I DIECI COMANDAMENTI
Età dai 6 – 7 anni
“Io sono il Signore Dio tuo”.
Non avrai altro Dio fuori di me.
OBIETTIVI:
- Far capire ai bambini da dove scaturisce la nostra vita.
- Suscitare la virtù della Religione, cioè amore riverenziale verso Dio e il desiderio di seguire i suoi giusti comandi.
- Far sapere ai bambini che le regole di vita Dio le ha consegnate a Mosé sul Monte Sinai.
Esposizione:
Prima che tu ti formassi nel grembo di tua madre, tu non c’eri, ma Dio che vive l’eternità, ha pensato di darti la vita per amore e tu hai cominciato ad esistere.
Ma anche se Lui è il vero Padre di tutti i viventi ha voluto darti anche una madre e un padre, una casa, fratelli e sorelle, nonni, zii e cugini su questa terra; i tuoi genitori hanno accettato e tu hai cominciato ad avere un corpo.
Subito lo Spirito di Dio è sceso nel grembo di tua mamma, dove tu ti stavi formando e ti ha infuso l’anima spirituale, che vive per sempre perché è vita di Dio.
Il tuo cuore, davvero piccolo, ha cominciato a battere e dopo un po’ la mamma si è accorta che tu c’eri e l’ha detto a papà. Insieme hanno ringraziato Dio e hanno fatto festa perché tu eri venuto a stare con loro.
Tu sei cresciuto nel grembo di tua madre e ad un certo punto sei venuto fuori. Eri bello ma l’anima che ti aveva dato Dio aveva contratto una malattia spirituale che si chiama “peccato originale”. I genitori lo sapevano e ti hanno fatto battezzare. Con il Battesimo lo Spirito Santo è sceso in te e ha guarito la tua anima e tu hai potuto vivere la vita di Dio tuo Padre celeste.
Dio, come fanno tutti i genitori che vogliono bene ai loro figli, ha dato le regole per poter vivere bene su questa terra per poi andare nel suo Regno.
Queste Regole Dio le ha consegnate a Mosé sul Monte Sinai.
Queste Regole si chiamano COMANDAMENTI. E prima di darcele ci ha ricordato che Lui è il nostro vero Padre, Creatore e Signore del cielo e della terra e creatore della nostra anima, perciò non dobbiamo avere altre divinità perché non ce ne sono e chi adora altre divinità si sbaglia.
Dobbiamo amarlo, rispettarlo, ringraziarlo, pregarlo, ricorrere a Lui quando abbiamo bisogno di sentirci amati e consolati.
Non dobbiamo dire parolacce nominando Dio, queste parolacce di chiamano: bestemmie.
Non dobbiamo giurare, perché chi giura chiama Dio a testimoniare la verità.
Se facciamo promesse a Dio, dobbiamo mantenerle.
Soprattutto non deve passare giorno senza salutarlo al mattino, alla sera, prima di mangiare, facendo il segno della croce e chiedendo che ci benedica.
Se vogliamo far piacere al Papà del cielo dobbiamo essere buoni, dobbiamo ubbidire ai genitori e agli insegnanti, dobbiamo giocare senza offendere gli amici, non dobbiamo fare capricci.
Se facciamo questo seguiamo le regole che Lui ci ha dato e Lui è felice e anche la nostra anima, che vede il sorriso di Dio è felice.
Esercizi:
- Disegnare Mosè che riceve le tavole della legge.
- Disegnare una bella cornice e scriverci la dichiarazione di Dio:
IO SONO IL SIGNORE DIO TUO
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- Disegnare le tavole della Legge: