DIFENDERSI  O   ARRENDERSI? (continuazione)
               CENTRO  CULTURA CRISTIANA di VERONA
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              Davanti a questa prospettiva, che  significato hanno parole come “dialogo” o “pace” a tutti i costi? Significano  forse un atteggiamento passivo e rinunciatario come il massimo bene da  raggiungere, grazie al quale si può avere salva la vita perdendo la propria  identità e la propria libertà? Una simile concezione di pace non significa solo  rifiuto della guerra ma diventa una dottrina, uno stile di vita, un mito  irenico e relativistico secondo il quale non esiste alcuna verità da difendere.  Questa pace falsa in nome della quale vengono sepolte non solo le armi ma anche  i princìpi, i valori, la fede, l’onore, la cultura ecc. di tutto un popolo, non  fa altro che modellare una povera umanità-fantoccio in balìa dei prepotenti.
                          Come previde Wilson Churcill alla  conferenza di Monaco del 1938, quando il primo ministro inglese Chamberlain  cedette ai ricatti di Hitler per evitare la guerra.  Churcill lo apostrofò così: “Cercaste la pace  con il disonore, ebbene avrete la guerra e il disonore”.  La storia gli dette ragione.
                          Due luminari del cristianesimo, i  Padri della Chiesa S. Agostino e S. Tommaso d’Aquino hanno chiarito il concetto  di “Guerra giusta” che va intesa come “un male, a cui però talvolta è  necessario ricorrere, per ristabilire la giustizia, la pace ed evitare mali  peggiori”. Molto interessante anche il libretto “Guerra giusta, guerra santa”  di Roberto de Mattei, Ed. Piemme.
               
              QUALE  FUTURO PER L’EUROPA?
               
              Cosa può aspettarsi la nostra Europa che  ha rinnegato le sue radici, la sua fede, la sua cultura, la sua civiltà, la  meravigliosa bellezza dei suoi monumenti, delle sue chiese, il suo diritto  esemplare fondato sulla dignità della persona e sulla famiglia?
              La storia dimostra che civiltà così  degenerate sono tutte finite nelle mani dei loro nemici, e in modo drammatico,  oltretutto!             
              Questa Unione Europea che rifiuta e  calpesta le sue radici cristiane che l’hanno resa gloriosa nei secoli, che non  esita a cedere chiese cattoliche ai musulmani in segno di ecumenismo, a  togliere i crocifissi in segno di tolleranza, a fare sfoggio di ateismo e di  libertinaggio sessuale a vasto raggio;
              questa  Unione Europea che pretende di legiferare su tutto, dal sistema di riproduzione  delle fragole a quella dell’essere umano, considerato merce da eliminare quando  inizia a “deteriorarsi”;
              ·   questa Unione Europea che sta distruggendo  la famiglia nei suoi valori perenni, che stanzia fondi per l’aborto facile e  per il controllo delle nascite in tutto il mondo, vale a dire per la morte dei  nascituri e di tutte le persone “improduttive”;
              ·  questa Europa che pretende di legalizzare  qualunque libertinaggio trasgressivo presentandosi come “arbitra del sesso” e  arrivando perfino a negare ai bambini il diritto di avere una famiglia normale  per accontentare le pretese assurde di certe coppie;
              ·   questa Europa che vuole accogliere a tutti i  costi la Turchia con il pericolo rappresentato dai  suoi 70 milioni di islamici in casa nostra a  pieno diritto.  Se i Turchi non hanno mai  voluto riconoscere il genocidio perpetrato nel 1919 contro il popolo Armeno, su  quali valori o accordi o cultura si potrà mai fondare un’eventuale alleanza con  l’Europa?
                          Questa Unione Europea senz’anima  che si è macchiata di apostasia, è avviata inesorabilmente verso la propria distruzione:  l’Islam che nei secoli passati non è riuscito a conquistare l’Europa grazie  alla forza del Cristianesimo, “Croce e Rosario”, la sta ora conquistando con le  stesse leggi inique degli Europei.
              Concludendo: come nel Vecchio Testamento  Dio permise che il popolo eletto venisse fatto prigioniero e deportato in  Babilonia a causa delle sue ripetute infedeltà, così ora noi ci troviamo di  fronte ad una alternativa che, ci piaccia o meno, segnerà il nostro futuro: o  siamo fedeli a Cristo, in particolare al Crocifisso, senza timore di rendergli  testimonianza esponendolo nelle nostre case, nelle scuole, negli ospedali e nei  luoghi di lavoro, oppure la conseguenza inevitabile non sarà certo quella di  vivere pacificamente in uno Stato “laico”, cioè libero da tutte le religioni o  tradizioni, come vorrebbero farci intendere certi politici, ma finiremo  inevitabilmente schiavi di uno Stato teocratico, che sarà la tirannia peggiore  di tutte quelle forme di totalitarismo che hanno sconquassato l’Europa,  soprattutto dell’Est, in questo secolo appena passato.  
               L’esempio dei nostri antenati che  hanno arrestato l’avanzata islamica con armi e soldati sproporzionati, ma con  la forza della fede, dovrebbe esserci di sprone per imitarli:
            L’esempio dei nostri antenati che  hanno arrestato l’avanzata islamica con armi e soldati sproporzionati, ma con  la forza della fede, dovrebbe esserci di sprone per imitarli:
              ·   Il principe carolingio Carlo Martello che  sconfisse i musulmani a Poitiers nel 732 attribuì alla Madonna la sua  memorabile vittoria conseguita un sabato di ottobre e come segno di  riconoscenza fondò gli Ordini cavallereschi consacrati alla Madonna;  
              ·   i sovrani di Spagna nel 1240 e nel 1481  riuscirono nella difficilissima impresa di allontanare i “Mori” dall’Europa  solo perché si affidarono alla Madonna assieme a tutto il popolo; 
              
                - a  Lepanto nel 1571 le potentissime flotte turche furono vinte dalle poche navi  cristiane male equipaggiate grazie al Santo Rosario che Papa S.Pio V aveva  chiesto di pregare a tutti i cristiani;
- a  Vienna nel 1683 Papa Innocenzo XI prescrisse a tutti i cristiani di implorare  la Vergine Maria col Rosario perché si trovasse il comandante giusto a guidare  i soldati contro i turchi arroccati sulle colline di Vienna pronti a sferrare  l’attacco.  Giovanni III Sobiesky, re di  Polonia si sentì ispirato ad andare a Vienna deciso a guidare la battaglia.  Prima di scendere in campo, partecipò come chierichetto alla Santa Messa  celebrata da Padre Marco d’Aviano (beatificato da Papa Giovanni Paolo II)  implorando l’aiuto di Cristo per intercessione della Madonna. Si narra che  padre Marco, quando dall’altare alzò il crocifisso sulle colline circostanti, i  soldati cristiani che stavano scendendo in campo, sentirono una forza  inaspettata che mise in fuga i turchi in modo del tutto inspiegabile, visto  l’esiguo numero delle nostre truppe, per giunta terrorizzate davanti alla  ferocia dei turchi armati fino ai denti e disposti a tutto.
- a  Belgrado il 15 agosto 1717 Eugenio di Savoia fermò l’avanzata turca dopo  essersi consacrato alla Madonna e averle offerto le sofferenze di tutte le sue  truppe.
- Gesù  Cristo ha detto “Coraggio! Io ho vinto il mondo”.  Perciò solo nel nome di Cristo sarà possibile  vincere un “nemico” di tale portata da dover richiedere l’intervento del Cielo.  Infatti la Madonna a Fatima ha assicurato: “Alla fine il mio Cuore Immacolato  trionferà!”.
            Dobbiamo credere alle Sue parole  anche se, al momento, ci è davvero difficile intravederne la realizzazione.