RISVEGLIO DAL LETARGO Anna Pelle
"I miei anni stanno trascorrendo con rituale monotonia,
il tempo sembra essersi fermato, tutto ciò che mi circonda
è parte di una piatta quotidianità, è un
rituale che non dà gioia, è spento, manca di quell'ottimismo
che dà carica e invoglia a prendere iniziative".
Queste sono le riflessioni che da tempo il mio animo ferito e
sempre più logoro, percepiva, eppure ciò nonostante,
restavo insensibile, non si scuotevo, non reagivo
.
Ma
., ecco un soffio di vita: all'improvviso sento in me
forte il bisogno di dare una nuova impronta alla mia vita. Stimoli
dall'esterno ne arrivano continuamente, non so se sono pronta
a recepirli e a scegliere quelli giusti, tante sono le amarezze
e delusioni che ho accumulato nella mia esistenza, da farmi sentire
vuota e inutile: la vita matrimoniale stessa si è conclusa
con un fallimento e io ne sento tutta la responsabilità
e la colpa.
Sento che non posso più barare con me stessa nascondendomi;
in me sta nascendo il desiderio di cambiare, ma ne ho paura, mi
sento come uno di quegli animali che in primavera escono dal letargo
e, sebbene intorpiditi, riprendono a camminare alla ricerca della
soddisfazione delle loro esigenze primarie, nel loro caso del
cibo, per poi saltellare liberi e felici nella natura circostante,
che a sua volta si sta svegliando e rivestendo degli stupendi
colori che sono nel creato.
Tutto parla d'amore, tutto è musica, gli uccelli con il
loro cinguettio festoso sembra mi invitino ad unirmi a loro, che
volano liberi nell'aria,
.e perché no? Cosa mi impedisce
di far riemergere quella bambina innocente della mia infanzia,
ma che è stata sempre repressa, per timore dei giudizi
dati frettolosamente e con superficialità dal prossimo,
inconsapevole del male che arrecavano a un animo già fragile
di per sé?
Ora che ho la consapevolezza di quanto sia sbagliato questo mio
pensiero negativo, non ho più voglia di crogiolarmi in
queste inutili banalità, forte delle mie nuove esperienze,
sta nascendo in me il desiderio di sostenere e aiutare i più
deboli.
La città è grande e dispersiva, ma so che con buona
volontà si può creare una catena d'amore e di solidarietà,
oppure si può entrare a far parte di catene di solidarietà
già esistenti. Sono tante le persone che operano in questo
campo con discrezione. Questa strada, spero, mi permetterà
di trovare in me quella serenità e quella pace tanto desiderate
e di potermi liberare dalla corazza che ho innalzato intorno a
me, per poter nascondere le mie paure e debolezze, restando ripiegata
solo su me stessa.
E' la cosa che più di ogni altra desidero con consapevolezza,
mentre mi avvio verso questa nuova strada, sperando di trovare
in essa la forza, che mi permetterà di superare le prove,
anche le più dolorose che si presenteranno.
Sento e spero che sto arrivando a quel porto tranquillo tanto
cercato, dove le tempestose acque della vita non potranno travolgermi.
Nei momenti di crisi e di solitudine che mi assaliranno, consapevole
della mia fragilità, so che troverò la forza che
con umiltà mi farà ritrovare in me stessa quella
carica e quella volontà da tempo annullate.
La Redazione augura a tutti l'esperienza profonda della vera
risurrezione spirituale, e la gioia autentica ad essa legata.
Il Signore risorto doni la pace ai cuori, alle famiglie, alle
nazioni.