
  • Signore, perdona la mia presunzione e domani il senso della misura.
  • Per tutte le volte che ho perso tempo in cose vane e superficiali.
  • Signore, perdonami e concedimi di riparare al male commesso.
  • Per tutte le volte che l’intolleranza mi ha fatto rifiutare i fratelli.
  • Signore, perdonami e concedimi il dono della pazienza.

 

ASCOLTIAMO LA MADRE SPERANZA

Il Buon Pastore

            “E’ un sogno, non altro. Ho sognato che vedevo un Pastore che s’affaticava tutta la notte, per poter riunire alcune pecore che mordevano di qua e di là e andavano dappertutto e quel Pastore, con grande pazienza andava dietro a loro e non le dava una bastonata (io penso che gliel’avrei data e beh!) e cercava di condurle dove stavano le altre pecore. Macchè! Una andava di qua, l’altra di là, non facevano che mettere alla prova la pazienza di quel Pastore.

            Allora io ho pensato: “Signore, forse sono le mie figlie e i miei figli che vanno mordendo di qua e di là, facendo ciò che ti dispiace e Tu come un vecchietto vai dietro di loro, senza bastonarli, ma con tanto amore cerchi di riunirli, li vai cercando!”

            Già le teneva vicino a sé, però come Gesù si allontanava per andare a cercarne una che stava scappando, queste si mordevano, cioè facevano ciò che non dovevano, criticando... Io avrei dato loro una punizione enorme, avrei fatto un falò con tutte quelle che andavano di qua e di là, mentre il Buon Pastore andava dietro a loro sanguinante, non voglio neanche ripensare a quella scena!

            Che nostro Signore non debba camminare con tanto dolore dietro di noi; che non siamo di quelle pecore che saltano per precipizi e luoghi dove non si può passare: Che il Signore ci aiuti, Figli miei. Non abusiamo della Sua bontà, perché solo che Lui dice: “basta” noi torniamo fango.

            Diciamo al Signore che vogliamo essere Pastori non con il bastone in mano, pastori che seguono le anime. Se siete incaricati di un gruppo di giovani, trattateli come fossero vostri fratelli e sorelle, trattateli come la vostra madre tratterebbe voi; trattate bene i bambini che si avvicinano a voi; non mandateli via rimproverandoli. Direte che non rimproverate... Beh, beh, rimprovero anch’io!... Non rimproveriamo le anime; e se veramente sono così rachitiche che non possono camminare, aiutiamole con l’orazione, aiutiamole con amore perché non manchino dell’alimento che Dio vuole dare loro. Parliamo loro del Pastore che le guiderà nella vita e diciamo: “Pecorella mia, alzati, non mordere di qua e di là ma a testa bassa va’ dietro al Pastore che è il tuo Dio”.

 

Salmo 23 a cori alterni

Il Signore è il mio pastore:

non manco di nulla;

su pascoli erbosi mi fa riposare

ad acque tranquille mi conduce.

Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,

per amore del suo nome.

Se dovessi camminare in una valle oscura,

non temerei alcun male, perché tu sei con me.

Il tuo bastone e il tuo vincastro

mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa

sotto gli occhi dei miei nemici;

cospargi di olio il mio capo.

Il mio calice trabocca.

Felicità e grazia mi saranno compagne

tutti i giorni della mia vita,

e abiterò nella casa del Signore

per lunghissimi anni.

 

La pecora impigliata tra le spine

            Un giorno mi fu mostrato come devo cercare di districare le anime che, come pecore si impigliano tra le spine delle loro passioni: vidi come Gesù, vedendo una pecora impigliata, si abbassò fino a lei, non restò in piedi o a distanza ma si inginocchiò accanto a lei, senza strappare le spine per non farle male ma le andò levando con molta attenzione: prima tolse quelle che tormentavano la sua testa, poi quelle che turbavano il suo cuore e poi la consegnò a me perché portassi a compimento l’opera.

 

Canto: Purificami o Signore

PREGHIERA UNIVERSALE

 

  • Gesù, ti chiedo perdono per tutte le pecorelle che si smarriscono nell’ateismo e tagliano volontariamente i ponti con l’unica sorgente della speranza che sei Tu.
  • Signore, libera tutte le tue pecorelle dalla disperazione.
  • Gesù, ti chiedo perdono per tutte le pecorelle che non vengono mai ai pascoli buoni dell’Eucaristia e si lasciano morire d’inedia
  • Signore, richiama fortemente a Te tutte le pecorelle che non si nutrono spiritualmente.
  • Gesù, ti chiedo perdono per tutte le pecorelle che seguendo mercenari blasfemi, oltraggiano il tuo nome con bestemmie e maledizioni,
  • Signore, illumina le menti delle pecorelle orgogliose e ribelli e concedi loro la grazia del pentimento sincero.
  • Gesù, ti chiedo perdono per tutte le pecorelle che disprezzano gli insegnamenti di genitori saggi e dei santi fondatori e si allontanano dai pascoli buoni della sana tradizione.
  • Signore, risana le nostre famiglie e infondi nuovo impulso di santità agli Istituti religiosi.
  • Gesù, ti chiedo perdono per tutte le pecorelle che cedono alla violenza verbale e fisica e si rendono responsabili della vita dei loro simili.
  • Signore, donaci la pace del cuore, della mente e la capacità di perdonare.
  • Gesù ti chiedo perdono per tutte le pecorelle che s’infangano nei peccati contro la castità del corpo e dell’anima.
  • Signore, purifica i nostri cuori, purifica le nostre menti, liberaci dal demonio dell’impurità.
  • Gesù ti chiedo perdono per tutte le pecorelle che prendono le cose altrui con violenza o anche con inganno.
  • Signore, liberaci dal desiderio delle cose terrene, dacci il desiderio delle cose spirituali.
  • Gesù, ti chiedo perdono per tutte le pecorelle che vestono maschere di menzogna, ingannando se stesse e il loro prossimo.
  • Signore, rendici trasparenti davanti a Te e ai nostri fratelli.
  • Gesù, ti chiedo perdono per tutte le tue pecorelle che desiderano non solo le cose altrui ma anche le persone che appartengono ad altre realtà sacramentali.
  • Signore, donaci la santa fedeltà ad un solo amore, donaci di essere come Tu ci vuoi e a non desiderare ciò che non ci appartiene.

 


Spazio per la preghiera personale

 

Ad ogni invocazione diciamo: Gesù, guidami ai pascoli buoni.

 

Concludiamo con la preghiera di Michel Quoist:

 

Se la nota dicesse: non è una nota che fa la musica …

non ci sarebbero le sinfonie

Se la parola dicesse: non è una parola che può fare una pagina …

non ci sarebbero i libri

Se la pietra dicesse: non è una pietra che può alzare un muro …

non ci sarebbero le case

Se la goccia d'acqua dicesse: non è una goccia d'acqua che può fare il fiume …

non ci sarebbe l'oceano

Se il chicco di grano dicesse: non è un chicco di grano che può seminare il campo …

non ci sarebbe il pane

Se l'uomo dicesse: non è un gesto d'amore che può salvare l'umanità … non ci sarebbero mai né giustizia né pace, né dignità né felicità nella terra degli uomini

Come la sinfonia ha bisogno di ogni nota

Come il libro ha bisogno di ogni parola

Come la casa ha bisogno di ogni pietra

Come l'oceano ha bisogno di ogni goccia d'acqua

Come la messe ha bisogno di ogni chicco

L'umanità intera ha bisogno di te, qui dove sei, unico, e perciò insostituibile

 

  • Gesù, ti ringrazio perché mi hai fatto unico e insostituibile e ti prendi cura di me come il Buon Pastore si prende cura delle sue pecorelle.

 

Canto eucaristico: Pane del cielo.

 

  • Sia benedetto Gesù, Buon Pastore delle nostre anime.
  • Sia benedetto il Padre, che ci ha mandato il Figlio diletto perché ci riconduca alla casa paterna.
  • Sia benedetto lo Spirito, che insegue tutte le pecorelle che si perdono e le riconduce all’ovile.
  • Sia benedetta Maria, Madre del Buon Pastore, che intercede incessantemente per noi.
  • Siano benedetti gli angeli e i santi del cielo, che pregano per le pecorelle smarrite.
  • Benedette tutte le pecorelle fedeli, che seguono Gesù ovunque vada.
  • Siano benedetti tutti i pastori fedeli che rappresentano Gesù sulla terra.
  • Benedetti noi se sapremo seguire sempre ilo Buon Pastore delle nostre anime.

 

Canto finale: Salve Regina

 

 

 

 


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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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